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โ™ง OC for OC's Story โ™ง
โ™ง OC's Story: ๐‘ณ๐’‚๐’Œ๐’†๐’…๐’๐’˜๐’ โ™ง
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๐‘๐‘œ๐‘š๐‘’
โ—‹ Mฬถaฬถrฬถyฬถย  ๐‘ฑ๐‘ฌ๐‘น๐‘ฌ๐‘ด๐‘ฐ๐‘จ๐‘ฏ โ—‹

Giร  dall'inizio, pare esserci un'incongruenza con i dati anagrafici di questo ragazzo: se egli รจ un uomo, allora come mai il suo primo nome era un tempo Mary, il nome di una ragazza?
Semplice, prima il suo corpo non rappresentava la sua persona, racchiudendolo in dolci e smussate forme di una donna a cui, da quei genitori cosรฌ "amorevoli e caritatevoli" che sembravano, avevano dato la versione inglese del nome Maria dagli altri mille epiteti: Madre di Gesรน Cristo, Santissima Vergine, l'Immacolata, l'Addolorata...

Ma perchรฉ soffermarci su una persona che ora non esiste piรน, appartenuta a questo mondo solo per obbligo di persone fin troppo lontane dalla perfezione divina per sacrificargli questo strazio?
Parliamo, invece, del magnifico nome datosi da solo da chissร  quanto tempo: ๐ฝ๐‘’๐‘Ÿ๐‘’๐‘š๐‘–๐‘Žโ„Ž.
Incredibile pensarlo, ma anche quest'ultimo ha significati religiosi, sebbene piรน "egoistici": versione straniera del nostro Geremia, difatti, deriva dal greco ฮ™ฮตฯฮตฮผฮนฮฑฯ‚ (Ieremias) che, a sua volta, proviene dall'ebraico ื™ึดืจึฐืžึฐื™ึธื”ื•ึผ (Yirmiyahu, o dalla sua abbreviazione Yirmeyah), ed assume la traduzione in "๐‘“๐‘œ๐‘›๐‘‘๐‘Ž๐‘ก๐‘œ ๐‘œ ๐‘ ๐‘๐‘’๐‘™๐‘ก๐‘œ ๐‘‘๐‘Ž ๐ท๐‘–๐‘œ".

Affascinante come questo significato voglia quasi mettere in ridicolo le diverse malelingue che, nel corso degli anni, l'hanno definito come uno screzio del Signore, oppure se una maledizione gli fosse caduta addosso per portargli la discordia -che, ahimรฉ, arrivรฒ eccome, ma non dal suo corpo-... no, signori e signore mie, รจ stato tutto programmato da lui.
Voleva per una volta darsi un valore da sempre rinnegato o minimizzato, lasciar che gli altri rimasti giudicassero lui per com'era FINALMENTE, non per quello che รจ stato: colui che prima era solo una "ragazza deviata nel cervello" era un UOMO, come sempre aveva saputo di essere, che non viene ripudiato dall'Altissimo, ma anzi uno dei prediletti di questi, un suo piccolo gioiello mandato sul mondo terrestre da lui amato nel profondo, come suo figlio Gesรน.

Giร , non si farebbe scrupoli a paragonarsi a Cristo, dopotutto: entrambi ne hanno passate di pene per aiutare la gente, la stessa che augurรฒ condannรฒ loro alla dolorosa morte.

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๐ถ๐‘œ๐‘”๐‘›๐‘œ๐‘š๐‘’
โ—‹ ๐‘ท๐‘ฌ๐‘ป๐‘ฌ๐‘น๐‘บ๐‘ถ๐‘ต โ—‹

