Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 24

Ieri sera io e Makoto siamo stati insieme, non immaginavo sarebbe stato così bello, inoltre non riuscivo a prendere sonno.

Non ho chiuso occhio tutta la notte, visto quanto accaduto tra noi mi è stato un po' impossibile addormentarmi con facilità, quindi nel provarci mi è venuta l'idea di fare una sorpresa a Makoto.

Per prepararla prima del suo risveglio però avrei dovuto alzarmi presto, quindi ho fatto prima a rimanere sveglia.

Forse avrei dovuto riposare qualche ora ma non importa, recupererò in un altro momento, magari stasera posso andare a dormire un po' prima.

Adesso sto canticchiando una canzoncina mentre preparo la colazione, è un metodo efficace e mi aiuta a non farmi crollare di sonno.

Improvvisamente sento Makoto afferrarmi per i fianchi, poi mi lascia un bacio sul collo.

Non posso vedere se qualcuno arriva alle mie spalle ma ho riconosciuto il suo tocco, il modo in cui mi ha afferrata e labbra sulla mia pelle.

"Buongiorno."

"Makoto...C'è tua mamma in casa." rispondo con un filo di imbarazzo sul volto.

Non l'aveva mai fatto prima, essere presa in quel modo per i fianchi mi ha fatto battere forte il cuore, la trovo una cosa davvero dolce.

"Sai che mi importa. Non si sveglierà prima delle sette."

Non mi aspettavo di vederlo in piedi così presto, visto che aveva ancora un po' di tempo per dormire pensavo fosse ancora nel letto.

Probabilmente si sarà svegliato prima senza farlo di proposito.

Ha ancora i capelli spettinati, anche se non sono in ordine gli stanno davvero bene, vorrei tanto scattargli una foto, ora però non posso.

"Cos è questo profumo di cioccolato?"

"B-Beh...So che ti piace il cioccolato, quindi ho pensato di prepararti una torta." rispondo, vedendolo sbadigliare subito dopo.

Si vede che è ancora molto assonnato.

"Non sono neanche le sei e trenta. Ma a che ora ti sei alzata?" chiede, dopo essersi fermato a osservare la torta che avevo lasciato coperta.

"E-Ecco...Volevo farti una sorpresa quindi sono stata attenta a non dormire troppo."

"Non hai dormito tutta la notte?"

"Beh, ecco..."

Sposto lo sguardo verso sinistra, sperando sorvoli sull'argomento.

Non gli ho dato una vera e propria risposta ma  è evidente sia andata così, inoltre non ho ancora avuto modo di sistemarmi, quindi la stanchezza sul mio viso si nota ancora di più.

"D-Diciamo che è andata co-" mi interrompe, fermando le mie parole con un bacio.

"Grazie."

Mi ha rivolto un dolce sorriso, che ho ricambiato, sono felice gli sia piaciuta la sorpresa.

Questa mattina prima di alzarmi dal letto ho esitato, dovevo trovare la forza di allontanarmi, la voglia di restare a guardare il viso di Makoto era tanta.

Aveva qualche ciocca di capelli davanti agli occhi così glieli ho spostati leggermente, poi ho pensato subito a quanto era bello.

Sembrava davvero il viso di un angelo.

Prima di lasciare la stanza gli ho accarezzato il viso e sono rimasta ad osservarlo ancora qualche secondo, non volevo allontanarmi da lui ma dovevo farlo per una buona causa.

Spero solo la torta sia buona.

Sono stata molto attenta in modo da farla venire perfetta ma non si sa mai, magari mi sono distratta, dopotutto non ho dormito.

"È buona, ma devi dormire. Stupida." dice dopo averla assaggiata, colpendomi la fronte con due dita come fa di solito.

Menomale, è buona.

[A scuola]

Attraversare il corridoio per raggiungere l'entrata non era mai stato così difficile.

Questa mattina ero talmente presa a preparare sia la torta che la colazione che non mi sono posta il problema, prima di uscire di casa però Makoto mi ha chiesto di legarmi i capelli.

In realtà avevo già dato per scontato che li avrei tenuti sciolti, per questo forse non ci ho pensato.

Che imbarazzo.

Entrambe le mie mani avvolgono il suo braccio destro, mi sono aggrappata dolcemente a lui.

"Makoto?"

