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Gianluca Ginoble ( Il volo )

Sono appena le 8 e 30 di sera e qui a Roma in una stradina di Roma è tutto molto silenzioso, le uniche fonti di luce sono delle insegne di qualche negozio ormai chiuso e qualche Bar con dei gruppetti di amici che ridacchiando davanti ad una birra e qualche coppia qua è la in giro. Mentre io sono qui sola a fare un giretto per passarmi il tempo e prendere un po d'aria prima di tornare a casa per cena. Abito da una paio di anni assieme a mio fratello qui a Roma ma la nostra città natale è Bologna, prima di casa se né andato Ignasio e io mi sono trasferita qui per stare vicina a lui dato che adesso è uno dei cantanti del famosissimo trio Il Volo.

Aglii altri due componenti del gruppo gli voglio un sacco bene tranne per uno di loro ovvero Gianluca, con lui ho un rapporto molto strano e da un po di tempo ho scoperto di provare qualcosa per lui. Questo nostro rapporto particolare comprende il volerci bene e lo sappiamo entrambi ma non smettiamo mai di litigare e punzeccharci a vicenda come dei bambini, avvolte la gente crede persino che ci odiamo a morte altri ci vedono come una coppia di fidanzati che litigano sempre.

Comunque continuo il mio giretto per Roma finché non vedo davanti a me nella stessa stradina la persona a cui stavo pensando, ma oggi sono troppo stanca per sopportare le sue prese per il culo giornaliere.

<< Hey T/n che ci fai qui ? >> mi risponde lui andandomi in contro.

<< Ciao, stavo facendo un giro ma ora vado a casa >> gli rispondo io cercando di evitare il suo sguardo.

Lo osservo di sbieco vedendolo splendido come sempre con indosso un maglione bianco e una giacca lunga nera.

<< Vieni da me, ho qualcosa di tuo a casa mia >> mi dice prendendomi per un braccio mi blocco sul posto e lo scanso via.

È convinto che qualsiasi cosa la ottenga facilmente.

<< Hey aspetta, che vuol dire hai qualcosa di mio >> gli dico io cercando di decifrare il suo sguardo enigmatico.

Lui però non mi ascolta e comincia a camminare verso casa sua che è comunque vicina con me che gli urlo dietro di fermarsi.

<< Tu vieni e lo scoprirai >> uff sbuffo pesantemente.

Mi metto a passo con lui è decido di seguirlo, sono molto curiosa. Cosa mai può avere di mio in casa sua  ? E se lo fa apposta e non ha niente ? E se vuole rapirmi ? No impossibile è il migliore amico di mio fratello non lo farebbe mai. Anche perché Ignazio lo ucciderebbe seduta stante.

Dopo un paio di minuti nel completo silenzio arriviamo a casa sua, mi apre la porta e tentenno un po prima di varcarne la soglia, sono entratta poche volte qui in casa sua e tutte le volte c'erano i ragazzi con me perciò mi sentivo tranquilla, ma ora ora che siamo soli e molto strano.

Posa la sua giacca nell'appendiabiti all'ingresso accanto alla porta e mi fa strada nella sua camera al piano di sopra. Lo seguo in silenzio osservando i suoi movimenti eleganti da perfetto tenore.

<< Si può sapere che hai di mio ? >> gli domando mentre siamo sulle scale.

<< Lo vedrai >> dice semplicemente appena siamo arrivati.

Arriva in camera sua, accende la luce e si dirige nel suo armadio cercando qualcosa al suo interno, mentre io mi metto sullo stipite della porta con le braccia incrociate ad aspettare impaziente. Gianluca sembra finalmente trovare qualcosa ed tira fuori un piccolo scatolino nero.

Continuo a fissarlo mente cerca qualcosa li dentro ed io istintivamente mi porto una mano sul petto in cerca della mia collanina d'oro regalatami da mia nonna prima di andarsene.

Ed e proprio quello che estrae Gianluca dal porta gioeie mostrandomelo davanti sorridendo.

<< Ti è caduto l'altra volta quando stavamo al parco con i ragazzi, l'ho preso io e non volevo d'artelo lo subito perché volevo farlo quando eravamo da soli >> mi dice lui. Possibile che non me ne sia accorta ? Controllo sempre per paura di perderla e non mi sono accorta di non averla.

<< Ti ringrazio  >> la prendo dalle sue mani e la guardo come se non la vedessi da anni, è un ciondolo con un cuore dorato. È molto importante per me.

<< È importante vero ? >> mi chiede lui capendo il mio sguardo triste e malinconico. Nonostante tutto una delle sue grandi abilità è capirmi subito al volo.

Annuisco e mi asciugo una piccola lacrima scivolata involontariamente dalla mia guancia, non mi ero nemmeno resa conto di avere gli occhi lucidi.

<< Si, me l'ha regalata mia nonna prima di morire tanti anni fa. Ero molto piccola, e da quel giorno la porto sempre con me. Grazie di avermela ridata >> gli accenno un sorriso e lui ricambia con uno sguardo dispiaciuto.