Aspetto immutato nei dati anagrafici di questo giovane rimane, purtroppo, il suo nome di famiglia: ๐‘ƒ๐‘’๐‘ก๐‘’๐‘Ÿ๐‘ ๐‘œ๐‘›.
Analizzando il cognome etimologicamente, vi รจ poco e nulla da dirci su: variante di ๐‘ƒ๐‘’๐‘ก๐‘’๐‘Ÿ๐‘ ๐‘’๐‘›, questo proviene fin dalle fredde lande della Scandinavia con un significato alquanto generico e senza valore, ossia "๐‘“๐‘–๐‘”๐‘™๐‘–๐‘œ ๐‘‘๐‘– ๐‘ƒ๐‘’๐‘ก๐‘’๐‘Ÿ"; sebbene esso derivi da quelle terre, ora vi รจ anche molto diffuso in quelle americane e inglesi, dove infatti ebbe vissuto l'uomo fino a poco piรน della maggiore etร : Bradford, nota cittร  dello Yorkshire, in Inghilterra, dove cui ancora molti turisti vanno a visitare la rinomata cattedrale, spettacolare agli occhi e di grande importanza alla cittร .

Un po' quella costruzione architettonica di ormai secoli di anni fa la si potrebbe rivedere nella vecchia e dimenticata famiglia del nostro Jere caro: un padre autoritario, ma di buon cuore, un aziendale di un'abbiente industria e religioso costante -come voleva fosse tutta la sua famiglia-, e poi una madre, severa al punto giusto, una delle classiche casalinghe che si vedono anche solo di sfuggita in un film o in una serie ambientata in quei tempi; per non poi aggiungere l'adorabile ๐‘๐‘–๐‘š๐‘๐‘Ž di quella rispettabile coppia, cosรฌ piccola e bella, ma allo stesso tempo cosรฌ matura per la sua etร  e... malinconica come una candela ancora piena da essere accesa ed illuminare il passaggio di chi la vede, ma tenuta spenta.

Insomma, una famiglia perfetta, non credete?

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๐ด๐‘›๐‘›๐‘–
โ—‹ 29 ๐’€๐‘ฌ๐‘จ๐‘น๐‘บ ๐‘ถ๐‘ณ๐‘ซ โ—‹

A dire il vero, non vi รจ nulla di che da raccontare sulla nascita del nostro beneamato, se non il giorno e l'anno in cui avvenne: era la lontana nottata tra il 26 e il 27 maggio del 1960, un cielo cosรฌ quieto e sgombro di nuvole da lasciare intravedere le splendide stelle di Mezzanotte, luminose e chiare a formare quel quadro che in molti artisti, indifferentemente dal loro periodo e dal loro movimento artistico, hanno cercato almeno una volta di raffigurare nelle loro opere, racchiudendo in esse piรน o meno la stessa sensazione di pacatezza che emanava proprio lรฌ, proprio tra quei due giorni...
E tra il dolce chiaro di Luna, rigeneratore di ogni male, in contrasto con le numerose grida da una specifica stanza di un ospedale britannico, ecco sentire poi dei piccoli pianti da neonato, versetti ad indicare lo sbocciare di una nuova vita tracolma di sogni e speranze: Jeremiah era venuto al mondo con uno scatenato pianto liberatoria -in ogni senso- per poi essere portato tra le braccia di suo padre, il quale piangeva per quanto ๐‘๐‘’๐‘™๐‘™๐‘Ž ๐‘’ ๐‘๐‘’๐‘Ÿ๐‘“๐‘’๐‘ก๐‘ก๐‘Ž ๐‘ ๐‘ข๐‘Ž ๐‘“๐‘–๐‘”๐‘™๐‘–๐‘Ž ๐‘“๐‘œ๐‘ ๐‘ ๐‘’.

Tralasciando la narrazione di questo avvenimento tanto magico quanto normale, riflettiamo in po' sul segno zodiacale di questo fagottino di vagiti e lacrime: i ๐บ๐‘’๐‘š๐‘’๐‘™๐‘™๐‘–, segno d'aria caratterizzato dalla loro irrequietezza e impazienza, vogliosi di sapere varie informazioni di grande importanza e dell'enigmatico, affascinati dall'intelligenza e della sapienza rendendola quasi una voglia morbosa.
Nonostante la loro turbolenza nell'animo, essi amano la quiete e il riposo della mente, segnando questa divisione di interessi e passioni, rendendoli come quasi due persone distinte dai piaceri opposti, ma collegati dalla loro infatuazione verso la conoscenza: proprio come due gemelli uguali, ma volenti di distinguere in alcun modo, si differenziano cosรฌ tanto l'uno dall'altro da non riconoscersi loro stessi, impossibile chiamarli fratelli per le loro diversitร .
Se il nostro "protagonista" rispecchi questa descrizione grossolana del suo segno era complicato da spiegare antecedentemente, ma ora... lo si puรฒ ben definire cosรฌ, ma diamo tempo nel parlare della sua persona.

