Arrivati alla Spa dove lavora Anita, troviamo un parcheggio e scendiamo dall'auto; facciamo il nostro ingresso nell'edificio e papà corre da Anita.

"Ciao tesoro, sono venuto a prenderti con Carmen. Carmen! Saluta!" mi ordina papà lanciandomi un'occhiata.

"Ciao" sussurro acida guadagnandomi l'ennesima fulminata.

"Piccolina, quanto sei cresciuta. Da quant'è che non ci vediamo? Mi sei mancata molto" dice spostandosi una ciocca di capelli con la mano e abbozzando un sorriso falso. Mi tratta sempre come se fossi una bambina di 5 anni anche se ne ho 9 in più, questo è uno dei motivi per cui non la sopporto.

"Vado a prendere la borsa e il giubbetto" annuncia andandosene con i tacchi tintinnanti.

Un'altra cosa che non sopporto in assoluto di lei è il suono che produce camminando con quelle scarpe, e il suo sorrisetto falso da due soldi. Non riesco ancora a capire cosa la mamma abbia in meno rispetto a lei. Una volta pronta ci avviamo per tornare a casa. Arrivati a casa del papà, scendo dalla macchina e mi avvio fino al portone...sento un urlo provenire dai boschi vicini, penso di fare un giro tra gli alberi ma lui e Anita mi raggiungono troppo presto. Dopo essere entrati nell'appartamento, non faccio in tempo a mettere giù lo zaino che Anita sviene e il suo corpo, cadendo emette un rumore pazzesco.

"Oddio!" urlo, subito papà si affretta a scendere le scale a chiocciola e urla "Che succede?" piomba su Anita

"Tesoro! Cosa è successo Carmen?" mi chiede preoccupato

"Non lo so... io stavo sistemando lo zaino, e lei è caduta!" la tira sù e la appoggia delicatamente sul divano "Vado a prendere dell'acqua" dopo qualche minuto torna con un bicchiere, le dice qualcosa all'orecchio e cerca di svegliarla, ma il tentativo è vano.

"So io come fare" prendo il secchio per lavare i pavimenti, lo riempio e vado al divano.

"Non vorrai mica..." sussurra papà

"È l'unico modo se la vuoi viva e vegeta" lui mi guarda e annuisce.

Così rovescio il secchio pieno di acqua gelata sul suo esile corpo e la osservo: le sue gambe e le sue braccia tremano per il freddo provocato dal venticello fresco che fuori esce dalle finestre, e i suoi occhi si aprono "Che cosa che è su- su- successo?" sussurra strizzando gli occhi.

"Sei svenuta" le risponde papà

"Come? Non è possibile" ribatte lei scioccata.

Ciao ragazzi, ci ho messo un po' a pubblicare questa parte, ma spero che mi perdoniate e scusate per gli eventuali errori di ortografia presenti in questa e nelle parti precedenti del libro, ma come ben sapete non è molto facile scrivere dal telefono.
Grazie per aver letto questa e le altre parti... Siete curiosi di sapere cosa sta per succedere? Scrivete nei commenti se la storia vi piace