1. IL COLLOQUIO
Lavoro segretaria agenzia immobiliare.
Cerco su Google.
Mi escono parecchi annunci tra cui uno in grande " CERCASI SEGRETARIA ANCHE SENZA ESPERIENZA DISPONIBILE PER UN COLLOQUIO IMMEDIATO"
Eccolo qui. L'annuncio che cercavo. Prendo in fretta il block notes che ho sulla scrivania e annoto i dati.
Ci siamo. Al terzo squillo risponde un consulente dell'agenzia.
" Salve, sono la signorina Siria Antonelli. Ho letto l'annuncio che avete pubblicato su Google. Mi chiedevo se fosse disponibile fissare un colloquio di lavoro come segretaria presso la vostra agenzia."
" Certamente, signorina Siria. Siamo disponibili a fissarle il colloquio anche domani mattina. "
" Perfetto! A che ora dovrò presentarmi? "
" Uhm.. Per le undici? "
" Ottimo! "
" Il colloquio lo sosterrà con il titolare. Il signor Kevin Ferrara. Le ricordiamo, inoltre, di munirsi di un curriculum. "
" Va bene, grazie. Buona serata! " riaggancio.
Saltello battendo le mani e mi precipito al piano di sotto ad avvisare i miei.
" Tesoro sono contenta per te. Se vuoi papà è disponibile per accompagnarti."
" No, mamma non preoccuparti. Ci andrò a piedi, anche perché dista poco da qui."
" Va bene, però ti consiglio di andare a riposare. È importante che tu sia in forma in vista del tuo primo colloquio di lavoro."
Sorride entusiasta.
" Hai ragione, buonanotte! "
" Buonanotte, tesoro! "
Esclamano i miei in coro.
Salgo in camera e, dopo aver visto un po' di tv, mi decido a chiudere gli occhi ma mi rigiro più volte nel letto. Non mi capita quasi mai di non riuscire a prendere subito sonno e mi ripeto che sicuramente sarà l'ansia per il colloquio. Dopo quella che sembra essere una mezz'ora abbondante finalmente riesco ad addormentarmi e sogno un ragazzo dal volto non identificato con degli intensi occhi azzurri che mi sussurra:
" Andrà tutto bene. Otterrai ciò che desideri."
E mi stampa un bacio sulle labbra.
La mattina seguente, mi sveglio alle nove e mezza dopo il trillo incessante e fastidioso della sveglia.
Mi stropiccio gli occhi e salto giù dal letto. Guardo il mio riflesso allo specchio e quasi mi spavento. I capelli rossi sono scompigliati e ho le occhiaie abbastanza evidenti. Dovrò ricorrere a parecchio make up. In cucina trovo mia madre a preparare il caffè.
" Buongiorno mamma!" esclamo.
" Allora, come hai dormito?"
" Bene. " le dico sorridendo.
D'improvviso mi torna in mente il sogno di stanotte. Quel ragazzo sembrava un Angelo. Aveva dei lineamenti delicati e degli occhi azzurri bellissimi. Ripensare alle parole che ha detto mi infonde fiducia e positività.
Bevo il caffè e dò un morso al cornetto, poi mi precipito in bagno. Una bella doccia aiuterà a calmare l'ansia. Dopo la doccia mi dedico al trucco. Decido di truccare leggermente gli occhi per poter evidenziare di più le labbra con un rossetto rosso acceso. Dovrò dare l'impressione di essere più grande.
Guardo il mio riflesso allo specchio. Va molto meglio e mi sento sicura di me. Corro in camera ed infilo un jeans chiaro con una maglietta nera smanicata con lo scollo a V. Elegante e sexy allo stesso tempo. Indosso dei sandali con un po' di tacco e mi guardo di nuovo prima di scendere.
" Wow!" esclama mia madre.
A quanto pare anche lei è soddisfatta del mio outfit. Ridacchio e la saluto dandole un rapido bacio sulla guancia.
" Mi raccomando tesoro, dai il massimo e sfodera tutte le tue capacità perché ne hai tante."
" Si, mamma! Ora vado."
" In bocca al lupo tesoro!"
Chiudo la porta di casa e mi incammino verso l'agenzia. C'è parecchio traffico vista la riapertura delle scuole. Imposto Google Maps per arrivare dritta a destinazione. Dopo dieci minuti mi trovo davanti ad un edificio in pieno centro. Apro il portoncino ed entro nell'agenzia. Ha le pareti bianche e le scrivanie dei consulenti sono in vetro. Mi accoglie un ragazzo in giacca e cravatta con un sorriso contagioso.
" Buongiorno! Lei deve essere Siria! " esclama porgendomi la mano.
Ricambio la stretta e sorrido a mia volta.
" Si, sono io. Piacere."
" Prego, mi segua."
Mi conduce verso una porta e deduco che sia lo studio privato del titolare. Dà due colpi leggeri alla porta.
" È permesso? " chiede al titolare.
" Avanti!" esclama da dentro il titolare.
Il consulente apre la porta e mi lascia sola con Kevin dopo avermi sussurrato un " in bocca al lupo". Dall'altra parte della scrivania vedo spuntare un ciuffo di capelli da sopra la sedia girevole in pelle nera. È girato di spalle e sta parlando al telefono. A quanto pare non è una chiamata di lavoro perché lo sento ridacchiare e parlare di una cena. Rimango in piedi vicino alla porta, imbarazzata per quel comportamento poco professionale e spero che chiuda la chiamata il prima possibile.
" A stasera, bellissima! Smack!" riaggancia.
Soffoco una risata. Poi lo vedo voltarsi verso di me e per poco non mi viene un colpo...
È identico al ragazzo del sogno. Stento a crederci. Batto le palpebre per assicurarmi di non avere le allucinazioni ma lo vedo lì che rimane a fissarmi, per cui mi riscuoto dai pensieri.
" E tu saresti..?"
Non riesco a decifrare il suo tono di voce. Sembra imbarazzato.
" Siria, piacere!" esclamo a voce più alta.
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