La osservo ancora per un pò. Mi fa tenerezza, le sue mani piccole sfiorano i suoi fianchi. I suoi vestiti sono sporchi come tutti gli altri mostri, ma lei è diversa, lo percepisco. Anthony abbassa il fucile e guarda Max; siamo tutti stupiti dalla presenza di quella bambina. È ricoperta di sangue, ma ha un occhio marrone e uno grigio, se non fosse per questo dettaglio inquietante, sembra una piccola creatura indifesa. Mi avvicino lentamente all'entrata e la osservo: il suo sguardo è quello comune di ogni bambino, quando pensi solo a tante caramelle e non sai ancora cos'è la vita.

"Allontanati!" mi ordina Anthony, mi guarda atterrito, "potrebbe essere una di loro, guardale gli occhi". La bambina non parla, resta immobile, non cambia nemmeno espressione.
"Lei è diversa, non vedete?" faccio notare agli altri gli occhi di diverso colore.

"Non sappiamo chi è o cosa sia. Per quanto mi riguarda potrebbe essere uguale agli altri" dice mio padre, Max e Anthony annuiscono. Li ignoro, mi avvicino alla bambina; se fosse stata una di loro avrebbe già provato a farci del male. La osservo, sto per presentarmi quando allunga il viso verso la cucina
"Ha fame" penso ad alta voce. La prendo per mano e la porto in cucina. Si avvicina alla dispensa, prendo un pezzo di carne e glielo metto tra le mani.

"Siediti" la invito e le sposto la sedia, lei mi osserva mentre compio il gesto e poi si siede. Inizia ad avventarsi sul pezzo di carne, deve essere molto affamata.
"Bene, ora che stai mangiando, potresti dirmi come ti chiami? Io sono Carmen" mi presento. Alza per un attimo la testa, la bocca è tutta sporca.

"Sarah" sussurra. Continua a mangiare finché non finisce del tutto il suo pasto.
"Hai un bellissimo nome" le sorrido.
"Tutto bene?" entra Christian, "si, le ho dato da mangiare e mi ha detto il suo nome" gli rispondo entusiasta.
"Devi essere brava con i bambini" ridacchia lui.

"Le ho dato da mangiare, ed è stato come se si fosse riaccesa all'improvviso" aggiungo io.
"Dovete scappare" sussurra un'altra volta la bambina, torno a sedermi vicino a lei, Christian rimane in piedi ad ascoltare.
"Ha parlato?" si sporge verso la bambina.

"Sarah, puoi ripetere quello che hai detto?" le domando dolcemente.
"Dovete andarvene, loro sono qui, sanno dove siete" sussurra fissando il tavolo. Christian mi guarda preoccupato "che cosa diremo agli altri? Questo è l'unico posto sicuro che abbiamo" dice tristemente. Ci dirigiamo in soggiorno dove troviamo gli altri.

"La bambina si chiama Sarah e mi ha detto che dobbiamo andarcene" spiego "dice che loro sanno dove siamo" catturo gli sguardi incuriositi e angosciati del resto del gruppo.
"Che significa? Chi sono gli altri?" chiede dura Edith. Finalmente si è fatta viva.

"Non ce l'ha detto. Devo provare a chiederglielo" le rispondo.
"Quindi noi dovremmo ascoltare una bambina che a malapena ti ha detto il suo nome e una cosa così assurda" scuote la testa Anthony.
"Non so che dirvi" dico io.
"Quella bambina è strana, ha gli occhi di colore diverso ed è uguale a loro, ma non del tutto" commenta Christian.

"E se avesse ragione? Se stanotte sono venuti in casa nostra significa che è vero. Sanno dove siamo. Io non mi fido a rimanere qui" concludo.
Max, Anthony e papà si trasferiscono in una stanza per discutere.
"Va tutto bene?" mi domanda Mackenzie. Sono un pò scossa, gli altri hanno notato qualcosa a cui non avevo fatto caso prima d'ora: se la bambina sta con loro perché è venuta a dire a noi di scappare? Perché non ha fermato i mostri prima?

"No, sto bene... Solo non so dove andremo se gli altri vogliono fuggire" mento. Mackenzie si limita ad annuire.

Ciao ragazzi, spero che questo capitolo vi piaccia. Buona lettura!!!