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๐ถ๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘ก๐‘ก๐‘’๐‘Ÿ๐‘’
โ—‹ ๐‘จ ๐‘พ๐‘ฏ๐‘ถ๐‘ณ๐‘ฌ ๐‘บ๐‘ป๐‘ถ๐‘น๐’€ ๐‘ป๐‘ถ ๐‘ป๐‘ฌ๐‘ณ๐‘ณ โ—‹

Narrare il carattere di questa persona cosรฌ di punto in bianco, non specificando da dove o come sia partito, sarebbe come un crimine terrificante, una dimenticanza fin troppo gravosa per far scorrere per bene la vicenda. Perciรฒ, permettetemi di parlarvi delle mutazioni del carattere di quest'uomo nel corso della sua vita, accompagnati da alcuni eventi da ricordare per il suo cambiamento, lento quanto persistente e duraturo, servito a forgiare una delle persone piรน resilienti che voi possiate mai conoscere.

Come non iniziare senza parlare della sua infanzia? Un periodo apparentemente cosรฌ roseo e felice, circondato da coloro che, per detto, sarebbero dovuti essere gli unici veramente ad amarlo: famiglia, amici, una casa e un tetto stabilissimo sulla testa... egli si poteva dire solo che fortunato, non รจ vero?
Non fu affatto cosรฌ.
Fin dalla tenera etร  dei cinque anni, egli si sentiva... inadeguato, per qualche motivo. Per cielo, per quale motivo doveva provare tal inadeguatezza in questo modo se aveva tutto nella vita? Forse perchรฉ non era vero.
Ogni volta che parlava, ogni volta che si osservava per bene allo specchio della sua cameretta, persino ogni volta che si rapportava con i suoi genitori aveva la vivida sensazione di star indossando una maschera che deformasse il suo vero corpo, la sua vera voce, la sua vera persona: da ๐‘๐‘–๐‘๐‘๐‘œ๐‘™๐‘Ž, questi sentimenti non erano altro che un fastidio di poco insistente, ma andando per l'etร  dell'adolescenza non fecero altro che aumentare, premendogli le meningi e mandandolo quasi alla pazzia, cosa impermettibile.
Egli doveva sorridere e fare ๐‘™๐‘Ž ๐‘๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘–๐‘›๐‘Ž per il buon nome della famiglia, quest'organo che fin troppe volte gli aveva tappato la bocca per poi ripiegarla all'insรน in un gesto di apparente felicitร , ma rivelatosi di sola dolorosa costrizione: si sentiva sempre piรน chiuso, sempre meno aperto e piรน mascherato in quegli strati di menzogne "a fin di bene", dovute, essenziali... che ad un certo punto decise di averne abbastanza.
Spegnersi definitivamente a quel vento incontrollabile dalla forza troppo superiore alla sua sembrรฒ la scelta migliore al tempo, lasciando agli altri il guscio vuoto, spolpato da quello stesso ventaccio del malaugurio, di quella una volta dolce e spensierata ๐‘๐‘–๐‘š๐‘๐‘Ž, completamente privo di emozioni, ma dalla grande capacitร  di imitarle alla perfezione, per non mostrare sospetti.

