Ciro Immobile
Tra un giorno esatto ci sarà una partita molto importante per la Nazionale Italiana di calcio, partita in cui io e la mia migliore amica siamo invitate dato che lei è la moglie di Federico Chiesa. Grazie a lei ho potuto conoscere queste fantastiche persone con cui ho stretto un'amicizia importante da ormai un bel po di anni, in particolare con quei due pazzoidi di Insigne e Immobile che molte volte si divertono ad alternarsi per farmi degli scherzi assurdi. Qualche giorno gliene combino una io invece a questi due scalmanati.
Quando sto per montate in auto il mio telefono vibra nella tasca dei pantaloni e lo estraggo subito notando un messaggio dalla mia migliore amica che mi chiede dove sono finita. Le rispondo con un " ci sono quasi " e lo ripongo in tasca salendo un auto e mettendo in moto diretta all'Hotel dove alloggiano i ragazzi poi da lì con un pullman raggiungeremo un'altro Hotel dove a pochi kilomentri ci sarà lo stadio dove si svolgerà la partita.
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<< Eccola finalmente >> esclama Benedetta quando mi nota raggiungendomi e abbracciandomi fortissimo.
La stringo a me e le do un bacio sulla guancia.
<< Sono in ritardo? >> le domando preoccupata dopo essermi stacca da lei. Scuote la testa e io passo per salutare tutta la squadra uno ad uno con le poche rispettive mogli e fidanzate.
Ricambiano e quando finalmente è il turno di Ciro Immobile come al mio solito rimango un po imbarazzata davanti alla sua figura, ma subito il suo sorriso dolce e solare che mi regala ogni volta che ci vediamo mi rassicura facendo sorridere anche me. A differenza degli altri che mi hanno lasciato un leggero abbraccio e un bacio sulla guancia, da Ciro vengo stretta forte tra le sue braccia, mi beo per qualche secondo della sua vicinanza per poi essere interrotti da un Lorenzo Insigne che in questo momento vorrei uccidere. Mi allontano imbarazzata da Ciro, ma lui mi lascia poi un casto bacio sulla fronte facendomi arrossire più di quanto non lo stessi già facendo.
<< Sei arrivata appena in tempo >> mi dice poi risvegliandomi dai miei pensieri.
Improvvisamente veniamo interrotti dal loro allenatore Mancini, che prima non c'era.
<< Ragazzi il pullman sarà qui a momenti, oh ciao Selena >> esclama il l'uomo rivolgendosi a me dopo che aveva appena controllato il suo cellulare.
Lo saluto con la mano e rimango vicina a Ciro e Lorenzo chiacchierando un po con loro il tempo che arrivi il tanto atteso pullman, e quando finalmente arriva vengo trascinata agli ultimi posti al centro tra Lorenzo e Ciro, che durante tutto il viaggio non hanno smesso di punzecchiarsi a vicenda facendomi ridere tutto il tempo, ma stare in mezzo a questi due è straziante e gli ho tirato varie volte degli schiaffi sulle mani per zittirli.
<< Sembrate due bambini fatela finita >> esclamo ridacchiando allo stremo delle mie forze facendoli ridere ancora di più di prima.
<< Dai ammettilo che ci adori >> esclama Lorenzo sorridente.
<< Molto di più, lei ci ama >> dice invece Ciro marcando bene l'ultima parola.
Mi sbatto una mano in fronte scoppiando a ridere, subito dopo alzo le braccia e li avvolgo sui colli dei due ragazzi attirandoli a me.
<< Vi adoro tutti quanti ragazzi >> gli faccio sapere.
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La sera
Ieri l'allenatore Mancini ha annunciato ai ragazzi la scaletta delle due giornate di Sabato e Domenica, infatti ieri si sono occupati alle 16 di fare gli allenamenti alle 19 e 45 una riunione tecnica per ripassare tutti gli schemi di gioco mentre alle 20 finalmente la cena e alle 23 tutti a nanna per recuperare le forze. In tutta la giornata io e le ragazze abbiamo un po visitato la città e preso un bel caffè chiacchierando.
<< Fererico è molto agitato >> ammette la mia migliore amica entrando in stanza dopo essere stata al bagno per parlare al telefono con Federico.
Alzo il viso verso di lei, dato che stavo scorrendo le notifiche instagram e la guardo comprensiva.
<< Poverini, saranno tutti così agitati >> rispondo ridendo immaginandomeli già.
Improvvisamente Benedetta si blocca in mezzo alla stanza fissando un punto davanti a sé, la guardo male riconoscendo subito quello sguardo da pazza che ha appena avuto un'idea, spengo il telefono e mi alzo prendendola per le spalle.
<< Fammi indovinare hai avuto una delle tue geniali idee non è così? >> le domando sorridendole con le sopracciglia alzate.
