16. In Letargo
Qui i pomeriggi sono tranquilli, i boschi ci nascondono dall'altra metà della città. I padroni di casa sono molto felici di ospitarci nella loro dimora e noi in cambio abbiamo deciso di aiutarli preoccupandoci dei loro animali: c'è chi munge le mucche, chi si occupa delle galline e delle uova, e così via.
La fortuna di possedere una fattoria è di potersi produrre il cibo da soli senza la necessità di andare in città a rischiare la vita. Stiamo tutti bene, anche se sto evitando Christian e lui sta evitando me. Mi fa stare male, ma non posso farci nulla. Non so che farei se il nostro rapporto si spezzasse, e se lui provasse lo stesso per me? Me lo sto chiedendo ogni secondo che lo guardo. Forse dovrei fare un passo avanti.
"Carmen!! Vieni a giocare?" domanda Sarah, è così allegra da quando siamo qui come se questo posto le restituisce la sua infanzia spezzata, e io sono molto contenta per lei. Ne ho approfittato per farle conoscere il mio gioco preferito di sempre di quando avevo la sua età :a quel tempo con Mike non avevo ancora il rapporto che ho oggi e giocavo sempre con mia madre. Raccogliamo i fiori e creiamo collanine o braccialetti, oppure prendiamo le foglie secche e le schiacciamo facendo finta di cucinare piatti prelibati.
Continua a essere la bambina cieca per Gabriel, James e Lucia, non l'ho detto nemmeno a Mike.
"Quand'è che potrò togliere questi occhiali?" domanda lei mentre raccogliamo le margherite
"Tesoro, non credo succederà presto, sono fatti a posto per proteggerti. Se loro scoprissero che sei un mostro come gli altri là fuori ti ucciderebbe.
Ma io ti conosco e so che sei diversa" le rispondo accarezzandole i capelli. Tra di noi si sta instaurando un rapporto davvero unico. Stiamo quasi diventando sorelle o forse più mamma e figlia. Sara corre nell'altra parte del giardino
"Carmen, qui ci sono le viole" ride.
"Attenta a non farti male!" grido, ma è troppo tardi perché guardando me si scorda di vedere dove sta andando e cade in una buca. La vedo inciampare e mi precipito verso di lei, e poi ricordo che non può farsi niente perché è già morta
"Tutto bene?" chiedo preoccupata, non vorrei che attirasse l'attenzione dei padroni di casa, altrimenti capirebbero tutto.
Annuisce, l'aiuto ad alzarsi e le pulisco il vestito con la mano. Mi volto e noto che esattamente dietro al buco dove prima è caduta Sarah vi sono delle scale, ma non so dove portino perché non sono mai venuta in questa parte della casa. Dico a Sarah di aspettarmi lì e decido di scendere le scale. Scendo l'ultimo gradino e davanti a me trovo una porta sigillata da un lucchetto. Cosa ci sarà di così importante? Decido di chiedere più tardi a Mike.
Sono le 7:30 e ci dirigiamo tutti verso il soggiorno dove ci aspetta l'arrosto con l'insalata cucinato da Lucia.
"Mmm, è delizioso" esclamo con la bocca piena "è da tempo che non mangiavamo cibi così saporiti" aggiungo,
"Naturalmente anche quello che mangiavamo prima era buono, ma era cibo in scatola, secondo me eri sprecata con quello" mi giustifico con Donna. Lei ride "Beh si è vero, mi piaceva molto cucinare un tempo" annuisce lei.
"Si, era molto brava. Che ne direste di cucinare insieme? Siete due ottime cuoche e penso che potreste cucinare il piatto dell'anno!!" propone Mackenzie.
"si!!" rispondiamo tutti in coro, i visi delle due donne si illuminano e ben presto si trasformano in sguardi d'intesa.
Dopo cena ne approfitto per raggiungere Mike, guadagnandomi un'occhiata curiosa da Christian. Mi butto sulla sua schiena, lui si gira e scherzando diamo il via a una finta lotta tra me e lui. Facciamo così tutte le volte che ci vediamo, questa volta vinco io. Ci sediamo chiacchieriamo un pò e all'improvviso gli chiedo
"Senti, oggi pomeriggio stavo giocando con Sarah in giardino eh... Ho trovato delle scale che portavano ad una porta serrata da un lucchetto" corrugo la fronte, e lui capisce
"Vuoi sapere cosa c'è dentro..."
annuisce, mi tiene sulle spine finché non mormora "non c'è niente li" ride per sdrammatizzare, ma non è bravo a recitare e io lo conosco molto bene. Sta mentendo. Insisto per avere una risposta, ma lui non me la dà e mi arrendo.
"Ragazzi! A dormire" esclama James con il sigaro in bocca. Io e Mike ci diamo la buonanotte e ci salutiamo. Salgo in camera e inizio a prepararmi per dormire. Ricordo di essermi dimenticata la giacchetta di jeans così passo per il soggiorno e poi per la cucina.
Sento la voce di James e presa dalla curiosità decido di sbirciare nel buco della serratura
"Ho sentito che Carmen ha chiesto a Mike, qualcosa riguardo alla porta" dice James mentre il fumo gli ricopre la faccia.
"E lui che cos'ha fatto le ha risposto?" chiede preoccupato Gabriel.
"Non le ha detto nulla" risponde James, ficcandosi di nuovo il sigaro in bocca.
"Bene, continuamo così" Gabriel gli dà una pacca sulla spalla e James spegne il sigaro. Le luci della cucina si spengono,ma la mia curiosità aumenta. Non vedo l'ora di scoprire cosa si nasconde in quella porta.
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