Questo vuoto, questa porzione da colmare assolutamente in quel tragico periodo fu riempito momentaneamente dal fumo cupo e tetro di sigaretta, giร  presente tra le sue labbra carnose all'etร  di quindici anni, ma ben presto sostituito da quello offuscante delle sostanze allucinogene: in luoghi da solo lui conosciuti, egli poteva finalmente lasciar disperdere le preoccupazioni in quelle nuvole cosรฌ variegate e soffici, ma al contempo letali e confusionarie non solo fisicamente: in quelle sessioni, la sua mente vagava e si perdeva "in libertร ", immaginandosi come l'uomo che sapeva di essere e voleva si vedesse anche al mondo esterno, -il mondo dei sobri-, mentre tra la gente era oramai fuori controllo, sputando chiunque non fosse di suo gradimento la sua profonda, radicata rabbia repressa a forza, indiscutibilmente se su un amico o un parente.

Da giovane maggiorenne, la rabbia e l'isteria erano tratti appartenenti al carattere del nostro ragazzo, sbiadendo o annullando completamente qualsiasi altro aspetto positivo o vagamente allegro nel suo essere: ormai viveva da solo -uscito dalla casa maledetta dei suoi genitori appena possibile- con il suo stesso strumento di morte, portandolo in volo nel suo mondo di nuvole colorate e nella sua tanto bramata realtร , cosรฌ reale quanto cosรฌ fragile... talmente fragile da lasciarlo cadere verso il freddo buio di una cella sgocciolante. Esatto: la sua cella di prigione per ben quattro anni, arrivatoci per essere stato scoperto ad usufruire ed offrire questi fumi del Diavolo nel luogo sbagliato al momento sbagliato.

Per i primi tempi, tutto riprese come nei suoi anni da preadolescente, annullando ogni qualsiasi forma di sentimento umano per non soffrire piรน di quanto giร  avesse fatto da solo, ma un barlume di speranza brillรฒ da una piccola fessura tra le sbarre di metallo: il testosterone.
Che quelle pillole riuscissero a farlo diventare una volta per tutte ciรฒ che aveva desiderato fino ai suoi diciannove anni di vita malandata, ripudiato da chiunque egli avesse un contatto, sminuito o colpevolizzato come "mostro del Demonio" e "malata mentalmente"?
Non gli importรฒ al tempo, aveva cosรฌ tanto da ricevere e poco e nulla da perdere.
Gli anni in prigione passarono, lui sempre piรน entusiasta e meravigliato dell'effetto del testosterone stava avendo sul suo corpo, rendendolo sempre piรน come quello che si era visto addosso con gli occhi del desiderio, ma eppure sempre piรน isolato dal suo Paese: non una, nemmeno un secondo fu disposto per quel ragazzo rovinatosi da solo. Era stato escluso e dimenticato da quelli che un tempo erano i suoi amici, i suoi supporter, la sua famiglia.
Non era piรน nessuno, solo una scheda in una gelida galera. Uno schedario di dati che, persa l'euforia, arrivรฒ alla malinconia.

Persino dopo la fine della sua pena nulla mutรฒ in suo favore: in lui regnava la solitudine e una forte debolezza mentale, venne soggiogato in una bolla che ovattava i rumori e le voci alle sue spalle, nelle sue orecchie, nella sua mente. Non poteva vivere ancora cosรฌ, non riusciva proprio a vivere lรฌ, dove la vulnerabilitร  non faceva che incatenarlo e farselo prigioniero, ancora una volta, finendo per annegarlo nel suo stesso mare di disperazione.
Dato ciรฒ decise di partire verso un territorio piรน aperto, piรน confortevole solo per il suo essere e il suo amato testosterone: l'America, piรน precisamente una piccola e tranquilla cittadina del Canada.
Nulla poteva andare storto per la sua nuova vita dopo il trasferimento, no? Sarebbe tutto andato per il meglio, vero?
Se "per il meglio" si intendesse anche finire in overdose, certo, era decisamente andata per il meglio.
Ciรฒ, perรฒ, avvenne per una sequenza di tragici eventi che lo portarono all'estremo fino a spezzarsi: il suo profondo stato di insensibilitร  mentale non fece altro che aggravarsi, man mano piรน abituato alle occhiatacce di disapprovazione e sgomento, o alle voci che si spargevano sul suo suo aspetto trasandato e "grottesco", supponendo falsitร  o meno; per questo ciรฒ che gli era rimasto erano solo quelle... quelle dannate pillole che dovevano portarlo verso la sua vita ideale, ma che arrivarono a farlo collassare per una vecchia stradicciola di Lakedown, allarmando i passanti e facendoli chiamare un'ambulanza.

