Tom Holland
Sono quasi sicura di essere arrivata in ritardo per prendere il treno, ma quando varco la soglia della stazione mi stupisco vedendolo ancora fermo, prendo il biglietto dalla tasca lo mostro al controllore e lui mi fa salire in fretta.
Questo vagone e mezzo vuoto, ma d'altronde sono appena le due di notte chi è in giro a quest'ora ? Ci sono solo un gruppetto di uomini di mezza età, che non perdono tempo a ridere alla mia presenza e sogghignare. Invece seduto davanti c'è un ragazzo credo della mia età con tanti fogli accanto a sé e il cappuccio della felpa alla testa perciò non mi permette di vedere bene il suo viso. Lo supero prendendo il posto al centro spiaccicandomi contro al finestrino. E molto tardi è stare qui da sola con quei tipi ambigui li dietro non mi fa stare sicura per niente.
Non era mia intenzione tornare a casa così tardi ma ho dovuto.
Cerco di reprimere i pensieri brutti dalla mia testa, ricordandomi quanto amo girare in treno con della buona musica all'orecchie e le stradine che mi passano di fianco, ma non adesso, adesso mi sembra tutto molto cupo e tenebroso. Mi ricorda tanto Harry Potter quando sale sul Nottetempo in viaggio per Hogwarts, con quei tizi strani.
Gli uomini dietro aumentano il volume della voce e mi rendo conto ben presto che adesso il tema della loro conversazione sono io. Comincia a venirmi il panico ha pensare se magari potessero seguirmi una volta scesa, dovevo fermarmi in un'albergo li vicino non dovevo salire qui così tardi.
Continua così per altri 10 minuti finché finalmente il treno si ferma in un'altra stazione, proprio la mia. Raccolgo il mio zaino su per la spalla e mi affretto a scendere senza voltarmi mai indietro. Di botto qualcuno mi mette una mano in spalla. Mi giro di scatto lo guardo male non capendo il suo comportamento ma sinceramente mi rilasso subito riconoscendo il ragazzo davanti a me.
<< Tom, ma eri tu ? >> esclamo a bassa voce scioccata.
<< Non ti avevo riconosciuta con quel cappuccio >> mi risponde lui stringendomi in fretta in un abbraccio.
Tom e un amico fidato dal ormai qualche mese.
<< Ti stavano giù seguendo, se sei con me non ti faranno nulla >> mi dice poi a basso volume una volta staccato dall'abbraccio.
Mi metto finalmente l'anima in pace voltandomi notando i tizi fermi che ci guardano, emetto in sospiro di sollievo girandomi verso il ragazzo per ringraziarlo.
<< Grazie mille davvero >> gli dico.
<< Non c'è di che >>
Una volta svoltato l'angolo il suo braccio lascia la presa sulla mia spalla affiancandomi.
<< Come mai sola qui ? In questa zona poi >> mi dice.
<< Lo so hai ragione, ho dovuto la strada era lunghissima e avevo fretta di tornare a casa, non volevo dormire in un'albergo. >> gli rispondo.
<< Capisco, dai ti accompagno a casa >> mi dice sorridendo rimettendo il braccio sulla mia spalla.
*************
<< Tom sei al secondo bicchiere penso possa bastare >> dico togliendogli dalle mani il bicchiere ormai vuoto.
Tom mi guarda facendo il broncio e poggia la testa allo schienale del divano bianco lasciandosi andare ad un sospiro. Io mi metto accanto a lui nella stessa posizione guardandolo.
<< Non avrò mai quella parte >> dice di botto tra i suoi pensieri.
Mi giro verso di lui, guardando il suo profilo perfetto, gli sposto un ciuffo di capelli di lato e gli sorrido quando volta lo sguardo verso di me.
<< Tu sei perfetto per quella parte. Ti prenderanno fidati di me >> mi sento di dire.
Tom mi sorride ancora di più e mi stringe in un'abbraccio caloroso, stringendomi forte forte, rimango appoggiata a lui cullata dal suo calore, e mi rilasso subito. Ma il momento relax svanisce subito dato che il telefono di Tom ha cominciato ha suonare. Ci mette qualche secondo per trovarlo tra il divano e le coperte e poi mi guarda sgranando gli occhi.
<< È il mio agente >> esclama scioccato col telefono in mano che ancora suona.
<< Ma rispondi muoviti >> urlo mettendomi a gambe incrociate.
Lui con le mani tremanti rispondere immediatamente e comincia una chiacchierata con il suo agente, mi mordicchio le unghie agitata per lui. Tom poco dopo annuisce ascoltando le sue parole, cammina avanti e indietro e tortura i suoi poveri capelli tirandoli da una parte all'altra, è molto agitato.
<< Ok ok è fantastico, grazie mille, arrivederci >> dice all'improvviso chiudendo la chiamata.
Lo guardo fisso negli occhi non stando nella pelle di sentire la risposta, non capisco il suo sguardo, mi fissa come se avesse visto un fantasma.
<< Tom ? Allora? >> gli dico impaziente.
Il suo viso che prima sembrava scicocato adesso prende una piega diversa, mi fa un sorriso che va da una guancia all'altra e deduco vivamente che abbia ottenuto la parte.
<< Non ci posso credere >> esclamo correndogli in contro a braccia aperte.
Senza dire nulla ancora scosso dalla notizia allarga le braccia e gli salto addosso abbracciandolo fortissimo sostenedomi con le braccia al suo collo.
Lui avvolge le sue braccia alla mia schiena e stiamo così per alcuni secondi. Finché piano piano mi lascia giù lasciando scivolare le sue mani tutta la schiena provocandomi dei brividi su tutto il corpo, i nostri visi sono rimasti molto vicini e possono notare tutte le sfumature dei suoi occhi che cambiano, e visibilmente emozionato e super contento. Sorride ancora e giuro di non aver visto cosa più bella in tutta la mia vita.
<< Sentivo che saresti stato perfetto >> gli dico decidendo io di essere la prima a parlare.
Tom ancora non spiccica parola e mi guarda solamente scuotendo la testa incredulo. Come ancora non realizzasse la situazione.
<< Credo mi stia venendo un attacco di panico >> esclama divertito facendomi ridere.
<< Scemo >> gli dico dandogli un piccolo schiaffo sulla guancia in modo scherzoso.
In tutto ciò siamo ancora nella stessa posizione di prima, ancora stretti l'uno all'altro come se non volessimo mai staccarci e io non lo vorrei mai.
<< Sono così fiera di te >> esclamo sinceramente.
Tom mi guarda avvicinandosi sempre di più, rinforza la presa sul mio corpo e posso già sentire il suo respiro sulle mie labbra. La voglia di baciare quelle morbide labbra si fa sentire sempre di più ogni secondo che passa così vicina al suo viso
<< Ci vorrebbe solo un bacio per rendere la serata perfetta >> sussurra facendomi sbarrare di poco gli occhi.
Però non dico nulla, cercando di rimanere calma, la scena e come a rallentatore, il suo viso piano piano si avvicina e chiudo gli occhi aspettando l'atteso momento che da tempo aspetto e finalmente le nostre labbra si uniscono in un lento bacio.
<< Serata migliorata ? >> gli dico accarezzandogli una guancia una volta che ci siamo allontanati.
Lui annuisce e si avvicina per lasciarmi un'altro dolce bacio, poi un'altro un'altro ancora il tutto sempre accompagnato dal suo meraviglioso sorriso, che fa sorridere anche me come un ebete.
<< Ci devo andare domani, mi spiegheranno tutto >> dice tra i suoi pensieri mentre continua ha fissarmi negli occhi senza mai distogliere lo sguardo dal mio.
<< Sono così contenta per te >> gli dico sinceramente abbracciandolo brevemente di nuovo.
Tom mi prende per mano e mi porta sul divano e ci buttiamo sopra. Avvolge un braccio attorno al mio collo per farmi avvicinare di più a lui, io poggio una mano sul suo petto appoggiando la testa rilassandomi subito accende la tv col piccolo telecomando che era accanto lui e subito parte a palla un programma di musica che amo.
Canticchio piano piano la canzone muovendo le spalle a ritmo facendo scoppiare a ridere Tom, che mi guarda un po male ma sempre con un leggero sorriso.
<< Dai muoviti anche tu >> lo richiamo spintonandolo con la spalla, sapendo che in realtà a lui piace molto ballare.
Tom scoppia a ridere per i miei stupidi gesti, ma presto vengono fermati, la tv viene spenta e in due secondi mi ritrovo le braccia di Tom avvolte al mio corpo tenendomi stretta. Ci buttiamo all'indietro nel divano e mi appoggio bene nello schienale cosicché lui si possa appoggiare a me. E prendo ad accarezzargli il collo e la base dei capelli.
<< Mi sa che dovevo dichiararmi prima >> dice con voce soffocata dato che a la faccia appoggiata al mio collo.
<< Ma non ti sei dichiarato >> esclamo all'improvviso smettendo di accarezzargli la testa.
<< Ora si >> dice sollevando il viso
<< Ti amo >> mi dice, prima di riattaccare le nostre labbra.
Stringo con forza i suoi ricci morbidi, mentre la sua mano vaga sulla mia schiena accarezzandola dolcemente facendomi venire i brividi mentre con l'altra si sostiene per non schiacciarmi, il bacio si approfondisce sempre di più e mi poggio alle sue grandi spalle per cercare più contatto tra di noi. Entrambi perdiamo la cognizione del tempo e anche dello spazio, tanto che finiamo per terra l'uno sopra l'altro.
<< Due cretini siamo >> esclamo toccandomi il gomito dolorante.
<< Infatti >> risponde lui.
<< Non hai risposto >> dice serio avvicinandosi a me piano piano.
<< Anch'io ti amo >> rispondo.
E con questo, l'ennesimo bacio della serata.
Scusate l'enorme assenza, di nuovo un vuoto. A da settimane che ho questo capitolo nelle bozze. Spero possa piacervi ❤
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