"Eh." risponde, continuando a tenere lo sguardo rivolto in avanti.

"S-Si vede tanto?"

"Si."

"E-E...Si vede subito che è un..."

"Certo che si vede subito. Altrimenti non ti avrei chiesto di legarti i capelli per lasciarlo scoperto scema."

Sapevamo entrambi che avrei provato imbarazzo ma non me la sono sentita di rifiutare, Makoto mi ha fatto una richiesta, nonostante sia imbarazzante non volevo dirgli di no.

Essendo il mio primo ragazzo è normale sentirsi così, devo solo farci l'abitudine, almeno spero.

Mi chiedo se sarà sempre così.

Stringo la presa sul suo braccio, tenendo gli occhi fissi verso terra.

Questa mattina ho legato i capelli in una treccia, dovevo tenere scoperto il lato destro del collo, in modo da lasciare in bella vista il succhiotto di ieri sera.

Ora lo vedranno tutti.

Makoto mi farà morire.

"Ci vediamo dopo." dice, poggiando le labbra sulle mie prima di andare verso la sua classe.

Non mi aspettavo mi baciasse, se dovesse prenderla come un abitudine e continuare a farlo qui a scuola non potrei promettere di rimanere concentrata sulle lezioni.

Sei ingiusto, Makoto.

Prendo posto al mio banco iniziando poi a tirare fuori il necessario per la lezione, per fortuna nessuno si è ancora voltato verso di me, appena succederà verrò sicuramente tempestata di domande riguardo quello che ho sul collo.

[In pausa pranzo]

Come temevo le altre si sono avvicinate e hanno accerchiato il mio banco, non ho vie di uscita, mi tocca rispondere alle loro domande senza entrare troppo nel dettaglio, sempre sperando di non svenire mentre parlo.

Yoshino era l'unica della scuola a sapere del fidanzamento ma tra poco non sarà più così.

Non ho parlato di questo con Makoto ma sono sicura non voglia tenerlo segreto, mi ha anche baciata in mezzo al corridoio senza preoccuparsi di chi poteva averci visto, quindi sono libera di farlo sapere a tutti.

"Allora, fino a che punto vi siete spinti?" chiede una ragazza, provocando del rossore sul mio viso.

"Yoshino, aiutami." le dico, dopo essere crollata con la testa sul banco.

Non riesco a resistere a domande di questo tipo, la risposta me la si legge in faccia, se vanno avanti così non smetterò mai di pensare a stanotte.

"Quindi siete andati oltre il bacio."

"Dipende da chi è il suo ragazzo, magari ancora non hanno fatto nulla." risponde una di loro all'altra, posando alcune dita sul mento.

Devo cercare di mantenere la calma e rispondere come faccio di solito, altrimenti dovrò andare in infermeria.

La temperatura si sta alzando troppo, mi verrà la febbre da Makoto.

"Hanamiya Makoto, è lui il mio ragazzo." rispondo con un sorriso voltandomi verso di loro.

Si sono messe alle mie spalle quindi mi sono dovuta girare per guardarle, appena sentito la risposta si sono lanciate un occhiata seguita da un sorrisetto.

"Oh, quindi l'avete fatto."

"Sapevo sareste finiti insieme!"

"Da quanto siete fidanzati?"

"Da poco." rispondo con ancora un filo di imbarazzo.

"Bacia bene?"

"Secondo me bacia benissimo."

"Vi prego smettetela con queste domande. Makoto è un tesoro di ragazzo, con lui sto bene."

"Non era quello che volevamo sapere."

"Dai, andiamo a mangiare che sto morendo di fame. L'intervista termina qui, vi salutiamo." interviene Yoshino dopo aver smesso di ridere.

Probabilmente aveva capito che mi trovavo a disagio, parlare di Makoto mi fa piacere ma se sono cose personali preferirei non parlarne.

Solo che non sapevo come rispondere senza offendere, avevo paura che in qualche modo l'avrebbero presa male, per fortuna Yoshino mi ha salvata.

[Dopo la pausa pranzo]

Tra non molto la lezione dovrebbe iniziare ma ho ancora un po' di tempo per parlare con Yoshino, è andata via due minuti prima di me perché la cercavano, è molto popolare e sono felice che tutti la vedano come una ragazza gentile e disponibile.

