Capitolo 26: concerto
MODIFICATO
[Camilla]
Era passata una settimana dal mio risveglio. Continuavo a non ricordare niente di Luca e neanche di Rebecca, una ragazza bionda che appena vidi mi ispirò antipatia, ma poi conoscendola avevo capito quanto fosse dolce e triste. Non sapevo perché, mi aveva solo detto che aveva avuto un'infanzia difficile.
Un altro fatto, però, continuava a tormentarmi: i medici mi avevano spiegato che avevo rimosso dalla mia memoria ciò che mi faceva soffrire, ma questo significava che i due mi avevano fatto del male. Quando chiedevo loro spiegazioni abbassavano sempre gli occhi e rispondevano di aver sbagliato, ma che non erano ancora pronti per parlarne.
Neanche Sofia voleva dirmi niente perché secondo lei toccava a loro dirmelo. E così aspettavo.
Ogni giorno passavo molto tempo con Luca, che mi raccontava alcuni aneddoti di quello che avevamo passato insieme, ed era in quei momenti che i ricordi su ciò che raccontava si schiarivano un po'. Più il tempo passava, più mi rendevo conto di essere follemente innamorata di lui.
Quando lo dissi a Sof, lei sorrise soltanto e non disse niente. Ed io ero sempre più confusa. Con Rebecca invece avevo stretto un buon rapporto e avevo imparato a conoscerla. "Com'è possibile che due persone splendide come loro possano avermi fatta soffrire?" mi chiedevo in continuazione, ma per il momento nessuno sembrava voler darmi delle risposte, anche perché i medici si erano raccomandati di non affrettare i tempi.
La scuola era finita un paio di giorni prima che mi svegliassi, ma il mio reddito era abbastanza alto da permettermi di passare l'anno senza problemi, anche se agli inizi di settembre avrei dovuto sostenere un esame sugli ultimi argomenti trattati e che dunque mi ero persa.
Con Dorinne invece andava tutto alla grande: si era ripresa dal digiuno volontario (l'avevo quasi strozzata quando l'avevo saputo) ed ora ci stavamo preparando per il nostro primo concorso insieme. Avremmo partecipato alle regionali, che si sarebbero svolte a Taranto i primi di luglio! Non stavamo più nella pelle.
~
<<Allora! Il 18 giugno si avvicina! Sei pronta?>> La voce squillante di Sofia mi distolse dai miei pensieri.
<<Eh?>> feci tirandomi a sedere sul letto della mia Best. Rebecca era a gambe incrociate accanto a me e Sof sulla sedia girevole.
Becca ci guardò stupita. <<Ci andate anche voi?>> esclamò.
<<Tu vai?>> la imitò Sofia raggiante.
<<Ovvio che vado!>>
<<Oddio che bello!>> urlò Sof.
<<Mi dite dove state andando il 18?>> mi intromisi io, non seguendole.
<<Best ma come? 18 giugno... Bari... musica... non ti viene in mente niente?>> ridacchiò Sofia.
La guardai confusa. Dove voleva arrivare?
Lei trasse qualcosa dal cassetto della scrivania. Si voltò, facendo sventolare dei biglietti per aria. <<Forse questi ti rinfrescheranno la memoria!>>
Feci un paio di calcoli a mente. 18 giugno + Bari + biglietti + musica = ...
<<Il concerto di Laura Pausini!>> esclamai saltando in piedi con le mani davanti alla bocca: erano successe tante di quelle cose che me n'ero dimenticata!
<<Esatto! E ci va anche Reb!>> urlacchiò Sof.
Urlai anch'io e strinsi Becca in un abbraccio che la fece scoppiare a ridere e quasi soffocare.
<<Che posto hai preso?>> le chiesi lasciandola andare.
<<Tribuna nord>> rispose.
<<Anche noi!>> gridammo io e Sof tornando ad abbracciarla. Certamente se qualcuno ci avesse viste da fuori ci avrebbe scambiate per pazze, dato che stavamo saltellando, urlando, ridendo e abbracciando in mezzo alla stanza, ma io non potevo essere più felice: insomma, ero lì con le mie migliori amiche! Forse Becca mi aveva fatta soffrire, ma quello era il passato, ed ora che avevo imparato a conoscerla, non mi importava cosa mi avesse fatto, ora era la mia seconda migliore amica. Si, seconda. Perché, si sa, il primo posto era sempre riservato a Sofia e Dorinne.
~
Finalmente, le luci si spensero e partì la musica. Io, Sofia e Rebecca ci alzammo in piedi urlando. E così, iniziò la prima canzone: Simili.
Sono scappata via
quando mi sono vista dentro a un labirinto
senza decidere
ospite in casa mia
con sillabe d'amore tutte al pavimento
come la polvere
Ma arrivi tu, che parli piano
e chiedi scusa se ci assomigliamo
arrivi tu da che pianeta?
occhi sereni anima complicata, anima complicata
Io così simile a te
a trasformare il suono della rabbia
io così simile a te
un bacio in fronte e dopo sulle labbra
la meraviglia di essere simili
la tenerezza di essere simili
la protezione tra esseri simili
Non mi domando più
se ci sarà qualcuno a tendere la rete
pronto a soccorrere
me lo ricordi tu
chi vola impara a sfottere le sue cadute
come a difenderle
e così fai tu
e nascondi piano
la tosse e il cuore nella stessa mano
arrivi tu, che sai chi sono
Io così simile a te
a trasformare il suono della rabbia
io così simile a te
la meraviglia di essere simili
la tenerezza di essere simili
Arrivi tu che fai passare
la paura di precipitare
Io così simile a te
liberi e prigionieri della stessa gabbia
io così simile a te
un bacio in fronte e dopo sulle labbra
la meraviglia di essere simili
la commozione per essere simili...
Un boato risuonò nello stadio alla fine della canzone.
<<Ciao Bari!>> urlò Laura con la solita grinta.
Tutti gridavano e battevano le mani, ed io ero lì, paralizzata da quelle parole che avevano smosso qualcosa in me, qualcosa che io avevo dimenticato, qualcosa che lottava per tornare a galla.
***
"<<Come siamo noi, piccola?>> sorrise Lu.
<<Simili>> risposi abbracciandolo."
***
Mi riscossi e quasi non mi accorsi che stava iniziando una nuova canzone.
Per scontato non do
niente di quel che ho
neanche un minimo brivido, ora no
It's the air that I breathe
it's the fall at your feet
it is my song
I sing when you are gone
Confesso... sei la causa mia primaria
adesso in me di tutto il buono che c'è
Aaaah lo so
sei la primavera in anticipo
Aaaah la prova che dimostra quale effetto hai su me
perché...
All my hopes and my fears
in this moment are clear
you are the one
my moon, my stars, my sun
Per questo nei polmoni cambia l'aria
del resto sei... sei
sei tutto il buono che c'è
Aaaah lo so
questa primavera in anticipo
Aaaah l'esempio che
dimostra quanto effetto hai su me
Fiori... che nascono dai rovi
qui fuori... cicatrizzano gli errori miei
Sei tu senz'alcun dubbio l'artefice
di questa primavera che c'è in me... in me
qui fuori... aaaah
nell'autoscatto di noi.
E mentre cantava, delle immagini si presentavano prepotenti davanti ai miei occhi.
***
"<<Ha sbagliato! Stavolta è colpa sua!>> gridai piangendo.
Lu mi strinse, rassicurandomi. <<Sofia è molto testarda, ma vedrai che presto si risolverà tutto. Chiarirete>>
I miei singhiozzi si calmarono un poco. <<Sei tutto ciò di cui ho bisogno, Lu. Ti voglio bene>>
<<Ti voglio bene piccola>>"
***
Sbattei le palpebre. Quella fu la mia litigata più seria e lunga con Sof. E Luca era lì, come sempre, accanto a me.
È esile
ma ancora c'è
l'idea di te, con me
Sei ancora tu l'ipotesi
la più plausibile che c'è
Oh scusami, degli scontri fisici
disperati e illogici come me
Dimmi che sei pronto
a venirmi incontro
a non lasciarmi amare un altro mai
a manifestare come ancora vale
più che mai l'idea di te con me
Il tempo sai separa poi
il vetro dai diamanti in noi
Oh è come se ora riesco a distinguere
il senso dal malessere che c'era in me
Sento che sei pronto
a venirmi incontro
e a non lasciarmi dietro a niente mai
a manifestare senza rinnegare
in te, l'idea che c'è
di vivere, difendere
più di ieri accanto a me
Più che mai, l'idea di te con me
è esile, ma ancora c'è
ancora c'è...
E ancora flashback, in continuazione.
***
"Mi portai stupefatta una mano alle labbra. Luca mi aveva dato un bacio... il mio primo bacio..."
