♡ OC for Roleplay ♡
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𝑁𝑜𝑚𝑒
● 𝑨𝑳𝑭𝑹𝑬𝑫 𝑱𝑬𝑹𝑬𝑴𝒀 ●

Ah, ben due nome sono stati dati con molta cura e dedizione al piccolo pargolo in fasce il giorno della sua nascita, sebbene questi nomi siano stati preparati da prima di quel fatidico giorno, persino prima del suo concepimento!

Partiamo dal primo, consono e molto usato tra i nobili britannici e, più in generale, dalle casate nobiliari ascendenti dalle famiglie inglesi: 𝐴𝑙𝑓𝑟𝑒𝑑.
Tale nome, nonostante venga dato ai propri figli con lo scopo di dare serietà e un senso di rigidità alla loro persona, ha un significato alquanto bizzarro e, se me lo permettere, buffo: esso può sia derivare dal tedesco All Freide, portando così il significato "molto pacifico", ma se viene presa la trascrizione italiana (Alfredo) esso può persino derivare dal sassone Aelf e Raed, dando così spazio alla traduzione "consiglio degli elfi".
Come lo si poteva intendere già da prima, fu scelto questo iconico nome della lingua germanica per il suo primo significato, volendo infondere nell'anima del neonato già la quiete che l'avrebbe caratterizzato negli anni avvenire, ma non solo: la notorietà e la regalità del nome non era affatto indifferente ai tempi, perciò per quale motivo non dare al futuro possessore della fabbrica Powell questo epiteto nobiliare?

Ora, passiamo al secondo nome, datogli rigorosamente dal padre per la sua forte credenza religiosa, più specificamente cristiana: 𝐽𝑒𝑟𝑒𝑚𝑦.
Questo, difatti, non è che la trascrizione inglese di uno dei profeti d'Israele, ossia Geremia, che, dalla lingua ebraica, porta il significato di: "esaltazione del Signore". Perché, a sua volta, non dare al piccolo un nome così importante per la storia religiosa e dalla pronuncia così dolce da incutere non solo rispetto, ma anche tranquillità e pacatezza?

I suoi genitori non erano affatto stolti e non avrebbero scelto nomi a casaccio solo per la loro risonanza all'orecchio esterno: essi volevano che i loro discendenti, ossia i loro figliuoli, venissero rispettati e trattati dai ricchi signori che erano, portando ancora più prestigio e conoscenza positiva a tutta la loro famiglia. Però, non sempre questi nomi vengono usati per loro intero o, per lo meno, usando il significato da loro dato: spesso, con i suoi amici e i suoi cari, il nostro Alfred si fa chiamare tranquillamente 𝐴𝑙𝑓𝑟𝑦, un diminutivo da suono aggraziato che rispecchia ancora di più la dolcezza di quest'uomo, ma solo una donna -e dico solo una- può usare il secondo nomignolo a lui affibbiato: la sua bellissima Elizabeth è l'unica che, in momento di intimità, ha il pregio di poterlo chiamare 𝐽𝑒𝑟𝑒; questa potrà sembrare un'esagerazione per la sua semplicità, ma è solo uno dei tanti gesti o parole che ampliano e delineano il loro rapporto di amore, profondo come le acque di un oceano eterno e sincero come dei cinguettii in un prato in Primavera.

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𝐶𝑜𝑔𝑛𝑜𝑚𝑒
● 𝑷𝑶𝑾𝑬𝑳𝑳 ●

Ah, i 𝑃𝑜𝑤𝑒𝑙𝑙! Una delle famiglie più abbienti e conosciute nell'Inghilterra novecentesca da essere considerata "una delle sette" assieme ad altre sei famiglie dalla stessa importanza.
La notorietà di questo cognome, però, è dovuta ad una caratteristica che solo questa famiglia possiede e ne vanta il pregio: da quasi due secoli, i proprietari della Fabbrica Powell, anno dopo anno, fanno produrre giocattoli e balocchi di ogni tipo -dalle bambole alle macchinine-, facendo realizzare milioni di sogni dei piccoli infanti britannici e non solo!

