In quella stanza la finestra era sbarrata e la porta chiusa a chiave.
Non c'era nulla di utile la' dentro se non un armadio, la libreria, il bagno, il letto e una scivania con carta e penna.
La mia paura era che mi volesse fare del male, e forse uccidermi;
Ma cercavo il tutti i modi di non farmi prendere dal panico e fare la brava.
《Mettiti un vestito che non sia il pigiama e esci》risi alle sue parole 《cosa mi metto? Le tende?》lui indicò solamente l'armadio e se ne andò.
Aprendolo notai vari tipi di abiti e scelsi il meno stupido e uscì.
《Perchè proprio il vestito blu notte?》 Chiese lui un po' scocciato 《Perchè non è imbarazzante come gli altri》.
Mi portò nel salone e mi fece sedere sul divano e mi parlò del suo progetto.
Gli servivo per creare una famiglia perfetta...ero solo questo...un pezzo di carne che serviva a procreare delle bestie come questo mostro che mi trovavo davanti, ero schifata.
《La mia risposta è NO》dissi secca, ma lui sembrò indifferente.
《Prima o poi lo farai, fidati》.
Cercai di correre più veloce che mai nella mia camera, e corsi, e corsi, e corsi ancora sino ad una stanza che poi tristemente notai essere la stanza di N17.
《Tu da qui NON PUOI SCAPPARE!》 Di nuovo tutto buio.

Mi svegliai nel letto a baldacchino di N17 e lo ritrovai ai piedi del letto.
《Bene sveglia...quando ho urlato sei svenuta》disse calmo 《MI HAI STUPRATA NE SONO CERTA!》sentendo questa frase balzò in piedi.
《Se tu non sei d'accordo io non ti posso toccare》 disse freddo.
Aveva una forza disumana, e alla faccia dei miei ottantasette chili mi riuscì a portare in stanza tenendomi in braccio.
《La cena è pronta tra venti minuti, cambiati il vestito, e magari mettiti dei tuoi vestiti...ho fatto un salto da te a prenderti qualcosa》.
Che cosa voleva da me?