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"Ripetimi ancora una volta perchรฉ mi sono fatto trascinare in questa assurda storia."

In quel momento Nikandros avrebbe voluto essere ovunque meno che lรฌ, al cafรฉ De Arles, quel vezzoso locale dai toni freddi e l'atmosfera falsamente altolocata.

Damen alzรฒ di scatto la testa dal menรน, smettendo per un attimo di fingere di consultare la svariata scelta di dolci e bevande proposte.

"Hai detto qualcosa ?"

"Lascia perdere." Da quando erano entrati Nikandros aveva rivolto cosรฌ tante volte gli occhi al soffitto da poter tenere conto di ogni minima crepa.

"Gli amici servono anche a questo." Damen aveva sentito benissimo ma si divertiva a stuzzicarlo.

"Sono il tuo migliore amico da quando eravamo ancora due mocciosi Damianos ma ormai ho quasi raggiunto il livello massimo di sopportazione." Anche se l'aveva chiamato con il suo nome completo, usato di solito per questioni di vitale importanza, non lo pensava davvero, consapevole che per quante volte avrebbe potuto arrabbiarsi con lui alla fine era quanto di piรน vicino a una famiglia avesse, il che comprendeva anche le annesse discussioni.

"Spero che almeno il caffรจ ne valga la pena." Gli sfilรฒ il menรน da sotto il naso, dandogli distrattamente un'occhiata.

"Sicuramente meglio di quello della caffetteria."

"Tutto รจ meglio della caffetteria del campus," replicรฒ Nikandros con una smorfia. Avevano una certa esperienza con quei beveroni amari fatti passare per caffรจ che ogni studente universitario finiva per apprezzare tra una lezione e l'altra.

"Ma non mi dire, fanno gli scones. Chissร  se ci mettono il burro." Nikandros sembrava aver trovato qualcosa di suo gradimento.

"Nik stai divagando. Non siamo qui per gli scones."

"Ah no ? Allora fammi capire. Siamo qui per il deodorante per ambienti alla vaniglia ? Per l'arredamento che รจ passato di moda da un pezzo ? Per la carta da parati che sembra quella di mia zia Daphne ?" Per tutta risposta ricevette una gomitata sulla spalla e una risata.

"Ho bisogno del tuo aiuto." Non aggiunse altro ma fu il suo sguardo a parlare per lui.

"Oh." Nikandros capรฌ ma preferรฌ non averlo fatto.

"Amico sei serio ? Tra tutti, proprio lui dovevi scegliere. Non hai imparato la lezione ?"

"Non รจ qualcosa che posso decidere, succede e basta. Comunque non ho detto nulla," ritrattรฒ Damen.

"Lo hai appena ammesso. Non che ci volesse molto, ho visto come lo guardi. L'ultima persona che hai guardato in quel modo era Jokasta e sai bene com'รจ finita," insistette Nikandros.

"Me lo ricordo e non ho voglia di parlare di lei," si schermรฌ l'altro.

"Allora vogliamo parlare di come il mio migliore amico sia un disastro bisessuale con un debole per i capelli biondi e gli occhi azzurri ?"

"Hai finito di rigirare il coltello nella piaga ? Ti crea problemi che mi piacciano sia gli uomini che le donne ?" Damen decise di passare al contrattacco.

"Assolutamente no, anzi buon per te. L'avevo capito ancora prima che mi chiamassi nel cuore della notte per fare coming out e per me sei rimasto lo stesso Damen di sempre. Mi preoccupano di piรน le tue tendenze masochiste verso i soggetti belli e letali."

"Ma se non lo conosci neppure."

"So quel che si dice su di lui. รˆ una matricola con un caratterino niente male che si nasconde dietro all'ombra fratello Auguste, il figlio modello che tutti vorrebbero."

Per Damen quel nome non era nuovo. Era il celebre capitano di lacrosse che aveva portato le Aquile di Vere alla vittoria mentre i Leoni di Akielos avevano subito una bruciante sconfitta . A Nikandros non era ancora andata giรน.

"Vedi di stare attento Damen, non sottovalutarlo." La reazione di Nikandros gli pareva esagerata, soprattutto quando non aveva ancora avuto modo di parlare con il diretto interessato.

"Dammi un minimo di fiducia."

"Te ne ho data anche fin troppa. Adesso arrangiati e poi non dirmi che non ti avevo avvisato." Per la prima volta da quando erano lรฌ Nikandros abbandonรฒ la sua postura rigida. "Mentre ti decidi a fare la tua mossa, io penso a riempirmi lo stomaco."

Damen osservรฒ l'amico sbracciarsi per attirare l'attenzione dei camerieri. Erano perlopiรน studenti come loro che per pagarsi gli studi si destreggiavano con i lavori part-time. Quel giorno era relativamente tranquillo -non che di solito la clientela fosse molto piรน numerosa- e quindi ce n'erano solo due in servizio. Damen sperรฒ che a rispondere alla muta richiesta di Nikandros fosse uno in particolare, cosรฌ da facilitargli il compito. Ma una chioma pel di carota fu piรน lesta e li raggiunse in un paio di falcate. Indossava un grembiule verde come i suoi occhi, solo di una sfumatura meno intensa, una moltitudine di bracciali dorati che tintinnavano ad ogni movimento e le unghie erano laccate di un bel rosso scarlatto. Probabilmente una delle persone piรน estrose che Damen avesse mai visto.

"Che cosa posso portarvi ?" chiese, dopo aver fatto scoppiare una bolla rosa di chewing-gum.

"Un cappuccino," disse Nikandros senza fare una piega.

"Arriva subito, bel faccino. Gradisci qualcos'altro ? Offre la casa." Il tono del cameriere era diventato tutto miele.

"Avete gli scones ?" Era l'informazione che piรน gli premeva e la ragione per cui non se n'era ancora andato.

"Certo che li abbiamo ! Ottima scelta, sono deliziosi." Scarabocchiรฒ qualcosa sul suo taccuino poi accennรฒ a Damen e alla sua fronte aggrottata.

"Il tuo amico prende qualcosa ? Ha l'aria di non passarsela troppo bene."

"Un espresso," fu la risposta secca di Damen. "Ed evita di infierire" Questo perรฒ lo pensรฒ solamente.

"Grazie... Ancel" si affrettรฒ ad aggiungere Nikandros, leggendo il nome sulla targhetta.

"Grazie a voi, spero di rivedervi presto." Ancel fece una piroetta su se stesso e tornรฒ da dove era arrivato, non prima di aver rivolto un occhiolino a Nikandros. Damen invece fu completamente ignorato.

"Dici che ci stava provando ?"

"Probabile, bel faccino." Damen colse l'occasione per punzecchiarlo.

"Pensa per te casanova. Se vuoi agire, ti consiglio di farlo adesso."

Nikandros aveva ragione, non c'era piรน tempo per i ripensamenti.

Si alzรฒ e si diresse al bancone. Lui era impegnato a litigare con la macchina del caffรจ, trattenendo le imprecazioni sottovoce. Damen non sapeva come ottenere la sua attenzione e non ricevere in cambio una risposta poco gentile. A un certo punto intervenne Ancel.

"Lascia, faccio io," disse, invitando l'altro a farsi da parte.

"Stupido ferrovecchio." Aveva guadagnato una vistosa macchia di caffรจ sulla camicia che cercรฒ di scacciare senza troppo successo con dei tovagliolini.

"Ti serve qualcosa ?" Damen impiegรฒ dei minuti buoni a capire che si stesse rivolgendo a lui. Se quello era il suo tono abituale, non si stupiva della reputazione che lo procedeva ma forse l'aveva solo colto in un momento sbagliato.

"Vedo che sei giร  impegnato."

"Merda." Si morse la lingua, osservando la macchia allargarsi sul tessuto lindo e immacolato. "Lo sono sรฌ ma fa parte del mio contratto. Lavoro in questa catapecchia, mi basta sorridere e annuire per guadagnare quanto basta a non morire di fame. Nel complesso potrebbe andarmi peggio." Era evidente il sarcasmo che trasudava dalle sue parole mentre abbandonava qualsiasi tentativo di sistemarsi la camicia.

"Peccato che non veda nessun sorriso." Era stato un azzardo dirlo. Infatti se gli sguardi avessero potuto uccidere, Damen sarebbe morto sul posto.

"Dopotutto il cliente ha sempre ragione." Luiย improvvisรฒ il sorriso piรน fintamente realistico che riuscisse a fare mentre riformulava la domanda in un tono piรน affabile.

"Posso esserti di aiuto in qualche modo ?"

"Stavo guardando... Le torte." Se Nikandros avesse potuto sentirlo, si sarebbe dato una manata sulla fronte.

"Le torte ?" Lui inarcรฒ un sopracciglio.

"Sรฌ. Quale mi consigli ?" In effetti le torte esposte avevano un aspetto invitante ma erano l'ultimo dei suoi pensieri.

"Tanti ci hanno giร  provato con me. E hanno tutti miserabilmente fallito. Ma nessuno si รจ proposto come te," ridacchiรฒ l'altro.

"Non stavo... Si nota tanto ?" Era inutile negare.

"Abbastanza. Quale sarร  la tua prossima mossa ? Complimentarti per i miei occhi, paragonandoli a pietre preziose ? Invitarmi a cena, sperando di infilarti nel mio letto ? Stupiscimi."

"Non รจ affatto cosรฌ. Non so che esperienza tu abbia con i corteggiatori ma io non sono di quella categoria." Lo feriva l'idea che potesse pensare che lo vedesse solo come un trofeo da esibire.

"I pettegolezzi sul tuo conto non concordano, Damianos." Scandรฌ il suo nome con cura per fargli capire che l'aveva riconosciuto.

Damen poteva immaginare che tipo di pettegolezzi. Anche lui aveva esperienza con i fratelli ingombranti. Kastor era diventato la pecora nera della famiglia dopo che era stato espulso dalla scuola per aver scatenato ripetutamente delle risse.

Non era piรน tornato a casa. Era fuggito dal campus una notte, non prima di aver deturpato un muro della scuola come gesto d'addio. Aveva preso con sรฉ i suoi pochi averi e Jokasta, capitano delle cheerleader e bella da mozzare il fiato, al seguito. A Damen era crollato il mondo addosso, perdendo il fratello e la fidanzata in un colpo solo. Chissร  da quanto tempo andava avanti la loro storia a sua insaputa. Quante volte l'aveva baciata e stretta a sรฉ mentre lei pensava al fratello maggiore. Si vociferava pure che fosse rimasta incinta di Kastor e avessero deciso di andarsene per rifarsi una vita. Non aveva avuto piรน notizie da entrambi da allora.

Pian piano anche Damen aveva iniziato a guardare avanti ma era difficile scrollarsi di dosso le etichette che gli avevano affibbiato. Si era dovuto rimboccare le maniche per costruirsi una reputazione e farsi rispettare.

"Potrei dire lo stesso, Laurent." Diede volutamente enfasi al nome. Quello stesso nome che non riusciva a togliersi dalla testa da quando aveva posato per la prima volta gli occhi su di lui.

"Auguste non รจ come Kastor. Non รจ un poco di buono che ruba le ragazze altrui e tratta suo fratello come una pezza. Lui ci tiene a me e fa di tutto per dimostrarmelo"

Damen avrebbe voluto ribattere, difendere il buon nome della sua famiglia ma doveva arrendersi di fronte alla realtร .

"Perรฒ neanche tu mi sembri come Kastor," continuรฒ Laurent. "Quando mi incontrano la prima cosa che fanno รจ commentare il mio aspetto. Credono di essere simpatici ma io mi sento trattato da oggetto. Avresti potuto fare lo stesso, avrei declinato l'offerta e tu avresti insistito come quei cretini che non sanno accettare un rifiuto. Sarebbe stata la mossa piรน scontata ma a quanto pare sei davvero negato a flirtare. L'hai conquistata cosรฌ Jokasta ? Facendo gli occhi dolci e chiedendole la sua torta preferita ? Non mi meraviglierei se avesse accettato per pietรก."

Damen non seppe come replicare ma il suo silenzio fu una risposta sufficiente. A Laurent bastava poco per analizzare la situazione, sezionarla con precisione chirurgica ed esporla in maniera tale da sorprendere il suo interlocutore.

"Deduco di aver indovinato." C'era traccia di soddisfazione nella sua voce. "Comunque per tua informazione la mia torta preferita รจ la red velvet."

"Allora prenderรฒ quella."

"Sfacciato. Ma hai buon gusto."

"Mi spiacerebbe mangiarla da solo."

