Henry Cavill
Oggi ho passato tutto il pomeriggio in giro per casa a pulire qua è la spolverando i mobili delle varie stanze e lavando per terra, stanca di tutto il lavoro fatto posso finalmente rilassarmi prendendomi un bel bicchiere d'acqua fresca dal frigorifero.
Però per rilassarmi al meglio mi basterebbe fare pace col mio fidanzato Henry, non abbiamo litigato pesantemente anche perché non lo facciamo mai, ma diciamo che mi ha tenuto il muso per un bel paio di ore perché ieri mentre eravamo fuori con degli amici uno di loro aveva un comportamento un po troppo confidenziale nei miei confronti, in quel momento ero presa dalla serata e l'unica cosa che avevo in testa era il mio fidanzato e non ci ho fatto molto caso, a Henry questa cosa non è piaciuta soprattutto quando gli ho detto che secondo me non era così e che si era sbagliato. Il fatto e che poco fa ho parlato con una delle amiche con cui eravamo ieri ed è uscito questo discorso dicendomi che anche lei ha notato la stessa cosa, adesso mi sento in colpa nei confronti di Henry.
Ma adesso basta.
Poso il bicchiere sporco nel lavandino e recupero qualcosa da sgranocchiare per portarglielo, prendo anche una bottiglietta d'acqua fresca e salgo al piano di sopra dove si trova lo studio di Henry dove di solito lavora o si rilassa semplicemente giocando alla play, in questo momento che io sappia ore fa stava lavorando ad un vecchio PC che vuole rimettere a nuovo.
Da dietro la porta sento una leggera misica perciò busso forte per farmi sentire, sento vagamente dei mormorii e a quel punto apro la porta. Varco la soglia della stanza richiudendo la porta alle mie spalle, vedo la radio accesa e poi vedo Henry concentrato con lo sguardo fisso al PC completamente aperto sul tavolino davanti alla finestra, indossa una canotta nera lasciando scoperte le spalle e le braccia muscolose, osservo il suo volto e sorrido quando vedo un adorabile cipiglio farsi spazio sulla sua fronte, poi però improvvisamente alza gli occhi al cielo e sbatte sul tavolo il giravite che stava usando passandosi una mano sul viso stanco.
<< Accidenti >> esclama scompigliando i suoi ricci scuri.
Poso le cose sulla scrivania al lato della stanza e lo raggiungo subito.
<< Ci lavori da ore perché non ti riposi invece? >> gli propongo dando una veloce occhiata al PC messo davvero male.
Henry mi guarda con i suoi occhi celesti per poi sedersi sulla sedia continuando a tenerli puntarli si di me. Metto le braccia incrociate al petto e lo fisso scioccata capendo dai suoi gesti e dal suo silenzio che ancora è arrabbiato.
<< Sei ancora arrabbiato? >> gli domando con sguardo colpevole.
Henry scuote il capo ma questo non mi convince molto.
<< Ah sei adorabile quando fai il geloso >> rispondo cercando di sdrammatizzare la situazione e sorridendo mi abbasso verso di lui prendendogli con la mano destra le guance facendogli stringere la bocca a forma di O per poi baciarlo.
Con questo gesto riesco a far comparire sul suo viso quel meraviglioso sorriso mettendo finalmente fine alla tortura di vederlo col broncio.
<< So bene cosa ho visto ieri sera >> continua però.
<< Beh a proposito poco fa ho parlato con Cindy e anche lei ha notato questa cosa, perciò mi dispiace tanto la colpa è mia, non mi sono proprio resa conto perché non mi interessa nulla di lui >> gli dico sporgendo il labbro inferiore cercando di ammaliarlo con la mia dolcezza.
Henry sorride con soddisfazione di aver ragione e si alza dalle sedia stringendomi tra le sue grandi braccia, mi poggio su di esse osservandolo dal basso in tutta la sua altezza.
<< Tranquilla non è colpa tua e devo scusarmi io per aver esagerato >> esclama facendomi addolcire.
<< L'importante e che abbiamo risolto >> concludo poggiando le mani sul suo viso per spingerlo verso di me e baciarlo con passione.
Stringe la presa sui miei fianchi alzando la maglietta infilandoci le mani dentro, ma improvvisamente la radio trasmette una canzone che riconosco subito, sgrano gli occhi e fisso Henry che mi guarda proprio nello stesso modo.
<< Questa canzone mi ricorda sempre il giorno in cui ci siamo conosciuti >> esclamo portandomi una mano sulla bocca ripensando a quel momento.