"Ah quindi le cose stanno così. Beh non dureranno, scoprirò da sola come bacia, se a te non ha detto nulla sta a me scoprirlo. Scommetto che bacia come un principe. Beh vedremo quando me lo prenderò."

Una ragazza in corridoio sta dicendo quelle cose a una delle mie compagne di classe a cui prima stavo raccontando di Makoto.

Sono sicuramente amiche, la mia compagna però non è una persona cattiva e con me è sempre molto gentile, mi trovo bene con lei.

Sono sicura che non pensava l'amica avrebbe detto quelle cose.

Stavano parlando e se n'è uscita con una frase del genere, non mi piace che vengano dette queste cose su Makoto quindi devo intervenire come l'altra volta.

Mi stanno entrambe guardando, la ragazza con i capelli neri con aria di sfida, come se volesse intimorirmi e mi stesse chiedendo con lo sguardo di lasciare Makoto a lei.

Si tratta del mio ragazzo e nessuno deve permettersi di uscirsene con certe cose, se si tratta di difendere la mia relazione sono pronta a farlo con tutte le mie forze, non me ne starò in silenzio.

Devo far capire a lei e a tutti che Makoto è mio e di nessun altra, nessuna me lo porterà via.

Non lo cederò a nessuno.

"Makoto è impegnato con me. Cercati qualcun altro." dico con convinzione, tenendo una mano sul petto e alzando la voce in corridoio.

La pausa pranzo è terminata da poco e molti studenti sono fuori dalle proprie aule, potrebbe avermi sentita anche qualche professore se nelle vicinanze.

L'espressione che i ragazzi hanno in volto sembrano sorprese, tuttavia io ho smesso di sorprendermi di me stessa quando alzo la voce per proteggere qualcosa a cui tengo.

Notando qualcuno avvicinarsi a me sposto lo sguardo curiosa di vedere di chi si tratta, Makoto è arrivato alla mia destra senza che me ne accorgessi.

Deve aver girato l'angolo alle mie spalle da poco, stava camminando insieme a un suo compagno di classe.

Mi ha afferrato il polso e in un istante poggiato le sue labbra sulle mie, intensificando poi il bacio.

L'ha fatto davanti a tutti quegli studenti senza preoccuparsi di nulla, è proprio da lui.

"Makoto è mio e le sue labbra anche, quindi smettila di dire cose che non potranno mai accadere. Ti rendi solo ridicola agli occhi di tutti." dico, cercando in qualche modo di intimorirla, ormai ho smesso di farmi problemi per questo genere di situazioni.

Cavoli, mi sa che abbiamo appena dato spettacolo.

Ho sentito alcuni commenti provenire dai ragazzi attorno a noi, dicono che faticano a riconoscermi e che sembro essere una persona completamente diversa, mentre altri di essere rimasti sorpresi e ricreduti su di me.

Ho dimostrato di avere carattere, di essere forte e competitiva, non sempre una persona gentile.

Dopo essermi fidanzata ho imparato che quando non è necessario non bisogna sforzarsi di essere gentili, in questo caso nemmeno di preoccuparsi di aver spezzato il cuore a qualcuno.

"Wow Yuma, mi sa che non hai più bisogno di me. Mi licenzio come guardia del corpo, fai abbastanza paura anche da sola." dice Yoshino appoggiandosi alla porta dell'aula, rivolgendomi poi un occhiolino.

"Ma no, non mi piace mettere paura."

"Eccola che torna la mia dolce Yuma, fatti abbracciare!" dice poco prima di stringermi in un abbraccio.

"Ehi, io vado. Passo a prenderti dopo le lezioni."

Annuisco con un sorriso.

"Yoshino, la affido a te."

"Lascia fare a me! Proteggo io il mostro che c'è in lei."

"Eh? Non c'è nessun mostro dentro di me."

"Non ti sei vista prima allora, avevi proprio un espressione mostruosa. Dovevi vederti allo specchio." dice alzando le braccia, imitando un mostro anche con l'espressione.

"Dai Yoshino smettila!" le dico facendomi scappare una risata, entrando in classe con lei mentre continua a camminare in quel modo, come se fosse una strana creatura.

Yoshino è un'amica fansastica, riesce sempre a farmi ridere, anche quando non ne ho bisogno, non potrei mai stare senza di lei.

Forse non lo sa oppure si, però mi ha salvata molte volte.

La ringrazierò sempre.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro