L'attesa
Finalmente, dopo un'ora d'estenuante attesa, il funzionario addetto alla nostra preparazione psicologica ci raggiunge.
Lo ammetto, ho rischiato più di una volta di perdere le speranze per sempre; se la poteva prendere un po' più con comodo, tanto siamo noi, qui fuori, ad attendere che l'esecuzione si compia! A lui cosa cambiano dieci minuti in più o in meno? Può anche permettersi di prendere il proprio lavoro sottogamba, tanto non ci rimette nulla, lui.
Ok, forse me la sto prendendo troppo, in fondo, ci sono passati tutti, perciò non potrà essere tanto difficile.
Balle ... Posso anche continuare a ripetermi che sarà una passeggiata, ma tanto so, nel profondo, che nulla può tranquillizzarmi.
Prima di iniziare con le raccomandazioni l'uomo dai grandi baffi scuri che si staglia dinnanzi a me ci scorta fin dentro la Curia, accompagnandoci dietro al palco allestito appositamente per la nostra cerimonia.
Osservo i giovani che mi circondano, mi rincuora che anche suoi loro visi ci sia l'ombra di un po' di preoccupazione, almeno non sono l'unico ad essere spaventato. Per distrarmi tento di scorgere qualche faccia conosciuta, i ragazzi intorno a me però non li ho mai visti, probabilmente avranno frequentato scuole differenti. Ci dovrà pur essere qualcuno che io e Cloe conosciamo, è matematicamente impossibili essere gli unici provenienti da Carma, la capitale della nostra nazione.
Mi volto per scrutare meglio la folla dietro di me, sto cercando il mio migliore amico Chendal, anche lui oggi deve essere sottoposto alla cerimonia e sono certo che la sua chioma biondo cenere debba spuntare da un momento all'altro fra le miriade di capigliature colorate che mi circondano, invece, i miei occhi senza preavviso incontrano un deserto dorato che non si aspettavano.
Dannazione, spero di non arrossire troppo perché le emozioni mi stanno invadendo ed io, non ho mai imparato a controllarle.
Meredith mi sta guardando con la solita espressione serena sul viso che la caratterizza ed io non so cosa fare, non so mai cosa fare quando mi trovo in sua compagnia.
Pensare, che abbiamo trascorso tre lunghi anni di scuola insieme, dovrei essermi abituato alla sua presenza, invece no, tutte le volte che la osservo provo la stessa sensazione destabilizzante che mi attanaglia la bocca dello stomaco ed io, non so come comportarmi.
Oggi Mery è particolarmente affascinante, indossa un abito color smeraldo, stretto in vita e morbido sui fianchi. I capelli tonalità ciliegia sono raccolti in uno scompigliato chignon laterale e gli occhi aurei mi sorridono donando a tutto il suo viso una luce radiosa che mi stordisce.
"Jay, non puoi fissarla imbambolato, fai qualcosa!" La mia voce interiore mi desta dallo stato di trance in cui ero piombato e riesco addirittura a sorriderle ma, non biascico nemmeno un semplicissimo ciao prima di rigirarmi verso il funzionario per fingere di ascoltare la sua spiegazione.
Che stupido! Cosa mi costava scambiare anche solo quattro parole di civile cortesia?
Cloe mi lancia un'occhiata eloquente, capisco cosa mi vuole dire, ma oggi non ho tempo per preoccuparmi dei complessi sentimentali che da un anno ormai invadono la mia testa. Sono già abbastanza occupato tentando di convincermi che stasera non farò figuracce sul palco. Il mio cervello non è multitasking, mia sorella dovrebbe farsene una ragione.
"La serata non sarà per nulla complicata." Il funzionario inizia a parlare con un tono di voce cupo e cavernoso, perfetto, rende l'atmosfera ancora più rilassata.
"Per presentarvi, il conduttore annuncerà i vostri nomi uno alla volta seguendo l'ordine alfabetico, non penso che vi farà domande aggiuntive, ma se ve ne porrà, indovinate un po'... non dovrete far altro che rispondere decentemente, senza farvi prendere dal panico. Dopodiché ci sarà il momento più importante, arriverà la boccetta con il filtro rivelatore e i poteri o le predisposizioni che vi appartengono si manifesteranno davanti agli occhi di tutti."
"Grazie per averci tranquillizzato ... ci dica anche che gli spettatori sono più di cinquantamila e poi possiamo prendere in considerazione l'alternativa di filarcela."
Tutti scoppiano in una sonora risata dopo il commento di mia sorella, perché non riesce mai a tenere la bocca chiusa? Ma quando noto che anche Meredith si sta divertendo, riesco ad arrabbiarmi un po' meno per la sua insolenza.
"Tu, se non sbaglio, dovresti essere Cloe Betterson! Ti do un consiglio spassionato; riserva le tue battute per dopo e lasciami finire la spiegazione prima che qualcuno salga sul palco senza sapere cosa fare."