Si avvicina lentamente a me e mi prende la collana delicatamente dalle dita io intuisco il suo gesto e mi giro di spalle spostando i capelli in una spalla tenendoli fermi con le mani, poggia la catenella fredda sul mio collo facendomi rabbrividire, sento le sue dita calde solleticarmi il collo mentre cerca di agganciarla.

Appena ha agganciato la collana mi prende le ciocche dei capelli lunghi e castani dalla mia mano e li fa cadere morbidi sulla schiena, sulla spalla scoperta invece poggia il mento mentre fa passare le sue mani sui miei fianchi  accarezzandoli  con le sue calde mani. Sento il suo respiro solleticarmi il collo e mille brividi mi percorrono tutta la spina dorsale. Ma non mi muovo, non ho il coraggio Perché sto cosi bene adesso tra le sue braccia. Sento terribilmente caldo e questo non è da me.

<< Mi dispiace >> sussurra lui sorpendendomi. Mi abbraccia da dietro e io mi lascio trasportare dal suo profumo tirando la testa all'indietro per guardare i suoi occhi color nocciola.

<< Perché non ti lasciavi mai toccare da me ? Ho sognato da tanto questo momento >> dice lui appoggiando la sua guancia sulla mia, la leggera barbetta mi solletica la guancia e sorrido a questo contatto e alla sua dolcezza. Non sembra nemmeno lui in questo momento.

All'inizio ero sempre molto scostante con lui, evitavo qualunque contatto, specialmente nell'ultimo periodo da quando ho capito di provare qualcosa per lui. Forse è per non ferirmi, era come una barriera che mi ero creata.

<< È che avevo paura, non mi fido spesso delle persone. Ma adesso mi sento al sicuro, e questo accade quando sono con te Gianluca anche se la maggior parte litighiamo >> lui sorride alla mia affermazione e mi bacia la guancia dolcemente.

Mi giro e poggio le mie braccia attorno al suo collo le sue mani sono ancora sui miei fianchi e io vorrei rimanere così per sempre.

Lo guardo intensamente negli occhi e dopo secondi che sembrano non finire mai, unisce le sue labbra con le mie in un bacio piccolo e casto ma che contiene tutto l'amore possibile.

Sorride sulle mie labbra e io apro gli occhi per guardarlo. Sorride raggiante. 

<< Ho sognato da tanto anche questo momento T/n >> sorrido anche io dopo avergli sentito pronunciare queste parole è lo abbraccio forte stringendomi il più possibile a lui come avrei voluto fare da tempo.

E incredibile come in praticamenre 10 secondi tutto e cambiato, avevo seriamente timore di soffrire, di fidarmi ma in questo momento mi sento talmente al sicuro che non mi staccherei mai, ma l'orologio nella parete della sua stanza non ha un bell'orario.

<< Si è fatto tardi è meglio che io vada a casa, Ignazio si chiederà dove sia finita >> gli dico io sciogliendo l'abbraccio a malincuore non smettendo di guardarlo.

Lui annuisce e mi accompagna di sotto.

<< Ti accompagno io. Non voglio lasciarti sola per le strade di Roma. >> dice lui prendendo le sue chiavi della macchina.

Entriamo in macchina in completo silenzio è dopo un po di strada io prendo parola.

<< Quindi ora cosa siamo ? >> dico semplicemente, lui alza le spalle in aria rimanendo concentrato sulla strada.

<< Tu cosa vuoi che siamo ? >> mi dice non rispondendo alla mia di domanda cosa che mi fa molto innervosire.

<< Non rispondermi con un'altra domanda >> dico scocciata e lui ride. Fa sempre così è lui lo sa che odio quando fa cosi.

<< Adoro farti arrabbiaare >> mi risponde.

<< Lo so benissimo >> rispondo fingendomi offesa incrociando le braccia al petto provocando una sua forte risata.

<< Ridi ridi stai attento a giocare col fuoco potresti bruciati. >> lo minaccio io guardandolo di sottecchi.

Lui sorride ancoea e poggia una mano sulla mia gamba stringendola.

<< Comunque suppongo che ora siamo una coppia no ? Sempre se tu lo vuoi ovviamente >> dice dandomi una breve occhiata durante un semaforo.

E mi piace così, non mi piacciono le grandi dichiarazioni in ginocchio com un appuntamento o dei fiori o quant'altro, mi piacciono le cose semplici spontanee inaspettatate ma soprattutto dette col cuore. È lui questo lo sa benissimo.

<< Suppongo di si >> gli dico sorridendo.

Arrivamo a casa mia è ci salutiamo con un ultimo bacio, e lo vedo scomparire nel buio della notte con la sua amata macchina nera. Riesco ancora a immaginare nella mia testa il suo meraviglioso viso e con quel sorriso che farebbe svenire chiunque.

Poi entro entro in casa contenta e con un sorriso enorme stampato in faccia.

Il ragazzo che ho usato e Gianluca Ginoble il cantante del gruppo Il volo
Lo potete trovare su instagram come @gianginoble11


Revisionato il : 04 settembre 2022

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