extra 30.
"Pronto?" La voce di Adamo era ancora roca dal sonno, riflesso del fatto che aveva risposto al telefono con gli occhi ancora mezzo chiusi.
Aveva risposto più per istinto che per coscienza.
"Adamo.. sono io.. come va?"
La voce gentile di Charlie dall'altro lato del telefono gli mise un pó di buon'umore.
"Ehy stellina.." sbadiglió "Tutto ok? A cosa devo questa chiamata molto.. mattutina?"
"Volevo chiederti se ti andava di passare all'hotel.. non ti fai vedere da un pó.. sentiamo la tua mancanza.."
Adamo sorrise sentendo quelle parole , Charlie aveva un gran potere nel farlo sentire importante , e non erano frasi di cortesia le sue, le pensava davvero.
"Siete voi a mancarmi, dammi un'oretta o due e arrivo."
Chiuse la chiamata e si alzó stiracchiandosi.
Quell'hotel era il posto che lo aveva salvato e fatto cambiare radicalmente.
Se non ci fosse stata Charlie, probabilmente non lo avrebbero mai salvato. Se non ci fosse stato Angel , non avrebbe avuto nessuna spalla su cui piangere quando Lucifero faceva il prezioso.
Se non ci fosse stato Husk, non avrebbe avuto nessuno che gli impedisse di andare in coma etilico nascondendo gli alcolici.
Se non ci fosse stato Alastor non avrebbe un'ottima nomea tra i demoni. E se non ci fosse stata Vaggie.. beh se non ci fosse stata Vaggie avrebbe avuto meno lividi date le volte in cui lo aveva preso a padellate, ( e se non ci fosse stata Niffty sarebbe ancora vivo MA SORVOLIAMO) e così via, ognuno all'hotel gli aveva dato modo di farsi voler bene.
Con uno sguardo intenerito, notó Lucifero con la testa appoggiata alla scrivania.
Una delle sue mani era ancora stretta attorno una penna, mentre l'altra posava su un documento spiegazzato, tutto quel lavoro lo stancava parecchio.
Adamo sospiró, avvicinandosi lentamente per non svegliarlo.
"Testardo come sempre" sussurró mentre con delicatezza, gli toglieva la penna dalla mano, e lo sollevava tra le braccia.
Lo adagió sul letto, coprendolo con una coperta e sfiorandogli la fronte con un bacio.
Voló all'Hotel, senza perdere altro tempo, e il suo ingresso, ovviamente, non poteva che essere esuberante come lui.
Entró spalancando le porte con un calcio e annunciando il suo arrivo con:
"ECCOMI TROIE! VI SONO MANCATO?"
"Adamo!" urló Charlie, lanciandosi su di lui come una bambina.
Lui la afferró al volo sollevandola da terra e stringendola in un abbraccio affettuoso.
"Ma guardate un pó chi si fa vivo" commentó Angel in lontananza, con un braccio appoggiato al bancone di Husk.
Adamo si avvicinó a lui con un sorriso, sedendosi accanto.
"Ei piccioncini come ve la siete passata senza di me?".
"Direi piuttosto bene" rispose Husk, appoggiando la sua mano su quella di Angel e guardandolo con un sorriso complice.
Adamo alzó un sopracciglio.
"Oh cazzo, devo essermi perso qualche episodio."
"Oh sta zitto." borbottó Husk con un sorriso imbarazzato mentre Angel annuiva con orgoglio.
Per distogliere l'attenzione di Adamo, Husk tiró fuori delle bottiglie di alcolici, posandole sul bancone con un colpo secco.
"Vuoi bere qualcosa ragazzo?Suvvia non fare complimenti"
Adamo rise.
"Oh si perfavore , Lucifero beve solo vini rossi pregiati, e mi sembra di essere diventato una fichetta sommelier. Mi manca bere roba.. autentica.. tipo la tua vodka scadente"
Husk alzó un sopracciglio, offeso.
"Tu sei scadente, non il mio alcool."
Angel scoppió a ridere, mentre Charlie si univa a loro nel bancone.
La leggerezza del momento era autentica, ma Adamo sentiva che c'era qualcosa nell'aria, qualcosa di non detto che tormentava Charlie, sembrava quasi sforzarsi di sorridere.
Adamo sospiró lasciando il bicchiere sul bancone e prendendola per mano , tirandola lontano dagli altri.
"Forza, sputa il rospo. Cosa c'è che non va?"
Charlie si lasció trascinare, confusa.
"Oh? Ehm.. niente tranquillo, nulla di importante."
Adamo alzó un sopracciglio, scettico.
"Ti conosco. Sei come un libro aperto con la copertina rosa e piena di cuoricini.. quindi.. cosa c'è che non va?"
Lei sospiró e abbassó lo sguardo.