"Non c'è problema capo, basta dirlo e non parlo più!"
Mia sorella riesce a sfoderare il più convincente e al contempo falso sorriso che abbia mai fatto. Quando si impegna è incredibile, ma io ho seriamente paura che il funzionario possa trapassarla da parte a parte solamente con il suo sguardo fulminante.
"Bene, se la signorina ha finito ..." Sento una nota di rancore nel suo tono di voce e non mi piace. "Continuo ricordandovi che con la rivelazione delle vostre capacità, vi rimarrà anche un segno visibile dei poteri sul corpo, come penso che avrete già potuto notare sulla pelle dei vostri genitori, quindi non spaventatevi! Non voglio assolutamente assistere a scene raccapriccianti di urla o pianti, sono stato chiaro? Contenetevi, qualsiasi sia l'esito dell'iniziazione. Fra dieci minuti si va in scena, perciò esigo che per quel momento siate emotivamente pronti."
Anche se non ne sono certo, ho come la sensazione che stia guardando verso di me.
"Tutto chiaro? Ah, dimenticavo, fratelli Betterson." Si sofferma qualche minuto ad osservarci e Cloe riesce a non distogliere nemmeno per un attimo lo sguardo. "Chi di voi vuole iniziare?"
Probabilmente sono impazzito, ma quando mi accorgo che Meredith ci sta fissando la mia mano si alza automaticamente.
"Perfetto!" Esclama scarabocchiando qualcosa che non riesco a decifrare sul suo quaderno. "Allora comincia il ragazzo. In bocca al lupo a tutti!"
Nessuno risponde all'augurio, ormai siamo troppo tesi.
Non riesco nemmeno scherzare con Chendal e gli altri miei compagni d'infanzia perché ho la gola secca e le palpitazioni a mille.
C'è solo una persona che riesce a farmi parlare e si sta avvicinando di soppiatto alle mie spalle.
"Come ti senti fratellino, pronto per il grande momento?"
"Potrei mentirti, ma tu capiresti comunque la verità, quindi che senso avrebbe?"
"Hai ragione, ma perché allora ti sei offerto di salire per primo sul palco? Avrei potuto precederti." Mi domanda, ma sono certo che conosca già l'ovvia risposta.
"Lo sai come si dice, tolto il dente tolto il dolore! L'attesa mi sfinirebbe e rischierei di non godermi il tuo momento." A volte mi scordo che anche lei sta crescendo.
"Si certo ... e il fatto che la tua bella ti stesse fissando non centra nulla vero?"
Lo sapevo, non funziona mai con lei.
"Shhh ... parla piano, qualcuno potrebbe sentirti!"
"E allora? Sarebbe anche il momento che ti dichiarassi Jay. Va bene che sei un po' timido, ma non puoi continuare ad evitarla. Non è una delle tue migliori tecniche di conquista, te lo assicuro!"
"Lo so, ma oggi ho già abbastanza cose a cui pensare. Anzi, ti prometto che se stasera andrà tutto bene la inviterò ad uscire."
Sul suo volto si disegna un'espressione di pura sorpresa.
"Non ci credo, ma questo è un miracolo!"
Forse me la dovrei prendere, ma non ho la forza per arrabbiarmi.
"D'accordo, esulta pure, ma adesso lasciami solo così posso crogiolarmi a pieno nelle mie preoccupazioni."
Cloe mi fissa per qualche secondo seria e appoggia una mano sulla mia spalla.
"Anche se non ci crederai, ti capisco." Ha gli occhi per la prima volta velati dall'ansia, ma in pochi secondi si riscuote per incoraggiarmi.
"Guardami fratellino, ti assicuro che andrà tutto bene, d'accordo?" Mi dice prendendomi per le spalle.
"Ok! Grazie." Deglutisco rumorosamente.
"Dovere."
Mi ha rivolto un grande sorriso d'incoraggiamento. Devo calmarmi se non voglio fare figuracce. Ce la posso fare, ce la devo fare!
"Si parte."
La voce del funzionario appena spuntato da dietro le quinte continua a rimbombarmi nella testa. Finalmente si inizia, forse questo incubo sta per finire.
Non so come Cloe possa parlare spensierata con i suoi amici, io non riesco a far uscire dalla mia bocca nemmeno dei monosillabi. Se voglio salire sul palco devo assolutamente trovare il modo di sciogliermi la lingua!
La cosa migliore che adesso posso fare è concentrarmi, tutto il resto verrà da solo e giuro che se non faccio pasticci, manterrò la promessa che ho fatto a mia sorella.
NOTA DELL'AUTRICE
Siamo quasi arrivati alla cerimonia, non arrendetevi proprio adesso, nel prossimo capitolo ci saranno molti, molti colpi di scena ve lo prometto :)
Cosa ne pensate della comparsa nella storia di Meredith?
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro