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IL GRAVE (2° OC)


















#NOME ;; Elisabetta, Persefone.

Il primo nome della ragazza, Elisabetta, ha origini ebraiche: infatti, è composto da due parole di questa lingua, "El" (che in ebraico vuol dire Dio) e "Sheba" (tradotto come "sette", il numero). Infatti, il significato di questo nome è proprio "Dio è sette". Infatti, a livello religioso, il numero 7 ha un grosso significato per i cristiani: rappresenta la completezza (appare molto spesso nella Bibbia infatti, per esempio 7 sono i giorni della creazione) e della perfezione.

Il nome della ragazza non si può tradurre solamente come "Dio è sette", ma anche come "colei che giura per Dio" o "Dio è giuramento"; perciò, si può dire che Elisabetta non ha un significato esatto e preciso, ma ne ha vari.

Elisabetta ha sempre apprezzato il suo nome, non per il significato, ma perché l'ha sempre trovato affascinante. Infatti non le dispiace essere chiamata col nome intero, nonostante relativamente poche persone lo facciano e preferiscano chiamarla "Eli" o "Elisa" (cosa che confonde molte persone che magari non la conoscono bene e pensano si chiami Elisa anziché Elisabetta).

Il suo secondo nome, invece, è Persefone. Infatti, entrambi i fratelli Alesci hanno ricevuto due nomi alla nascita, ma a differenza del fratello maggiore che ha ricevuto il nome di un parente, il nome Persefone fu scelto interamente dalla madre, Carlotta, il quale secondo nome era proprio Demetra. In un modo molto contorto ed esagerato, il loro rapporto ha sempre avuto delle somiglianze con quello che la dea dell'agricoltura ha sempre avuto con la figlia: uno dove esse erano condannate a dividersi per sempre.

Infatti, Persefone nella mitologia greca è la figlia di Demetra e Zeus, la quale viene rapita da Ade, dio degli inferi, e costretta a vivere come regina del regno dei morti durante le due stagioni fredde (autunno ed inverno) causando una terra grigia e sterile a causa del dolore della dea dell'agricoltura, mentre nelle stagioni calde (primavera ed estate) tornava dalla madre e la terra tornava ricca e rigogliosa.

In effetti, a causa della lontananza, Carlotta soffre molto la lontananza dei figli, soprattutto quella di Elisabetta, nonostante abbia voluto lei stessa mandarli via a causa delle problematiche economiche. Certo, a differenza del mito, le due avevano un rapporto traballante, che si alternava a giorni di assoluta vicinanza ed altri di ignorarsi per settimane intere.

Elisabetta non è mai stata amante della mitologia, ma di certo apprezza la particolarità del suo secondo nome, non avendo mai sentito qualcuno con chiamato in tale modo oltre al personaggio mitologico.

#COGNOME ;; Alesci.

La famiglia Alesci ha origini dalla Puglia. I bisnonni paterni di Nicola, infatti, hanno vissuto a Lecce per decenni finché il loro figliolo, Raffaele, non decise di trasferirsi in una delle città italiane più importanti a soli 17 anni, nel 1956.

Si può dire che Raffaele è sempre stato un uomo ambizioso: da bambino sognava in grande, di trasferirsi in qualche città importante come New York, viaggiare e conoscere persone importanti, nonostante egli nacque in una famiglia relativamente povera. Aveva qualche soldo visto che cominciò a lavorare in età giovanissima: si può dire che la sua scelta di lasciare tutto per una sua ambizione sia coraggiosa, soprattutto considerando che a malapena era riuscito a finire le scuole elementari.

Partì quindi per la Lombardia, nella speranza di trovare fortuna; era solamente accompagnato dalla sua fidanzata, Tiziana, con la quale spenderà il resto della sua vita. Entrambi riuscirono ad andare a lavorare e dopo anni a raccimolare soldi, l'uomo riuscì finalmente ad iscriversi in una università a Milano, e dopo molti anni, si laureò in legge. Diventò un avvocato, e si può dire che la sua carriera prese una svolta grandiosa.

I soldi ricevuti da avvocato della difesa lo portarono a vivere una vita sopra le righe mentre riusciva a difendere con successo dei criminali quasi indifendibili. Ma in quel caso, nonostante si trattasse della sua moralità contro i soldi, non poteva rifiutare somme tanto alte.

Non dopo aver vissuto una vita dove vedere delle magliette nuove era un miracolo per lui.

Un milionario self made come si direbbe.

Nel 1976 nacque il suo primo ed unico figlio, Domenico. Si può dire che il figlio era tutto il contrario del padre, nonostante fosse amato da entrambi i genitori; questo vuol dire che se Raffaele aveva faticato a crescere in una vita adeguata, Domenico aveva tutto ciò che voleva, cosa che gli fece addirittura sviluppare un senso di superiorità verso chi non aveva i milioni in banca.

Crebbe quindi in un ambiente dove aveva tutto, e se gli mancava qualcosa, già da bambino si sarebbe lamentato finché non avrebbe avuto ciò che voleva. Studiò anche lui come avvocato, ma Domenico era più interessato alle feste...ed al casinò.

Si può dire che Domenico era un volto familiare a Saint-Vincent, Las Vegas e Montecarlo. Anche i soldi persi lo erano.

Non si può dire Raffaele ne fosse orgoglioso, proprio per questo era convinto che tramite un matrimonio con una ragazza di famiglia ricca, il figliolo potesse rimettersi sulla retta via (e magari, riprendere qualcuno dei soldi spesi nelle macchinette).

Così Domenico, a 28 anni, fu costretto a sposarsi con Carlotta Vincenzi, della stessa età, studiosa di lettere e con il padre che dirigeva una importante banca. La "combo" perfetta se non fosse che entrambi si odiavano; anzi, più che usare il verbo "odiare", si può dire si "tolleravano" solo per il gusto dei soldi e del fare felici i genitori.

Ciò non significa che la nascita dei due figli, fu desiderata dai genitori. Solo dai nonni, soprattutto Raffaele e Tiziana, che speravano fosse la volta buona che il figlio smettesse di giocare tutti i suoi soldi e finire nel tunnel della ludopatia.

#SOPRANNOMI ;;

ELI ;; in poche parole, il modo in cui viene chiamata da chiunque. A praticamente chiunque vengono abbreviati i nomi lunghi, e per Elisabetta non c'è eccezione: non ha mai avuto problemi con esso, alla fine non può arrivarsene e dire «non chiamarmi così, mi piace il mio nome intero» perché sarebbe stupido ed inutile. Alla fine in confidenza ci fa l'abitudine, persino i professori la chiamano Eli, perciò è tranquilla.

ELISA ;; mettiamo in chiaro le cose: il nome Elisa, lei, lo trova bellissimo. Ma odia che molte persone finiscano con lo sbagliare nome e pensare lei si chiami Elisa anziché Elisabetta. Per esempio una volta era andata a casa di una sua cara amica ed ella continuava a chiamarla così e tutti nella sua famiglia avevano pensato fosse quello il suo nome e non quello vero. Vorrebbe solamente le persone non sbagliassero il suo nome continuamente!

LILI ;; solitamente viene chiamata così da suo fratello maggiore e, per via dell'abitudine, anche il fratellino minore a cominciato a chiamarla Lili, essendo più semplice e carino per un bambino piccolo. Lo trova un nomignolo adorabile ed affettuoso, ma solitamente non viene chiamata così da persone esterne.

BETTY/BETTA ;; soprannomi dati dalle sue amiche più strette in modo ironico, alla ricerca di qualche nomignolo da darsi nel tempo libero. Non la chiamano seriamente così, ma lei li trova divertenti e qualche volta decidono di rivolgersi a lei come Betty o Betta; certo, il primo soprannome è più "americano", perciò le piace di più rispetto a Betta.

#ETÀ ;; 17 anni, 17 aprile 2007.

Elisabetta, proprio come il fratello maggiore, è nata a Milano in un ospedale privato, nel bel mezzo della primavera, il 17 aprile del 2007.

Il suo segno zodiacale è l'Ariete essendo nata tra il 21 marzo ed il 20 aprile. Le sue caratteristiche sono ben delineate e sorprendentemente in molte cose, il suo carattere condivide alcuni punti con il suo segno zodiacale. È infatti un segno zodiacale entusiasta, attivo e determinato, nonostante possano esserci dei problemi, cercano sempre di tirarsi su il morale tramite il loro spiccato ottimismo e la loro positività. Gli Ariete amano le novità ed apprezzano i cambiamenti, uscire dalla loro zona di comfort e provare cose nuove. Chi è di questo segno zodiacale è spesso eccessivamente schietto e ferisce facilmente con il loro essere molto diretti, ma soprattutto, è molto testardo, perciò non è una sorpresa che prima di essere sicuri di qualcosa, sbattano la testa finché non si sono convinti. L'essere diretti, per l'Ariete, è un grosso punto negativo, non solo perché spesso con le loro parole feriscono, ma soprattutto perché si prendono rischi di cui potrebbero fare a meno se riflettessero un po' di più prima di agire. Li ripaga però il fatto che sono molto sicuri di sé e coraggiosi di immergersi in nuove situazioni, anche quando si potrebbero trovare "persi".

Essendo nata nel 2007, stando all'oroscopo cinese, Elisabetta è sotto il segno del Maiale. Le persone nate sotto questo segno, sono soggetti generosi e compassionevoli, le quali non avranno problemi a dare una mano alle persone in difficoltà, anche se si tratta di sconosciuti. I Maiale sono determinati, se hanno un obbiettivo prefissato, sanno che lo raggiungeranno sin dall'inizio perché danno tutti loro stessi per realizzare i propri traguardi.
Anche se durante il raggiungimento del loro obbiettivo ci siano dei problemi, i Maiale sanno mantenere calma sorprendente e non entrano in panico di fronte a delle avversità, ma cercano di usare la logica ed uscire da quella situazione in modo pulito, gestendole con una strabiliante attenzione.
Tuttavia, i Maiale non vedono il negativo nelle persone all'inizio, e spesso si ritrovano ad essere colti di sorpresa quando soggetti che credevano in un modo, si rivelano differenti. Attenzione: i Maiale non sono persone ingenue! Sono molto attenti in realtà, ma non sono i tipi da fare scenate di rabbia, e purtroppo preferiscono tenersi le cose dentro, fino al punto di starne male, però.

#ASPETTO FISICO ;;

Elisabetta è sicuramente una bella ragazza, ha alcuni tratti in comune col fratello maggiore mentre altri sono totalmente differenti. Le piace il suo aspetto e si cura per mantenerlo in un buon stato, nonostante abbia un'età molto giovane.

Ha dei lunghi capelli biondi, spesso lasciati sciolti, mentre i suoi occhi hanno un colore chiaro. Ha un naso a patata anche se è visibile una piccola gobba nella parte superiore, le labbra carnose e delle sopracciglia piuttosto lineari. È alta circa un metro e settantasei, il suo corpo è tenuto in forma grazie al workout giornaliero che fa, non avendo abbastanza soldi per andare in palestra. Non ha insicurezze fisiche, perciò non ha mai avuto problemi a mostrare quando andava in spiaggia, ma è ben visibile una cicatrice sulla mano sinistra, presente sin da piccola, quando accidentalmente si tagliò mentre aiutava sua madre ad apparecchiare la tavola e per sbaglio prese un coltello dalla lama anziché dal manico.

Solitamente indossa vestiti coerenti alla stagione: col freddo, immancabili i maglioncini a collo alto abbinati a dei jeans a zampa d'elefante e degli stivali neri, mentre in estate varia dai top più carini che trova alle t-shirt oversize e dei jeans, o sempre a zampa, o shorts. Indossa sempre degli orecchini dorati e a cerchio, braccialetti ma non ama le collane. Ama truccarsi ed è raro che rimanga senza trucco, soprattutto quando esce: mascara, qualche volta anche l'eyeliner, i vari blush e anche dei correttori per nascondere i brufoli, rossetti o lucidalabbra immancabili.

#STORIA ;;

ATTENZIONE: se avete già letto la storia di Nicola, molte parti dell'infanzia saranno ripetute!

L'INFANZIA (2007-2015)
Elisabetta nacque a Milano, in una calda —terribilmente calda— giornata estiva e soleggiata di luglio, precisamente il 15, nel 2007. Proprio come suo fratello maggiore, per via del suo status sociale, naturalmente, ha avuto la fortuna di nascere in un ospedale privato, dove i migliori medici della città erano pagati dalla famiglia Alesci per provvedere le migliori cure ancora prima del parto di sua madre, Carlotta.

La famiglia in cui nacque era tutto tranne funzionale. Sua madre, Carlotta Arcangeli, studiava lettere ancora in una importante università di Milano; questa non è assolutamente una cosa negativa se non fosse che ella non aveva alcuna intenzione di trovare un lavoro effettivo, avendo già gli agi di una grande ricchezza ereditata dai genitori. Infatti, suo padre Giancarlo gestiva una banca mentre sua madre, Helen, era una ereditiera visto che i suoi avi erano importanti nobili, i quali avevano tenuto una grande ricchezza da parte, ereditata tutta dalla donna alla morte del proprio padre (il nonno di Carlotta, per intenderci). Anzi, in realtà, Carlotta voleva continuare a proseguire il più possibile il suo percorso di studi perché era l'unica cosa che la distraeva dal matrimonio forzato dai suoi genitori.

Elisabetta, a differenza di suo fratello Nicola, era certamente più amata da parte della madre. Infatti, se con Nicola la relazione con Domenico era tanto fresca e Carlotta era frustrata, sofferente ed arrabbiata, dopo due anni la donna era arrivata a patti con il dover accettare una relazione che non voleva ed accolse Elisabetta con più affetto ma anche con una rabbia interna che la portò ad avere costanti avvicinamenti e distacchi con la figlia.

E cosa dire di Domenico Alesci, la quale reputazione non era delle migliori; cresciuto nella beata ricchezza sudata dai genitori, aveva sempre avuto un senso di superiorità nei riguardi di chi non aveva i suoi stessi soldi. Frequentava sin da ragazzino compagnie composte da gente davvero ricca e davvero importante nella società, come figli di importanti professori, politici o anche di avvocati, proprio come lui. Suo padre, Raffaele, era noto e rispettato nella società, era un avvocato difensore, che spesso difendeva gente piuttosto ricca ed importante, la quale avrebbe pagato delle belle somme per farsi difendere da un esperto nel campo e ripulirsi la fedina penale e la reputazione. Crescendo in questo ambiente, Domenico aveva tutti gli agi e le fortune, e tanti soldi; nonostante i suoi genitori provenissero da famiglie umili ed avessero acquisito quella importanza da soli, non gli avevano mai insegnato il significato della parola "umiltà" e di "risparmiare". Lui, ricco sfondato, era convinto di non avere problemi a spendere, per questo era difficile —impossibile, direi— vederlo con abiti che non fossero di marca, orologi di lusso ed occhiali da sole con i nomi dei brand ovunque.

Frequentando sempre persone ricche, Domenico viaggiò. E viaggiando, conobbe altre persone, ancora più ricche, che a spendere e perdere non avrebbero avuto chissà che problemi. Ma quelli erano miliardari; lui aveva i soldi di suo padre, che non erano nemmeno dieci milioni; e considerando che lui spendeva migliaia per cose futili, papà Raffaele non era così orgoglioso.

La relazione tra Domenico e Carlotta era sempre stata terribile. I genitori li fecero sposare con il solo obbiettivo di avere degli eredi ricchi ed avere anche delle garanzie; ciò non significa che Raffaele Alesci, in quel matrimonio, ci sperava seriamente che facesse riprendere il figlio dalla ludopatia. Si immaginava che Carlotta lo facesse ragionare, e visto che il nonno di Nicola era abbastanza chiuso mentalmente, l'idea di mandare il figlio in qualche centro o farlo andare in terapia per aiutarlo ad uscire dalla malattia che era la ludopatia, non gli balenava nemmeno nell'anticamera del cervello. Domenico aveva sempre avuto popolarità con le donne: non perché fosse bello, ma perché aveva il cosiddetto "charm" e la sicurezza innata nonostante il suo aspetto fisico non fosse il più attraente; Carlotta invece già un fidanzato ce l'aveva, e quando si ritrovò ad essere obbligata a sposarsi con un uomo come Domenico, fu distrutta. Questa è infatti la prima ragione per la quale lo odiava; lui, invece, odiava Carlotta per il semplice fatto che si sentiva "costretto", la vita matrimoniale non faceva mica per lui, soprattutto se con una donna verso la quale non avesse mai provato interesse.

Elisabetta quindi nacque in un ambiente di odio tra i suoi genitori, con un fratello che provava una forte gelosia nei suoi riguardi perché lei aveva più attenzioni materne. Ed effettivamente era vero, da bambina riceveva una marea di attenzioni da parte di Carlotta. Infatti, quando la donna partiva per viaggi di "business" (tradotti come vacanze, dove lei voleva starsene lontano dal marito il più possibile), si portava dietro la bambina. I ricordi attualmente sono un po' offuscati, ma Elisabetta ancora ricorda la brezza marina delle isole Hawaii in cui la famiglia materna possedeva una casa o la bellissima Parigi, dove ancora adesso, vicina alla sua maggiore età di solo pochissimi anni, spera di tornare; lo desidera, i ricordi di quelle vacanze sono così belli per lei. Niente litigi, niente odio, solo sua madre sdraiata su una sedia sotto l'ombrellone mentre la bambina si dilettava nella costruzione di castelli di sabbia e lotte contro l'acqua dell'oceano. Con sé conserva ancora delle conchiglie che aveva trovato sul bagnasciuga, e quanto sorride non appena le rivede.

Ma tutto ciò che è bello dura poco. Se per i primi anni di vita di Elisabetta il rapporto con la mamma era stretto, verso i suoi cinque anni, ci fu un cambio radicale: i litigi causati da un divorzio in avvicinamenti si erano amplificati ed erano aumentati, le urla dei genitori arrivavano alle orecchie della piccola Elisabetta, che venivano coperte dalle mani del fratello maggiore nel tentativo di non sentire un altro dei suoi pianti. Sua madre cominciò ad allontanarsi da tutto e tutti, partendo da sola per i suoi viaggi, ed Elisabetta rimaneva a casa con la nostalgia del mare e la compagnia di suo fratello Nicola, il quale cominciò ad avvicinarsi a lei sempre di più, allontanando i sentimenti di gelosia ed invidia che provava da bambino. Fu così che nacque un rapporto di genuina fiducia ed affetto tra i due fratelli Alesci, che furono l'uno la spalla dell'altro in quel periodo di grande sofferenza e paura. Per Elisabetta, Nicola è il fratello maggiore migliore che lei poteva chiedere e ciò lo portò ad avere un rapporto genuinamente positivo. Nonostante ciò, anche se cercava di nasconderlo perché non voleva sentire le urla dei genitori, ad Elisabetta mancavano le attenzioni della mamma, le mancavano le loro divertenti vacanze insieme, magari con Nicola, il quale passava sempre le estati in compagnia dei nonni e distante dal resto della "famiglia" (ma mai avrebbero potuto essere una famiglia tutti e quattro, non quando i loro genitori non avevano la tipica storia d'amore, ma solo tanto odio e persone che li forzavano).

LA VITA CON CARLOTTA (2015-2018)
L'assenza di Domenico era pesante nelle vite della "famiglia" che erano i quattro, ma con la morte di Raffaele? Quello fu il clou della lontananza di egli dai due figli. Infatti, Raffaele morì a causa di un arresto cardiaco e ciò lasciò Tiziana vedova; ella si trasferì in Svizzera per staccare dal dolore, mentre Domenico si chiuse in sé. Anzi, si chiuse al casinò. I soldi di famiglia erano stati tutti spesi da Domenico, ed egli stava prendendo le grandi somme anche dal conto condiviso con Carlotta.

Quella fu l'ultima spiaggia perché Domenico si era indebitato centinaia di migliaia di euro mentre Carlotta era distrutta dalla mancanza enorme di soldi causata da un uomo che nemmeno amava. Così, finalmente, divorziarono nel 2016 e a malincuore la donna dovette prendersi a carico i due figli, nonostante avesse la consapevolezza che non avesse abbastanza soldi per crescerli in modo decenti. Lasciarono Milano e si trasferirono in una cittadina in provincia, dove l'affitto di un appartamento costava relativamente meno rispetto ad una villa nella zona più facoltosa del capoluogo lombardo. Elisabetta e Nicola cominciarono a frequentare quindi una scuola pubblica, finendo (e cominciando) le medie lì.

Per Elisabetta, fu una ventata d'aria fresca: lei naturalmente aveva solo frequentato le scuole elementari a Milano, ma l'ambiente era chiaramente diverso, soprattutto passando da una scuola privata ad una pubblica. Certo, a Milano era svantaggiata, ma fu nella cittadina in cui andò a vivere che trovò dei veri amici con i quali lei legò davvero tanto e non fu un trauma cambiare città e cambiare persone che conosceva. Infatti, lì cominciò ad aprirsi molto di più con i ragazzi della sua età, uscendo spesso con loro, nonostante la giovane età: ma lei si divertiva, era allegra e spensierata, non c'erano i litigi giornalieri dei genitori. In più, era con le due persone con cui voleva stare: Nicola e Carlotta. Non gli interessava di Domenico, perché lui mai c'era stato e considerando che a malapena si ricordava il nome dell'uomo...non le dispiaceva, stava bene. Di sicuro le domande su «dove si trova tuo papà?» e «come mai tuo papà non c'è?» la mettevano a disagio, ma era niente in confronto a ciò che avrebbe dovuto sorbirsi se i genitori fossero rimasti insieme.

La mancanza di soldi, però, non era una cosa da ignorare. Carlotta, che ambiva ad un lavoro importante, si ritrovò a non avere più le stesse possibilità e cominciò a cambiare decine e decine di lavori in tre anni esatti, facendone anche tre in un giorno. Chiaramente non era facile ed i due, ragazzini, dovevano crescere in fretta per abituarsi a quella nuova vita, totalmente diversa da quella in cui erano nati. L'assenza di Carlotta era enorme, ma ciò avvicinò i due fratelli ancora di più: cominciarono ad andare insieme a scuola e per Elisabetta, Nicola fu una figura di riferimento a quel punto. Lui le insegnava tutto: come preparare da mangiare, come pulire casa, come andare in bicicletta ed anche come riparare una televisione rotta.

Ma Domenico, il quale era sommerso da debiti e problemi finanziari? Lui si era ridotto a fare una scelta: andarsene o vivere una vita da senzatetto. Non aveva nemmeno più soldi da giocare e tentare la fortuna, di certo non voleva andare in carcere per rubare soldi. Contattò quindi alcuni parenti lontani che vivevano in Puglia, partì senza dare notizie e andò a vivere da loro; non aveva lavoro, non aveva nemmeno una buona reputazione per fare carriera da avvocato, ma fu fortunato quando incontrò Aurelia. Aurelia era una donna di qualche anno più giovane che lavorava nella polizia di Bari, con molti più soldi, e della quale lui si innamorò. Cominciarono una relazione e lui andò a vivere a casa di ella, ritrovandosi con una reputazione molto più alta; Domenico quindi piano piano trovò un lavoro come benzinaio in una stazione di servizio vicino alla città pugliese, riuscendo a trarre qualche guadagno.

IL TRASFERIMENTO (2019-2020)
Carlotta aveva davvero dei problemi economici a quel punto, nonostante tutti i lavori che cercava di fare per favorire uno stile di vita decente ai due figli, e raggiunse un punto dove era consapevole di non poterli crescere. Riuscì a mettersi quindi in contatto con Domenico, che nemmeno aveva cambiato numero nel suo vano tentativo di abbandonare la sua vita passata, e fu a quel punto che lo pregò di prendersi cura dei figli finché lei non avrebbe trovato un lavoro stabile ed abbastanza soldi da usare. Fu difficile convincere l'uomo visto che mai aveva accennato ad Aurelia di avere due figli di cui mai si era preso cura ed una ex moglie, ma la donna comprese la situazione ed accettò di ospitare i due figli dell'uomo a casa sua, nonostante a quei tempi, nel 2019, fosse incinta. Il fatto era che né Elisabetta né Nicola volevano stare col padre, di cui a malapena ricordavano il nome, ma Carlotta si ritrovò costretta a forzare i due e metterli su un treno diretto a Bari, coi loro vestiti ed oggetti personali nelle loro valigie. Il viaggio fu...terribile, decisamente. Elisabetta piangeva, Nicola non aveva idea come calmarla e quando raggiunsero il capoluogo pugliese dopo ore intere di viaggio e tanto caldo afoso, nemmeno era presente Domenico, ma Aurelia. Ovviamente i due non la riconobbero e furono spaventati quando lei gli disse di salire in macchina, soprattutto dopo gli insegnamenti di loro madre di non fidarsi degli sconosciuti. Furono però molto più calmi quando effettivamente a casa c'era loro padre, il quale gli chiese di ricordare loro i nomi: fu umiliante per i due, ma capirono che dovevano convivere con quella brutta situazione.

La vita con Domenico ed Aurelia era...tosta. Aurelia tanto quanto era almeno rispettosa e non li trattava come due elemosinanti, nonostante non fosse entusiasta di avere due ragazzini in piena crisi adolescenziale a casa mentre era incinta. Domenico, invece, avrebbe preferito essere in qualunque altro posto invece con due figli che mai aveva voluto: ci litigava spesso con entrambi ed era un miracolo non arrivasse anche alle mani, ma quasi successe.

In tutta verità, dopo aver finalmente trovato la sua stabilità in Lombardia, per Elisabetta fu un vero e proprio trauma compiere un altro cambio così radicale ed andarsene in un'altra regione, a chilometri e chilometri lontana da quella in cui era cresciuta. Dopo aver trovato amici, persone di cui si poteva fidare e poteva passare il suo tempo libero, si ritrova in un'altra scuola, un'altra città e in un'altra famiglia, per quanto avesse legami di sangue con Domenico. Dopo quell'estate, dopotutto, Elisabetta doveva fare la terza media, sognava di scegliere il liceo con le sue migliori amiche, ed invece eccola a lasciare tutto d'un tratto; in più, nonostante avessero la possibilità di telefonarsi e scriversi, per qualche ragione era difficile mantenere i rapporti e da un giorno all'altro la ragazzina si ritrovò a perdere tutti i suoi amici.

Invece, stare a casa con Domenico ed Aurelia? Per lei era orribile, proprio come per Nicola. Lei era una adolescente arrabbiata, col cuore spezzato perché l'unica persona su cui poteva contare era suo fratello, e doveva gestire una vita con un padre che mai c'era stato ed una matrigna incinta ed in piena crisi ormonale. Nonostante ciò, doveva spezzare una lancia a favore di Aurelia: per quanto ella non fosse sua madre, fu l'unica che cercò di farla sentire a suo agio nella nuova casa. Certo, molte volte era insopportabile, ma fu lei a proporre di comprarle un letto come piaceva a lei, dei vestiti come piacevano a lei e persino insegnarle a truccarsi. Lentamente, Elisabetta si affezionò un po' alla donna, nonostante odiasse ugualmente dover stare lì a Bari, ma fu grata della sua presenza.

Quando cominciò la nuova scuola a Bari, Elisabetta veniva ignorata da tutti. Può dire di aver passato nove mesi scolastici di inferno, ignorata da tutti i suoi compagni di classe, guardata male e venendo anche presa d mira per la sua timidezza. Però, fortunatamente, finì le medie col massimo dei voti. Ciò però la portò anche a toccare il punto dove il rapporto con suo fratello si stava sgretolando del tutto: infatti, lui usciva coi suoi nuovi amici mentre lei veniva esclusa. In più, lui spesso tornava a casa in degli stati dove era più che palese avesse toccato sostanze illegali e lei voleva fingere di non vedere per non litigare e non far arrabbiare Domenico con Nicola.

NUOVA VITA (2020-2024)
Cominciare il liceo, però, portò anche dei cambiamenti positivi. Iniziò a frequentare un linguistico essendo appassionata di lingue straniere e fu lì che conobbe dei nuovi amici e delle nuove amiche. In generale, ha lentamente trovato una stabilità a livello scolastico e delle amicizie, anche se mai riuscirà a comparare al livello familiare che aveva quando viveva con la madre ed il fratello.

In effetti, le manca molto sua mamma nonostante abbia legato con la matrigna e spesso le scrive messaggi, alla quale però Carlotta risponde raramente: ciò fa stare Elisabetta particolarmente male perché sa che attualmente sua mamma ha dei grossi problemi economici, e si sente impotente a non riuscire ad aiutarla. Vorrebbe solo rendersi utile ma la donna nemmeno risponde alle sue telefonate e spesso la bionda piange per questa ragione, perché le manca la sua mamma. Con Aurelia ed il nuovo arrivato alla famiglia, Nicolò, il figlio del padre e della matrigna, ha un buon rapporto. Soprattutto col fratellino minore, il suo senso materno si è attivato, portandola a giocare spesso col bambino, facendogli compagnia e cercando di farlo calmare quando piange, soprattutto quando Aurelia non è a casa per via del lavoro. Le piace fare la sorella maggiore con Nicolò, è un bambino dolcissimo e adorabile (nonostante abbia come padre Domenico, sorpendentemente) e lui vuole sempre giocare coi fratelli maggiori.

Nonostante con Nicola, Elisabetta ha sempre avuto un rapporto favoloso, da quando lui ha cominciato a fare uso di droghe si sono completamente distaccati visto che si sentiva in modo terribile a vederlo così. In più, visto che lui aveva degli sbalzi d'umore causati da quelle sostanze, lei nemmeno voleva stare con lui e ritrovarsi a litigare ogni volta. Quando lui andò in riabilitazione, la ragazza andò spesso a trovarlo però e si sentiva orgogliosa che lui stesse facendo dei passi avanti, anche se era stato obbligato dal padre; su questo argomento, lei rispetta un minimo il padre, perché era terrorizzata che se Nicola fosse andato avanti...beh, adesso si troverebbe qualche metro sotto terra. Attualmente hanno legato nuovamente dopo che lui è uscito dal centro e cerca sempre di tenerlo d'occhio perché è terrorizzata possa ricadere in quel tunnel.

Con Domenico, invece, non c'è mai stato e mai esisterà un rapporto padre figlia come lei ha sempre sognato di avere, anche ora che vivono sotto lo stesso tetto e lui non è più sposato con Carlotta. Infatti, nonostante interagiscano molto più spesso e qualche volta ridano a delle stupidaggini insieme, tutto è chiaramente molto teso. Non c'è mai quel «Tesoro, ti voglio bene» o «Papà, ti voglio bene» e lei odia questa cosa perché vorrebbe solamente dei rapporti normali con la sua famiglia. Non vuole odiare suo padre come fa Nicola, ma di certo non riesce nemmeno ad amarlo come una figlia amerebbe un padre.

Elisabetta, attualmente, grazie alla scuola riesce a fare diversi viaggi e ciò le permette di "staccare" molto dalla vita in famiglia; soprattutto, è riuscita a tornare a Milano a maggio di quest'anno e può ammettere che ha provato un po' di nostalgia a stare nella città in cui è nata e cresciuta, nonostante i tanti proboemi e gli avvenimenti negativi successi quando lei viveva lì. Però, è felice di aver trovato nuove amicizie a Bari e nonostante le possa mancare la vita vissuta da piccola.

#CARATTERE ;;

Elisabetta, sin da piccola, ha sempre avuto una personalità estroversa e socievole. Generalmente non è mai stato difficile per lei fare amicizia, finché naturalmente non riceve risposte dall'altra parte (già successo quando si trasferì a Bari il primo anno: veniva ignorata, e nonostante il suo carattere aperto, ha deciso di non interagire per sua scelta. Infatti, se qualcuno non vuole parlare con lei, decide semplicemente di non aver nulla a che fare con l'altra persona). È solare, una delle sue caratteristiche è il sorriso entusiasta sulle sue labbra ogni volta che ha un'interazione positiva; si eccita per le piccole cose, un semplice sorriso o una battuta che la faccia ridere e la sua giornata, anche se incominciata in modo grigio e triste, si può trasformare in un giorno bellissimo per lei. Loquace, riesce ad intrattenere facilmente una conversazione, anche se potrebbe risultare logorroica e fastidiosa per il suo costante entusiasmo riguardo qualsiasi cosa; non riesce a stare ferma un attimo, è iperattiva e vuole fare così tante cose ogni giorno che si sente delusa se le cose che fa sono solo la metà anziché tutte: purtroppo, una sua grande pecca, è la sua disorganizzazione. Infatti è difficile per lei organizzarsi, non riesce a darsi tempi e tappe, non riuscirebbe mai a seguire una scaletta. La sua positività è spesso contagiosa, infatti lei cerca sempre di vedere i suoi amici o i suoi cari sorridere, ci prova in ogni modo perché lei si affeziona in modo rapido alle persone. Qualcuno la chiamerebbe una sfortuna quando si tratta di dare fiducia così facilmente, e nonostante Elisabetta ne sia perfettamente consapevole, non riesce a farne a meno: lei darebbe fiducia anche ad un sasso se esso si mostrasse gentile nei suoi riguardi, ha sempre dato grande importanza al primo approccio che gli altri hanno verso di lei. Ma invece, il suo primo approccio con gli sconosciuti? Positivo, cerca sempre la comunicazione e di trovare qualcosa in comune con l'interlocutore, nella speranza di creare un bel rapporto e lasciare un ricordo buono di sé nelle menti degli altri. Le piace fare una bella figura, sia col suo carattere, sia col suo aspetto: infatti cerca sempre di curarsi e sentirsi a suo agio con il suo corpo; lei stessa dà molta importanza a ciò che vede esteriormente di una persona, ha dei pregiudizi ben chiari nonostante cerchi di apparire sempre positiva e simpatica. La cura del proprio corpo, l'abbigliamento, i capelli, le mani, ogni singola cosa passa sotto il suo sguardo cauto, e per sua fortuna riesce a non risultare come il tipo di persona che giudica. Ma lo fa, certo che lo fa.

Nonostante ciò, è terribilmente permalosa: odia quando qualcuno fa delle battutine su di lei, ed odia ancora di più quando qualcuno si difende dicendo fosse uno scherzo. Non le piacciono le prese in giro e non le piace la gente che non riesce a prenderla seriamente solo perché lei cerca di essere sempre ottimista; si offende facilmente e non sta in silenzio: spesso lo fa notare che non ha apprezzato le parole ricevute, non ci pensa due volte. È diretta quando si tratta di lei, non ci pensa due volte a difendersi dall'ironia troppo affilata degli altri. In effetti, nonostante sia contraddistinta dal suo solito entusiasmo e la sua grande fiducia per i suoi cari, Elisabetta è sempre sulla difensiva se sente qualcosa che non le piace detto da parte di una persona a cui lei tiene.

La bionda ha sempre avuto un istinto materno verso i suoi amici ed è spesso protettiva, sempre pronta a dare sostegno ai suoi amici se sono giù di morale o semplicemente hanno bisogno di un abbraccio. Predilige il contatto fisico, perciò non è una sorpresa che abbracci i suoi amici dal nulla e senza una buona ragione. È difficile che Elisabetta agisca con la logica, in effetti, lei lo fa raramente: è sempre stata impulsiva, le sue emozioni hanno sempre avuto la meglio sulla sua personalità entusiasta e spesso si è ritrovata a fare delle azioni sbagliate (e che hanno avuto grosse conseguenze) senza pensarci due volte: per esempio, preferirebbe prendersi cura dei suoi amici durante una sbronza o divertirsi anche lei? Sceglierebbe mille volte la seconda volta, solo perché lei effettivamente preferirebbe il divertimento anziché scegliere con attenzione cosa fare. È dura per lei comportarsi come una persona diligente ed attenta, non lo è mai stata e mai lo sarà, probabilmente. La sua giustificazione è che le piace vivere la vita al meglio e nel modo più completo possibile, senza doversi preoccupare di ogni cosa, e per quanto sia una scelta rispettabile, tutti le dicono che dovrebbe anche essere realistica e seria. Il suo istinto ed i suoi sentimenti primeggiano sempre nonostante possa darsi l'obbiettivo di provarci. Parlando di obbiettivi, Elisabetta è sicuramente una persona determinata a raggiungerci e realizzarsi a livello personale, ma in qualche caso preferirebbe affidarsi all'utilizzo di metodi più sporchi anziché fare degli errori; lei vuole risultare sempre perfetta dopotutto, vuole sentirsi meglio degli altri solo per una sua personale soddisfazione, ma mai ci riesce, mai riesce a raggiungere quel livello di adorazione per sé stessa. Preferisce puntare il dito e si può dire che ama i dibattiti. In un modo contorto, le piace anche litigare, discutere, fare sentire la sua opinione a tutti e correggere le persone che lei è sicura stiano sbagliando. È una provocatrice, se qualcuno si sta arrabbiando lei insiste a fare infuriare la persona con le sue istigazioni ed il suo atteggiamento di pura sfida. Vuole rivaleggiare, arrabbiarsi: lo usa più come un metodo di sfogo, a dirla tutta. Litigare la aiuta a tirare fuori tutta quella frustrazione accumulatasi nel suo cuore per anni e si sente soddisfatta dopo essersi arrabbiata perché sente di essersi tolta un peso dal cuore.

Elisabetta ha sempre provato una grande sicurezza nei riguardi di sé stessa, ma sotto sotto, ha sempre il terrore di sbagliare. Forse è proprio per questo che ha il bisogno di primeggiare di fronte agli altri, perché non vuole sentirsi dire di aver fatto degli errori, vuole l'approvazione altrui in ogni cosa che fa. Vuole la rassicurazione degli altri e la richiede in modo indiretto, magari con un sorriso un po' insistente o osservando una persona per un lasso di tempo più lungo del solito.

È una ragazza astuta, spesso riesce ad uscire dalle situazioni spiacevoli ed ad essere abbastanza convincente. In effetti è davvero molto convincente, sa come avere quello che vuole e di certo è una buona attrice. Elisabetta, soprattutto dopo ciò che ha vissuto da piccola, ha sempre dato una grande importanza al denaro e non è una sorpresa cerchi sempre di tenere bene i soldi ed usarli in modo intelligente, senza spenderli tutti in un baleno. Anche se sbagliato, anche con le persone, fa attenzione ai soldi che possiedono, e per quanto brutto sia da dire, si tiene vicino chi ne ha di più conoscendo bene le problematiche economiche familiari e sa di potersi fidare in caso abbia dei grossi problemi; ha sempre avuto il terrore di trovarsi in strada dopotutto, non ha idea di dove si trovi attualmente sua madre, se è stata sfrattata o se riesce ancora a vivere una vita decente, ma visto che ella le ha sempre ricordato l'importanza del denaro, è naturale i suoi "insegnamenti" abbiano raggiunto anche il cervello della ragazza. Molti pensano che Elisabetta sia ingenua e cercano di approfittarsi della sua genuinità e la sua gentilezza, ma non è stupida, assolutamente no: nonostante si fidi facilmente, sa quando deve fare attenzione ad una persona e sa come difendersi, è molto attenta.

Nei brutti momenti, quando si rattrista, Elisabetta, non è brava a nasconderlo, anzi. È facile leggere le sue emozioni, soprattutto quando il suo morale tocca il pavimento. Odia sia così facile capire come si senta in un determinato momento, ma i suoi sentimenti sono sempre stati palesi agli occhi di tutti, ogni suo alto e basso è facilmente leggibile. Nei momenti dove lei è giù moralmente, ha chiaramente un'espressione nervosa e chiaramente si riesce a vedere la sua faccia triste, è dipinto su tutta la sua faccia. Qualcuno la chiamerebbe drammatica, ma semplicemente lei dimostra così i suoi sentimenti, in modo ovvio.

#COSA NE PENSA DEL GRAVE E DELLE SORELLE MORTMAN ;;

Deve ammetterlo, è andata diverse volte al Grave. Non ha mai toccato droghe vista l'esperienza con fratello, ma per una persona che ama le feste, è difficile esca coi suoi amici senza andare al Grave, ma non è un'assidua cliente del posto. Solitamente si beve una o due birre e balla, sennò si diletta a scattare qualche foto con i suoi amici. Il posto le piace, ma odia il modo in cui le sostanze stupefacenti girano in modo così semplice, perciò la sua opinione positiva del locale è buona fino ad un certo punto, solo quando si tratta di divertirsi senza esagerare.

Riguardo le sorelle, ha avuto l'occasione di parlarci qualche volta, ma non può dire conoscesse le Mortman abbastanza, soprattutto Josephine. Lei le ha sempre dato un'aura misteriosa, come se sapesse qualcosa su Elisabetta di cui nemmeno la bionda stessa ne era a conoscenza. La sorprendeva, ma non le sembrava una persona cattiva, e questo vale anche per Elise. Nonostante ciò, la scomparsa di Josephine l'ha lasciata senza parole: Elise non le sembra il tipo di persona da fare del male alla sorella, perciò secondo Elisabetta, le accuse sono ingiuste ed infondate.

#AMICIZIE&&RELAZIONI ;;

LIBERA!! (Ci si può accordare per i rapporti, lei è molto estroversa quindi è facile conosca un po' di persone!)

#CURIOSITÀ ;;

I. FOTOGRAFIA.
Elisabetta ama la fotografia, è sempre stata una delle sue passioni più grandi sin da quando era bambina; non è una sorpresa sia stata anche l'argomento della tesina portata al suo esame di terza media anni fa. Possiede due fotocamere, una digitale acquistata più per "l'aesthetic" delle foto, mentre un'altra che scatta le foto in formato polaroid. Poi, naturalmente, utilizza sempre il suo telefono, che porta molto più spesso con sé rispetto alle fotocamere, che occupano spazio nella sua borsa. Solitamente le usa per occasioni speciali. È un'amante della fotografia e le piace condividere le sue foto anche online: infatti ha un account su Instagram chiamato beautyfrommyeyes dove pubblica le sue foto preferite ed ha anche diversi followers dal mondo. Le sue foto variano dai poi semplici tramonti o paesaggi marittimi alle persone a cui vuole bene, feste, anche qualche immagine scattata all'interno del Grave.

II. STUDI E LAVORO.
Elisabetta frequenta un liceo linguistico per via del suo interesse nel conoscere le lingue e lavorare in futuro in un settore che le permetta di avvicinarsi a nuove culture e viaggiare molto. Lei ama viaggiare, nonostante le sia difficile per via delle poche possibilità economiche, ma grazie al suo gruppo di amici è riuscita a fare qualche esperienza per l'Italia, nonostante significasse dormire in macchina, avere pochi soldi e fidarsi degli sconosciuti quando si ritrovano ad avere problemi per il viaggio. Nel tempo libero, Elisabetta riesce a lavorare come modella: ovvio che non è una supermodella del calibro di una Naomi o una Kate, ma ha fatto diversi shooting per diverse agenzie di vestiti, scarpe e persino per unghie. Si diverte nonostante prenda relativamente poco, quasi una mancia, però ha conosciuto diverse persone con cui si è trovata bene e non rifiuterebbe mai dei soldi posando per degli abiti.

III. COSA LE PIACE (VARIO).
— Il mare                     — Le torte
— I viaggi                     — L'estate
— Imparare nuove lingue (oltre all'italiano, sa parlare bene l'inglese, lo spagnolo, il francese, il tedesco e sa un po' di portoghese)
— La fotografia          — La moda
— Le polaroid              — Le feste
— Tutto ciò che riguarda gli anni '90/2000
— I film vecchi             — Le macchine
— Fare viaggi lunghi     — Fare regali
— Giocare a carte       — La musica (i suoi gusti variano molto spesso, dalla canzone più da discoteca possibile a quelle degli anni '80)
— La sua collezione di calamite comprate in ogni luogo che ha potuto visitare
— Parlare di qualsiasi suo interesse con i suoi amici
— Avere dibattiti          — I make-up

IV. COSA NON LE PIACE (VARIO).
— La primavera (ha una forte allergia al polline)
— I cibi amari                — Le amarene
— Stare ferma troppo a lungo
— I film horror              — Sudare
— Gli insetti                   — Non essere ascoltata quando parla
— Non fare niente         — Annoiarsi
— Bevande gasate        — Tutte le persone che cercando di approfittarsi della sua fiducia e della sua gentilezza
— Foto venute male      — Avere voti bassi
— I bambini che urlano 24/7 (ovviamente escludendo sua nipote, qualche urla da parte di Dafne la sa sopportare)
— Amici falsi                  — Sporcarsi




















ANGOLO AUTRICE.
Alla fine eccomi a pubblicare anche Elisabetta perché necessitavo ci creare anche lei! Perciò ora KamyWatchesYou ti ritroverai con due miei OC che sono praticamente opposti e 7000 parole in più :(
PERÒ PERÒ lei per fortuna è molto meno problematica del Nico, quindi è pronta a più traumi in caso😭
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