"Vuoivenirealballoconme?"

"Cosa?" chiesi, fissando Harry perplessa non capendo cosa fosse uscito dalla sua bocca.

La sua faccia divenne rossa e prese un profondo respiro. 

"Uh - tu...ehm...vuoi venire al ballo con me?" balbettò, nervosamente grattandosi la nuca, e accidentalmente colpendo i suoi occhi col braccio mentre lo faceva. "Con me - intendo.."

"Oh." risposi, cercando disperatamente una soluzione per non deluderlo, ma nella mia mente c'era un vuoto totale, "Sì, certo."

Non lo era anche se non avevo un altra persona con cui andare. E sapevo che Draco sarebbe andato con Pansy perché lei lo urlava sempre a tutti.

Non parlai più con Draco dall'incidente del furetto. Non fece nemmeno un passo per approcciarsi, e io di certo non avevo intenzione di calpestare i piedi di Pansy.

Non riuscivo a smettere di pensare a lui.

A quanto avrei voluto baciarlo.

"Grande! Fantastico! Wow!"

Sbattei le palpebre. Harry sorrise come un bambino in una gelateria. 

"Sì...grandioso."

...

"Oh Aurora, sei semplicemente bellissima!"

Uscii dalla carrozza con un vestito nero, senza maniche e lungo fino ai piedi. Il coperto erra strettamente intrecciato con bellissime paillette, rendendo il vestito più brillante sotto il chiaro di luna. I miei capelli ondulati ricadevano dietro la mia schiena, un lato era appuntato con una moletta argento. 

Fleur mi allungò il braccio, incantevole nel suo abito elegante grigio. 

"Andiamo a cercare i nostri accompagnatori." disse mentre ci facevamo strada tremando lungo la strada nell'aria fredda della sera verso il castello. 

Anche se sapevo che si stesse riferendo a Harry, nella mia mente non potevo non chiedermi se Draco fosse già lì.

...

Draco sospirò profondamente. Questa era già noioso e il ballo non era nemmeno iniziato. 

Stavano tutti aspettando nella Sala Grande i campioni e i loro accompagnatori che avrebbero dovuto fare la 'grande entrata'. Pansy era aggrappata al suo braccio, saltellando praticamente per la gioia mentre passavano in mezzo a tutti.

"Oh! Non è bellissimo Dracuccio?" sospirò, guardando intorno le decorazioni della sala.

Personalmente, Draco pensava che sembrasse come se un troll avesse vomitato glitter ovunque. Ma poi, cosa sapeva del design interno?

Una tromba suonò, annunciando l'arrivo dei campioni. Nonostante tutto, Draco sentì un tonfo nel suo stomaco. Sapeva che Aurora era l'appuntamento di Potter. E per quanto potesse essere contrariato nel vederla con lui, lui moriva dalla voglia di vederla. 

Erano l'ultima coppia della fila. I primi erano Diggory e Chang, poi quell'uccello francese e Davies, dopo Krum e la mezzosangue. (Draco non riuscì a non inarcare le labbra in una smorfia di disgusto dopo averla vista.)

E infine eccola.

Gli ha letteralmente tolto il respiro - era molto più bella di quanto lui potesse immaginare fosse possibile. E sentì una fitta al cuore quando realizzò che sarebbe potuto essere lui ad accompagnarla al ballo, invece del maledetto Potter.

Se solo non fosse stato un dannato codardo a non averglielo chiesto prima. O avesse detto di no a Pansy. 

I loro occhi si incontrarono brevemente appena lei gli passò accanto, e Draco sentì il mondo momentaneamente cambiare sotto di lui. Cercò di ignorare il suo braccio incatenato con quello di quell'arrogante bastardo e quella vista lo rendeva furioso. 

Appena mise piede nella pista da ballo e permise a Harry di prenderla tra le braccia, lui pensò a come lo avesse guardato, e non poteva cambiare la sensazione che ci fosse qualcosa di tormentato nei suoi occhi. Tristezza? Rimpianto? Desiderio?

Era di certo come si stava sentendo lui, comunque.

...

Non mi stavo divertendo molto. 

Cercai così fortemente a non guardare Draco, che sembrava essere seduto imbronciato al tavolo nell'altra parte della sala, con Pansy seduta accanto a lui che guardava malinconicamente la folla ballare.

"Coraggio, Rory!" rise mio fratello affannosamente appena si sedette accanto a me, la sua fronte corrugata con tracce di sudore per il ballo.

