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Meeting
(会議)
Yoongi si voltò non appena la sua spalla venne urtata «Hey tu! Guarda dove vai!» urlò irato Taehyung facendo così girare il ragazzo.
In quel momento, come lo sconosciuto aveva alzato lo sguardo, il ragazzo dai capelli corvini e la pelle il cui colore ricordava quella di una statua di marmo, spalancò gli occhi osservando la figura del ragazzo.
I suoi occhi marroni e gelidi erano puntati contro il viso del ragazzo, che aveva dei lineamenti ben marcati, il quale sorrideva imbarazzato mentre grattava la sua nuca. Le sue guance erano piene e avevano l'aspetto di essere morbide al tatto, e questo pensiero fece arrossire Yoongi, sorpreso da quello strano effetto che un semplice sorriso poteva avere su di lui.
Le sue labbra rosee, contornate da un piccolo neo sul labbro superiore, che lo rendevano particolare, erano piegati ai lati della bocca in un sorriso a 32 denti il più radioso che Yoongi avesse mai visto.
«Scusate, sono un po' sbadato in questo periodo...»disse,la sua voce era profonda ma risultava dolce, stonando con quello che sembrava essere il suo aspetto primario. Si avvicinò verso Yoongi poggiandogli una sua mano sulla spalla, e il ragazzo notò quanto il divario d'altezza tra i due non fosse tanto, ma si senti à dannatamente minuscolo in confronto.
«Spero di non averti fatto male» disse il più alto con tono gentile, tinto di una sfumatura di preoccupazions «No tranquillo» rispose Yoongi, abbassando il suo sguardo scuro, mentre sentiva le sue guance bruciare e lo sguardo del ragazzo puntato addosso.
«Per sdebitarmi oggi pranzerò con te» disse ridendo e Yoongi giurò che quel suono che la sua risata aveva prodotto era la più bella tra tutte le sinfonie.
«No davvero non ce n'è bisogno-» «Insisto davvero» disse sorridendo e il ragazzo alzò lo sguardo giusto per guardarlo ancora una volta negli occhi, e perdervisivi dentro di essi ancora una volta.
Il ragazzo si allontanò mentre Taehyung e Yoongi si stavano recando verso le loro classi «Hyung sei arrossito tremendamente con quel ragazzo...e solitamente non ti imbarazzi con nessuno» la voce profonda del minore ruppe quel silenzio che si era creato tra loro «No...è stata una tua impressione Taehyung» rispose atono «Non è vero, giuro di averti visto arrossire!» urlò il minore «Ya, smettila di urlare! E comunque no, hai visto male» disse freddo Yoongi prima di accelerare il passo, staccandosi dal suo amico, diretto verso la sua classe.
Le sue mani affusolate, pallide e fredde si posarono sulle sue guance, notando come quest'ultime fossero tiepide.
Forse Taehyung aveva ragione, forse era davvero arrossito, eppure lui non riusciva a capire cosa fosse la causa di ciò.
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Le ore passorono piuttosto velocemente, così arrivò la così tanto attesa da Yoongi "pausa pranzo" che però quel giorno aveva portato più ansia che altro.
Il ragazzo si recò a passo molto lento verso la mensa, giusto per guadagnare qualche minuto a suo favore, e una volta entrato, notò con molta sorpresa che il ragazzo era già lì che lo aspettava.
Yoongi sbuffò, passando di nuovo una delle sue mani gelide sulla guancia, sperando di non essere arrossito e per fortuna ci era riuscito.
Il più alto si avvicinò porgendo a Yoongi un vassoio «Ecco a te». Il corvino rimase sorpreso da quel gesto, nessuno lo aveva mai trattato così, neanche per chiedergli dei favori e quasta cosa per lui fu totalmente nuova.
«Che sbadato, non mi sono presentato, comunque io sono Hoseok e ho 17 anni, ma puoi chiamarmi Hobi» disse per poi sorridere imbarazzato, grattandosi nuovamente la nuca. Se quella era una sua abitudine, Yoongi lo trovava dannatamente carino.
E ancora una volta quel pensiero colorò le guance del nostro Yoon.
«Io sono Yoongi, ho 18 anni» disse cercando di rimanere sulla linea fredda del suo tono eppure, non ci stava riuscendo «Oh ma quindi sei più grande, scusami se non ti ho portato rispetto» disse abbassando il capo in segno di scuse «Tranquillo, infondo non potevi saperlo»
Una volta preso il loro cibo si recarono ad un tavolo, dove solo loro due erano presenti.
A Yoongi piaceva la tranquillità e la solitudine, anche se quest'ultima un po' meno in questi ultimi tempi, mentre Hoseok era il suo totale opposto.
Rideva fragorosamente quando Yoongi diceva qualcosa magari di più divertente, o anche qualcosa di normale, eppure lui rideva.
Era rumoroso quando parlava eppure Yoongi lo trovava ancora dannatamente carino.
«Yoongi Hyung frequenti qualche corso pomeridiano? Magari possiamo incontrarci qualche volta» il corvino stava per rispondere quando un ragazzo dalle spalle larghe e dalla figura slanciata non posò le sue mani grandi, pallide e dalla forma un po' bizzarra a detta di Yoongi, sulle spalle del minore.
«Ya, SeokJin Hyung ! Smettila di farmi prendere tutti questi colpi!» urlò Hoseok. Al corvino non erano mai piaciuti le urla, gli strilli o tanto meno la confusione in generale, eppure de era Hoseok a fare una di queste cose, a lui andava bene e di certo non ne capiva affatto il motivo.
Il ragazzo più alto rise, e non solo le sue mani era strane, ma anche la sua risata «È divertente» la sua voce era profonda e calda, e probabilmente il suo spirito rispecchiava quello di Hobi.
Una volta che i due ragazzi tornarono in sé, il ragazzo dai capelli neri, di media lunghezza, si presentò«Piacere io sono SeokJin, ma puoi chiamarmi anche Jin. Tu devi essere il ragazzo che Hobi ha "investito" questa mattina. Mi scuso per lui, è un po' maldedtro.» Yoongi sorrise involontariamente mentre stringeva la mano al ragazzo «Mi chiamo Yoongi, piacere mio» disse imbarazzato.
Per lui tutta quella confidenza era estranea al suo essere.
«Comunque Hobi sono passato per dirti che oggi pomeriggio abbiamo le prove, quindi vedi di non fare tardi come le altre volte, o Namjoon si arrabbierà di nuovo.» disse per poi salutarvi con un leggero inchino e andare verso una ragazza.
«Sei un club di musica?» chiese Yoongi timidamente, non aveva mai iniziato lui un discorso «Si...a dire il vero, sono uno dei rapper di una band» il corvino strabbuzzò gli occhi «Sai, prima suonavo nel club di musica classica, ma insomma odio strimpellare quegli strumenti» a quel punto, Yoongi strinse un pugno, senza farlo a vedere.
Odiava chi etichettava in quel modo la musica classica, eppure non riusciva ad odiare quel ragazzo e non riuscì neanche a dirgli la verità.
«Neanche a me piace...insomma»disse continuando a guardare in basso, mentre portava qualche filo di ramen alla sua bocca.
Nota autrice.
Premessa che ho scordato di fare: le ship qui presenti saranno la Sope e la Vmin. Il resto dei Bangtan (Jin, Nam e Jungkook) saranno etero.
I capitoli saranno di media lunghezza e andranno dalle 800/1000 parole.
Nulla da aggiungere, spero che la storia vi piaccia.
-Ros
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