* Flashback *
<< Ragazzi io ho sete prendo qualcosa torno subito >> avviso i miei amici dopo un po di chiacchierate.
Siamo in un locale per passare una serata in compagnia e ho detto loro categoricamente ho detto loro che non voglio bere stasera anche perché conoscendo la mia amica ( con cui sono venuta stasera ) sarà subito ubriaca dopo 3 drink e almeno una delle due deve essere vigile per poter guidare e andare a casa sane e salve.
Loro annuiscono e io mi faccio spazio tra la folla per raggiungere il bancone. Mi perdo un paio di volte nel tragitto essendo bassa ma finalmente scorgo il bancone in lontananza, accelero subito il passo ma improvvisamente davanti a me vedo un ragazzo parecchio ubriaco, da come cammina, cerco di evitarlo e cambiare strada ma ormai è troppo tardi perché mi si fionda addosso cercando di baciarmi, riesco a scansarmi in tempo ma lui non molla e ci riprova e io presa dal panico non so come fare ad uscire da questa situazione. Improvvisamente qualcuno lo spinge via da facendolo allonare me. Destabilizzata dalla situazione perdo l'equilibrio rischiando di inciampare sui miei stessi piedi per via dei tacchi alti ma vengo sostenuta da due forti braccia che mi afferrano al volo, mi riprendo subito mettendo d'istinto le mie mani sulle sue per sostenermi, alzo il viso verso di lui guardo negli occhi il mio salvatore vedendo un ragazzo giovane più o meno della mia età, i capelli corti e ricci e una leggera barba gli incornicia il viso e due pozzi azzurri al posto degli occhi mi guardano come per accertarsi che io stia bene. Su uno di essi c'è un piccolo pigmento col marrone e credo sia la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia, sono così particolari e unici che rimango qualche secondo a fissarli quasi dimenticandomi l'accaduto di poco fa.
<< Stai bene ? >> mi domanda tenendomi ancora tra le sue braccia risvegliandomi dal mio stato di trance.
Riorendendomi prendo stabilita nelle gambe e mi allontano dal suo corpo imbarazzata.
<< Si sto bene ti ringrazio tantissimo >> gli rispondo prendendo fiato e guardandomi attorno alla ricerca di quel pazzo.
<< Se né andato tranquilla >> mi rassicura mettendomi una mano sulla spalla e torno a guardare i suoi occhi.
Sorrido leggermente apprezzando molto il suo riguardo verso una perfetta sconosciuta, dovrebbero esserci più persone al mondo come lui.
<< Vieni prendiamo qualcosa da bere, sei ancora molto scossa >> mi propone porgendomi la mano che afferro subito.
La sua sola presenza e la sua dolcezza nel suo tono mi mettono subito sicurezza e senza pensarci due volte lo seguo tra la folla con la mia mano intrecciata alla sua, in poco tempo mi porta al bancone e troviamo subito due posti vuoti e ci accomodiamo l'uno davanti all'altro aspettando il nostro turno.
<< Sei sola ? >> domanda.
<< No sono con degli amici avevo sete stavo andando a bere qualcosa >> gli spiego guardandolo.
Lui annuisce dicendomi che anche lui stava cercando alcuni suoi amici, ho apprezzato molto il suo aiuto infatti dopo che avrò bevuto come minimo due bei bicchieri d'acqua lo ringrazierò e me n'è andrò, non voglio rubargli altro tempo. Il barman si rivolge finalmente a noi e quando gli chiedo due bicchieri d'acqua per un momento mi guarda stranito ma mi serve subito.
<< A te >> esclama il ragazzo di cui ancora non so il nome passandomi i bicchieri di vetro, lo ringrazio e ne butto giù uno rinfrescandomi per bene.
<< Caspita avevi tanta sete >> esclama ridendo vedendomi finire il secondo bicchiere in poco facendomi ridere e cadere un po d'acqua sugli angoli della bocca.
<< Scusami >> rispondo imbarazzata asciugandomi le labbra col palmo della mano.
<< Tranquilla sei molto tenera >> mi dice sorridendo facendomi arrossire.
<< Comunque non ti ho ancora chiesto come ti chiami >> esclama lui dopo aver riso dolcemente per il mio imbarazzo.
Ogni volta che lo fa sento il mio cuore accelerare notevolmente, ha davvero un sorriso meraviglioso.
<< Giusto, io sono T/n >> rispondo.
<< Henry >> esclama porgendomi la mano come come avevo fatto prima stringo leggermente.
