Si fa tardi così decidiamo di andare tutti quanti a letto; vado a dare la buonanotte a papà come abitudine, dopodiché mi dirigo in bagno dove mi cambio e mi lavo i denti. Nella tarda notte verso le 3:30, faccio un sogno strano dove mi trovo con Mike nel deserto: insieme camminiamo quando a un certo punto vediamo l'immagine che mi ha mostrato questo pomeriggio Mike dal vivo, mi giro per scambiare uno sguardo con lui ma scompare all'improvviso. Mi sveglio tormentata dalla paura e dalla sete. È da questo pomeriggio che non sento più sue notizie, non mi ha più risposto da quando è sparito a scuola, non riesco a capire, il mistero mi sta uccidendo. Sposto le lenzuola e indosso le infradito. Vado in cucina e bevo un bicchiere d'acqua, lo rimetto nel lavello e attraverso il corridoio per tornare in camera mia; quando dalla stanza di Anita si sente un rumore fortissimo, simile al russare, ma ancora più forte, com'è possibile? Apro lentamente la porta per non svegliare nessuno. La osservo per qualche secondo, noto qualcosa di strano: la pelle curata con pregiati prodotti di bellezza e infinite sedute dall'estetista inizia a essere ricoperta da uno strano e pallido grigiore, mi avvicino e continuo a fissarla sempre con più attenzione. Lo strano effetto inizia a farla tremare facendola diventare piano piano un palloncino. Pensando a una reazione allergica mi muovo verso la porta quando un grugnito attira la mia attenzione, mi giro curiosa e vedo qualcosa di orribile: Anita si è svegliata, si alza di colpo dal letto traballante. Mi guarda. Non sembra essere la donna dai graziosi modi che odio da sempre, spalanca gli occhi che ormai sono diventati bianchi mentre digrigna i denti come una bestia inferocita. Mi chiudo la porta alle spalle spaventata.

"Papà!" strillo, lui sente l'urlo, e mi raggiunge. È ancora stanco e non riesce a reggersi in piedi, mi guarda insonnolito,

"Tu non puoi credere a quello che ho visto e che sta succedendo...Riguarda Anita" gli spiego balbettando.

Le mani mi tremano e non riesco più a muovere le gambe, iniziamo a sentire dei versi da dentro la stanza.

"Cos'era quel rumore?" chiede impaurito. Spalanca gli occhi, deve essersi svegliato del tutto.

"Non so cosa stia succedendo" sussurro, le lacrime iniziano a sgorgare sul mio viso. Sono terrorizzata, non ho mai visto una cosa simile. Sono appoggiata alla porta con la schiena in modo che quel qualsiasi non riesca ad uscire da quella stanza.

"Forse è meglio se prendiamo qualcosa per difenderci perché..." balbetto a bassa voce, convinto dai rumori che si sentono nella stanza, inizio a sentire Anita che prova ad aprire la porta con degli scossoni. Mio padre si affretta, torna dopo un paio di minuti con il suo fucile da caccia e 3 coltelli.

A me affida il coltello più grande. A quanto pare Anita si sta arrendendo perché non sento più urti. Apriamo la porta, la camera puzza di un forte tanfo trattengo un conato di vomito. La stanza sembra quasi vuota, osservo tutto intorno, quando noto un particolare: il letto è pieno di pezzetti di imbottitura sporchi di sangue, rivolgo lo sguardo più in basso, eccola lì, si sta mangiando i resti del suo cuscino.

"Anita?" chiamo il suo nome terrorizzata, non so che cosa mi aspetterà. Faccio un respiro profondo.

Appena sente la mia voce si gira e lascia il pezzo di cuscino che sta ancora masticando, mi guarda e inizia a perdere saliva. La osservo disgustata, inizia a ringhiare e a digrignare i denti. Ho un coltello per ciascuna mano, è talmente spaventosa che anche se non provasse ad aggredirmi vorrei ucciderla. Passa qualche secondo dopodiché si butta su di me.

"No! Ti prego!" inizio ad urlare. Si butta sul mio collo, le mani e le gambe mi tremano, e in quell'istante il mio cervello si blocca. Inizio a pensare alla prima lezione di Karate quando l'insegnate ci disse che quando siamo in questo tipo di situazioni, ci sono vari tipi di persone: chi riesce a controllarsi e quindi a reagire e chi invece si blocca e non riesce più a muoversi, proprio come me in questo momento. La vita mi passa davanti e per un secondo credo di stare per morire, chiudo gli occhi in attesa della mia fine. Improvvisamente Anita si stacca da me, papà la prende per il collo e cerca di trattenerla per qualche secondo, ma sfortunatamente riesce a liberarsi della presa e si volta di scatto verso di lui. Iniziano a lottare, prima sul letto e poi cadono sul pavimento, papà sembra non avere più forze, è diventato paonazzo. Approfittando della disattenzione di Anita, la accoltello sulla testa, il bersaglio più vicino a me e più facile da colpire: si ferma e cade a terra con gli occhi spalancati. Papà piange, lo aiuto a rialzarsi. Si siede sul pavimento, è disperato.

"Ti prego no, non puoi lasciarmi non puoi farmi questo" continua a piangere sul suo petto. Quando capisce che se n'è andata si alza e dice "portiamo via il cadavere, e domani andiamocene via presto. Non riuscirò a stare un minuto di più in questa casa".

Lo aiuto a mettere il corpo in un sacco dell'immondizia, mentre la solleviamo, la veste si sposta e si intravede un morso sul collo, dove aveva intenzione di mordermi qualche minuto fa e a buttarlo nel cesto fuori, poi andiamo a dormire.

"Proprio oggi gli scienziati sono venuti a conoscenza di un virus molto potente, che si tramanda attraverso gli zombie; basta solo un morso da queste creature cannibali, e sapete già che per voi è finita, ma non finisce qui: se non si riesce a scappare dal morso c'è il rischio di essere divorati. Vi accorgerete che i vostri amici o i vostri cari, o semplicemente voi stessi di essere infetti quando inizierete a tremare, e il vostro corpo inizierà a deformarsi, in questo caso vi consigliamo di eliminare la persona soggetta a queste trasformazioni"

Bene ragazzi, questa è la 3 parte, vi è piaciuta? Se si allora fatemelo sapere