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Capitolo due: Budini e Psicologia Inversa

Nella gif è Luke, il presta-volto è Cody Simpson

P.s. ho letto i vostri "Always" alla fine del capitolo ringraziamenti di "The Marauders" e niente, sto piangendo.

È il secondo giorno ad Hogwarts, e i Malandrini hanno già sfasciato la Sala Comune, forse è per questo che ora i punti di Grifondoro sono drasticamente dimezzati, e forse è sempre per questo che io ho un mal di testa lancinante.

Remus, davanti a me, ha delle profonde occhiaie che gli incorniciano il volto. Sorseggio il mio caffè amaro, studiando i diversi graffi che ha sul viso. -Sei masochista?- gli domando io, sporgendomi verso di lui e poggiando il mento sul palmo della mano.

Lui aggrotta le sopracciglia, forse confuso o semplicemente spaventato dalla mia domanda. -Cosa? No! Perchè?- mi domanda lui, ficcandosi in bocca una considerevole dose di cereali. Arriccio il naso, disgustata.

-Perchè sei pieno di graffi sul volto e, lasciamelo dire, anche se le tue attività sessuali non mi interessano ho paura di ciò che potresti fare ai bambini del primo anno.- dico io, ironicamente. Lui sbianca, scuotendo convulsamente la nuca. Amo stuzzicarlo, forse perchè tende ad assumere un colorito rosso e, successivamente, viola.

-No! Io ho un gatto, si, e...mi ha graffiato!- esclama lui, facendomi alzare un sopracciglio. -Non si possono portare gatti ad Hogwarts, stai violando il regolamento.- rimbecco io, sorseggiando di nuovo il mio caffè. Non so perchè ma ho l'impressione che bere caffè mi renda aggressiva.

Lui fa per ribattere, ancora, quando prendono posto affianco a lui il restante dei Malandrini. Anche loro hanno il volto livido, con graffietti qui e la. -Il gatto di Remus ha graffiato anche voi?- domando io, con tono ironico. Potter guarda Black che guarda Remus che cerca di non far strozzare Peter.

Reazione interessante.

-Lily, andiamo?- sento dire dietro di me, mi giro osservando il volto teso di Severus. Sembra piuttosto schifato da quest'angolo della stanza. Annuisco, finendo il mio caffè e guadagnandomi un occhiata furtiva di Potter.

-Evans, non dirmi che ce l'hai ancora con me per i tuoi appunti!- io mi paralizzo, stringendo gli occhi in una fessura. Forse non è Remus il masochista del gruppo, forse lo è Potter visto la sua voglia di farsi picchiare.

-Posso prestarti i miei, sono sui Lupi Mannari, giusto?- mi domanda Severus, guardando fisso Potter, come se lo stesse sfidando. Wow, vorrei dirgli che i miei occhi sono qua e che, se parla con me, non dovrebbe guardare Potter.

Forse anche Severus è masochista.

-Sudicio verme...- borbotta Potter, ponendosi davanti la figura di Remus, come se dovesse proteggerlo.

-Sai, magari potrei farti un riassunto orale: ad esempio, mi è rimasto impressa la parte in cui il professore spiegava che, dopo la trasformazione, l'essere umano torna alla sua forma originaria ma!, c'è un ma, riporta varie ferite sul corpo. Diverse lesioni che possono essere slogature o semplici...graffi.- mi dice Severus, spostando lo sguardo su Black.

Sto per dirgli che alla lezione non era stato detto tutto ciò quando mi interrompono. Ancora. Godric, che fastidio.

-Sapete,- mormora qualcuno alla mia destra. Mi giro di scatto, sorpresa e spaventata al contempo stesso. Luke sta giocando con il suo budino, senza guardarci direttamente. I Malandrini ed io e Severus lo fissiamo, aspettando che finisca la frase.

Poi porta lo sguardo su Severus, come se lo stesse analizzando, infine guarda me, come a chiedermi una sorta di consenso. Io aggrotto le sopracciglia, non capendo, quindi mi limito ad annuire.

-Sapete, si dice in giro che alcuni studenti della tua casata,- e guarda Severus, -si siano invischiati in alcuni atti non esattamente consoni. Hanno attaccato dei Nati Babbani a scuola, ora, essendo io Direttore del Giornalino scolastico più ignorato della storia di Hogwarts ho indagato un pochino. E sarebbe davvero un gran peccato se mi lasciassi sfuggire qualche nome davanti alla casata più accanita contro i Serpeverde.-

Okay, sono ufficialmente confusa e, improvvisamente, non sento più la voglia di intromettermi. Gli sguardi dei Malandrini si fissano di conseguenza su Luke e poi su Severus. Potter è l'unico a guardarmi, come se parlando potesse rompermi.

E la trovo una cosa strana, ma è ancor più strano che Luke abbia tirato fuori questo discorso proprio ora. -Sei ufficialmente nella mia lista "amici".- dice Black, allungando la mano verso Luke e dandogli un buffetto sulla guancia.

Il biondo sembra piuttosto confuso, quindi si gira verso e di me e -mi devi un budino,- mi dice, prima di raccogliere le sue pergamene sparse sul tavolo, e chiudendosi in un morboso silenzio.

Non sento nemmeno i passi di Severus allontanarsi, e le sue parole mi arrivano ovattate alle orecchie. -Ti aspetto in classe,- mi dice, quasi ringhiando.

-Non guardatemi, mi infastidite.- borbotta il biondo, grugnendo. I Malandrini sembrano eseguire l'ordine, chiudendosi anche loro in un silenzio angosciante.

-Potter,- dico io, mettendomi dritta. Lui alza lo sguardo, inarcando le sopracciglia con fare interrogativo.

-Non fare il finto tonto con me, Potter, ho visto che ti sei nascosto i miei appunti di Storia della Magia nelle mutante.-

**

-Ehi.-

-Pst.-

-Evans.-

-Rispondimi, avanti.-

Potter continua a colpirmi con le sue inutili palline di carta, toccandomi morbosamente il braccio. -Uccidilo e ti darò il tuo budino,- sussurro a Luke, seduto di fianco a me. Lui alza lo sguardo su di me e poi su Potter. -Due budini.- contratta lui, fingendo di ascoltare la lezione.

-Uno e mezzo.-

-Non esiste un budino e mezzo.- dice lui, sorridendo. -Se esistesse lo saprei.- continua, guardando Potter che mi prega disperatamente di propormi volontaria all'interrogazione perchè tutti sanno che il bersaglio preferito della professoressa di Babbanologia è Potter.

-Bene, ma il budino deve essere rigidamente al cocco caramellato.- non credo che esista nemmeno, il cocco caramellato, però annuisco. Lui si gira verso Potter, sedendosi in modo scoordinato sulla sedia. Potter smette di lanciarmi palline, per concentrarsi sul biondo.

-Sai, questa si chiama molestia.- dice il biondo, facendomi sorridere. Potter sbatte le palpebre, scioccato, poi si sporge verso di me, passandosi una mano tra i capelli.

-Evans, ti sto molestando?- mi domanda lui, come se non fosse ovvio. In risposta sbuffo, sentendo un'altra pallina cadermi sulla testa. Mi giro furiosa urlandogli un: -sai dove te le ficco le tue maledette palline di carta?- la classe ammutolisce, mentre Potter scoppia a ridere, tenendosi la pancia.

Luke mi guarda, mentre sento le mie goti diventare sempre più rosse. Il biondo solleva la sua cartella, piena di libri e diversi intrugli, facendola cadere sul piede di Potter. Quest'ultimo lancia un grido sordo, piegandosi in due dal dolore. Guardo Luke, con un misto di ammirazione. -Sicuro che non siamo imparentati?- gli chiedo, facendogli roteare gli occhi.

Black guarda Potter, indeciso se scoppiare a ridere o soccorrerlo. -Bene, visto che il signor Potter è gravemente ferito perchè non viene lei, signor Balck?- pronuncia maleficamente la professoressa, ghignando.

Black sembra perdere tutto il colore che aveva in viso, mentre si dirige verso il "patibolo". La professoressa inizia ad illustrare a Black le forme geometriche, chiedendogli di misurare il volume di un cono.

Black guarda il gessetto e poi la professoressa e, infine, Luke. -Perchè non hai colpito me?- borbotta, sospirando. Poi sembra avere un'illuminazione.

-Lo so! Bisogna usare la psicologia inversa, ecco, ora...giriamo!- grida Black iniziando a girare il libro di matematica babbana. Poi guarda la lavagna e si aggrappa ai bordi di essa urlando un: -come si gira questa cosa?-

Guardo Luke, Potter e infine Black capendo di essere circondata da pazzi.

-Hai ragione. Ti devo due budini.-

Angolo Me:

AYEEEE. Allora, viva la psicologia inversa in matematica! Comunque, abbiamo capito che a Luke piacciono i budini, che il piede di James è costantemente sotto attacco, che Remus è masochista e che Sirius non sa nemmeno cosa sia un cono. uffaaaaa.

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