Ahimรฉ, la tentazione era troppo per non provare: quegli occhi vispi e attenti sulla sua figura, quelle crudeli parole sotto il respiro, trapelanti di disgusto e shock, erano talmente assordanti a quel punto che chi poteva mai ignorarle! Si erano insediati nei meandri piรน interni della sua psiche, facendole ripetere giorno dopo giorno come un disco rotto, non dandogli pace: l'unica cosa che sognava in via di spegnimento era solo raggiungere il suo ideale, la sua forma, il suo aspetto cosรฌ voluto... per questo prese quelle piccole pillole tutte in un colpo, per "velocizzare il processo".
Perรฒ ora, si stava solo sfumando e divenendo polvere sottile da lasciar calpestare dalla prossima mossa, saputo solo come "il menomato"... o almeno, questo finchรฉ non si sveglio in un letto immacolato, affiancato da qualche infermiera ed una minuta donna di mezza etร  dal dolce atteggiamento.
Quel susseguirsi di anni d'orrore lo costrinsero ad affondare nel piรน basso abisso della sua mente, in totale solitudine e lasciato marcire in quella topaia opprimente... eppure, un angelo parve apparire a schiarirgli la vista, curargli i malori, accompagnarlo delicatamente per mano verso l'uscita che, fino a quell'ora, non era altro che una mera barzelletta.
L'identitร  di quella splendida creatura benevola? La stessa donna minuta attenta ad accoglierlo alla sua convalescenza, la direttrice e terapeuta al centro di dipendenza: Stephanie Wong.

Da quell'incontro sette lunghi anni sono passati, ma Jere ricorda ogni singola parola della conversazione provando lo stesso stordimento e meraviglia che sentรฌ dentro di lui a sentirle per la prima donna: l'offerta di una riabilitazione nel suo centro, di fare la sua piccola parte nel luogo di lavoro e di contribuire economicamente per finanziare la sua transizione. Era la prima volta che veniva usato questo termine per identificare il bramoso desiderio e fu una sensazione... appagante: aveva un obbiettivo e si riprometteva di raggiungerlo.
Il proseguimento di questa di questa storia viene da sรฉ, proprio come i successi del giovane uomo per la prima volta nella sua vita determinato: i primi anni furono intimidatori, spaventosi, cosรฌ paranoici che inizialmente era muto come un pesce, ma poi, il tempo volรฒ via come le sue paure -non tutte, ma una buona parte; le sedute con gli altri pazienti in difficoltร  e i piccoli lavoretti per la struttura cominciarono lentamente a diventare sempre piรน rilassanti e intrattenenti, rendendo quel soggiorno piรน piacevole ogni giorno che passava... ma vedere i risultati della sua transizione fu la fiamma che riaccese quella un tempo spenta candela che ora ardeva al massimo, in euforia e nuova di zecca, eliminando l'ultimo grammo di dolore a questa persona: Jemeriah era finalmente nato, una volta per tutte.

Bene, dopo aver raccontato la sua storia, come definire l'attuale assistente di diversi terapeuti del suo adorato centro?
La determinazione e la tenacia, un po' come la forza di volontร , l'hanno portato a tutto questo paradiso, spronandolo a migliorarsi e a dare la mano ad ognuno che ne abbia bisogno, proprio come รจ oggi!
Il suo leggero senso di contentezza, sfortunatamente, viene alternato a forti stati di stress o paranoia -sintomi dell'assunzione delle sostanze allucinogene, troppo dure a morire-, alimentati da un'incandescente passione che dall'etร  giovanile non perde affatto, ma crebbe solo: se preso con il piede sbagliato nel momento sbagliato, nulla gli impedirร  di urlare contro il povero malcapitato, dicendogli di ogni parole e non fermandosi tanto facilmente, a meno che non venga preso con delicatezza e fatto calmare, ma ciรฒ che ne potrebbe rimanere dalย  conflitto sarebbe solo il silenzio, innocuo quanto doloroso non solo per gli interlocutori.
A meno che questo succeda, il ragazzo si presenta con un piccolo, ma accogliente sorriso sincero a curvargli le labbra, apparendo come un tipetto a posto dall'indole gentile, ma alquanto chiusa, un animo alquanto martoriato da non voler essere narrato... peccato che esistono ancora i pregiudizi.
Agli occhi dei piรน sprovveduti, egli era giร  visto come "il matto", "il drogato", "la donna dai problemi psichici" o persino di peggio, immaginatevi ora che vi รจ l'odore del sangue nell'aria: non sono i pochi a sospettare che "quella finita in carcere" sia sgattaiolato nel cuore della notte con un coltello in mano, un ghigno sulle labbra e le movenze scattanti ad aggredire l'innocente preside della scuola del posto...

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๐ด๐‘ ๐‘๐‘’๐‘ก๐‘ก๐‘œ
โ—‹ ๐‘ด๐‘จ๐‘ป๐‘ป ๐‘ฉ๐‘ฌ๐‘ต๐‘ต๐‘ฌ๐‘ป๐‘ป โ—‹

Quanta fierezza prova per il suo aspetto oggigiorno, quanta felicitร  prova nel guardarsi allo specchio ad osservare la presenza di un uomo a tutti gli effetti nel riflesso!
Certamente, non sarร  messo benissimo, ma non si lamenta piรน di tanto degli zigomi piรน marcati del normale o delle sempre presenti occhiaie sotto agli occhi ad impigrire il suo sguardo, dando l'impressione di una perenne stanchezza in lui (nelle immagini non ci sono, ma fate finta di sรฌ KAKSKWMEKEK-).
Nemmeno il naso leggermente a patata dร  fastidio o turba il buonumore scaturito da quel riflesso, soprattutto quando le altre caratteristiche maschili sono in bella vista: l'altezza che sfiora il metro e novanta come il busto possente gli donano un'euforia mai vista prima, apprezzata anche da coloro che condividono il suo spazio al centro di riabilitazione; per non parlare dei caldi occhi marroni, coperti solo dal paio di occhiali scuri dovuti alla sua preponderante miopia e astigmatismo, e i suoi capelli dal castano tendente al nero ricci non troppo, vedendoli come soffici al tatto, e le labbra dall'irresistibile carnositร  e forma accattivante...
Insomma, รจ un bocconcino per cui leccarsi i baffi.

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๐‘ƒ๐‘Ÿ๐‘œ ๐‘œ ๐‘๐‘œ๐‘›๐‘ก๐‘Ÿ๐‘œ ๐‘™๐‘’ ๐‘–๐‘›๐‘‘๐‘Ž๐‘”๐‘–๐‘›๐‘– ๐‘‘๐‘’๐‘– ๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘”๐‘Ž๐‘ง๐‘ง๐‘–?
โ—‹ ๐‘ฎ๐‘ถ๐‘ซ, ๐‘ท๐‘ณ๐‘ฌ๐‘จ๐‘บ๐‘ฌ ๐‘ต๐‘ถ โ—‹

Questi ragazzini stanno cercando la morte o la galera?
Sarebbe questo ciรฒ che domanderebbe a chi gli avesse detto che dei ragazzi sui quindici anni sono intenti a scoprire la veritร  su un temutissimo assassino, chiedendosi anche dove siano i genitori dei "bambini" e implorando che non succeda nulla di male a loro... o che venga incolpato ancora di piรน.
Si nota giร  che, a causa dei sospetti generali della cittร  e dei pregiudizi sulla sua persona, รจ uno dei sospettati numero uno per essere esaminato e, con molta probabilitร , portato in cella -PER L'ENNESIMA VOLTA-, anche per questo augurerebbe non solo l'arresa degli adolescenti a tali imprese da detective, ma anche di non venir reso ancora piรน colpevole da altre prove create dai ragazzi che, giocherellando in giro, hanno fatto casini.

