𝙲𝙰𝙿 5
𝙰𝙼𝙱𝙴𝚁'𝚂 𝙿𝙾𝚅
" Potsie è in pericolo?"
" e lei scusate chi è?" Intervenì Peterson.
" lei dice? Beh... lei... lei è ... come spiegarlo: Tasiel... che? Cioè volevo dire che .. è... Fonzie aiutami..." farfugliò il biondo.
" Tasiel è la ragazza di Potsie. E... lei quella di Ralph!" Intervenì Joanie presentando sia mia sorella che la sottoscritta.
" e come mai eravate nascoste?" volle sapere il polizziotto.
" nascoste? No, mica lo eravamo. Eravamo... eravamo..." rispondemmo io e mia sorella.
" in camera mia!" disse prontamente Joanie.
" in bagno!" fu la mia risposta.
Ops, mi chiesi se ci avrebbe scoperte, ma fortunatamente Tasiel riuscì a toglierci dal pasticcio.
" cioè io in camera, mentre mia sorella in bagno." affermò in modo convincente e l'uomo parve crederci.
" ehm. Fonzie ritornando a noi: andiamo a prendere i nostri amici." Richie era convinto più che mai in questa impresa.
" si così almeno pure quei tre diventeranno cadaveri per opera mia."
" andiamo allora."
" ehi, no aspetta, questo non è il modo giusto, i falsari mi credono morto quindi sfruttiamo questa occasione: organizziamo il mio funerale da loro, così noi potremmo salvare Ralph e Potsie, mentre la polizia a funzione finita potrà arrestare questi malfattori."
Il piano di Fonzie, non faceva una piega.
" potremmo convincerli dicendogli che il ragazzo vorrebbe essere seppellito a Detroit, la sua città natale."
" ehy, ma io non sono nato lì." Protestò il moro.
" figliolo come mai proprio lì?" domandò Howard.
" perchè quando eravamo da Caramello ho sentito dire loro che domani avrebbero spedito soldi falsi lì."
" sembrerebbe perfetto. Ma vi chiedo un'ultima cortesia: facciamo in modo che nessuno sappia che Fonzie è ancora vivo, così creeremo l'atmosfera adatta in modo tale che i falsari possano credere alla messinscena! Perché se Caramello ci dovesse scoprire farebbe soldi falsi pur di non finire in prigione. Cioè intendo dire che farebbe in tempo a nascondere ogni prova che lo incastri e tutto ciò non servirebbe a nulla." si raccomandò Peterson.
" già, Caramello!" Esclamammo tutti in coro con fare affranto.
" ragazzi, ma è un'impresa molto pericolosa. Sicuri di volerlo fare?"
" si papà,Ralph e Potsie sono in pericolo. Noi li dobbiamo salvare. Poi tranquilli, ci sarà la polizia a sorvegliare tutta l'operazione."
" noi per rischiare la nostra vita riceveremo un oscar?" Domandò Marion, tuttavia nessuno si prese la briga di risponderle.
" bene, se siamo tutti d'accordo ci vediamo domani per la tua sepoltura Fonzie." e detto questo Peterson uscì.
A quel punto tutti gli occhi vennero puntati verso Tasiel.
" ehm scusate, non l'ho fatto apposta." si giustificò.
" tesoro tranquilla. Non è successo niente, la rincuorò Marion.
" ero solo preoccupata per... per i nostri amici! Ma Richie, toglimi una curiosità: siete per caso entrati nell'ultima stanza dell'ultimo piano?"
" si perchè?"
Perfetto i nostri amici erano in guai seri, era piuttosto difficile poter farli uscire da lì dato che nostro padre i e suoi scagnozzi erano spesso e volentieri in quella stanza, cercammo di spiegare loro la difficoltà nell'operazione.
" ce la faremo, poi Fonzie non sbaglia mai!"
" sicuramente tu riuscirai senza alcun dubbio a stendere tutti quanti." Dissi al bel motociclista.
" ehi Tasiel, tutto bene?" Joanie preoccupata la scosse un po', era di nuovo entrata in quello stato di trance.
" si, solo che... Amber ti ricordi quella porta sempre chiusa dove non siamo mai riuscite ad entrare?"
" si che me la ricordo, dove vorresti andare a parare?"
" penso che porti alla stanza segreta, cioè pensaci: hanno da sempre stampato denaro falso eppure noi non ci siamo mai accorte di nulla e nella stanza segreta non c'è nemmeno nessun macchianario, quindi..."
" oddio, non starai pensando che ci sia un'altra stanza segreta che noi non abbiamo ancora scoperto."
" esatto e la porta che ti ho detto è un'altra entrata e uscita ed entrambe le camere sono collegate. L'unica cosa, sai dove si trova la chiave per aprire questa di cui ti ho parlato?"
" lascia fare a me Tasiel, la troverò io!"
" ma di cosa state parlando?" Marion ormai aveva perso il filo del discorso.