<< Ovvio, senti qua >> mi trascina sul letto e ci sediamo tutte e due una davanti all'altra.
<< Io mi intrufolo nella camera di Federico >> comincia e già questo mi sembra assurdo.
<< E stavo pensando che magari tu potresti andare in quella di Ciro. >> conclude facendomi l'occhiolino e qui sul serio penso che sia assurda la sua idea.
<< O mio dio Beth ma che dici >> rispondo scioccata lasciandomi cadere all'indietro sul letto dalle risate.
Questa è matta, non posso intrufolarmi in camera sua così a caso come se niente fosse.
<< Perché no? è cotto di te quel ragazzo è la tua occasione >> cerca di convincermi dandomi spintoni giocosi.
Sgrano gli occhi alla sua affermazione, mi blocco per qualche secondo pensando alle sue parole, penso poi ai gesti dell'ultimo periodo di Ciro verso di me ma non riesco a pensare che possa esserci qualcosa sotto. Tiene a me tantissimo come una sorella no può provare qualcosa per me.
<< T/n, so cosa stai pensando, ma fidati di me, ogni volta che ti vede impazzisce e non ti molla un attimo >> continua.
<< Si ma come amico, ho lo stesso rapporto con Lorenzo per esempio >>
<< No no questo è diverso, il modo in cui vi guardate oddio >> dice lei con occhi sognanti unendo le mani.
<< Raggiungilo, adesso >> mi impone puntandomi un dito contro.
Dopo avermi lanciato un'ultimo sguardo arrabbiato esce dalla stanza lasciandomi sola al centro del letto a pensare, non so se abbia ragione non voglio nemmeno rischiare di rimanere scottata in caso di un rifiuto da Ciro, ma il cuore mi dice di andare da lui perciò mi alzo dal letto e mi sistemo. Cerco di raccogliere i capelli come meglio posso in una crocchia disordinata, e chi se né frega se sono in pigiama, non sto mica andando ad una festa.
Lascio il cellulare in camera sotto carica e esco dalla stanza affacciandomi solo con la testa per vedere se c'è qualcuno in corridoio, appena mi assicuro per bene esco definitivamente dalla camera bussando piano a quella di Ciro.
Dopo aver bussato ero così distratta a guardare i bordi della porta in attesa che si apra quasi non mi viene un colpo quando di botto si apre rivelando la figura di Ciro Immobile, credo sia appena uscito dalla doccia, sento un forte profumo e in più indossa dei pantaloncini rossi con varie scritte, il suo petto è completamente scoperto e man mano che il mio sguardo risale sul suo viso noto alcune goccioline di acqua che scendono giù per il suo collo rendendo il tutto più sexy, ha infatti i capelli bagnati e l'ennesimo sorriso stampato in volto, nel frattempo noto anche nella sua mano un asciugamano. Deglutisco il più leggermente possibile per non farmi cogliere con le mani nel sacco a fissarlo come se avessi visto Bred Pitt in mutande davanti a me e gli rivolgo anche io uno dei miei migliori sorrisi imbarazzati.
<< Che bello vederti che ci fai qui? Prego entra >> domanda per poi spostanrsi alla sua destra per farmi entrare.
Porta l'asciugamano tra i suoi capelli muovendoli per asciugarli, gesto che mi fa di nuovo deglutire, ma cerco di distrarmi concentrandomi per rispondere alla sua domanda.
<< Benedetta è andata da Federico ero sola in camera e pensavo di venire a vedere come stavi >> rispondo alzando le spalle in aria entrando in camera.
Improvvisamente mi sembra la cosa più sbagliata che abbia mai fatto, ma ormai sono qui e conviene che calmi i miei battiti cardiaci se non voglio fare figure di merda. E Ciro, non devo avere timore o vergogna di lui. Mi concentro sulla camera che è leggermente disordinata, la squadro da cima a fondo facendomi spuntare un sorriso.
<< Non sorridere in quel modo sai che non so tenere nulla in ordine >> mi richiama lui puntandomi un dito contro.
<< Lo so infatti è un vero disastro Ciro >> rispondo invece prendendolo in giro.
<< Ma smettila T/n >> esclama ridendo per poi lanciarmi dritto in faccia la stoffa con cui si stava asciugando i capelli.
Sobbalzo leggermente e me lo levo di dosso con aria scioccata, mi sistemo i capelli che sono sfuggiti alla crocchia e non lo vedo più davanti a me, ma è seduto ai piedi del letto che ride. Mi avvicino a lui e lo prendo a schiaffi direttamente con la stoffa della tovaglia.
<< Te lo meriti mi hai sconpigliato tutti i capelli >> lo rimprovero continuando a dargli l'asciugamano in faccia.
<< Ok ok basta così, scusami >> mi blocca prendendomi le mani facendomi rilassare, poi posa una mano sul mio fianco facendomi rabbrividire all'improvviso.
