19. La Mensa Parte 3
"Non mi è piaciuto come è andata a finire tra di noi, perciò per fare pace vorrei chiederti un favore" dico,
"Devi aiutarci a distruggere quel garage, in modo che nessun'altro si faccia male" spiego, lui annuisce serio.
"Perciò mentre noi andiamo giù devi distrarre i tuoi parenti" il suo viso si fa cupo "so che dev'essere difficile per te, ma dobbiamo farlo" concludo.
"Che devo fare?" domanda
"Quando scenderemo con le armi ti lancerò un segnale e tu dovrai distrarre i tuoi genitori e tuo zio.
Dopodiché quando saremo dentro dovrai chiuderci a chiave, avremo abbastanza armi per affrontarli tutti" gli spiego. Dopo cena spiego il piano a mio padre e a tutti gli altri sperando che non ci sentano i padroni di casa.
"Sei sicura di ciò che stai per fare?" domanda Edith
"Io sono sicura" mento.
Sono preoccupata devo ammetterlo, ho paura che qualcosa possa sconvolgere il mio piano e che possa succedere qualcosa, ma spero che vada tutto bene. Ormai, è mia responsabilità mantenere in vita le persone del mio gruppo. Non me lo perdonerei mai se qualcosa dovesse andare storto. A turno saliamo tutti in camera dicendo a Gabriele di essere molto stanchi per preparare tutto il necessario.
Nel mio zaino infilo delle corde, due coltelli per non fare rumore, i proiettili e tre pistole di scorta. Mi porto dietro Sarah, così che ci possa aiutare con i mostri. Guardo l'orologio: sono le 10, tra poco andranno tutti a dormire e io andrò da Mike.
Gli altri sono andati nelle loro stanze, per non fare troppo rumore e non dare nell'occhio. Sono seduta sul mio letto tranquilla e Sarah è andata in camera di Donna e MacKenzie. Sento qualcuno che mi tocca le spalle
"Come stai?" è Christian, lo avrei immaginato
"A dire il vero sono tesa. Fanno tutti affidamento su di me" respiro profondamente.
"Ce la farai come hai sempre fatto, sei brava in queste cose" appoggio la testa sul suo petto "e se qualcosa andasse come non dovrebbe?" lo guardo.
"Devi solo fidarti di te stessa, in ballo c'è anche la tua, di vita"
"Forse avrei dovuto lasciare le cose come stavano" sbuffo.
"Sai che non è così" dice "quelli sono pazzi, pensano che dopo quel virus ci sia un'altra vita, sai che non è così"
"Voglio farlo per mia madre, era una donna in gamba. Ti avrebbe fatto piacere conoscerla" lui ride "Dico sul serio, aveva 43 anni ma non li dimostrava affatto, mi accompagnava ad un sacco di concerti, sembrava avesse la mia età.
Era allegra, intelligente, non so dove papà abbia avuto il coraggio di tradirà" aggiungo.
Guardo l'orologio sono le 10:40.
"Dobbiamo muoverci" esclamo, mentre afferro lo zaino. Ci raduniamo in corridoio e insieme scendiamo giù da basso. Sento molto caldo, ma non capisco se sia la tensione oppure ci sia veramente una temperatura così alta.
La notte è umida e il buio sta iniziando a dominare le nostre visuali, ci dirigiamo verso le scale e dopo qualche minuto riusciamo ad aprire la porta. Il garage non è illuminata dalla luce del giorno, perciò siamo costretti a prendere le torce. Mi sento in un film dell'orrore di quelli che guardavo fino a qualche mese fa, con Mike. Sembrano così lontani quei tempi...
Entriamo e i mostri ricominciano a ringhiare, faccio luce su tutti i lati della grande stanza, incontro gli occhi di uno di loro: dev'essere un amico di James, perché è vestito da contadino e sotto gli occhi ha due occhiaie spaventose, duro questo mestiere; ti spacchi la schiena per mangiare, fai il bravo cittadino e poi un giorno, ti ritrovi incatenato in un fottuto garage a voler mangiare i tuoi ex-simili.
Dev'essere una merda. Decido di mettere fine alle sue sofferenze e gli taglio la testa, aggiungendo un'espressione di disgusto mentre il sangue esce da essa. Sembra tutto stupido ma non lo è. Insomma, quante volte ci immaginiamo di uccidere una persona che non sopportiamo?
Alle elementari, la notte sognavo di uccidere Marta, la bambina che mi allontanava dalle altre per il colore dei miei capelli "sono color merda, non lo sai?" diceva sempre così quella stronza, e le altre invece di difendermi ridevano con lei. Invece, uccidere una persona è molto più di questo, perché uccidi tutto quello che la vittima è :la sua famiglia, il suo carattere, la sua esistenza. Ed è una bella responsabilità, ora non è cambiato molto, anche se quest'uomo è già morto da un bel pezzo.
Max e Anthony ne uccidono altri due, mio padre sta per colpire Erica, quando una voce si fa largo nelle nostre orecchie
"Toccatela e io toccherò lei" James ha preso Donna, che si dimena cercando di liberarsi, oh no! Lei era l'ultima della fila.
"Lascia stare mia madre!" urla Mackenzie. James ha cambiato espressione, sembra un pazzo e mi fa paura.
"Lasciala, è la cosa migliore" dico a James
"È da matti tenere questi mostri sotto casa, potrebbero divorarvi in una notte!" esclamo. James sogghigna
"Hai ucciso Adam ragazzina, e questo non te lo perdonerò" dice lui.
"Lascialo" esclama Anthony prendendo Mike e avvicinandogli un coltello alla gola. Guardo Anthony piena di furia, mi sento tradita. Mio padre mi dice con il labbiale "non avevamo altra scelta".
Scuoto la testa
"Sentite, possiamo stringere un accordo" sparo. James mi guarda incuriosito.
"Noi uccidiamo i mostri, non vi tocchiamo e voi ci lasciate andate" deglutisco. So che non è la scelta giusta, ma avere Mike contro mi fa stare male.
Dopo qualche secondo sentiamo uno sparo, dalla testa di James esce un fiotto di sangue. L'uomo cade a terra e spira. Guardo fuori dal garage e trovo Sarah con la pistola ancora in aria. La osservo impressionata, quand'è che ha imparato ad utilizzare un'arma? Mike si libera dalla presa di Anthony e io corro verso di lui.
"Mi dispiace molto, non avrei dovuto metterti in mezzo" gli dico, ci abbracciamo
"Scappa Carmen, vattene via prima che arrivi mio padre
"Un attimo solo" gli dico.
Mio padre è ancora nel garage e ne approfitta per sparare a tutti i mostri. Finito il lavoro corrono tutti verso le due macchine mentre io dico addio velocemente a Mike
"Grazie di tutto, spero di vederti presto" lo abbraccio di nuovo.
"Carmen, dobbiamo andare!" strilla papà.
Dopo aver osservato Mike per l'ultima volta raggiungo la vettura. Il mio viso si bagna di lacrime. Non so se vedrò più il mio migliore amico, e penso che se dovesse accadere non succederà molto presto. Qui si chiude un'altra estenuante pagina del capitolo della mia vita. Le due macchine partono, e la notte da il via ad una nuova avventura.
Ciao ragazzi!! È stato molto emozionante per me scrivere questo capitolo e per voi? Siete curiosi di sapere cosa accadrà? Buona lettura
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