Mi sforzai di sorridere, ma dentro ero molto giù. E non ero nemmeno 100% sicura del perché. 

Guardai dietro verso il tavolo di Draco e il mio cuore si fermò, vedendo i suoi occhi grigi fissati intensamente nei miei. Abbassai velocemente lo sguardo, sentendo il calore nelle mie guance.

"Dov'è Harry, comunque?" Cedric aggrottò la fronte, guardandosi intorno. "Non ti ha abbandonata, vero?"

"Voleva ballare e gli ho detto di andare senza di me." sospirai, "Non sono in vena."

"Sei a un ballo." rise, scuotendo la testa per l'incredulità, "Se non sei in vena ora non lo sarai mai."

Scrollai le spalle e rubai un'altra occhiata furtiva a Draco. Mi stava ancora osservando. Sentii il mio cuore battere all'impazzata.

"E' un poco di buono, Rory." ringhiò Cedric, notando il veloce scambio di sguardi, "Sai, ero molto felice quando ho saputo che saresti venuta con Harry - è un bravo ragazzo, che combatte per le cose giuste. Non come quel presuntuoso idiota là dietro che pensa che i soldi e la purezza di sangue sono più importanti di avere decenti, gentili e onesti valori."

"Lo so, lo so!" sospirai esasperatamente, "Non so perché tu sia così preoccupato, è con Pansy ora comunque."

"Se lo dici tu." borbottò Cedric, guardando il tavolo di Draco dove Pansy era allegramente seduta con le braccia piegate, guardando Draco accigliata che era evidente non volesse darle alcuna attenzione.

Le luci si abbassarono lentamente e la musica cambiò in una lenta e romantica.

"Hey, Ced!" una voce lo chiamò dal fondo della schiera di corpi nella pista da ballo.

Alzai gli occhi sull'appuntamento di Cedric, Cho, sudaticcia e senza fiato, sventolando la mano, "Dai - amo questa canzone."

Cedric le diede un leggero cenno del capo per farle sapere che stava arrivando.

"Starai bene?" chiese, preoccupato.

"Starà bene - divertiti!" sorrisi per dimostrarglielo.

Dopo che scomparve tra la folla insieme a Cho, non riuscii a non guardare al tavolo di Draco. Ero sorpresa nel vedere che Pansy se ne fosse andata. Mi guardai intorno ma non la vidi. Ipotizzai che lo avesse lasciato perdere e fosse andata a ballare senza di lui.

I suoi occhi si incastrarono nei miei di nuovo, ma questa volta non distolsi lo sguardo. E nemmeno lui.

Il volume della musica si alzò, con le coppie abbracciate nella pista da ballo, annegando nella bellezza della musica.

Potevo sentire brividi in ogni centimetro della mia pelle, mentre Draco continuava a fissarmi negli occhi.

Lentamente, si alzò, e con il mio cuore che batteva esasperatamente nel petto, mi ritrovai in piedi. 

Appena fece dei passi verso di me, lo feci anche io verso di lui, sentendomi come se niente potesse fermarmi nell'andare da lui. Era come essere attratti da un magnete.

I nostri movimento divennero più rapidi, più veloci. Il mio cuore correva, mentre entrambi camminavamo senza fatica tra i tavoli e le sedie, fermandoci solamente quando eravamo uno davanti all'altro.

"Aurora," sospirò, tenendo una mano distesa. Notai che stava leggermente tremando, quasi come se fosse spaventato. 

Lentamente, sollevai la mia mano e la misi nella sua, la gioia mi scorreva nelle vene appena delle lunghe dita si intrecciarono con le mie, il suo tocco era bello contro la mia pelle. 

"Sei bella." mormorò, i suoi occhi grigi argento brillarono sotto le soffici luci. 

Non riuscivo a parlare, sembrava che la mia voce mi avesse completamente lasciata. Invece, lasciai uscire un leggero sospiro e permisi alle sue braccia di circondarmi la vita. 

E rimanemmo così, al alto della pista da ballo, stringendoci con la dolce e paradisiaca canzone intorno a noi. 

Premetti la guancia contro il suo petto e chiusi lentamente gli occhi, mentre la sua mano mi accarezzava gentilmente la schiena e io stringendo il tessuto della sua camicia.

Mi ha sopraffatta. Il suo profumo, il suo tocco, il suono del suo rapido battito cardiaco nel petto. In quel momento, era tutto.

E poi in un istante, senza accorgercene, venimmo separati.