โ—‹โ—โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ—‹(๐Ÿ”—)โ—‹โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ—โ—‹

๐ด๐‘š๐‘Ž ๐‘™๐‘Ž ๐‘ ๐‘ข๐‘Ž ๐‘๐‘Ÿ๐‘œ๐‘“๐‘’๐‘ ๐‘ ๐‘–๐‘œ๐‘›๐‘’?
โ—‹ ๐‘ฐ ๐‘พ๐‘จ๐‘ต๐‘ป ๐’€๐‘ถ๐‘ผ ๐‘ป๐‘ถ ๐‘ฉ๐‘ฌ ๐‘ฏ๐‘จ๐‘ท๐‘ท๐‘ฐ๐‘ฌ๐‘น โ—‹

Diciamoci la veritร : inizialmente gli pareva una grandissima cavolata lavorare nello stesso posto che gli prometteva di aiutarlo a rendere piรน felice. Il lavoro non ti aiuta in un momento complicato come il suo al tempo, o almeno cosรฌ pensava.
Al partire della sua "carriera" non aveva da fare molto a parte dare qualche ripulita ai luoghi ricreativi del centro e dare una mano in cucina per presentare i pasti -sebbene fosse un inetto nel mondo culinario. Ciรฒ perรฒ รจ cambiato da quei tempi ancora troppo pesti per scorgere la luce della speranza: ora fa da aiutante a diversi terapeuti nella struttura durante le sessioni a coloro che, sfortuna volle, fossero ceduti alle stesse tentazioni del nostro Jere... e lo adora.
Non scherzo, lo ama col fondo del suo cuore! Ogni volta che, raccontando la sua storia, riesce a far aprire un'altra vittima a quella disgustosa sostanza chiamata droga รจ un successo che tiene custodino nel cuore, radiando la sua giornata e facendolo restare di buon umore persino dopo quell'attimo.

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๐‘†๐‘๐‘œ๐‘ ๐‘Ž๐‘ก๐‘œ?
โ—‹ ๐‘ต๐‘ฌ๐‘ฝ๐‘ฌ๐‘น ๐‘ป๐‘ฏ๐‘ถ๐‘ผ๐‘ฎ๐‘ฏ๐‘ป ๐‘ถ๐‘ญ ๐‘ป๐‘ฏ๐‘จ๐‘ป โ—‹

Per la gioia di tutti voi, bonazzi che non siete altro, il signorino Peterson รจ nubile e pronto da essere sposato... ma lui lo vorrebbe?
Dicendo la veritร , l'ultimo dei suoi pensieri non fu nemmeno il matrimonio, era completamente fuori dalla lista dei suoi obbiettivi da raggiungere: da come veniva assillato a trovare sposo quando era piccolo, ora non puรฒ non fermarsi almeno una volta a domandarsi: "Il matrimonio sarebbe un'opzione per me?"
Per ora non ne ha assolutamente idea e non ha pensieri in particolare sull'argomento, ma forse in futuro... chissร .

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๐ป๐‘Ž ๐‘“๐‘Ž๐‘š๐‘–๐‘”๐‘™๐‘–๐‘Ž?
โ—‹ ๐’€๐‘ถ๐‘ผ ๐‘จ๐‘ณ๐‘ณ ๐‘จ๐‘น๐‘ฌ ๐‘ด๐’€ ๐‘ฏ๐‘จ๐‘ท๐‘ท๐‘ฐ๐‘ต๐‘ฌ๐‘บ๐‘บ โ—‹

Un tempo, la questione della famiglia sarebbe stata molto delicata e tagliente da rimuginare al signorotto qui presente, ben ferito dall'abbandono dei suoi "dolci" genitori e dal resto della sua parentela... ma adesso tutto รจ ben mutato.
Chi รจ la sua famiglia se non le magnifiche persone al centro riabilitazione? Tutte, dalla prima all'ultima sono state importanti per la maturazione fisica ed emotiva dell'uomo che dopo anni di sofferenza รจ, ma un posto speciale รจ disposto unicamente per la signora Wong: quella donna, come un guerriero dalla forte corazza lucente, aveva generosamente steso una mano verso per lo spaurito, rovinato peso che era per non lasciarlo nella rovina di lui stesso, salvandolo dall'autodistruzione.
Questa, signori e signore, รจ la definizione DOC di figura affettiva, potremmo dire materna, per l'assistente.

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๐‘‚๐‘Ÿ๐‘–๐‘’๐‘›๐‘ก๐‘Ž๐‘š๐‘’๐‘›๐‘ก๐‘œ ๐‘ ๐‘’๐‘ ๐‘ ๐‘ข๐‘Ž๐‘™๐‘’
โ—‹ ๐‘ธ๐‘ผ๐‘ฌ๐‘บ๐‘ป๐‘ฐ๐‘ถ๐‘ต๐‘ฐ๐‘ต๐‘ฎ/๐‘ธ๐‘ผ๐‘ฌ๐‘ฌ๐‘น โ—‹

Un'altra domanda a cui, fino ad ora, non si era ancora posto con certezza: da cosa fosse attratto in una persona.
Sebbene certe volte egli si chieda se sia eterosessuale o forse di una sessualitร  diversa da quella """normale""", alla fine del giorno non gli importa piรน di tanto: se gli piacciono le donne bene, se gli piacciono gli uomini bene. Non sarร  il primo a struggersi per "scoprirsi" dato che si รจ giร  scoperto da anni e anni di esistenza su questa Terra, ma non sarebbe nemmeno disgustato nel provare a fare qualche uscita con qualcuno di interessato a lui.

โ—‹โ—โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ—‹(๐Ÿ”—)โ—‹โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ—โ—‹

๐ท๐‘–๐‘ ๐‘๐‘œ๐‘›๐‘–๐‘๐‘–๐‘™๐‘’ ๐‘Ž ๐‘Ÿ๐‘’๐‘™๐‘Ž๐‘ง๐‘–๐‘œ๐‘›๐‘–?
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Come giร  accennato prima, l'interesse di conoscere altra gente per avere un appuntamento non รจ di certo primario, come neppure secondario, ma potrebbe anche solo occasionalmente farci una prova.
Tutto ciรฒ che vorrebbe che uscisse dall'incontro sarebbe particolarmente importante per lui, quasi fondamentale: desidererebbe una donna o un uomo che non lo giudicasse il suo passato tumultuoso, ma anzi lo ascoltasse e cercasse di comprenderlo; la mentalitร  aperta per Jeremiah รจ un essenziale non mancante in un suo probabile partner, come il bilancio tra la serietร  e la comicitร : dev'essere abbastanza bravo a non sprofondare nel cattivo gusto e nel misurare bene quando e come divertirsi, facendolo rilassare e stendere i nervi un po'.

โ—‹โ—โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ—‹(๐Ÿ”—)โ—‹โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ€”โ—โ—‹

โ€ข โ— ใ€Š๐™ˆ๐™–๐™ข๐™–'๐™จ ๐™ˆ๐™ž๐™ฃ๐™™๐™จ๐™˜๐™–๐™ฅ๐™šใ€‹ โ— โ€ข

ยฐโ€ข โ€”Uh ma guarda, uno spazio autrice- anzi, uno spazio mamma รœ
Parto col dire una cosa: ho amato creare Jeremiah con tutto il mio cuore. Ho fatto molte ricerche sul tempo della storia e sulla storia in generale della comunitร  transessuale ed รจ stato molto interessante e informativo sapere un po' sui problemi che queste persone possono riscontrare nella societร .
Seconda cosa: scusa se ho messo la storia anche se non dovevo QwQ
Per me era fondamentale per comprendere al massimo il carattere attuale di Jere, ma se cosรฌ fosse come "barare" il modulo allora amen TwT
Beh, come concludere... anche se non venisse scelto per la storia, sono abbastanza fiera di come l'abbia strutturato e specificato alcuni tratti della sua scheda, quindi rimarrei contenta lo stesso. ^^
Detto questo... vi auguro una buonanotte, auguratela anche a me dato che ho scritto anche durante la cena in pizzeria per farla uscire oggi.~

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