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Matthew Casey

<< Matt svegliati, Matt. Farai tardi se non ti alzi adesso >> esclamo urlando dal piano di sotto mentre sistemo i piatti puliti ormai asciutti lavati ieri.

Sono appena le 7 del mattino e se quel dormiglione del mio ragazzo non si sveglia rischierà di fare tardi a lavoro. Non avendo ricevuto alcuna risposta poso lo straccio sul tavolo e salgo nella nostra camera da letto, entro in stanza e vedo Matt steso a pancia in giù avvolto nel piumone grigio del nostro letto, col busto scoperto che lascia intravedere la sua schiena muscolosa. È girato di spalle e non posso vedere il suo viso ma da qui posso sentire che sta dormendo profondamente, mi dispiace davvero doverlo svegliare ma non può fare tardi.

Gattono sul letto fino ad arrivare al suo lato e mi poggio delicatamente sulla sua schiena accarezzandola leggermente partendo dalle spalle fino al fianco, lo sento mormorare leggermente e sorrido sporgendomi sul suo orecchio sussurrando.

<< Matt ti devi alzare o farai tardi >> gli dico per poi lasciargli piccoli baci dietro al collo.

Attendo sopra di lui una risposta e finalmente dopo qualche secondo lo vedo aprire gli occhi cercando di abituarsi alla luce della stanza, mi sposto mettendomi sulle coperte mentre lui si alza col busto strofinandosi gli occhi.

<< Che ore sono ? >> mi domanda con voce assonnata, è incredibilmente dolce in questo momento il suo viso.

Con i capelli corti leggermente scompigliati dalle mie mani costantemente su di essi e il suo viso assonnato con la piega del cuscino sulla guancia.

<< Le 7 e 4 minuti - dico lanciando uno sguardo alla sveglia sul comodino - sei ancora in tempo >> rispondo tornando a guardarlo incantata.

Lui annuisce e dopo aver sbadigliato allunga il viso verso di me e mi da un bel bacio di buongiorno spingendomi verso di lui tenendomi per i fianchi.

<< Matt è tardi forza >> esclamo ridendo cercando di sfuggire dalle sue braccia quando lo sento approfondire il bacio.

<< Peccato mi stava piacendo la situazione >> esclama facendo il finto offeso facendomi ridere.

<< Forza Capitano adesso alza il culo dal letto >> esclamo con tono autoritario alzandomi anch'io.

<< Santo cielo sembri Boden quando fai cosi >> esclama passandosi una mano sul viso facendomi scoppiare a ridere. Peggio di Boden incazzato non c'è nulla.

Pochi minuti dopo quasi alle 8 siamo pronti e mano nella mano raggiungiamo la caserma in perfetto orario come sempre.

Ma adesso è il momento di raccontare la nostra storia, solitamente le belle storie d'amore quelle raccontate nei libri e nei film cominciano con un incontro romantico e il solito colpo di fulmine quando si incrociano i loro sguardi, ma non la nostra. Io il colpo di fulmine l'ho avuto eccome ma nel balcone della mia stanza ( completamente in fiamme ) con un bel vigile del fuoco dagli occhi azzurri e penetranti davanti a me sulla scala antincendio per salvarmi la vita.

* Flashback *

Un uomo comincia a salire le scale molto velocemente e quando finalmente arriva davanti a me vedo un giovane ragazzo con due occhi azzurri che mi fissano.

<< Stai bene ? >> mi domanda venendo sempre più vicino a me.

Annuisco tossendo un po.

<< Cerca di scavalcare, non avere paura ti prendo io >> esclama allargando le braccia verso di me incitandomi.

Poggio le mani sulla ringhiera fissando la scala e poi il ragazzo, è parecchio lontana non so se riesco.

<< Non ci riesco >> esclamo piangendo fissandolo negli occhi.

<< Si che ci riesci, fidati di me ti prendo io. Forza >> mi incita ancora muovendo le mani nella mia direzione.

<< La scala non può andare più vicino, ti prego fidati di me ti prendo >> continua.

Guardo brevemente dietro di me vedendo la mia stanza completamente in fiamme guardo il ragazzo davanti a me che mi guarda con occhi spaventati e mi incita ripetutamente di saltare. Quando lo fisso negli occhi sento come se mi infondesse fiducia con quel suo sguardo dolce, mi prendo di coraggio e comincio a scavalcare alzando una gamba sulla ringhiera, mi metto in equilibrio per qualche secondo cercando con la mano di raggiungere le sue braccia ma sbadatamente scivolo rischiando di cadere giù, il ragazzo mi prende al volo per un braccio e col suo aiuto riesce a mettermi in salvo sopra la scala, scoppio a piangere spaventata e subito sento le sua braccia avvolgere il mio corpo in un abbraccio confortante.

<< Va tutto bene sei stata bravissima, va tutto bene >> dice accarezzandomi le spalle facendomi calmare all'istante.

Mi allontano dal suo corpo per guardarlo negli occhi e lo vedo sorridere leggermente.

<< Scediamo piano piano va bene? >> mi dice.

Annuisco incapace di dire altro e col suo aiuto scendiamo la scala all'indietro, sento la sua mano sui miei fianchi che mi impedisce di perdere l'equilibrio e finalmente in poco tempo tocco di nuovo il terreno, il vigile del fuoco che mi ha salvata mi mette una mano sulla schiena indicandomi l'ambulanza dove vedo i miei genitori con una maschera per respirare.

Mi giro per guardare il ragazzo ma lo vedo allontanarsi verso i suoi colleghi, non ho avuto nemmeno il tempo di chiamarlo per ringraziarlo che vengo presa per il braccio da uno dei paramedici che mi porta verso l'ambulanza. Cerco ancora con lo sguardo il ragazzo ma ormai non lo vedo più.

Da quel terribile incidente non ho fatto altro per giorni se non pensare a quel ragazzo che mi aveva salvata, pochi giorni dopo ho decisi di presentarmi in caserma con una scatola colma di ciambelle con la glassa per tutti coloro che hanno messo a rischio la loro vita per dei perfetti sconosciuti. Quando rividi quel ragazzo, quei occhi e quel sorriso tornai a vivere di nuovo.

<< A che pensi? >> mi domanda Matt vedendomi pensierosa.

Arrivati in caserma dopo aver salutato tutti ci siamo seduti a parlare un po in attesa di qualche chiamata per i ragazzi. Poi mi sono messa nel corridoio a sgranchirmi le gambe guardando dalla finestra il panorama dei camion posteggiati nel grande garage, mi volto verso di lui e lo vedo in tutta la sua bellezza come sempre. Gli sorrido raggiante mordendomi il labbro inferiore alla vista di lui con la camicia bianca e con una giacca con sopra con lo stemma della caserma 51, lui sorride a sua volta e prende la mia mano tra la sua e ne bacia il dorso.

<< Al nostro primo incontro e a quante cose siano cambiate da quel giorno >> gli rispondo guardando le nostre mani intrecciate sorridendo.

<< Ringrazio ogni giorno dio per essere riuscito a salvarti da quell'inferno e averti conosciuta >> mi risponde lasciandomi un bacio sulla guancia.

Lo guardo intenerita per ciò che ha detto e mi avvicino a lui allacciando le braccia dietro al suo collo accarezzandogli i capelli biondi.

<< Mi sono letteralmente lanciata tra le tue braccia >> gli dico ridendo ripensando al momento, sciolgo le braccia dal suo collo e le metto dietro la sua schiena poggiando la testa sul suo petto.

Matt sorride e mi avvolge con le sue braccia accarezzandomi la testa delicatamente. Rimaniamo così qualche secondo finché non veniamo richiamati da Sylvie Brett che passandoci accanto dopo averci sorriso intenerita ci avvisa che Boden vuole tutti in sala per parlarci di una cosa importante.

<< Ragazzi vi presento Austin Brown è un fotografo e starà qui in caserma tutto il giorno per filmare il nostro lavoro >> esclama il Capo Boden quando io e Matt entriamo in sala, facendomi sgranare gli occhi al sentire quel nome.

<< Tutto bene ? >> mi domanda Matt mettendomi una mano sulla schiena vedendo la mia faccia ma non gli rispondo.

Mi volto verso Boden con una lentezza incredibile,  e vedo il mio ex ragazzo. Lui era un ragazzo molto simpatico e dolce i primi tempi e siamo stati insieme per circa 3 anni, all'inizio era tutto rose e fiori credevo fosse l'amore della mia vita ma ero troppo giovane e troppo stupida, perché col tempo si è fatto violento nei miei confronti e soprattutto troppo geloso, sono arrivata al punto di non poter più vivere di non potermi più vestire come mi pareva per la sua gelosia di non poter più uscire con le mie amiche, lui diceva di amarmi ma allo stesso tempo mi faceva sentire una nullità rendendomi ormai depressa. Dopo la rottura ho impiegato mesi per riprendermi perché le sue parole i suoi gesti mi hanno segnata nel profondo. Abbasso lo sguardo pensando a cosa potrebbe fare Matt se dovesse saperlo e pensandoci bene ormai non posso nasconderglielo.

<< Ragazzi non lamentatevi sarà solo per un giorno e inoltre ha promesso di non esagerare e di non infierire col nostro lavoro >> continua Boden zittendo tutti dato che si stavano lamentando sottovoce.

<< Ora tornate tutti a lavoro >> conclude tornando nel suo ufficio.

Austin rimane ancora lì impalato a guardarci tutti, Herrman si fa avanti presentandogli tutti i ragazzi e quando entro nel suo campo visivo mi sorride leggermente venendo subito verso di me. Quando ci siamo lasciati non siamo rimasti in buoni rapporti, non ne volevo più sapere di lui nonostante le sue continue visite e chiamate. Dopo un po finalmente si era stancato.

<< Lo conosci ? >> mi sussurra Matt all'orecchio più confuso che mai.

<< È il mio ex >> rispondo, non ho il tempo di vedere la faccia che fa che subito Austin viene verso di me cercando di abbracciarmi ma riesco a scansarmi in tempo, se pensa di presentarsi qui dopo anni dopo avermi rovinato la vita si sbaglia di grosso.

Matt a quel punto penso si stia facendo delle domande e mi affianca mettendomi una mano sulla spalla fissando il ragazzo che al contrario non lo calcola minimamente.

<< Ti trovo bene come te la passi ? >> mi domanda tutto contento come se niente fosse.

<< Tutto bene adesso >> esclamo marcando di più l'ultima parola.

<< Vedo che fai il fotografo >> constato indicando la fotocamera poggiata sul tavolo.

<< Si esatto, ricordi che all'epoca ti riempivo di fotografie col mio telefono ? eri il mio soggetto preferito >> esclama facendomi quasi ridere per la sua ipocrisia, dopo tutto quello che mi ha fatto ha anche il coraggio di fare queste battutine.

<< Si ricordo >> rispondo sussurrando appena.

Matt percepisce il mio malumore e interviene.

<< Piacere di conoscerti Austin sono il fidanzato di T/n >> esclama Matt con sguardo tutt'altro che amichevole porgendo la mano verso il ragazzo che a sua volta lo guarda.

<< Ah bene, beh ci vediamo in giro ragazzi >> esclama prendendo la sua fotocamera per poi dileguarsi.

<< Contaci >> esclama Matt a denti stetti guardandolo andare via.

Mi siedo sulla sedia che era accanto a noi passandomi una mano sul viso.

<< È successo qualcosa che non so T/n ? >> domanda Matt vedendomi preoccupata.

<< No tranquillo solo non ci siamo lasciati in buoni rapporti non preoccuparti e passato tantissimo tempo >> cerco di rassicurarlo facendogli un mezzo sorriso.

Ha già tante cose a cui pensare non mi sembra giusto farlo preoccupare inutilmente per una sciocchezza di tanti anni fa. Matt sembra essere ancora confuso e so che non ci crede fino in fondo ma decide di lasciar perdere.

<< Non rimanere sola con lui, non mi fido >> esclama facendomi sorridere per la sua protezione nei miei confronti.

Perché è questo che si fa in una relazione.

<< Nemmeno io, Andrò da Connie se c'è una chiamata >> lo avviso, annuisce e mi bacia.

Poche ore dopo.

Sono passate alcune ore da quando Austin è arrivato in caserma aggirandosi per i corridoi seguendo i ragazzi facendo ogni tanto qualche foto e video qua è là, infatti i ragazzi sono un po stressati da questa cosa. La cosa che mi spaventa di più però e che se dovessero ricevere una chiamata io rimarrei sola con lui in caserma e io non voglio rischiare di rimanerci perciò se riceveranno una chiamata andrò da Connie a farle compagnia negli uffici.

In giro non ho più visto Matt perciò credo sia nel suo ufficio a compilare le solite scartoffie mentre io ora sono nel divano con Mouch a guardare un po di televisione messa su un canale che in realtà neanche ci interessa.

<< Quel tipo mi sta dando suo nervi, è venuto verso di me e mi ha fatto una foto così all'improvviso. Aveva detto che filmava il nostro lavoro non noi direttamente >> esclama una Sylvie Brett innervosita entrando in stanza.

<< Lo sapevo che era una pessima idea >> le dice Herrman seduto con i gomiti poggiati nel tavolino.

Sbuffo passandomi una mano sul viso e poi improvvisamente l'allarme suona segnando l'arrivo di una chiamata di un uomo bloccato in una casa in fiamme, tutti i presenti in stanza subito si alzano correndo verso l'esterno dell'edificio e con loro va anche Austin che con la telecamera in mano li segue, dalla stanza delle riunioni vedo uscire Matt che viene verso di me correndo.

<< Stai attenta, torno subito >> mi dice dandomi un bacio sulla fronte per poi uscire di fretta senza darmi il tempo di rispondere.

Vado subito negli uffici per cercare Connie prima che Austin possa tornare ma quando varco la soglia dell'ingresso guardando il suo solito posto di lavoro non la vedo, ci sono solo alcuni dipendenti con cui non ho particolare confidenza e sbuffo pesantemente, deve essere andata a sbrigare delle cose fuori dalla caserma.

Vado nella stanza dove ci sono i dormitori e mi appoggio al al muro, dove dietro c'è la stanza di Matt, mordendomi le pellicine delle unghie nervosa, la caserma e praticamente vuota essendoci sono i ragazzi del primo turno che sono appena usciti perciò dato che ovviamente Austin non può andare con loro è sicuramente qui da qualche parte in giro.

Sentire la sua presenza qui in giro mi mette in soggezione e non mi fa stare tranquilla. Apro la porta della camera di Matt e mi siedo nella sedia della scrivania passandomi le mani sul viso frustrata.

I minuti scorrono lentamente nella stanza non sono presenti orologi dato che Matt non ne sopporta il rumore la notte perciò non avendo nemmeno il telefono a portata di mano non ho idea di quanto tempo sia passato da quando sono andati via, quando tutto sembrava andare per il meglio sento il rumore della maniglia che si abbassa, mi giro di scatto pensando che sia Matt di ritorno dalla chiamata ma quando vedo Austin mi blocco.

<< Finalmente ti ho trovata questo posto è un labirinto >> esclama poggiandosi allo stipite della porta.

<< Tu mi stai evitando >> esclama di botto quando vede che non rispondo.

Lo guardo con lo sguardo peggiore che potessi mai fare e a quel punto esplodo.

<< Cosa ti aspetti che faccia eh ? Che ti accolga a braccia aperte come se niente fosse ? Come se tu non mi avessi trattata di merda o come se non mi avessi mai picchiata e fatta sentire una completa nullità ? Devo fare questo ?! >> gli domando alzando la voce verso di lui alzandomi dalla sedia.

Austin non batte ciglio anzi si mette a braccia conserte senza rispondere.

<< Va via di qui per favore >> concludo tornando a sedermi.

Ma lui non non mi ascolta anzi al contrario chiude la porta alle sue spalle chiudendoci dentro, mi irrigidisco di scatto alzandomi dalle sedia.

<< Apri la porta >> dico cercando di mantenere la calma.

<< Non era nei miei piani incontrarti qui, è stata una sorpresa. >> esclama camminando lentamente verso di me scandendo l'ultima frase in modo spaventoso.

Il mio cuore accelera velocemente cercando di pensare a un piano per uscire da questa situazione, ma se lui è davanti alla porta la vedo difficile, spero con tutto il cuore che arrivino i ragazzi.

<< Cosa pensi di fare? Racconterò tutto ai ragazzi e ti manderanno via a calci >> lo minaccio cercando di mantenere la calma.

<< Non voglio fare nulla non ti preoccupare, voglio solo parlare >> mi risponde facendosi sempre più vicino.

Lo ignoro sorpassandolo per uscire da questa stanza ma vengo bloccata per il polso dalla sua stretta forte, con ancora il cuore a mille cerco di divincolarmi dalla sua presa cercando di reprimere i ricordi di qualche anno fa, di lui che compie questi esatti gesti di adesso.

<< Lasciami andare Austin o giuro che mi metto ad urlare >> continuo fissandolo negli occhi.

<< Grida pure per il momento non c'è nessuno in caserma e io me ne andrò indisturbato come se nulla fosse >> esclama facendomi rabbrividire.

Con l'altra mano mi prende l'altro braccio bloccandomi totalmente impedendomi di muovermi, cerca di trascinarmi su di lui e mi mette la mano sul mio fianco cercando di intrufolarsi nella maglietta ma per fortuna in lontananza nel corridoio scorgo la figura di Matt e ringrazio il cielo e chiunque altro per essere arrivato in tempo.

<< Matt >> cerco di urlare prima che Austin prontamente possa tapparmi la bocca.

Riesco a vedere Matt sgranare gli occhi e correre verso la stanza spalancando la porta con un solo calcio, senza pensarci due volte si catapulta su Austin levandomelo di dosso prendendolo per il colleto della maglietta, lo butta per terra facendogli sbattere la schiena sulla sbarra del letto. Gli salta addosso cominciando a dargli vari pugni sul viso ripetutamente, ancora scioccata dalla situazione cerco di risvegliarmi e chiamo aiuto per poi cercare invano di fermare Matt.

<< Cosa pensavi di fare eh ? >> domanda con gli occhi iniettati di rabbia continuando a colpire il suo viso che adesso gronda di sangue dappertutto.

<< Capitano basta adesso, basta >> per fortuna in mio soccorso arrivano Cruz e Kelly che sollevano Matt allontanandolo da quel verme mentre gli altri fissano la scena increduli.

Subito vengo raggiunta da Brett e Dawson che sorpassano i ragazzi per venire verso di me abbracciandomi e mi rassicurandomi.

<< Che succede qui ? >> domanda Boden sorpassando tutti entrando nella stanza.

Matt tenuto dai ragazzi continua a fissare Austin in cagnesco minacciandolo mentre Austin è steso per terra coperto di sangue sul viso, Boden viene verso di me mettendomi una mano sulla spalla chiedendomi spiegazioni.

<< Lui - lui ha cercato di toccarmi >> esclamo piangendo cercando di calmare i battiti accelerati del mio cuore.

Boden infuriato si gira verso Austin.

<< Portate subito via questo bastardo dalla mia caserma, Cruz chiama la polizia >> detta ordini il capo verso i ragazzi.

I ragazzi annuiscono e sollevano Austin privo di sensi portandolo fuori di qui non so dove mentre Matt che sembra essersi un po calmato viene verso di me e senza dire niente mi avvolge con le sue braccia muscolose e spinge sul suo petto stringendimi fortissimo sussurrandomi parole di conforto.

<< Non dovevo lasciarti sola con lui, lo sapevo che non ci si poteva fidare >> lo sento mormorare mentre mi accarezza i capelli dolcemente.

Sotto al suo tocco mi calmo immediatamente inspirando il suo buon profumo poggiata al suo petto.

<< Non è colpa tua Matt stavi lavorando io ho provato ad andare da Connie ma non c'era così ho pensato di nascondermi qui ma mi ha trovata >> gli racconto, allontanandomi dal suo viso per guardarlo, cercando di reprimere altre lacrime. Potrebbe sembrare una reazione quasi esagerata dato che Matt è arrivato in tempo ma ho davvero temuto per un attimo di rivivere il passato.

<< Ok ok tranquilla non devi pensarci più ok ? Ci sono io con te adesso >> esclama accarezzandomi il viso con le mani per poi posarmi un dolcissimo bacio sulla fronte.

<< Adesso ti riporto a casa va bene? Mi faccio dare un permesso voglio stare con te >> vorrei dirgli che non c'è né bisogno, che adesso che lui e qui con me sto bene e mi sento già al sicuro ma so quanto Matt possa essere cocciuto perciò mi limito ad annuire ringraziandolo.

Poco dopo usciamo dalla caserma mano nella mano cercando di dimenticare l'accaduto.

⚠️ Piccolo avviso, faccio solo immagina su attori cantanti e personaggi che conosco. Perché mi viene un po meglio, mi dispiace, ma tranquilli perché conosco un bel po di persone hahah ⚠️

Buonasera come al solito le due passate di notte hahah ma vabbe.

Chiedo scusa alla ragazza che mi ha chiesto il capitolo per averla fatta aspettare così tanto, ci ho messo tanto perché ogni tot giorni aggiungevo sempre più cose perché non mi convinceva. Finalmente è finito.

Spero che possa piacervi ❤ un bacio.

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