Edmund Pevensie
Il cinguettio mattutino degli uccellini mi fa aprire lentamente un occhio, poi anche l'altro. Lancio uno sguardo assonnato alla finestra che è spalancata per poi chiudere subito gli occhi per la forte luce che quasi mi acceca. Mi copro il viso con le mani e poi accanto a me sento una leggera risata.
Mi giro vedendo Edmund davanti a me che si sostiene con un braccio piegato, vicinissimo, che mi guarda ridendo.
<< Sei così buffa >> dice tra le risate.
Mi alzo solo col busto sostenendomi con i gomiti e lo guardo male facendo la finta offesa.
<< Sono buffa quindi? >> domando seria facendolo ridere ancora di più.
<< Sei stupenda appena svegliata >> di colpo si fa serio e si avvicina a me mettendomi una mano dietro la schiena accarezzandomi al centro.
Rabbrividisco al suo tocco e mi avvicino a lui posando la testa nell'incavo del suo collo.
<< Adulatore >> gli dico contro la sua pelle facendone uscire un suono non del tutto chiaro.
Mi abbraccia completamente con il braccio con cui mi accarezzava la schiena e dopo non sento più nulla perché credo di essermi addormentata.
Dopo un'ora circa mi sono svegliata, e nel comodino ho trovato un bigliettino scritto da Ed che mi avvisa che mi sono addormentata subito tra le sue braccia e che se né andato con suo fratello per un giro.
Oggi è una bella giornata, una di quelle giornate in cui mi va di fare e di sperimentare cose nuove, spinta anche dalla mia costante curiosità, prendo in prestino una spada dalla stanza delle armi e mi dirigo verso l'esterno dove di solito al mattino il mio amico Caspian si allena, avrei potuto chiedere a Edmund ovviamente ma è uscito col fratello e in questo momento Caspian è l'unico che mi possa aiutare.
Caspian è in piedi al centro del campo e maneggia la sua spada con eleganza e sicurezza, mi perdo qualche secondo per guardare i movimenti che compie la sua mano per poi cercare di replicarli io stessa, appena muovo un passo in avanti calpesto col piede un rametto secco e questo fa girare di scatto Caspian.
<< Hai per caso intenzione di uccidermi ? >> domanda appena mi vede con la spada alzata in aria e un sorriso furbo.
<< Al contrario, voglio che mi insegni >> rispondo andando verso di lui.
E così per almeno un'ora ci alleniamo tutto il tempo e mi insegna tecniche di difesa e di attacco, dopo, stanca ed esausta ho messo a segno l'ultimo colpo della giornata e in un momento di euforia ho abbracciato Caspian per la mia felicità di aver imparato tante cose, gli voglio molto bene, è mio amico da anni e ci tengo molto a lui ma in quel momento erano appena tornati Peter e Edmund, e quando mi stacco dall'abbraccio notò Edmund a cavallo che ci fissa per poi distogliere lo sguardo.
Lascio cadere la spada per terra perché ho appena realizzato di aver commesso lo sbaglio più grande della mia vita, ringrazio Caspian per l'aiuto e corro da Ed che nel frattempo stava mettendo assieme a Peter i cavalli nei loro appositi Box.
Arrivo lì davanti, Peter finisce di chiudere il box del suo cavallo e ci lascia soli non prima di avermi lasciato un bacio sulla fronte per rassicurarmi. Ed non mi guarda, si occupa di levare la sella e gli altri finimenti, lo capisco benissimo Ed è sempre stato molto geloso di me, e ha sempre accettato la mia amicizia con Caspian perché lo siamo da anni, ma non credo gli abbia fatto piacere vedermi così felice con un altro, quando in realtà la sola cosa che voglio nella mia vita è stare con lui.
<< Ed >> sussurro poggiando la mano sulla sua spalla coperta da una leggera camicia in flanella che tanto gli sta bene.
Lui blocca i suoi movimenti fissando un punto davanti a se, rafforzo la presa sul suo braccio e lo faccio girare verso di me.
<< So cosa mi stai per dire, siamo solo amici non è successo nulla e tante altre cose, io lo so T/n ma vederti sorridere con un'altro mi fa impazzire >> esclama a denti stretti gesticolando.
Un po mi viene da sorridere al pensiero che ci tenga così tanto a me.
<< Mi dispiace tantissimo, ma non devi preoccuparti lo sai che ti amo più di ogni cosa >> dico accarezzandogli la guancia.
Incastra i suoi occhi con i miei e mi guarda come se non sapesse che dirmi.
<< Ti prego non guardarmi così >> lo imploro scuotendo la testa e appoggiandomi al suo petto.
Gli circondo il busto con le mani ma lui non si muove, porta una mano sulla mia schiena stringendomi leggermente, poi il suo tocco si fa sempre più leggero alzo il viso per guardarlo e poi si allontana da me lasciandomi di sasso, però mi guarda un'ultima volta e dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte se ne va lasciandomi lì da sola col cavallo e mille pensieri in testa.
Mi lscio sfuggire una lacrima, non volevo che finisse così, ma sono sicura che le cose si sistemeranno per adesso gli lascio un po di tempo per pensare, sicuramente non può finire così solo per un abbraccio e di certo non lo lascerò andare così in fretta.
POCHE ORE DOPO
Ero seduta comodamente al centro del mio letto con un buon libro alla mano e il cinguettio degli uccellini che si sentono da fuori la finestra, quando qualcuno decide di interrompere il mio momento di lettura quotidiano bussando alla porta.
Il mio ormai cognato, Peter, entra in stanza e dopo essersi chiuso la porta alle spalle si siede accanto a me, io guardando ogni suo movimento in silenzio e poi decido di posare il libro alla mia destra e dedicargli la mia completa attenzione n
<< Come va con Ed ? >> domanda dopo qualche secondo di silenzio.
Sbuffo leggermente annuendo. Odio litigare con Edmund.
<< Male >> rispondo.
<< Posso sapere cos'è successo di preciso ? L'ho visto molto scosso >> mi dice.
Mi giro col busto mettendomi a gambe incrociate davanti a lui per guardarlo meglio e poi comincio il mio racconto.
<< È geloso di Caspian ma ora ti racconto cosa è successo di preciso >>
Finisco il mio racconto e Peter annuisce comprensivo.
<< Ora e tutto chiaro ma devi stare tranquilla perché Ed sa che tu non lo tradiresti mai, ha solo paura di perderti che ti stanchi di lui, sai com'è fatto. >> mi dice facendomi ragionare.
E ha proprio ragione.
<< Guarda siete chiusi nelle vostre stanze da ore prova a parlarci, fagli sapere che ci sei e che lo ami >> conclude facendomi l'occhiolino.
Sorrido al suo gesto e mi sporgo in avanti per dargli un leggero abbraccio, poi scendo giù dal letto con uno scatto che per poco non mi fa inciampare e sotto lo sguardo divertito di Peter scappo fuori dalla stanza fiondandomi al piano di sotto sapendo benissimo dove possa trovarsi Edmund.
Entro nella stanza senza nemmeno bussare, Ed è al centro della stanza che si stava allenando come fa sempre il pomeriggio presto. Interrompo il suo allenamento e mi fissa senza dire nulla, improvvisamente imbarazzata adesso che sono qui davanti a lui non so cosa dire, ma come mi ha insegnato mia madre un gesto vale più di mille parole. Mi avvicino cautamente a lui, e ci riprovo, come ho fatto stamattina avvolgo di nuovo le mie braccia alla sua schiena stringendolo a me ma a differenza di stamattina Edmund si sporge in basso sempre con me attaccata e lascia scivolare delicatamente la spada per terra e poi finalmente mi abbraccia tenendomi con la mano appiccicata al suo petto. Sorrido felice perché sento che le cose si stanno di nuovo sistemando.
<< Sono uno stupido, non dovevo reagire in quel modo, tu non hai fatto nulla di male >> lo sento dire.
Sorrido ancora una volta intenerita e alzo di poco il viso per lasciare un bacio sul suo collo scoperto dalla camicia, sento il suo corpo reagire in fretta al mio grato e sorrido furba.
<< Questo vuol dire che mi perdoni ? >> domanda ridacchiando stringendomi di più a sé.
<< Non sono mai stata arrabbiata con te Ed >> rispondo strofinando il naso sul suo collo.
<< Sei unica >> ammette.
<< Ora guardami però >> mi dice levando le mani dalla mia schiena per prendere il mio viso tra le mani.
Uniamo ancora di più i nostri corpi e mentre lui mi tiene con il viso puntato sul suo sguardo penetrante io mi appoggio con le mani sui suoi polsi.
<< Ti amo lo sai vero ? >> gli faccio sapere fissando ogni suo movimento del viso per memorizzare ogni dettaglio.
Lui annuisce abbassando la testa, so che adesso si sente terribilmente a disagio per la sua scenata di oggi.
<< Tranquillo Ed, non è successo nulla >> lo rassicuro levando le mie mani dai suoi polsi per intrufolarmi tra di esse e abbracciarlo.
E stavolta sono io a tenerlo stretto a me mentre gli accarezzo i capelli scuri e morbido.
Buonasera 🖤 Finalmente sono riuscita a finire questo immagina, mi scusa per l'attesa che ha dovuto subire la ragazza che lo ha richiesto. Se ci ho messo così tanto e perché volevo arrivare ad un lavoro finale che mi piacesse, e questo sento che può andar bene.
Spero che vi possa piacere 🖤🤞
Al prossimo capitolo
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