"È solo che.. domani è l'anniversario di quando ho aperto l'hotel. Ogni anno faccio una festa per tutti.. ma quest'anno sembra non interessare a nessuno, e forse non interessa neanche a me.."
"Come mai pensi questo?"
"Sto dubitando Adamo, sto dubitando di ogni cosa.. ma la cosa di cui dubito più di tutto, è .. Adamo, secondo te, ha senso quello che faccio?.. secondo te la redenzione esiste?.." chiese Charlie con la voce quasi rotta dall'emozione.
Adamo si sentì un nodo stringere in gola, non sapeva cosa dire o come dirlo. Lui sapeva per certo, che la redenzione esisteva, che Sir Pentious era andato in paradiso, ma non poteva in nessun modo dirlo a Charlie, anche se in quel momento, la tentazione era davvero alta.
Sospiró e le sorrise.
"Charlie, se smetti di crederci tu, come vuoi che ci credano loro." indicó col dito gli altri.
"Sei tu la luce che fa andare avanti la speranza di questi casi persi... e senza di te di certo nemmeno io sarei qui e tuo padre non avrebbe aperto gli occhi su di me... me l'ha detto sai?" continuó con una risata, accarezzandole i capelli.
"Ad ogni modo.. che la redenzione esista o meno, tu stai rendendo più piacevole la vita all'inferno a tutti, aggrappati a questo quando inizi a dubitare."
Charlie annuì lentamente.
"Hai ragione grazie.. peró il fatto che nessuno sembra voler partecipare alla festa, mi fa sentire come se stessi fallendo. Come se questo posto non significasse più nulla per loro."
Adamo la fissó per un attimo, poi si allontanó bruscamente mettendosi al centro della hall e battendo le mani per attirare l'attenzione di tutti.
"Ok brutte teste di cazzo, a rapporto."
Angel si voltó, con una mano sul fianco.
"Hey! Chi hai chiamato testa di cazzo, stronzo?"
"Ci ho chiamato te, il tuo pseudo-fidanzato alcolizzato e qualunque altro disgraziato respiri in questo hotel." rispose Adamo puntando il dito contro di loro.
"Charlie sta cercando di organizzare una festa per voi stronzi ingrati, e voi cosa fate? Ve ne sbattete? Sul serio?"
Husk fece un verso scocciato.
"Senti, non è che ce ne st-"
"Taci, tu pensi solo al tuo alcool, Angel sta trasformando l'hotel in un set porno con tutti gli oggetti che trova in giro. E Vaggie.. beh, Vaggie non è qui, ma sono sicuro che anche lei ha bisogno di darsi una bella svegliata."
Charlie lo guardava con occhi spalancati, sorpresa dalla sua improvvisa esplosione.
Angel sbuffó ,incrociando le braccia.
"Tesoro stai facendo un dramma per niente, è solo una festa."
Adamo lo fulmino con lo sguardo.
"Non è SOLO una festa. È il modo di Charlie per dirvi che questo posto conta ancora qualcosa. E se non siete capaci di vederlo, siete più ciechi di Husk quando cerca gli occhiali dopo il decimo bicchiere."
"Hey!" protestó Husk mentre Angel scoppiava a ridere.
"NO NON ME NE FREGA UN CAZZO DELLE TUE PROTESTE." continuó Adamo alzando la voce.
"Domani vi voglio tutti qui, con sorrisi falsi, regali brutti e vestiti eleganti. E se non vi presentate.. non vi conviene sapere cosa vi faccio."
La sala rimase in silenzio per un attimo , poi Husk sbuffó.
"E va bene, ci saró."
Angel si avvicinó a Charlie, passandole un braccio dietro le spalle.
"Andiamo Charlie, lo sai che ci tengo a te e a questo posto.. sono solo, distratto ultimamente, ma non ti preoccupare renderó favolosa la tua festa."
Charlie sorrise timidamente, guardando Adamo.
"Grazie..."
Adamo sorrise, andandosi a versare un altro bicchiere di vodka.
"Non preoccuparti, è nel mio contratto di marito con Lucifero: proteggere te da te stessa e da questi stronzi."
Angel gli tiró una nocciolina.
"Stronzo ci sarai tu."
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non vado molto fiera di quest'extra che mi sembra moscio ma vabbè ve ne avevo promesso un altro, quindi ecco qua✨✨
poi in onore dello scorso capitolo e di tutti i crossover con blitzø, mi sono passata il tempo facendo questo
li ho disegnati a mano su foglio e poi con picsart ho provato a renderli più cartoneschi e a mettere uno sfondo ma è uscito una cagata- vabbe sticazzi volevo solo rendere l'idea che si fossero fatti un selfie insieme
qua c'è l'originale nel dubbio:
ci si becca al proximo✨
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