<< Comunque Henry davvero grazie per quello che hai fatto sei stato molto gentile ma adesso è meglio che torni dai miei amici >> gli dico alzandomi dalla sedia passando la mano sul vestito per levare delle pieghe.
Hanry compie il mio stesso gesto affiancandomi.
<< Se non ti dispiace vorrei accompagnarti, mi sentirei in colpa a lasciarti da sola >> mi propone grattandosi la nuca.
Invece in questo momento è incredibilmente dolce mentre mi propone di accompagnarmi per assicurarsi che io stia bene, lo apprezzo davvero molto ma voglio disturbarlo ulteriormente.
<< Non disturbarti inutilmente tranquillo >> lo rassicuro ma vedo che insiste.
Alla fine accetto la sua proposta mi faccio accompagnare, gli sorrido ringraziandolo e gli faccio strada verso dove penso siano i miei amici, sento la sua mano poggiarsi del sulla mia schiena coperta dal vestito nero e rabbrividisco al suo tocco, probabilmente l'ha fatto per non perdermi nella folla di gente che balla. La cosa buffa e che mi ha detto che anche i suoi amici sono nei divanetti che lo aspettano.
In lontananza scorgo le teste dei miei amici seduti ai loro posti e avviso Henry che li ho trovati. Quando andiamo davanti a loro lo vedo sgranare gli occhi e poi vedo Cindy alzare il viso verso di me e poi verso Henry per poi alzarsi per andarlo a salutare seguita a ruota dai ragazzi che fanno lo stesso dando delle pacche al ragazzo dagli occhi azzurri.
Ok cosa sta succedendo qui ?
<< Cosa ci fate voi due insieme ? >> domanda Connor rivolgendosi a me dopo averlo salutato.
<< Sono loro gli amici di cui mi parlavi ? >> domando al diretto interessato ignorando la domanda di Connor.
<< A quanto pare si >> risponde ridendo.
<< Grandioso su sediamoci >> esclama Connor facendoci cenno.
<< Prego >> esclama Henry porgendomi la sua mano come un vero galantuomo farebbe facendomi accomodare.
Lo ringrazio e Henry fa la stessa cosa sedendosi vicino a me facendo sfiorare la sua gamba con la mia scoperta dato che adesso siamo di più nel divanetto.
<< Stavo andando a prendere un bicchiere d'acqua quando un ragazzo ubriaco mi stava venendo addosso. Henry mi ha vista e mi ha diciamo salvata >> racconto loro quando ci chiedono come ci siamo incontrati.
<< E l'ho riaccompagnata >> continua Henry.
<< È il destino a quanto vedo >> esclama Cindy lanciandomi uno sguardo malizioso.
La fisso alzando un sopracciglio ma poi le sorrido andando ad osservare Henry parlare con Jordan e perdendomi a guardarlo. Quelle labbra così perfette quei occhi così lucenti.
" chissà forse è stato davvero il destino " penso quando si gira e il suo sguardo si incrocia col mio.
* fine Flashback *
Ripercorro con la mente quel meraviglioso momento chiudendo gli occhi ascoltando la canzone che ci fa da sottofondo, ancora stretta tra le sue braccia poggio la testa sul suo petto ascoltando i suoi battiti lenti e rilassanti.
<< Ricordo che mi hai letteralmente trascinato in pista >> ridacchia Henry accarezzandomi la schiena provocandomi brividi lungo tutta la schiena.
<< Già ed è stata un'impresa farti alzare da quella maledetta poltrona >> rispondo sollevando il viso per guardarlo ripensando a una me di qualche anno fa che lo trascina in pista.
Henry abbassa il volto verso di me incastrando le sue iridi azzirre sulle mie e mi bacia la fronte dolcemente, poi lo sento muoversi leggermente a tempo di musica dondolandosi a destra e a sinistra trasportandomi con sé, non posso credere che stia ballando di sua spontanea volontà per farmi contenta.
Poso di nuovo il viso sul suo petto accarezzandogli la schiena da sotto la maglietta, Henry poggia il mento sulla mia testa e anche se poco dopo la canzone finisce facendone partire una più ritmata continuiamo a ballare in mezzo alla stanza dimenticando la discussione e il PC.
Buonasera 😉❤ ecco un nuovo capitolo per voi, spero tanto possa piacervi e vi ricordo che....
⚠️ FACCIO SOLO IMMAGINA SU ATTORI, PERSONAGGI E CANTANTI CHE CONOSCO, MI DISPIACE ⚠️
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro