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Isaac Lahey

Vi avviso che accetto solo richieste di personaggi o attori che conosco, mi viene meglio a crearli. Mi dispiace tantissimo. 🥺❤
Buona lettura.

<< Buongiorno fratellone, hai visto Isaac oggi ? >> domando a mio fratello entrando in sala.

<< È uscito presto, sarà già scuola da un pezzo >> mi risponde.

Annuisco, lo saluto con un bacio sulla guancia e poi esco di casa incamminandomi verso la strada per andare a scuola. Il mio telefono nella tasca del mio giubbotto non smette di suonare, quando lo prendo trovo gli innumerevoli messaggi di Lydia e Allison che mi minacciano di morte se non vengo subito. Sorrido istintivamente all'immagine di una Lydia Martin davanti agli armadietti che sclera perché ancora non sono arrivata, ormai siamo un gruppo inseparabile da quando le ho conosciute.

Comunque appena arrivata e appena ho varcato la soglia dell'ingresso nemmeno il tempo di salutare le ragazze con degli abbracci che subito la campanella suona, sbuffiamo sonoramente e insieme a braccetto ci dirigiamo verso l'aula di storia.

<< Non hai una bella cera, non hai dormito stanotte? >> mi domanda Allison mentre si sistema nel suo banco davanti al mio.

<< Per niente >> rispondo sedendosi e battendomi una mano in fronte lasciandomi cadere col busto sul banco.

<< Questo perché è troppo occupata a pensare a un certo biondino che sta per entrare in classe adesso >> esclama Lydia sistemandosi I capelli dietro le spalle.

Alzo il viso verso di lei e non ho il tempo di ribattere che il diretto interessato si siede accanto a me mantenendo sempre questo suo sorriso.

<< Buongiorno >> esclama lasciandomi un bacio sulla guancia.

Gli sorrido di rimando ricambiando il buongiorno, questo suo animo gentile e così gioioso mi mette già di buon umore.

Però il professore è finalmente arrivato mettendo a tacere tutti i mormorii, comincia a spiegare e così posso concentrarmi sul prendere appunti e non farmi distrarre di Isaac, che nel frattempo ogni tanto mi lancia degli sguardi curiosi. Ad un certo punto sembra che lo faccia apposta, perché comincia sul serio a guardarmi e il mio battito cardiaco accelera sempre di più, cerco di nascondermi con la mano sulla tempia, tamburello la penna sul foglio non riesco più nemmeno a concentrarmi sulle parole del professore, non mi sono nemmeno resa conto che stavo muovendo nervosamente la gambe per terra finché la calda mano si Isaac non si posa su di essa accarezzandola lentamente. Da quando Isaac è entrato nella mia vita come Beta di mio fratello le cose non sono più come prima, all'inizio era il mio più grande confidente, un'amico su cui contare sempre quando ne avevo bisogno. È molto dolce e protettivo con me ma adesso non so più cosa pensare, provo cose diverse da quando abita con noi e vederlo ogni mattina fare colazione per di più avvolte senza maglietta non aiuta per niente.

Giro di scatto il viso verso di lui fissando i suoi occhi celesti.

<< Sei nervosa, va tutto bene ? >>
Domanda dolce.

<< Si si va tutto bene tranquillo >> rispondo a bassa voce mettendo la mia mano sulla sua.

Ci guardiamo per dei secondi che sembrano interminabili.

<< Non guardarmi così >> gli dico imbarazzata distogliendo lo sguardo.

Ormai il professore parla e stra parla e io ho smesso da un pezzo di ascoltare.

<< E sentiamo come ti starei guardando ? >> mi domanda con occhi di sfida poggiandosi col gomito nel banco e fissandomi.

<< Voi due li sotto ! Ne avete ancora per molto? >> esclama all'improvviso il professore.

Isaac si ricompone subito mettendosi dritto nella sedia, mentre io ormai nel più profondo imbarazzo mi limito a stare zitta.

<< Ci dispiace professore >> risponde Isaac.

Il professore ci guarda arrabbiato e dopo un'ultimo sguardo gelido ritorna a spiegare, io d'altronde sorrido ancora perché in tutto ciò la mano di Isaac non ha mai abbandonato la mia coscia.

*********

<< Buona giornata ragazzi >> esclama il professore quando finalmente è finita la lezione.

Tutti recuperiamo le nostre cose e ci dirigiamo fuori, quando passiamo io e Isaac il prof ci blocca.

<< Non voi due, sapete che non accetto che ci si distragga nelle mie lezioni >> comincia incrociando le braccia al petto ancora furioso.

Che sarà mai.

<< Non abbiamo fatto... >> non lascio terminare la frase ad Isaac che gli do una leggera gomitata sul fianco.

Lui mi guarda stranito e io gli intimo con lo sguardo di stare zitto se non vuole peggiore le cose, il professore ci guarda ancora più furioso di prima alzando un sopracciglio.

<< Ieri è arrivata della nuova merce scolastica, lo sgabuzzino avrebbe proprio bisogno di una bella sistemata >> comincia a dire fissandoci uno per uno.

Mi guardo in faccia con Isaac capendo già l'intenzione del prof, penso che stia pensando la stessa cosa.

<< E lo farete voi due, ovviamente parlerò io col professore della vostra prossima ora per avvisarlo della vostra assenza >> finisce la frase.

Entrambi annuiamo in silenzio e rassegnati, e usciamo fuori dall'aula diretti verso lo sgabuzzino, appena li davanti apriamo la porta e rimaniamo di stucco vendendo innumerevoli scatoloni imballati al centro della stanza.

<< Bhe dai non è così male come punizione >> esclama Isaac poggiandosi allo stipite della porta osservando gli scatoloni.

Lo guardo male.

<< Preferirei la lezione di psicologia piuttosto che stare qui a sistemare scatole >> rispondo incrociando le braccia al petto.

<< Beh almeno siamo insieme >> esclama facendomi l'occhiolino per poi entrare in stanza come se nulla fosse

Scuoto la testa divertita ed entro anche io lasciando la porta semi aperta dietro di me, e mi metto le mani sui fianchi guardando gli scatoli, saranno almeno 6 avremmo un gran lavoro da fare.

Isaac gira per la stanza nervosamente, in effetti è molto piccola.

<< Va tutto bene ? >> domando preoccupata verso di lui.

<< Si si, prima finiamo meglio è >> risponde.

Cominciamo ad aprire la prima scatola e tra risate e chiacchere il lavoro non sembra poi così male, non ci siamo nemmeno accorti che il tempo è letteralmente volato, e passata più di un'ora.

<< È stato divertente lo devo ammettere >> esclamo sfinita poggiandomi ad uno scaffale.

<< Concordo >> mi da corda il biondino.

Il silenzio cala di nuovo tra di noi, ci guardiamo un po negli occhi indecisi forse sul da farsi, nonostante ormai abbiamo finito da un pezzo nessuno dei sue sembra intenzionato a voler uscire di qui, finché Isaac non viene attirato da qualcosa alla mia destra.

<< La porta non l'avevi socchiusa? >> domanda avvicinandosi ad essa.

Appena si avvicina va per aprire la porta ma muove la maniglia a vuoto, la porta è chiusa. Mi avviciniamo di scatto alla porta assieme a lui e guardo fuori nella piccola finestra, ma non vedo nessuno.

<< Aprite questa porta, fateci uscire di qui >> Isaac sembra improvvisamente uscito di senno.

Batte pugni e calci contro la porta urlando come un matto, questo deve sicuramente ricordargli quello che ha passato col padre.

<< Isaac >> esclamo.

Si gira e cammina nervosamente respirando a fatica.

Si poggia ad un muro con le braccia tenendo la testa basta, mentre continua a respirare affannoso, gli poggio una mano sulla schiena accarezzandogliela delicatamente ma questo non lo fa calmare, continuo ad accarezzargli la schiena non capendo cosa fare, poi lo tiro per le braccia costringendolo a guardarmi.

<< Isaac ti devi calmare ti prego, non è successo nulla usciremo da qui presto >> comincio a dire ma lui non mi ascolta.

Si guarda intorno con gli occhi spalancati e spaventato lo sento tremare sotto le mie dita strette nei suoi polsi, unisco la mia fronte con la sua sussurrandogli che andrà tutto bene, ma non migliora. Si allontana dal mio
viso e continua a urlare di aprire questa porta e mi chiedo come mai nessuno in questo momento ci senta, ed è un bene perché quando gli prendo il viso con una mano costringendolo a guardarmi, i suoi occhi cristallini diventano gialli fluorescenti e il panico comincia a espandersi dentro di me, se si trasforma qui dentro sarà la fine.

<< Isaac ti prego. Devi calmarti, concentrati sulla mia voce >> esclamo prendendogli il viso con entrambe le mani.

Lui non mi ascolta i suoi canini spuntano fuori accompagnati da un ringhio, mi spinge via con forza facendomi quasi cadere per terra ma mi aggrappo prontamente allo scaffale dietro di me, Isaac si lascia cadere per terra con le spalle al muro, avvicina le gambe al suo viso totalmente nel panico.

Fisso la porta con la speranza che qualcuno ci possa aiutare, ma sembra essere inutile, siamo parecchio lontani da un'aula non ci potranno sentire facilmente.

Mi inginocchio davanti a lui mettendo le mani sulle sue ginocchia.

<< Isaac >> chiamo il suo nome delicatamente.

Continuo a chiamarlo accarezzandogli un ginocchio finché non mi decido a sollevargli il viso con la mano destra, lo costringo a guardarmi facendogli spostare le mani, mi guarda, ancora con i suoi occhi gialli da beta, la fronte leggermente imperlata di sudore e lo sguardo perso e spaventato, mi si stringe il cuore a vederlo così e non poter fare nulla, non ho nemmeno il cellulare con me e credo nemmeno lui essendo che li diamo alla prof a inizio lezione.

<< Va tutto bene Isaac, respira ascolta la mia voce >> gli sussurro mettendogli entrambe e mani sul viso.

Isaac continua a respirare affannoso, ma almeno ha smesso di agitarsi come prima, lascia cadere le sue gambe sul pavimento chiudendo gli occhi continuando respirare.

<< Così bravo, piano piano, non è successo nulla sei qui con me, sono con te, come la prima volta che ti sei trasformato ti ricordi ? Ti ho aiutato io a mantenere il controllo >> gli racconto.

Apre gli occhi guardandomi, annuisce facendomi capire che si ricorda di quel giorno, abbassa il viso guardando per terra e io ne approfitto per abbracciarlo, lo faccio poggiare alla mia spalla e mentre gli accarezzo il collo sento una sua mano sulla mia schiena che stringe il tessuto della felpa, con l'altra lo sento stringermi il braccio con cui gli sto accarezzando i capelli.

<< Bravissimo, respira con calma >> continuo continuando ad accarezzargli i capelli biondi e morbidi.

Finalmente sento il suo respiro farsi sempre più leggero, continuiamo a restare abbracciati per un lasso di tempo che mi sembra infinito, ma almeno lui si è calmato e la situazione è finita bene per fortuna.

<< Ti senti meglio ? >> gli domando rompendo il silenzio.

<< Si, mi sento meglio, ti ringrazio >> esclama con voce roca.

Sorrido continuando a stringerlo a me.

<< Devono essere lì dentro, riesco a sentirli >> sento dire al di fuori della porta.

Mi allontano da Isaac fissando la porta, riconosco la voce di mio fratello poi accompagnata da quella di Scott. La porta viene spalancata con forza permettendo anche alla luce di illuminare tutta la stanza, stringo gli occhi mettendo a fuoco la figura di Scott e mio fratello che ci guardano come scioccati.

Isaac alza il viso dalla mia spalla guardando i suoi amici.

<< Ragazzi che state facendo lì per terra ? >> domanda Scott entrando in stanza.

<< Soprattutto che ci fate lì per terra abbracciati >> esclama mio fratello scandendo l'ultima parola e incrociando le braccia al petto.

Mi allontano da Isaac sciogliendo l'abbraccio, porgo una mano al biondino e con l'aiuto di Scott lo facciamo alzare in piedi.

<< Siamo rimasti chiusi, ha avuto un attacco di panico >> rispondo grattandomi il collo nervosamente.

<< Non hai risposto alla domanda sul perché eravate abbracciati >> continua.

<< Mi ha aiutato, se non mi avesse aiutato lei sarebbe....>> Scott non lascia finire la frase a Isaac, gli batte una mano sulla spalla e gli dice che va tutto bene.

Poi escono dalla stanza andando in corridoio mentre mio fratello rimane fisso davanti a me che mi osserva, scuoto la testa e gli passo davanti sussurrando un " geloso "

La giornata scolastica dopo quel piccolo incidente si è finalmente conclusa, dopo la prima ora non ho più incontrato Isaac essendo che aveva corsi diversi dai miei, non so nemmeno se stia bene ma suppongo di sì.

<< Ci vediamo domani ragazze >> esclamo salutando le mie amiche, per poi dirigermi verso casa.

Nemmeno il tempo di fare un passo al di fuori dell'edificio che vengo bloccata da un braccio che mi prende per i fianchi e mi tira indietro, il mio corpo sbatte contro un'altro, il mio cuore sta letteralmente uscendo dal petto dallo spavento ma quando vedo due occhi azzurri fissarmi divertiti mi rilasso.

Poggio la fronte sul suo petto ancora scioccata prendendo dei respiri profondi.

<< Ti vorrei uccidere in questo momento >> esclamo alzando di nuovo il viso verso di lui battendo il pugno sul suo petto.

<< Sei un lupo mannaro avresti dovuto sentirmi arrivare >> risponde prendendomi in giro.

In tutto ciò siamo ancora vicini, le sue mani sono ancora su di me e credo di non voler uscire più da questa situazione.

<< Si si ok, che c'è Isaac >> esclamo sbuffando alzando gli occhi al cielo.

Senza dire nulla il suo viso si avvicina al mio e le sue labbra sono sulle mie in mezzo secondo, ricambio il bacio immediatamente portando le mani sui suoi ricci biondi stringendoli leggermente, le sue mani vagano sulla mia schiena stringendomi sempre di più, finché entrambi arriviamo alla fine senza fiato, ancora scioccata dal bacio inaspettato lo guardo negli occhi i suoi sono accompagnati da un sorriso dolce.

<< E questo? >> domando imbarazzata.

<< Non ti ho ringraziato per prima >> si giustifica alzando le spalle in aria.

Annuisco.

<< T/n la scuola è finita, credo sia ora di tornare a casa >> sento dire da una voce dietro di me.

Strizzo gli occhi ancora più imbarazzata di prima, Isaac lascia immediatamente la presa sui miei fianchi grattandosi la nuca guardando il suo Alpha.

<< Arrivo >> rispondo, saluto Isaac con un cenno della mano per poi raggiungere mio fratello che dopo avermi dato uno sguardo serio mi mette il braccio sul collo.



Buongiorno, scusate l'assenza ma non trovo idea per altri immagina su richiesta, ma finalmente questo è concluso. Spero vi possa piacere 😘❤

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