***
"Vidi entrare nella stanza Luca che baciava con foga Rebecca, una di quelle ragazze che aprono le gambe a tutti. Si staccarono, accorgendosi di noi, e Lu mi guardò sorpreso e dispiaciuto.
Le lacrime iniziarono a scendere contro la mia volontà. Non era possibile, come poteva farmi una cosa del genere?!
<<Piccola...>> Lu fece un passo verso di me, ma lo bloccai con una mano, mentre un singhiozzo traditore lasciava la mia gola. Uscii dalla camera e corsi via: volevo stare sola, ne avevo bisogno."
***
"Mi baciò. Restai immobile per qualche secondo, poi mi riscossi e ricambiai. Ci staccammo dopo qualche minuto, affannati. Lu mi sorrise. <<Ti amo, piccola; non so da quanto, né perché non me ne sono accorto prima, ma sei la cosa più importante per me>> mormorò.
Io sussultai, con gli occhi che brillavano. <<Ti amo anch'io Lu, non immagini neanche da quanto>> confessai.
Rimase a bocca aperta, poi si fiondò nuovamente sulle mie labbra."
***
Le lacrime iniziarono a scendere, mentre quelle canzoni, quelle parole mi facevano rivivere ciò che avevo dimenticato.
Dimmi, che cosa vuoi da me?
dimmelo pure con parole tue
Menti con quelle tre che hai
menti ma non ti penti
Colpevole, se non lo sai
di avere preso troppo a tutti noi
perché stai qui, cosa ci fai
anche col trucco resti ciò che sei
Non è con una ruga di dolore
che copri quelle della falsità
Divertiti
fallo via di qui
ora levati
Danni ne hai fatti come no
gli anni li paghi tutti e subito
Sconti la nuova dignità
perdi e non ti ricordi
Colpevole, se non lo sai
come ti muovi non mi muoverei
come si sta, di plastica?
Capolavoro di mediocrità
Non è rubando la parola agli altri
che si diventa ricchi come vuoi
Divertiti
ma fallo via da qui
ora levati
Con il tempo cambia il vento
ti avrei perdonato
ma il tuo istinto nel frattempo
non si è mai pentito
Perdonati se ce la fai
tu che l'amore non l'hai dato mai
Stai sempre qui
sempre addosso a noi
anche col trucco resti ciò che sei
Non è con una ruga di dolore
che copri quelle della falsità
Divertiti
fallo via da qui
ora levati
Dimmi, che cosa vuoi da me?
***
"Quello che vidi ridusse il mio cuore ad un cumulo di macerie: Luca, seduto sul muretto con le spalle voltate verso di noi, e Rebecca, accanto a lui, che gli faceva un massaggio e gli sussurrava parole suadenti all'orecchio. All'improvviso Rebecca gli voltò il viso e lo baciò sulle labbra; un bacio che di casto non aveva nulla.
E le macerie divennero polvere, spazzata via da un gelido vento che sapeva d'abbandono."
***
"<<Vattene>> parlai.
<<Vattene, ho detto>> ripetei dura.
<<Sto impazzendo, ti prego; non capisco cosa ho fatto per meritare questo comportamento>>
Sorrisi sarcastica. <<Hai anche la faccia tosta di chiedermelo? Vattene, non voglio vederti. Mi fai solo schifo>>
Vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime. <<Io ti amo...>>
<<Bugie! Sono solo bugie!>> esclamai, portandomi le mani alla testa e stringendo gli occhi. <<Va a limonare con quella troia, e non ti avvicinare di più a me>>"
***
"Hai visto di cosa sono capace, hai visto la mia forza, la mia determinazione; ora puoi dire addio alla dolce Camilla, e preparati a batterti con la vera, e nuova, me".
***
Ricordavo, ricordavo ogni cosa; ogni momento passato insieme, ogni parola, ogni carezza... ogni singola stilettata di dolore...
Ieri ho capito che
è da oggi che comincio senza te
E tu, l'aria assente
quasi come se io fossi trasparente
E vorrei fuggire via
e nascondermi da tutto questo
ma resto immobile qui
senza parlare, non ci riesco a staccarmi da te
e cancellare tutte le pagine con la tua immagine
e vivere...
come se non fosse stato mai amore
Io sopravviverò
adesso ancora come non lo so
Il tempo qualche volta può aiutare
a sentirsi meno male...
a poter dimenticare
ma adesso è troppo presto
e resto immobile qui
senza parlare, non ci riesco a stancarmi di te
e cancellare tutte le pagine con la tua immagine
e vivere...
come se non fosse stato mai amore
come se non fosse stato amore
come se non fosse stato mai...
E vorrei fuggire via, vorrei nascondermi
ma resto ancora così, senza parlare
senza dirti 'non te ne andare'
non mi lasciare tra queste pagine
E poi, e poi, e poi vivere...
come se non fosse stato mai amore
come se non fosse stato amore...
***
"<<E...>> esitò Sofia. <<Cosa hai intenzione di fare... con... lui?>>
Mi irrigidii. <<Semplice. Lo ignorerò>> dissi, ma la mia voce tremava leggermente."
***
"Vidi Luca e Rebecca baciarsi appassionatamente e la rabbia e il dolore tornarono a farsi sentire. Battei le mani, attirando la loro attenzione. Vidi Luca spalancare gli occhi davanti al mio nuovo look; mi guardava in un modo talmente adorante che mi infastidì.
<<Ma guarda chi abbiamo qui>> dissi sarcastica. <<La troia e il traditore... una coppia perfetta a mio parere>>
<<Attenta a chi chiami troia, ragazzina>> ringhiò la bionda tinta. <<Cambiare il colore dei capelli non ti servirà. Tu non vali niente, fai schifo; per questo nessuno accetterà mai di scoparti>> Pronunciò quelle parole con un'aria di superiorità che fece irritare Sofia e stringere i pungi a Luca, come se andasse fiera di aprire le gambe ad ogni ragazzo morto di... una parola un po' troppo volgare, ma credo sia ovvio cosa intendo.
Posai una mano sul braccio della mia Best per trattenerla: quelle parole non potevano ferirmi, non più.
<<O forse sono io che non voglio essere scopata>> ribattei tranquillamente. <<Io valgo, e tanto anche. Tu invece, Rebecca, mi fai solo pena. Sono orgogliosa di me stessa, non ci tengo proprio a diventare come te>> e mi diressi verso la mia classe tirandomi dietro Sofia.
Mi voltai un'ultima volta verso quella troia. <<Ah, un'ultima cosa: ricordati, cara, che i prodotti a basso costo attirano molti clienti>> e me ne andai, lasciandola lì impalata a fissarmi esterrefatta."
***
"Arrivammo alla festa un po' in ritardo, ma Luca ci stava aspettando comunque.
Trattenni il fiato appena lo vidi: jeans strappati, maglietta bianca con il logo di una band che lasciava intravedere il fisico perfetto e i folti capelli neri spettinati come al solito. Se voleva farmi morire c'era riuscito.
Appena mi vide, ebbi l'impressione che i suoi occhi brillassero.
<<Auguri Lu>> dissi timida e leggermente a disagio, porgendogli il pacchetto: era da quando ci eravamo lasciati che non lo chiamavo più in quel modo. Vidi il suo sorriso aprirsi e diventare ancora più luminoso. Arrossii. Realizzai in quel momento che, anche se avessimo chiarito e fossimo tornati amici, niente sarebbe stato più come prima: troppi momenti avevamo passato insieme, troppi ricordi che io non volevo dimenticare, non potevo, perché lo amavo ancora, l'amavo con tutta me stessa, ed essere amici non mi bastava.
Intanto, Luca aveva aperto il regalo, ritrovandosi in mano la trilogia de "Lo Hobbit". I suoi occhi azzurri erano pieni di stupore e gratitudine. Mi abbracciò, talmente forte da non farmi respirare, ma avrei dato di tutto pur di restare per sempre tra le sue braccia. <<Grazie, piccola>> mi sussurrò all'orecchio, e in quel momento ero certa che il mio cuore sarebbe esploso.
Lo strinsi a me, quasi con disperazione, respirando il profumo della sua pelle che mi ricordava l'oceano.
<<Amoreee!>> Una voce acuta e irritante ci fece staccare e, vedendo la ragazza a cui apparteneva la voce attaccarsi al braccio di Luca, le lacrime fecero capolino. Rebecca.
"Stupida, stupida, stupida" mi dissi. Avrei dovuto immaginare che ci sarebbe stata anche lei: ormai formavano una coppia fissa. Quando ormai ero sul punto di piangere, decisi di andarmene. <<Vado qualche minuto a salutare Dorinne, scusate>> dissi congedandomi.
Luca mi guardò come se volesse scusarsi. Tuttavia annuì. <<Va bene; Mauro l'ha messa nel paddock grande assieme a Silver>> mi avvisò.
Alzai un sopracciglio. <<Silver?>>
Luca rise. <<Il grande stallone grigio sarà anche selvaggio, ma è cotto di Dorinne, e anche lei non gli è indifferente>>
Sorrisi: in effetti era ovvio che i due si piacessero. <<Grazie>> dissi e me ne andai alla svelta. Quando fui lontana tirai un sospiro di sollievo: era la prima conversazione che avevamo da quel giorno. Scossi la testa, scacciando quei pensieri."
***
"Mi alzai in piedi e andammo a cercarlo. Dopo mezz'ora non c'era nessuna traccia né di lui né di Rebecca e un groppo si formò nella mia gola. Chissà se stavano... no. Non dovevo neanche pensarlo. Ma quando girammo un angolo tutti i miei sospetti si avverarono e il mondo mi crollò addosso: Rebecca, quasi completamente nuda, stava armeggiando con la cintura di Luca, che la baciava con foga. Mi scappò un singhiozzo e i due si voltarono verso di noi.
Luca sgranò gli occhi e scostò Rebecca, venendo verso di me.
Non ressi più. Scappai, la vista appannata dalle lacrime e il cuore, ancora una volta, distrutto."
***
<<Basta, basta!>> urlai, le mani strette intorno alla testa e le lacrime che scendevano come fiumi.
<<Cami!>> In un attimo, Rebecca e Sofia erano accanto a me e mi guardavano preoccupate. <<Cos'hai? Che succede?>>
<<Io ricordo>> mormorai, mentre mi passavano davanti agli occhi le ultime immagini e l'ultima canzone riecheggiava nel cielo nero e privo di stelle di Bari.
Mi ritrovo qui su questo palcoscenico di nuovo io
mi ritrovi qui perché il tuo appuntamento adesso è uguale al mio
Hai visto il giorno della mia partenza
nel mio ritorno c'è la tua poesia
Stare lontani è stata un'esperienza, comunque sia
Non ho mai smesso di amare te
non ho mai tolto un pensiero a te
non ho mai smesso
Ho cercato la bellezza e l'ho trovata in fondo alla semplicità
ho cercato il mio passato perché mi hanno detto che così si fa
Cerchiamo tutti la strada del bene
e la troviamo nelle vite altrui
E questa notte adesso ci appartiene
Non ho mai smesso di amare te
non darei qualcosa che non c'è
E a modo mio
so bene quanta fantasia
ci vuole per partire
si ritorna solo andando via
Di nuovo io
di nuovo tu
c'è chi si aspetta ad occhi aperti e non si perde più
Non perde più
Non ho mai smesso di amare te
non ho mai tolto un pensiero a te
non ho mai smesso...
Io sono così
mi hai chiesto torna mentre ero già qui...
***
"Buio. Era tutto buio. Ed io non potevo muovermi. Per quanto mi sforzassi, le mie dita restavano ferme ed i miei occhi non si aprivano. Potevo solo ascoltare; e sentivo delle voci.
<<Mi dispiace piccola... è tutta colpa mia>>. "Luca!" <<Perdonami...>>"
***
"Un'altra voce, rotta dai singhiozzi. Quella era della mamma.
<<Tesoro mio... ti prego svegliati, stiamo tutti peggio senza di te. Io, tuo padre e Giacomo siamo sconvolti, non riusciamo a crederci. Luca è distrutto, non si allontana un attimo dalla tua stanza. Ha detto che resterà qui finché non ti sveglierai. Sofia non riesce a smettere di piangere, vuole riabbracciarti a tutti i costi. E Dio solo sa quanto è preoccupata Dorinne! Amore mio, svegliati; ci manchi...>>"
***
"Questa volta sentii solo dei singhiozzi. Ed una frase, ripetuta all'infinito, quasi fosse una preghiera.
<<Torna Best; mi manchi. Ho bisogno di te...>> "Mi manchi anche tu, Sof..."
***
"Una mano calda e tremante afferrò la mia fredda e immobile. Era un tocco delicato, sconosciuto. Chi poteva essere?
<<Ehi ciao. Probabilmente ti starai chiedendo perché sono qui, quando in realtà è colpa mia se ora sei in ospedale>>
"Rebecca?! Cosa ti importa di me?"
<<Volevo solo scusarmi, per tutto quello che ho fatto. Forse non mi sentirai, o forse sì, ma non ha importanza, perché quando ti sveglierai mi scuserò di nuovo. Perché tu ti devi svegliare; non puoi andartene. Luca non lo sopporterebbe, e nemmeno Sofia>>
"Perché mi stai dicendo questo?"
<<E poi c'è quella cavalla... Dorinne, giusto?... non voleva allontanarsi da te quando ti hanno caricata sull'ambulanza. Ho saputo che dà retta solo a te, che ti ascolta e ti aiuta, e che tu fai lo stesso; ma se tu te ne vai cosa ne sarà di lei?>>
"Dorinne..."
<<Ti prego, ti prego resisti, svegliati, torna a vivere. Tu ami la vita, sorridi e il mondo sorride di riflesso per la tua bellezza, per la tua semplicità, perché sei tu. Io ero così invidiosa di te, hai tutto quello che a me è sempre mancato: l'affetto di una famiglia, degli amici veri e sinceri, l'amore di un ragazzo meraviglioso che pur di vederti in salvo è disposto a rinunciare alla sua felicità. Camilla, sei una ragazza speciale; se te ne vai, la vita di molte persone non sarà più la stessa, inclusa la mia, perché sono io la causa di tutto... ed ora sto anche piangendo >>
Riuscivo a sentire il suo dolore. "Perché lo hai sempre nascosto? Avremmo potuto aiutarti..."
<<Ancora una volta, ti chiedo scusa. Ma tu mi devi fare una promessa: devi continuare a vivere, ti devi svegliare, devi lottare, perché proprio fuori da questa stanza ci sono due persone pronte a riprendere insieme a te il cammino interrotto>>
Lasciò la mia mano e uscì. "Ce la metterò tutta, Rebecca, te lo prometto."
***
"<<Per questo mi sono comportata così in questi anni, ma vederla ora, in bilico tra la vita e la morte, mi ha fatto ricredere. Ancora una volta vi chiedo scusa>>
Ero rimasta colpita da quella storia e, se avessi avuto il controllo del mio corpo, sarei corsa da lei ad abbracciarla fortissimo. Lei non lo sapeva, ma io l'avevo perdonata sin da quando mi aveva stretto la mano per la prima volta. Non importava ciò che aveva fatto, era una ragazza sola, e aveva sofferto; si era scusata e pentita, e tanto bastava."
***
"Il rumore di zoccoli catturò la mia attenzione. Non poteva essere, lei non poteva essere qui. Un muso morbido e un fiato caldo sfiorarono il mio viso e un debole nitrito arrivò alle mie orecchie. Non c'erano più dubbi, Dorinne era con me, come sempre. Quanto avrei voluto aprire gli occhi all'istante e stringerla forte... restai li, beandomi della sua presenza e cercando in ogni modo di svegliarmi."
***
"<<Il tempo è scaduto. è ora di staccare la spina>>
"Cosa?!" Udii un incredibile trambusto e, sopra ogni altra cosa, i nitriti acuti di Dorinne. "No! Lasciatela! Lasciate che mi stia accanto!" Niente, il mio corpo non mi obbediva. "Dorinne!"
<<Portate via quell'animale! Subito!>>
Dovevo riscuotermi, dovevo almeno aprire gli occhi. All'improvviso Dorinne emise un fortissimo nitrito, un nitrito che mi scosse nel profondo. Mi parve persino di sentir urlare "sorellina".
E finalmente il mio corpo mi rispose; dopo giorni e giorni di immobilità, silenzio e buio, i miei occhi si aprirono e dalla mia gola uscì un unico grido:<< Dorinne!>>"
***
<<Io ricordo>> mormorai. Sofia e Rebecca mi guardarono stupite.
<<Tutto?>> chiese Becca timorosa.
Sorrisi, prendendole la mano. <<Tutto, anche le tue scuse e la tua storia. Ti ho perdonata, Rebecca; l'ho fatto da tempo>>
Rimasero entrambe a bocca aperta. <<Ci sentivi?>>
<<Ogni cosa. E vi ringrazio per essermi state vicine>>
Ci abbracciammo strette, mentre intorno a noi il concerto finiva e le luci si riaccendevano. Guardai verso il palco. "Grazie Laura; di nuovo."
P.S. per chi fosse un po' confuso, le parti messe tra virgolette e in corsivo sono flashback.
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