Rafe Cameron
Il telefono squilla incessantemente per la seconda volta di fila, perciò mi decido ad alzare gli occhi dal libro di economia per raggiungere nel comodino il telefono e guardare chi è, e nel frattempo durante il tragitto maledico mentalmente chi mi stia importunando in questo momento così importante, domani ho un test che devo assolutamente passare. Ma poi cambio subito idea e maledico mentalmente me stessa per essere stata così stupida a non aver guardato chi fosse, infatti quando leggo ciò che mi è arrivato sento una pesante fitta al petto temendo che possa succedere qualcosa di grave.
Vedo una chiamata persa da Rafe e una chiamata persa dalla sua matrigna, con un messaggio allegato sotto.
" Sta succedendo di nuovo, Rafe "
C'è scritto semplicemente.
Proprio come temevo, spalanco gli occhi scioccata e senza nemmeno controllare come sono conciata corro di sotto, afferro la mia giacca, le chiavi della moto e sfreccio per le strade delle Outers Banks per correre dal mio ragazzo.
L'ultima volta che ha avuto una di queste ricadute rischiava di ammazzare qualcuno, dicono che sia l'unica in grado di calmarlo almeno un po, cerco sempre di tranquillizzarlo, come fanno loro lo fanno solo innervosire ancora di più.
In poco tempo arrivo subito a destinazione, parcheggio la moto dentro l'abitazione correndo subito dentro trovandoa porta di casa già aperta, varco la soglia cercando Rafe con lo sguardo ma vedo solo Sara nel salone seduta nel divano, Sara è con le mani tra i capelli e quando mi vede si alza e mi dice.
<< Ti prego fa qualcosa, è fuori di testa >>
Annuisco tranquillizzandola con una carezza sulla spalla, domandandole poi dove fossero.
<< Nello sgabuzzino al piano di sopra >> risponde con voce spezzata.
Corro subito al piano di sopra e nel frattempo sento la voce tremante di Rose cercare di far ragionare Rafe.
<< Rafe tu hai un problema serio vogliamo solo aiutarti >> sento dire da Rose.
<< Il problema sei tu, siete tu e Sara ecco il problema >> risponde lui urlandole.
Accelero sempre di più il passo finché non sono davanti alla porta.
<< Rafe >> sussurro attirando la sua attenzione, gira di poco il volto dandomi una veloce occhiata.
<< T/n >> dice Rose con voce rotta dallo spavento.
Rose è appiattita contro il bordo del tavolo mentre Rafe davanti a lei stringe il manico di un coltello puntato su di lei.
<< Va via >> ringhia a denti stretti.
< Rafe >> continuo ignorando la sua richiesta di prima, avvicinandomi piano a lui.
Rose che ormai sta visibilmente piangendo fissa in volto Rafe spaventata da un suo possibile e improvviso gesto.
<< Posa il coltello, parliamone con calma >> gli dico ormai anche io con le lacrime agli occhi dalla paura che possa attaccare da un momento all'altro.
Non era mai arrivato a così tanto, puntare un coltello contro la sua matrigna. Guardo il suo viso, stanco e due occhiaie ben evidenti, lui non mi risponde. Mi avvicino sempre di più al suo corpo finché non poggio la mano sul suo braccio facendoglielo abbassare sempre di più, così che Rose possa almeno uscire dalla stanza e allontanarsi da lui.
<< Non c'è la faccio più T/n >> sussurra trattenendo le lacrime per mostrarsi forte mentre stringe sempre di più il coltello tra le mani.
Con l'altra mano gli sposto un ciuffo di capelli dal viso accarezzandogli piano la guancia.
<< Lo so amore, ma non è questo il modo di risolvere >> gli dico.
Lui al sentire le mie parole volta i suoi occhi cristallini sui miei, facendo finalmente scivolare sulle sue guance le lacrime che stava cercando di trattenere, mi avvolge il braccio sui fianchi lasciandosi cadere con la testa sul mio petto, con l'altra mano lascia finalmente cadere il coltello per terra provocando un forte rumore che fa sussultare Rose. Con l'altra mano libera poso la mano sul suo viso tenendolo stretto a me accarezzandogli la base del collo per farlo calmare. Nel frattempo noto che in stanza ci hanno raggiunti anche John B e Sara che ci guardano in silenzio.
Rafe si lascia cadere sul pavimento con me che lo tengo, lasciandosi cullare tra le mie braccia, ne approfitto per accarezzargli le spalle e i capelli mentre lo sento borottare tra sé e se.
<< Ci lasciate da soli per favore ? >> dico ai presenti in stanza accennando un sorriso per fargli capire che è tutto ok.
Loro annuisco e scendono tutti di sotto chiudendo la porta.
<< Rafe >> dico chiamandolo.
<< Non volevo spaventarti >> lo sento dire tra i singhiozzi.
Mi si stringe il cuore a vederlo così, sono sempre stata avvisata da tutti di non avvicinarmi a lui, ma non ne ho potuto fare a meno, so di questi suoi sbalzi di rabbia, per via di tutto quello che sta passando ma non mi ha mai fatta del male, e non me lo farebbe mai. Li abbiamo affrontati tante volte insieme, come gli ho promesso.
E lo farò anche stavolta.
<< Che ne dici se adesso ti fai una doccia calda e andiamo a riposare? >> gli propongo.
In queste circostanze farlo calmare e rilassare per qualche ora è la cosa migliore, poi potremmo affrontare il problema insieme.
Rafe continua a non rispondermi, ma solleva il viso guardandomi e annuendo frequentemente facendomi capire che è d'accordo. Si avvicina al mio viso e mi lascia un delicato bacio sulle labbra, appena si allontana sorrido accarezzandogli i capelli, lo aiuto poi ad alzarsi, lo prendo per mano e lo porto in camera sua dove poi lo conduco in bagno che è nella sua stanza.
Con passo stanco quasi trascinandosi va in bagno sistemando l'acqua, mentre io gli prendo una maglietta e un pantalone pulito.
<< Ti aspetto fuori >> gli dico dandogli un bacio sulla guancia e una carezza sul viso.
Si richiude la porta dentro non dicendo una parola. Mi siedo sul bordo del letto torturandomi il labbro inferiore pensando e pensando a un modo di risolvere questa situazione, non possiamo andare avanti così tutti i giorni.
Qualcuno bussa alla porta, chiunque sia gli dico di entrare e la figura alta e slanciata del padre di Rafe, Word, entra in stanza.
<< Mi hanno raccontato tutto scusami ero fuori casa sono appena tornato >> domanda avvicinandosi lentamente a me.
<< Va tutto bene, Si è calmato adesso. Sta facendo la doccia >> lo informo.
<< Mi dispiace che tu stia vivendo tutto questo, noi cerchiamo di aiutarlo ma lui... >> non riesce a terminare la frase quasi cercando le parole giuste da usre, e io lo blocco subito con un cenno della mano, non volendo sentire altro dalla sua bocca.
<< Io lo amo, e lo voglio aiutare in ogni modo possibile, adesso mi occupo io di lui finché non è tutto apposto >> gli dico faacendogli capire che può benissimo uscire da questa stanza.
<< Ti ringrazio davvero tanto, sei davvero una ragazza speciale >> ammette.
Annuisco ringraziandolo accennando un sorriso forzato, e finalmente esce dalla stanza lasciandomi sola con i miei pensieri. Non mi piace per niente quell'uomo.
Sbuffo e mi siedo stavolta sulla scrivania afferrando una matita dal porta penne e passandomi il tempo a fare dei ghirigori e dei disegnini in un foglio che ho trovato in giro, perdendo la cognizione del tempo. La porta del bagno si apre finalmente dopo non so quanti tempo, Rafe ne esce sempre con lo stesso passo stanco, mi giro verso di lui solo col busto osservandolo. Indossa la canottiera che gli avevo preparato e il pantalone. Si avvicina a me piano piano finché con mia sorpresa, si abbassa sul mio corpo abbracciandomi da dietro, affondando la faccia sul mio collo lasciandogli un piccolo bacio seguito da un'altro un'altro e un'altro ancora. Sorrido intenerita da tutto ciò e gli accarezzo le braccia con cui mi sta stringendo così forte da farmi mancare il respiro, ma in senso positivo.
<< Mi dispiace di averti spaventata >> dice ripetendo le stesse parole di un'ora fa con voce dolce, non sembra più lo stesso ragazzo di prima.
<< Non mi hai spaventata, so ormai come prenderti, sapevo che non mi avresti fatta del male >> gli rispondo tranquillizzandolo poggiando la mia testa sull sua.
Rafe si allontana dal mio corpo mettendosi in ginocchio davanti a me.
<< Si ma piangevi, e io non voglio farti stare male >> ammette scuotendo la testa freneticamente.