" ma, ma quindi ci sono delle stanze segrete? come le avete scoperte?" il biondino era alquanto stupefatto.
" beh una l'abbiamo scoperta da piccole, che seguendo nostro padre, lo abbiamo visto sparire dietro una parete e, ovviamente inizialmente ci divertivamo un sacco a sparire lì dentro, o semplicemente far roteare la parete, ma non ci siamo mai spinte ad ispezionare oltre."
" dovrebbe essere una cosa pazzesca. Quanto mi piacerebbe poter provare!" Joanie come sempre pareva estasiata per tutto ciò, suo padre cercò di dirle qualcosa, ma non fece in tempo che qualcuno bussò alla porta.
" oh, ciao Cachi!"
" buonasera signora Cunningham. Non sa che cosa è successo. Fonzie è... è.. morto!"
" prego Cachi, non preoccuparti che Fonzie è qui con noi, non gli è successo nulla!"
Una figura alta e snella arrivò nel salotto dove c'eravamo tutti.
" Fonzie eccoti. Mi hai fatto preoccupare. che cosa ti è successo? Hai saputo dell'officina? oh, si certo, guarda com'è ridotto il giacchetto di pelle." ed il nuovo arrivato abbracciò calorosamente il cugino, dopo di che gli raccontammo tutto ciò che era accaduto e giurò di non andare a dire a nessuno che il motociclista era ancora vivo.
" ehi bei occhi, allora hai preso un decisione per ciò che ti avevo chiesto?"
La nostra amica divenne paonazza e cercò di rispondere al ragazzo ma invano.
" Joanie, cos'è questa storia? Hai intenzione di uscire con Cachi ora?" Le chiese con un pizzico di gelosia il padre.
" esatto signor Cunningham, come ha fatto ad indovinare? Ho chiesto a sua figlia di uscire domani sera. Quindi se ho il suo consenso dopo il finto funerale ti passo a prendere." E dopo un timidissimo ok da parte della ragazza, Cachi tornò a casa.
" quindi ripassiamo i piani: i Cunningham accompagneranno le gemelle a casa che cercheranno di prendere la chiave della stanza, mentre voi andrete dai falsari per chiedere di fare il funerale e tu Sotiletta mi aiuterai a trovare un modo per poter partecipare alla funzione indisturbato."
Discutemmo di altri dettagli poi noi ragazze andammo in camera di Joanie.
" ehi allora chi è quel bel fustacchione? Cosa ci siamo perse?" Le chiese mia sorella.
" già davvero, poi come ti chiama? Bei occhi? Che bel soprannome. Siete proprio romantici."
" ma, no, che dite Cachi è solo un amico."
" Tasiel, ma tu ci credi?"
" no. Dai racconta tutto!"
" ok. Ok un po' mi piace." Joanie divenne tutta rossa.
" vi siete mai baciati?"
" no!" Bonfocchiò.
" almeno siete mai usciti insieme?"
" si, cioè non proprio. Da soli no."
" oddio, allora domani sarà il vostro primo appuntamento? Dobbiamo decidere cosa ti metterai. Hai qualche idea?" Domandò mia sorella e la nostra amica ci mostrò alcuni capi ed insieme l'aiutammo a scegliere, continuammo a fare altre chiacchiere poi cercammo di dormire un poco, il giorno dopo sarebbe stato un giorno pesantuccio.
Durante la colazione parlammo pochissimo se non per ripassare il piano, eravamo tutti tesi.
I Cunningham ci portarono a casa e mentre loro distraevano nostro padre e gli scagnozzi né approfittammo per prendere la chiave.
Fortunatamente non ci fu difficile e la prima parte del piano filò liscio.
" Tasiel, eccole. Le ho prese! Non le perdere." Esclamai appoggiando l'oggetto tra le sue mani.
" ma come tu non vieni?" Notai uno spiraglio di paura balenare gli occhi di mia sorella.
" senti qualcuno di noi due deve pur distrarre gli altri ed entrambe sappiamo chi tra noi è la migliore, tu ti metteresti a balbettare e verresti scoperta immediatamente. A te toccherà solo portare fuori i due ragazzi. Ce la farai." La rassicurai abbracciandola.
" ma ci saranno gli altri a distrarlo." Rispose.
" ma se uno di loro verrà a controllare la stanza loro non potranno fermarli, io si. Pensa ai nostri amici, a Potsie che è in pericolo come Ralph... e tu sei l'unica che potrà aiutarli."
" fortuna non hai detto salvare."
" lo so' , ma ti saresti spaventata!"
" hai detto bene."
● 𝚁𝚒𝚌𝚑𝚊𝚛𝚍 𝚎 𝙵𝚘𝚗𝚣𝚒𝚎
● 𝙹𝚘𝚗𝚒𝚎 𝚎 𝙲𝚊𝚌𝚑𝚒 ♡
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