Si stavano guardando negli occhi. Non c'era traccia di malizia. Damen trattenne il respiro, realizzando quando poco spazio ci fosse a separarli. Avrebbe potuto sporgersi e baciarlo ma sapeva che cosรฌ facendo avrebbe rovinato tutto. Rimase in attesa.

"Ancel avrei bisogno di finire un quarto d'ora prima. Potresti coprirmi ? Me lo merito dopo aver nascosto al capo le tue fughe romantiche con Berenger."

Non attese neppure la risposta di Ancel che pareva impegnato in una fitta conversazione al telefono. Si tolse il grembiule lasciandolo cadere sul bancone e raggiunse Damen dall'altra parte.

"E la torta ?"

"Chissenefrega." Laurent rise. "Non mi avevi detto di essere diverso da tutti i miei pretendenti ? Dimostramelo." Il suo era un sorriso di sfida.

Scomparve un attimo oltre la porta di servizio sul retro per poi tornare con una maglia pulita.

Damen non ebbe nemmeno il tempo di realizzare che Laurent l'aveva giร  preso per mano.

"Allora che cosa mi proponi ?"

"Passeggiata al parco, sosta allo skatepark e pizza al taglio ?"

"Un appuntamento senza pretese e senza secondi fini strani. Mi piace. Andata."





"Damianos ti vuoi decidere a muovere il culo fuori dal locale ?"

Era la decima volta probabilmente che Nikandros suonava il clacson nel vano tentativo di richiamare l'amico. L'aveva lasciato con i suoi fallimentari tentativi di abbordaggio, dopo aver finito un cappuccino troppo zuccherato, degli scones passabili e aver pagato anche il caffรจ non consumato di Damen.

Aveva preferito uscire e aspettare in macchina. Cinque, dieci minuti... Era trascorsa quasi mezz'ora e di Damen neanche l'ombra. Quando iniziรฒ a prendere in considerazione l'idea di entrare e trascinarlo fuori di peso, finalmente lo vide comparire. A braccetto con Laurent, il che lo lasciรฒ a bocca aperta.

"Dove pensi di andare Damen ?" gli urlรฒ dal finestrino abbassato.

"Ci vediamo piรน tardi Nik," fu la risposta dell'interessato, prima di incamminarsi con Laurent. Nikandros potรฉ giurare di aver visto quella piccola serpe fargli una linguaccia.

"Adesso fraternizzi con il nemico ?" Ma Damen non poteva piรน sentirlo.

Nikandros oscillava tra la voglia di tirare testate sul cruscotto e mandare Laurent a quel paese. E anche Damen che era palesemente cotto di lui.

Scorse un'altra persona lรฌ vicino. Era la fotocopia di Laurent, solo piรน in grande e indossava una giacca con un'aquila dalle ali spiegate.

"Quello che ho appena visto era mio fratello ?" Anche Auguste era rimasto senza parole.

"A quanto pare... E quello con lui era il mio migliore amico."

Si guardarono o meglio, si squadrarono da capo a piedi.

"Vuoi un passaggio ?" Nikandros non sapeva da dove gli fosse venuta quell'idea malsana. "Tieniti stretti gli amici e ancora piรน stretti i nemici," pensรฒ tra sรฉ.

Auguste adocchiรฒ lo stemma con il leone rampante sulla maglia, ebbe un attimo di esitazione poi sospirรฒ.

"Perchรฉ no ? Grazie." Vere e Akielos nella stessa macchina, con il pensiero di Damen e Laurent insieme in giro per la cittร . Peggio di cosรฌ non poteva andare ma almeno avrebbero avuto di che parlare lungo il tragitto.



You don't have to say I love you to say I love you
Forget all the shooting stars and all the silver moons
We've been making shades of purple out of red and blue
Sickeningly sweet like honey, don't need money
All I need is you





Note autrice:

รˆ il turno del Modern! AU, un prompt che lascia la possibilitร  di sbizzarrirsi. Io temo di essere rimasta sul banale ma spero comunque apprezzerete.ย 

Ho voluto lasciare una vena comica. Damen disaster bisexual, Nikandros esasperato, Laurent con la sua lingua tagliente come sempre e piccola comparsata di Auguste vivo e vegeto. Non ho resistito alla tentazione di farci un siparietto, scusate.

Fatemi sapere che ne pensate !

Io vi saluto e vi dรฒ appuntamento a domani con il prompt Disguise, anche lรฌ ce ne saranno delle belle.ย 

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