Gli prendo il viso tra le mani fermandolo e costringendolo a guardarmi negli occhi.
<< Io sto male se tu stai male, voglio solo che tu stia bene Rafe ed è per questo che, ho preso una decisione >> gli rispondo.
Rafe fa una faccia strana, emetto un sospiro non sapendo come potrebbe prendere la mia decisione, mi passo le mani sulle cosce pensando bene a che cosa dire.
<< Voglio che tu venga ad abitare a casa con me >> dico tutto d'un fiato.
Rafe mi guarda come scioccato, si alza poi in piedi facendomi improvvisamente preoccupare. Si gira intorno agitato mettendosi le mani tra i capelli ancora bagnati dalla doccia, mentre borbotta che non può farlo.
<< Staremo sempre insieme e così potrai riposare e stare tranquillo >> continuo alzandomi anche io dalla sedia mettendogli una mano sulla spalla per fermarlo.
<< No non è questo il punto, vorrei con tutto il mio cuore ma non posso. Non voglio impazzire all'improvviso e farti subire tutto come sempre >> ammette indicandomi.
<< Non accadrà nulla, perché quando stiamo insieme non accadono cose di questo tipo. Ci fai caso ? Oggi eravamo per caso insieme quando è accaduto ? Sei costantemente stressato dal comportamento di tua sorella, cosa che non giudico io le voglio bene, ma non ti fa bene stare qui con gente che non ti capisce come ti capisco io. Da me starai più tranquillo >> cerco di farlo ragione.
Rafe rimane in silenzio, stando con le braccia in aria dietro la testa mentre tiene gli occhi chiusi stringendoli.
Mi avvicino a lui abbracciandolo, sentendo subito le sue mani scendere fino alla mia schiena per abbracciarmi, tenendomi stretta a sé.
<< So perché non stai accettando. Ma non voglio costringerti >> concludo alla fine.
<< Possiamo risposare un po ? Mi sento molto stanco >> mi dice.
<< Certo >>
Ci stacchiamo dall'abbraccio per andarci a coricare sul letto, Rafe si leva la canottiera lasciandola sul bordo del letto e si corica per primo mettendosi comodo sotto le coperte, facendomi cenno di raggiungerlo battendo una mano suo suo petto, non me lo faccio ripetere due volte e mi corico accanto a lui poggiando il viso sul suo petto caldo, accarezzandogli il collo con la mano libera guardando il suo bellissimo profilo dal basso.
<< Sei proprio sicura di voler vivere con me ? >> dice d'un tratto.
Mi alzo a metà col busto facendo spuntare sul mio viso uno dei sorrisi più veri che io abbia mai fatto. Rafe mi guarda e penso proprio di averlo contagiato perché sorride anche lui accarezzandomi una guancia.
<< Mai stata più sicura >> rispondo.
Mi prende il viso avvicinandolo al suo per rinchiudendomi tra le sue braccia unendo le nostre labbra in un dolce e passionale bacio, mi alza col busto mettendosi sopra di me approfondendo il bacio.
<< Non volevi riposare? >> gli dico allontanandolo per guardarlo meglio.
A tutti i capelli scompigliati e un sorriso a trentadue denti che mi fa pensare a quanto io sia fortunata quel giorno ad essermi scontrata con questo scorbutico ragazzo.
<< Sei la cosa più bella che mi sia capitata in vita mia >> mi dice guardando ogni centimetro del mio viso.
<< Ti amo anch'io >> rispondo unendo le nostre labbra in un'ultimo bacio.
Poi lo faccio poggiare sul mio petto, e dopo qualche carezza sulla schiena lo sento piano piano il respiro farsi sempre più pesante finché dopo un po non sento il suo tipico russare, facendomi ridere piano.
Ecco un nuovo capitolo, stavolta su Rafe Cameron, si l'ho fatto molto dolce quasi sdolcinato visto il carattere completamente diverso del personaggio nella serie, ma mi piace pensare che ci possa essere per lui una persona per cui fa cose che non farebbe mai.
Comunque.... è successo di nuovo 😌😩
Mi sono innamorata 😉
Vabbe apparte che è stupendo.
Avete visto Outers Banks ? Sicuramente si, è uscita da un sacco, io sono rimasta un po indietro ma adesso l'ho finita tutta😬 all'inizio non mi piaceva poi me ne sono innamorata tutto d'un tratto 😉.
Il mio preferito è assolutamente JJ, però il qui presente Rafe non scherza 😩
Spero vi sia piaciuto ❤
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