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𝐸𝑡𝑎'
● 34 𝒀𝑬𝑨𝑹𝑺 𝑶𝑳𝑫 ●

Era una notte glaciale di ormai dicembre, precisamente il nove di qualche decennio fa, quando una donna dalla nobile e ricca famiglia stava dando alla luce il suo primogenito ed erede della fabbrica del marito, al momento poggiato ad una parete finemente lavorata della loro reggia con una mano sulla fronte grondante di sudore: poteva anche sembrare lui in travaglio dato lo stress e il tremore che stava provando, a malapena sorretto dalle sue stesse gambe e dagli occhi penetranti, fissi sulla povera moglie sofferente stesa sul letto matrimoniale, aiutata da uno dei medici più esperti della regione che le chiedeva di spingere e fare lunghi sospiri profondi.

Dopo ore e ore di spinte senza successi, un'ultima poderosa venne data agli stremi della nobildonna, livida in viso e appesa alle coperte sottostanti a lei come se, da esse, dipendesse la sua stessa vita, e POOF! Un piccolo fagottino fu portato fuori dal suo ventre, rosso come un peperone e già pronto a piangere per liberare i polmoni da nove mesi di "formazione".
Il piccolo Alfry era nato... peccato che il marito della giovane parve morire alla sua vista, svenendo prima lui di lei stessa sul freddo pavimento, allarmando tutti i presenti in camera... bimbo compreso.

Facendo i calcoli dei giorni, volendo anche dare un aspetto astronomico al carattere dell'odierno uomo, si capisce che egli sia del segno del 𝑆𝑎𝑔𝑖𝑡𝑡𝑎𝑟𝑖𝑜: dall'animo affettuoso e ottimista, coloro sotto questo segno possono parere come dei vivaci raggi di Sole che, con la loro positività e generosità, schiariscono le persone che hanno più bisogno di affetto e ristoro emotivo, stando sempre al loro fianco nel momento del bisogno.
Nel sapere se il nostro lavoratore rispecchi tal descrizione è difficile a spiegarsi, ma si avrà un approfondimento quando si parlerà del suo carattere e della sua persona.~

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𝑃𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜
● 𝑯𝒆𝒏𝒓𝒚 𝑪𝒂𝒗𝒊𝒍𝒍 ●

Nonostante questa cosa non si pensi, persino l'aspetto dell'uomo che, oramai, ha passato la trentina è studiato da lui stesso per infondere i giusti sentimenti alle persone che lo incontrano, per lavoro o per svago: partendo da ciò che non si può cambiare, la mascella forte e il naso dritto come quello di una statua  greca danno la sensazione che egli sia un uomo forte, abituato alle intemperie e sempre pronto all'azione, nonostante egli non sia così di carattere.
Passando agli occhi celesti come un cielo sgombro di nuvole e i capelli leggermente ricci sul davanti, essi danno un contrasto netto al suo volto, lasciandolo trasparire come un dolce uomo che si aspetta i quaranta, già segnato da qualche minuscola rughetta sotto gli occhi e intorno alla bocca, dove il suo pezzo forte ha grande visibilità: il baffo, sopra le labbra carnose al punto giusto e sorretto da una morbida e piccola barbetta che lo evidenzia ancora di più, è il suo punto di forza il quale gli dona non solo un aspetto autoritario, ma al contempo dolce e raffinato.
Per dare una somiglianza molto approssimativa, che però afferma ciò che lui vuol essere visto da occhi esterni, è probabile un giovane 𝑆𝑎𝑛𝑡𝑎 𝐶𝑙𝑎𝑢𝑠 ai tempi d'oro, in perfetto bilancio tra autorità da governare la sua impresa di giocattoli e confidenza da convincere i suoi piccoli acquirenti di comprare i suoi prodotti, sebbene il suo bel faccino non è il suo unico asso nella manica.

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𝐶𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒
●  𝑶𝑾𝑵𝑬𝑹 𝑾𝑰𝑻𝑯 𝑨 𝑲𝑰𝑵𝑫 𝑯𝑬𝑨𝑹𝑻 ●

Per correttezza e per far filare giusta la storia del nostro giovanotto baffuto, sarà più giusto partire dal suo carattere di quando era un giovincello, non ancora in grado di agire senza il comando dei suoi genitori e dei suoi insegnati privati, venuti nella sua dimora per insegnargli non solo le materie scolastiche, ma anche la cortesia e l'etichetta.
Da piccolo, Alfred non era affatto colui come lo si vede ai tempi della nostra storia: piccolo e fragile bocciolo di un fiore pregiato, ancora troppo timido e impacciato per sbocciare e mostrarsi così com'è, ma già con delle basi solide da cui partire e liberarsi da tutte le preoccupazioni e le insicurezze che lo turbavano interiormente.
Ebbene sì, il bimbo non era mai stato un cuor di leone -così pauroso che, all'arrivo di alcuni colleghi del padre, egli si teneva e nascondeva dietro la gonna della madre- o un'anima dal forte temperamento, ma invece era silenzioso ed impacciato nei modi, troppo spaventato dal dire la cosa sbagliata al momento sbagliato, ma dal dolce aspetto e della fini maniere, sempre pronto ad aiutare la genitrice con l'accudire le due sorelline più piccole e ad obbedire ad ogni ordine imposto dal padre.

Egli rimase così per chissà quanti anni -forse persino dieci!-, finché non arrivò la svolta più importante della sua vita: era giunto il tempo di trovare moglie e prendere le redini della fabbrica, sogno che, fin da piccolo, aveva nutrito più di qualsiasi altro. I petali di quel fiori così raffinato quanto resistente stava cominciando ad aprire i suoi petali al mondo, lasciando gioire del pieno colore tutti coloro che l'ammiravano crescere lieto e felice, forte e sicuro: la sua fiducia nel suo essere non faceva che aumentare, finalmente essendo utile alla famiglia e all'azienda, insieme ai suoi progressi nel parlare, nell'esprimersi con garbo, ma anche con decisione; con rispetto, ma anche con la giusta tenacia da farsi udire, sentire, ascoltare... il suo sorrisino assumeva sempre più sicurezza, come i suoi modi e il suo portamento.

All'arrivo di questo cambiamento caratteriale, venne uno degli avvenimenti che mutò la giovane vita del piccolo imprenditore in meglio, portandola verso un nuovo livello di piacere e di contentezza: il matrimonio con la sua sposa prescelta, appartenente ad una ricca famiglia in Inghilterra ben vista dai Powell, che, appena la vide arrivare verso di lui in quel candido abito bianco, non poté che sorriderle calorosamente: si dice che, da quel giorno, l'uomo non rimane mai con un'espressione neutra, ma sempre con un piccolo sorriso a curvare le labbra piene all'insù.
Da qui, egli dovette prendere una piega per maturare e mantenere la sua nuova famiglia: sebbene il suo essere impacciato fu duro a morire, le spiccate doti intellettive e finanziarie dell'uomo uscirono allo scoperto in questi anni, colorando e schiudendo sempre quel bel fiore che era lui stesso, facendolo maturare e raffinare ancora di più i suoi modi e le sue parole: i suoi anni furono eccome segnati da alti e bassi, mettendo a dura prova la sua persona che, per non portare preoccupazioni alla povera moglie appena afflitta da una grave infezione, non dava a vedere il suo conflitto interiore, lasciato a struggersi solo dentro di sé... ma ciò porta sempre ad un miglioramento, non è così?

In questi suoi primi anni nella trentina, ora, è quasi irriconoscibile da come iniziò quel piccolo bambino dalla voce quasi mai udita: lui è un fiore nel pieno dei suoi anni, sbocciato a pieno e dai rigidi principi, ma mai lo si vedrà trattare i suoi lavoratori come un pastore tratta le sue pecore.
Il suo rispetto va a coloro che lo aiutano a mantenere le sue finanze, trattati da esseri umani, ma pur sempre con autorità quando certi individui oziano sul posto di lavoro, usando la sua voce che, lasciatemelo dire, è un'opera d'arte: pregiata e calorosa, l'utilizzo delle parole di quest'uomo è studiato a puntino, in modo tale che venga riconosciuto come il capo dell'impresa che egli è, ma anche con la giusta dolcezza da non rivoltarsi i propri colleghi contro o per essere definito un "villano".
In pochi e semplici concetti: la sua lingua è la spada più affilata del suo armamentario e il dibattito il suo campo di guerra, dove molto spesso egli ne esce vittorioso.

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𝐴𝑏𝑖𝑡𝑖 𝑞𝑢𝑜𝑡𝑖𝑑𝑖𝑎𝑛𝑖
● 𝑩𝑹𝑰𝑮𝑯𝑻 𝑨𝑺 𝑶𝑼𝑹 𝑯𝑰𝑮𝑯 𝑭𝑨𝑰𝑻𝑯 ●

Una cosa di certo si può dire sul vestiario del duca Powell: mai -e dico MAI- ritroverete il colore nero!
Tinte vivaci e gradevoli all'occhio, una di quelle più apprezzate è senza dubbio la verde: portatrice di speranza e felicità, molti degli abiti dell'uomo hanno questo colore, certe volte ornati di qualche ricamo dorato, ma sempre con un ciondolo sul cravattino -certe volte una croce per evidenziare la sua alta fede cristiana.

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𝐴𝑏𝑖𝑡𝑖 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑖
● 𝑫𝑬𝑳𝑰𝑮𝑯𝑻𝑭𝑼𝑳 𝑻𝑶 𝑻𝑯𝑬 𝑬𝒀𝑬 ●

Il colore che il duca predilige per portare a delle importanti cerimonie è il bianco, alternato occasionalmente al panna: il candido colore della purezza, indossato anche dalla moglie il giorno delle loro nozze che, per ricordare, lo veste ad altrettante occasioni importanti decorato, anch'esso, con più numerosi inserti in oro, insieme a dagli accessori come dei gemelli da manica con piccole gemme o la solita gemma al collo.

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𝐴𝑏𝑖𝑡𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎' & 𝐶𝑢𝑟𝑖𝑜𝑠𝑖𝑡𝑎'

● 𝑻𝑯𝑬 𝑨𝑹𝑻 𝑶𝑭 𝑮𝑬𝑵𝑻𝑳𝑬 𝑴𝑼𝑺𝑰𝑪  ●
Senza dubbio, la passione per la musica della bella e leggiadra Berenice l'ha presa dal padre, grande amante della musica classica e che, fin dai cinque anni, sa suonare il violino; certe volte, egli si ritrova a fare delle canzoni con la sua amata figliuola o a dedicare qualche serenata alla sua dolce mogliettina.

● 𝑨 𝑩𝑶𝑵𝑩𝑶𝑵 𝑾𝑰𝑻𝑯 𝑨 𝑪𝑹𝑬𝑨𝑴 𝑯𝑬𝑨𝑹𝑻 ●
Incredibile ma vero, all'uomo piace anche cucinare dolci di ogni tipo: è vero che potrebbe chiedere ad uno dei suoi camerieri di cucinare per lui e le sue donne qualunque cosa lui voglia, ma egli insiste che, in un giorno speciale per una delle due, deve almeno aiutare a fare una deliziosa torta alla crema o qualche specialità francese, riprendendo le umili origini della loro dama da compagnia Annette.

● 𝑭𝑳𝑶𝑾𝑬𝑹𝒀 𝑷𝑨𝑺𝑺𝑰𝑶𝑵 ●
Un'ennesima passione condivisa con la dolce metà, ma nata ben prima del loro incontro, è quella di Alfry per i fiori: nella loro attuale reggia, un grande giardino è destinato alla coltivazione di centinaia di specie floreali, graziose e gradevoli all'olfatto, dove i due adulti passeggiano nel tempo libero e, proprio di rado guarda, il signore si sofferma a strappare delicatamente uno di quei fiori per metterlo tra la chioma castana della donna.

● 𝑺𝑶𝑴𝑬 𝑫𝑬𝑳𝑰𝑪𝑨𝑻𝑬 𝑷𝑬𝑻𝑵𝑨𝑴𝑬𝑺 ●
Cosa che caratterizza la rispettosa persona di Alfred Jeremy Powell è certamente il suo repertorio di teneri nomignoli con cui chiama le sue donne: alla figlia, egli si divide in 𝑁𝑖𝑐𝑒𝑡𝑡𝑒 (letto alla francese, ossia -𝑛𝑖𝑠𝑒𝑡-) e 𝐿𝑖𝑙𝑦, ossia giglio, per la sua semplicità e, al tempo stesso, purezza; persino per la sua dama di compagnia, specialmente nella sua tenera età, ha affibbiato qualche nomignolo: dal classico 𝐸𝑙𝑙𝑒 con cui tutti la chiamano, egli vi ha aggiunto 𝑅𝑜𝑠𝑒 e il vezzeggiativo 𝑅𝑜𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒, per il suo aspetto simile ad una bellissima rosa in piena fioritura.
Infine, alla sua donna preferita, il ventaglio di nomi si allarga sempre di più: estraniandosi dalle altre sue amiche, egli la chiama 𝐵𝑒𝑡𝑡𝑦 o 𝐵𝑒𝑡𝑠𝑦 quando sono in pubblico, per poi chiamarla con il dolcissimo 𝐾𝑖𝑡𝑡𝑦, soprannome riferito al secondo nome della donna; ella, infatti, gli ricorda una sinuosa ed elegante micia, però con gli artigli sempre proni a graffiare l'avversario.

● 𝑪𝑳𝑶𝑺𝑬 𝑲𝑵𝑰𝑻 𝑨𝑵𝑫 𝑺𝑬𝑾𝑰𝑵𝑮 𝑨𝑳𝑶𝑵𝑮 ●
Un'insolita abilità per un uomo dei primi anni del Novecento è quella appresa e piuttosto amata: insegnatagli nel tempo libero dalla madre senza lavoro, il cucito per Alfred è sempre stato un modo per scatenare la sua mente creativa e dare dei piccoli regali ai suoi cari, un esempio delle bamboline di pezza date alle sue sorelline Camille e Charlotte come grande segno d'affetto. Dopotutto, quando un ragazzino non usa la parola, i gesti sono quelli che contano.
Ora, l'unico modo che ha per esercitare questa sua dote è grazie alla piccola, giovane donna ormai, Rosette che gli insegna altri metodi di cucitura, rilassandosi entrambi su delle poltrone della reggia mentre il camino scoppietta e l'odore di legno bruciato e del focolare inebria le loro narici.

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𝐷𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎' 𝑎 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖
● 𝑯𝑨𝑷𝑷𝑰𝑳𝒀 𝑾𝑬𝑳𝑪𝑶𝑴𝑬𝑫 ●

Le relazioni amichevoli sono ben accette dal giovane uomo in carriera, come anche in fatto di alleanze, ma -sfortuna a voi, povere donne- romanticamente è offlimits, essendo già felicemente sposato e fedele alla sua donna (e se vi avvicinate, arriva Eliza col suo amico fidato, il fucile ♡).

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𝑂𝑟𝑖𝑒𝑛𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑒𝑠𝑠𝑢𝑎𝑙𝑒
● 𝑯𝑬𝑻𝑬𝑹𝑶𝑺𝑬𝑿𝑼𝑨𝑳 ●

Alfry caro è certo al 100% di essere eterosessuale, sentendo di provare attrazioni solo verso il sesso opposto... solo che, con il passare degli anni, è più convinto di essere 𝑬𝒍𝒊𝒛𝒂𝒔𝒆𝒙𝒖𝒂𝒍.  ;)