Troy Otto [Ftwd]
Immagina per laDYLANobrienSTALKER
Spero ti piaccia 💚
Sono in piedi davanti allo specchio della piccola camera di Troy, mi sto legando i capelli.
La luce del mattino entra obliqua dalla finestra, colorando di oro i contorni della stanza.
Il letto é ancora sfatto.
Troy è seduto sul bordo del letto, con le mani intrecciate tra loro, la mascella serrata.
È un’immagine che ho imparato a riconoscere: sta pensando, e quando Troy Otto pensa, è come se il mondo si fermasse.
Io, però, non riesco a non osservarlo dallo specchio.
Ha i capelli chiari, leggermente spettinati, e gli occhi azzurri che sembrano scavare dentro chiunque osi guardarli troppo a lungo.
Indossa ancora la maglietta grigia con cui ha dormito, che gli si appoggia sul torace con una disinvoltura quasi fastidiosa.
Anche seduto, sembra pronto a scattare in piedi, sempre in guardia. Sempre Troy.
-Troy?- La mia voce è più incerta di quanto vorrei. Continuo a fissare il mio riflesso, fingendo di sistemarmi la maglietta.
Lui alza lo sguardo, e anche senza voltarmi lo sento su di me, quel peso.
-Mh?- risponde distrattamente, ma so che mi sta ascoltando.
Prendo un respiro profondo -Tu provi qualcosa per me?- domando, e subito mi pento delle parole, perché escono troppo veloci, troppo fragili -Intendo, qualcosa di vero-
Faccio un mezzo sorriso allo specchio per mascherare il nervosismo, ma dentro di me c’è un turbine.
Alicia non avrebbe dovuto dirmi quello che Jake le ha confidato: che Troy è un sociopatico, incapace di provare qualcosa di autentico.
Eppure, eccomi qui, a cercare una conferma che forse non voglio nemmeno.
Lui non risponde subito.
C’è un silenzio così denso che sembra riempire tutta la stanza.
Quando finalmente parla, la sua voce è più dura del solito -Hai parlato con mio fratello?-
Mi irrigidisco.
Le sue parole non sono un’accusa vera e propria, ma c’è qualcosa in quel tono che mi fa sentire scoperta.
Non rispondo, torno a concentrarmi sui miei pantaloni da allenamento, tirando la cerniera con più forza del necessario.
-L’hai fatto, vero?- continua, alzandosi dal letto.
Ora è in piedi, e posso vederlo avvicinarsi attraverso il riflesso.
La sua espressione è tesa, la mascella serrata, come se stesse cercando di mantenere il controllo.
-Non importa se ho parlato con Jake- dico finalmente, girandomi verso di lui.
La mia voce è ferma, ma il mio cuore batte così forte che ho paura possa sentirlo -Voglio saperlo da te. Cosa provi davvero per me, Troy? Qualcosa di vero?-
Lui scuote la testa, passando una mano tra i capelli, un gesto nervoso che raramente gli vedo fare -Perché mi chiedi questo? Perché adesso?- Sembra confuso, quasi vulnerabile.
Non so se l’ho mai visto così.
-Perché…- Mi fermo, cercando di trovare le parole giusto -Perché ho bisogno di sapere se quello che c’è tra noi è reale. Se tu sei reale... Che non mi stai prendendo in giro-
Lui fa un passo indietro, come se le mie parole lo avessero colpito.
Poi si volta, camminando verso la finestra.
Si ferma lì, con le mani appoggiate al davanzale, il suo profilo illuminato dalla luce del sole.
Non parla subito, e io mi ritrovo a trattenere il respiro.
-Non so cosa ti ha detto Jake- comincia, la sua voce bassa, quasi un sussurro -ma lui non mi conosce. Nessuno mi conosce davvero- Si volta verso di me, i suoi occhi azzurri che sembrano bruciare.
Il mio cuore perde un battito -Troy…-
Lui scuote la testa e si avvicina di nuovo.
Questa volta, però, c’è qualcosa di diverso in lui.
Non c’è rabbia, solo un’intensità che quasi mi spaventa.
Quando è a pochi passi da me, si ferma e mi guarda negli occhi -L’unica cosa di cui sono sicuro in tutta la mia vita, l’unica cosa che non ho mai messo in dubbio… sei tu- Le sue parole sono come un colpo al petto.
-Mi ami?- chiedo, quasi senza rendermene conto.
La mia voce è un sussurro, ma so che lui mi sente.
Troy sorride, un sorriso piccolo, ma vero -Sì, ti amo- Le sue parole sono ferme, decise, e io non posso fare a meno di credergli -Forse non lo dimostro nel modo giusto, forse non sono nemmeno in grado di amare nel modo in cui dovrei, ma quello che provo per te è reale-
Le sue mani si muovono, esitanti, fino a prendere le mie.
Sono calde, forti, e in quell’istante sento tutto il peso della sua sincerità -Non sono perfetto, T/n. Sono lontano dall’esserlo. Ma tu… tu sei l’unica cosa buona che ho, l’unica cosa che voglio davvero proteggere. E questo… questo non è qualcosa che potrei mai fingere-
Le lacrime mi riempiono gli occhi, ma le trattengo.
Non voglio piangere, non adesso.
Faccio un passo avanti, accorciando la distanza tra di noi, e poso una mano sul suo viso.
Lui si inclina verso di me, chiudendo gli occhi per un istante -Io ti credo- dico -E ti amo anche io-
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