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CAPITOLO XI.

C'è troppa gente. Decisamente. Troppa. Gente.

Perché ho accettato?

- Kageyama!- Hinata mi si para davanti, un sorriso in volto, e mi mette in mano un drink - forza, divertiamoci!-.

Ah, ecco perché... È colpa sua se mi sono trovato in una palestra insieme non solo a tutti i miei amici, ma pure i suoi.

Neanche quando sono stato al bar c'era così tanta gente...

Ma, ho fatto conoscere i miei amici a Hinata; con metà ci ha fatto amicizia, per l'altra metà è un raggio di sole troppo potente, ma è impossibile non affezionarsi a lui...

- Bravo piccoletto, convinci questo musone a divertirsi un po'!- esclama Oikawa, affiancandolo e scompigliandogli i capelli.

- Giù le mani tu- borbotto.

- Andiamo, questo piccoletto è riuscito a mostrare al mondo che hai un cuore! Dobbiamo ringraziarlo a dovere per questo- commenta Oikawa.

- Lo ringrazio io, tu vai a farti tappare la bocca da Iwaizumi- borbotto.

- Porta rispetto per il tuo senpai!- esclama Oikawa, e Hinata ride appena.

- I tuoi amici sono davvero super simpatici!- esclama.

- Tsk, io non direi- borbotto.

- Hinata aveva ragione nel dire che non ami troppo le feste-. Mi volto mentre Sugawara, uno degli amici di Hinata, mi viene incontro; l'ho già visto un paio di volte, e devo dire che è uno di quelli che mi sta più simpatico.

- Per niente- borbotto, lanciando un'occhiata a Hinata, che si è messo a parlare tranquillamente con Oikawa.

Tra i due, non so chi sia più bravo ad attirare le persone...

- Ascoltami... Ecco... Visto che tu sei il ragazzo del poliziotto...- mormoro. Lui fa un piccolo sorriso.

- Non devi preoccuparti: quel ragazzo non ha più provato ad avvicinarsi a Hinata, è tranquillo con il suo nuovo fidanzato, e Hinata non ci sta pensando già da tempo, per cui non fasciarti la testa, va bene?- mi appoggia una mano sulla spalla - Hinata è molto felice di averti trovato, e siamo tutti più tranquilli nel sapere che è felice con te, per cui non preoccuparti di altro-.

Annuisco.

- Lo farò- affermo; farò in modo di renderlo felice a ogni costo.

Mi volto verso Hinata, che si è messo a parlare con Nishinoya, Tanaka e Yamamoto... O meglio, a fare casino insieme a loro; quei quattro sono veramente una forza della natura...

Sento la porta della palestra aprirsi.

- Hey Hey Hey! Siamo arrivati!- esclama una voce. Oh no... Adesso diventerà ancora peggio...

- Bokuto-san! Kenma-san!- esclama Hinata, correndo verso gli amici, mentre dietro i due compaiono anche i loro compagni.

- Spero non buttino giù la porta...- mormoro, allontanandomi per andare ad aiutare Hinata ad accoglierli.

Sento lo sguardo di Kenma su di me e gli lancio un'occhiata; questo ragazzo mi starebbe molto simpatico, se non fosse per un piccolo particolare neanche tanto piccolo.

- La smetti di guardarmi male ogni volta che ci vediamo? È successo anni fa- borbotta lui.

- È successo ugualmente- ribatto.

- Avresti preferito che avesse il primo bacio con quello lì?- commenta. Ci penso per un attimo: effettivamente... Si, preferisco Kenma.

Ma avrei preferito di gran lunga se l'avesse dato a me. Bè, almeno la sua prima volta l'ho avuta io, alla faccia dei tinti biondi.

- Hinata! Sei cresciuto?-. Oh dei, speravo non ci fosse anche Lev... Tutti insieme creano uno dei gruppi più casinisti che abbia mai visto in vita mia...

- A una certa età non si cresce più!- sbuffa Hinata.

- Lev, smettila di fare domande idiota- lo riprende Yaku.

- Tu dovresti essere dalla mia parte Yaku-san! Invece sei dalla sua solo perché sei bas... Ahia!-.

Mentre tutti scoppiarono a ridere, mi avvicino a Hinata.

- Piccolo-. Lui si volta verso di me e fa un sorriso nel capire cosa voglia fare; spalanca le braccia e lo sollevo, facendolo sedere sulle mie spalle.

- Hey Lev guarda, sono più alto di te!- esclama, e non posso fare a meno di sorridere: mica siamo il tipo di persone che si permettono di perdere una gara.

Mentre Lev inizia a pregare il suo ragazzo di fare lo stesso, io mi allontano insieme a Hinata e agli altri; penso di aver sentito Tsukishima borbottare qualche insulto, ma ormai ci sono abituato.

- Grazie per avere acconsentito a questa festa!- esclama Hinata - tra poco ripartiremo tutti a lavorare a tempo pieno, per cui sarà più difficile riuscire a vederci-.

- Bè... Almeno noi ci vedremo più spesso- commento, alzando lo sguardo su di lui, che mi rivolge un sorriso.

- Non vedo l'ora!- esclama; faccio un piccolo sorriso: anche io.

Faccio scendere Hinata, che corre nuovamente dai suoi amici; almeno al momento Nishinoya e Tanaka sono appartati con i loro ragazzi, per cui possono fare meno casini.

Ma in fondo, mi diverto a vedere Hinata libero di divertirsi con loro... Quando sorride in modo così spontaneo, è ancora più bello del solito...

E poi, dopo la festa, posso averlo tutto per me: Ennoshita vive con i suoi due amici, almeno per ora, quindi rimane spesso a dormire da Tanaka, e Nishinoya praticamente si è trasferito a casa di Asahi, per cui Hinata, per non dare fastidio a Tanaka ed Ennoshita e per avere i nostri momenti di privacy, sta spesso a casa mia la sera... Come questa sera.

Dopo avere aiutato i più sobri a sistemare tutto, lo devo praticamente prendere in braccio per riportarlo a casa, visto che è troppo ubriaco per riuscire a camminare da solo.

- Ti senti male?- gli chiedo, mentre lui si stringe appena a me.

- No, sei comodo- mormora.

- Bene- rispondo, continuando a camminare; sono i primi di settembre, tra poco ripartirà la scuola, quindi rincomincerò anch'io a lavorare... Spero che il preside non avrà nulla da ridire sul mio progetto della squadra di pallavolo, è qualcosa che renderebbe felici me, Hinata e probabilmente anche un po' di ragazzi.

E poi, in questo modo potrei stare ancora più vicino a Hinata, lui potrebbe smettere di lavorare al bar e...

- Piccolo, se dovessi ottenere il lavoro... Smetteresti di lavorare al bar?- gli chiedo; mi sono reso conto che non ne abbiamo ancora parlato, ma non voglio darlo per scontato e imporre la mai idea.

Oikawa mi ha detto più volte di fare attenzione a questo mio lato parecchio maniaco dell'ordine, e so bene che Hinata ha bisogno di libertà, non voglio fare o dire niente che possa fargli pensare che voglio bloccarlo.

- Probabilmente i primi tempi no, non posso mollare Futakuchi e gli altri così all'improvviso; però, se avrò una buona paga... Magari un giorno, in fondo la pallavolo è il mio sogno- mormora.

Faccio un piccolo sorriso: lo aiuterò a realizzarlo a ogni costo.

Arriviamo poco dopo a casa mia; leggermente a fatica, visto che anche io non sono proprio il più sobrio del mondo, tiro fuori le chiavi e apro la porta.

Per fortuna Hinata è leggero, per cui riesco tranquillamente a tenerlo in braccio mentre tolgo le scarpe a entrambi e mi dirigo verso la mia camera da letto.

Ringrazio che, quando ho iniziato a vivere da solo, i miei amici mi hanno regalato un letto matrimoniale dicendomi che un giorno mi sarebbe servito... Hinata è piccolino, ma se non lo tengo stretto si espande sul letto come una stella e rischia di farmi volare giù...

- Piccolo, cerca di rimanere sveglio, così ti metto il pigiama- affermo, facendolo sdraiare sul letto; sto per alzarmi ma lui mi afferra la maglietta, tirandomi appena verso di lui.

- Per farlo... Mi devi prima svestire no?- sussurra, un piccolo sorriso in volto; non posso fare a meno di sorridere anch'io: questo ragazzo...

- Hai ragione ma... Siamo ubriachi piccolo, soprattutto tu... Sicuro di poter reggere?- commento, giusto per stuzzicarlo un pochino.

Lui mette su un lieve broncio.

- Io sto benissimo!- esclama - e se non ci credi, te lo dimostrerò-.

Con la poca forza che ha, aiutato anche dalla mia scarsa lucidità, mi trascina sul letto, facendomi finire sdraiato di schiena, e si mette sopra di me.

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- Ah sì? E pensi di essere abbastanza in forze per farcela?- commento.

- Io ho abbastanza forze per fare tutto- si vanta lui, prima di posare le mani sui miei pantaloni; senza troppe cerimonie, me li abbassa con forza.

Mi fa un piccolo sorriso, prima di sfilarsi la maglietta, rivelando il suo fisico magro, ma decisamente non privo di muscoli.

Mi lecco appena le labbra: non vedo l'ora di...

Allungo le mani, ma lui me le blocca.

- Non così in fretta, Bakageyama; ti devo dimostrare di essere in forze no?- commenta, facendomi posare le mani sul materasso.

Di solito era il contrario... Ma sono curioso di sapere cosa voglia fare.

Appoggia le mani sotto la mia maglietta, facendole scorrere appena sul mio corpo e alzandomi leggermente l'indumento.

Cavolo, ha le mani davvero calde... È un tocco così piacevole...

Avverto la mia erezione premere appena contro i pantaloni e iniziò a sperare che faccia in fretta; invece, pare che Hinata abbia deciso di torturarmi stasera.

Scivola appena in avanti con il bacino, finendo esattamente sopra la mia erezione, e si china verso di me.

Quanto avrei bisogno delle sue labbra in questo momento... E ovviamente, lui non mi accontenta. L'ho scelto troppo perfetto.

Si avvicina al mio orecchio.

- Posso lasciarti un segno?- sussurra, facendomi rabbrividire appena.

- Certo- mormoro; lui fa un piccolo sorriso e si china verso il mio collo.

Avverto le sue labbra entrare in contatto con la mia pelle e iniziare a stuzzicarla leggermente, prima di prenderla appena tra i denti.

Intanto, il suo bacino inizia a sfregare contro il mio; emetto un lieve ringhio: questo ragazzo vuole non camminare più per una settimana vero? Anche di più...

Devo dire che sentire le sue labbra su di me in questo modo è piacevole; la pelle mi pizzica leggermente, i brividi che sto provando sono qualcosa di nuovo, e adesso mi rendo conto del motivo per cui a Hinata piace tanto farsi riempire di succhiotti.

Ma mi sta ancora facendo impazzire con quel cazzo di movimento del bacino... Davvero penso che i miei pantaloni stiano per strapparsi...

- Piccolo, ti consiglio di fare in fretta- ringhio.

Finge di non sentirmi, ma una sua mano inizia a scendere nei miei boxer; si solleva appena in modo da essere più comodo a prendere in mano la mia erezione e iniziare a muoverla.

Le sue labbra intanto percorrono il mio collo mentre la sua mano inizia a muoversi più velocemente; avverto il mio corpo come se stessi impazzendo, ho bisogno di avere Hinata più vicino a me, o meglio, di essere dentro di lui: voglio sentire il suo corpo caldo, la sua voce mentre geme il mio nome e mi prega di prenderlo più forte e...

Hinata muove la mano ancora più velocemente e avvicina nuovamente le labbra al mio orecchio.

- Tobio- geme appena; e lo so, lo so dannatamente bene che lo ha fatto apposta per scatenare una reazione in me, eppure non posso fare a meno di ringhiare appena e iniziare a venire.

Con un sorriso soddisfatto, Hinata si tira su; si porta alle labbra le dita, sporche leggermente del mio sperma, e le succhia appena.

- Visto che ce la faccio?- sussurra, con un piccolo sorriso vittorioso in volto.

Non gli lascio il tempo di dire altro: gli afferro i fianchi e ribalto le posizioni, facendolo finire sul materasso sotto di me.

Quasi gli strappo di dosso i pantaloni e i boxer e mi libero definitamente anche dei vestiti che ho ancora indosso.

Gli afferro il bacino e glielo alzo, avvicinandomi alla sua entrata e spingendovi dentro la lingua.

Hinata geme, questa volta per davvero, e stringe con forza il lenzuolo sotto di lui.

- Tobio... Fallo...- geme; è già eccitato da prima, dev'essere una tortura per lui.

Sorrido e gli alzò di più il bacino, spingendo la lingua ancora più a fondo e strappandogli quasi un urlo.

- Adesso non fai più tanto lo spavaldo eh?- sussurro, osservando il suo volto arrossarsi ancora di più mentre il calore del suo corpo continua ad aumentare.

- Tobio...-. Il suo sguardo è talmente languido che avverto tutto il mio corpo quasi pregarmi allo stesso modo di spingermi dentro di lui; questo ragazzo ha un effetto incredibile su di me...

Lo tiro appena verso di me e Hinata allaccia le gambe attorno alla mia vita; lo penetro con un colpo secco e lui getta la testa all'indietro, urlando di piacere con forza, stringendosi alle lenzuola mentre muove appena il bacino per aiutarmi a scivolare meglio dentro di lui.

Continua a essere dannatamente stretto, ma anche per questo riesco ad avvertire al massimo tutto il suo calore e il modo in cui il suo corpo si stringe attorno al mio cazzo, quasi pregandomi di spingermi ancora più a fondo.

E io lo accontento: gli alzo di più il bacino, riuscendo ad arrivare ancora più a fondo; lui urla più forte, gli occhi pieni di lussuria, che mi fissano con aria di sfida, come per vedere quanto a fondo sono deciso ad andare.

E io non mi tiro mai indietro davanti a una sfida.

Afferro i suoi fianchi e mi muovo delicatamente, spingendomi dentro di lui mentre lo tiro appena verso di me, facendo scontrare i nostri corpi con ancora più forza; lo vedo eccitarsi ancora di più, i suoi gemiti arrivano forti e chiari alle mie orecchie come per pregarmi di continuare e anzi, di farlo più forte.

Inizio a muovermi più velocemente e lui getta la testa all'indietro.

- Tobio- geme - ah... Di più...-.

- Non ne hai mai abbastanza, eh piccolo?- ghigno, alzandogli di più il bacino e arrivando ancora più a fondo.

- Ah... Tobio...- allunga le braccia verso di me, ma invece di abbracciarlo decido di ricambiare il favore di prima: gli afferro i polsi, facendogli posare nuovamente le labbra sul materasso, e inizio a muovermi più velocemente.

Lui urla di piacere, muove appena i fianchi, il corpo completamente in mio potere; mi chino verso il suo petto, iniziando a mordere e succhiare la sua pelle candida, e lui inarca la schiena, andando incontro alle mie labbra e pregandomi di fare ancora di più, di segnarlo ancora di più.

- Ah... Si... Tobio...- geme; cazzo, è così bello quando dice il mio nome.

- Gemi di più piccolo- sussurro, aumentando ancora la velocità; voglio sentire meglio la sua voce mentre mi chiama, avvertire tutto il suo piacere, sentire il suo corpo continuare a stringersi attorno a me, deciso a non lasciarmi andare.

- Ah... Tobio!- quasi urla, inarcando appena la schiena.

Il suo corpo inizia a tremare leggermente e mi fiondo sulle sue labbra, insinuando la lingua tra esse e facendola incontrare con la sua; Hinata geme con forza, un suono che viene catturato dalle nostre labbra e si riversa nei nostri corpi mentre lui inizia a venire.

Avverto il suo liquido caldo sporcarmi appena il ventre mentre lui serra con più forza le natiche; dò un'altra spinta e Hinata geme nuovamente. Si dimena appena e gli lascio i polsi, permettendogli di circondarmi il collo con le braccia e tirarmi di più verso di lui, approfondendo il bacio.

Gli afferro le natiche, stringendole con forza mentre affondo in lui più velocemente di prima, continuando a sentirlo gemere tra le mie labbra, prima di iniziare a venire dentro di lui.

Inizio a diminuire la velocità ma Hinata non mi lascia andare, anche quando sono uscito da dentro di lui tiene le labbra unite alle mie.

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Mi sdraio, portandolo a sdraiarsi sopra di me e allungo la mano, affondandola tra i suoi capelli mentre le nostre labbra continuano a cercarsi in modo frenetico.

Ci stacchiamo per riprendere fiato e Hinata mi rivolge un sorriso.

- Visto che ce l'ho fatta? E anche bene direi!- esclama.

- Mi hai torturato- borbotto.

- Senti chi parla- ride lui.

E ogni volta che lui ride, il mio cuore si scioglie dalla tenerezza.

Allungo la mano, accarezzandogli dolcemente la guancia.

- Sei bellissimo piccolo- sussurro, e lui arrossisce leggermente.

- Baka- mormora, posando la testa contro il mio petto, come per nascondersi - sei tu quello figo tra i due, io sono troppo basso- borbotta.

- Ma la tua altezza ti rende ancora più tenero. Se fossi stato più alto di me, sarebbe stato un duro colpo- affermo.

- Guarda che potrei esserlo! Devo solo farmi stirare un po'- dichiara.

- Ti preferisco così- sussurro, circondandolo con le braccia e cullandolo appena.

- Se fai così mi addormento...- mormora.

- È meglio se ci puliamo prima, o rischi di stare male- affermo, e lui annuisce appena, ma comunque rimaniamo entrambi sdraiati.

Continuo a osservarlo: è davvero bello, da qualsiasi parte lo guardi non trovo imperfezioni in lui, neanche il suo carattere decisamente molto vivace riesce a darmi fastidio, anzi, finisco sempre per farmi trascinare... E amo le nostre sfide, anche quelle più piccole e quotidiane, mi fanno sempre sentire vivo.

Questo ragazzo mi fa sentire vivo.

Vorrei non separarmi mai da lui; e probabilmente tra poco non dovrò più farlo, verrà anche a lavorare con me, potrò vederlo tutto il giorno. E poi...

- Piccolo... Ti andrebbe di venire a vivere con me?-. Hinata alza di scatto la testa, fissandomi con gli occhi sbarrati.

- Dici davvero?!-. Annuisco.

- Hai detto tu che Nishinoya e Asahi stavano pensando di partire per un po', e Tanaka ed Ennoshita ormai sono una coppia fissa, come noi. Lavorando insieme, sarebbe anche più comodo, potremmo andare e tornare insieme- faccio notare - e poi... Mi dispiacerebbe dovermi separare da te e non poterci prendere del tempo per noi. Che ne dici?- gli chiedo.

Un sorriso compare sul suo volto.

- Dico che ne sarò più che felice!- esclama, posandomi le mani sulle guance e scoccandomi un bacio sulle labbra - che bello, andrò a vivere con Bakageyama!-.

- Bokè- borbotto, ma non posso fare a meno di sorridere; non vedo l'ora di iniziare ufficialmente una vita dove lui sarà sempre al mio fianco.

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