Lo guardo negli occhi perdendomi in quelle pozze azzurre, distolgo subito lo sguardo concentrandomi sul letto che improvvisamente diventa davvero interessante.
<< Perché non mi guardi ? >> domanda facendosi serio.
Perché sennò rischio di innamorarmi, mi verrebbe da rispondergli ma mi trattengo, le innumerevoli emozioni che sto provando in questo momento mi fanno ragionare sui miei sentimenti verso di lui. E questo mi fa capire che forse sono già innamorata di lui.
Con la mano con cui mi teneva il fianco mi prende il mento costringendo ad incastrare i nostri occhi, lo guardo per un secondo ma poi non gli do il tempo di dire altro che porto l'asciugamano un po suo sul viso per coprirgli gli occhi e un po sulla testa, lo strofino per bene facendolo ridere.
<< Asciugati i capelli che poi ti viene il mal di testa >> gli propongo.
Lui si toglie l'asciugamano dalla testa mostrando il suo viso un po arrossato, e credo davvero di non aver mai visto cosa più bella, i suoi capelli mezzi asciugati sono ormai tutti scompigliati mentre il suo viso, che come ho già detto prima, è leggermente arrossato, mostrando come al solito un dolce sorriso.
<< Grazie di essere passata, mi sento molto meglio >> ammette.
Mi siedo accanto a lui sul letto, Ciro continua a guardami e mi sposta un ciuffo di capelli dal viso.
<< Sai... li preferisco sciolti >> dice.
Lo guardo arricciando il naso sentendo la sua mano andare dietro la mia testa per sciogliere delicatamente l'elastico che teneva fermi i miei capelli, li lascia cadere da un lato del collo e me li sistema per bene.
<< Soddisfatto ? >> domando ridendo dopo il suo gesto.
<< Veramente non ancora >> dice.
Non ho il tempo di metabolizzare bene le sue parole, porta la sua mano sul retro del mio collo e mi spinge verso il suo viso, con l'altra mano mi prende la schiena appiattendomi contro di lui, in un secondo le nostre bocche si uniscono in un bacio.
Mi aggrappo al suo collo con una mano mentre l'altra la stringo sui suoi capelli biondi e morbidi.
Continuano così per qualche secondo finché non rimaniamo senza fiato, ci guardiamo negli occhi restando sempre vicini, le sue labbra sono rosse e gonfie per tutte le volte in 50 secondi che le ho morse e baciate, mi accarezza il viso dolcemente.
<< Ho immaginato questo momento dalla prima volta che ti ho vista >> ammette.
<< Addirittura >> rispondo avvicinandomi di nuovo per un altro leggero bacio.
Improvvisamente bussano alla porta e come una molla scatto all'indietro cercando di rendermi presentabile.
<< Ciro sono io >> esclama l'inconfondibile voce di Lorenzo.
<< Questa è la volta buona che lo accorcio di 30 centimetri >> esclama Ciro a denti stretti e sottovoce.
Scoppio a ridere alla sua affermazione, mentre lui scuotendo la testa va ad aprire all'amico.
<<Hey, ho interrotto qualcosa per caso ? >> domanda lui entrando in camera.
Mi alzo dal letto cercando di trattenere le risate per la battuta di prima.
<< No amico tranquillo >> risponde Ciro.
Io mi limito a fissarli, Lorenzo ha un sorriso malizioso stampato in volto mentre Ciro si gratta il collo non sapendo che dire.
<< E ora di andare, prima che Mancini ci cacci tutti via >> dico attirando l'attenzione.
<< A domani ragazzi, buonanotte >>
Saluto entrambi ed esco dalla camera entrando subito nella mia con il cuore in gola. Mi appoggio alla porta chiudendo gli occhi.
<< Raccontaci tutto >>
Sbarro gli occhi incredula vedendo tutte le ragazze al completo sedute sul mio letto in attesa di risposte.
Sbuffo sonoramente, sapendo che mi aspetta una lunga nottata di gossip.
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Ieri finalmente dopo ore e ore di chiacchierata con le ragazze siamo andate a dormire, però molto tardi purtroppo, infatti stamattina sembro davvero uno zombie.
Siamo sedute al tavolo dell'hotel aspettando la colazione, sbadiglio rumorosamente facendomi guadagnare uno sguardo da Pessina.
<< Avete fatto nottata ieri? >> domanda infatti indicando me e tutte le ragazze.
Noi in risposta sorridiamo furbe.
Al tavolo arrivano anche Federico e Ciro che erano gli unici che mancavano, Ciro mi passa accanto e mi lascia un bacio sulla testa accompagnato da un carezza sui capelli, mi stupisco del fatto che abbia compiuto questi gesti davanti a tutti ma mi riprendo subito quando a poco a poco la colazione viene servita.
Ovviamente il gesto non passa in osservato a tutti i presenti nella stanza che alternano lo sguardo tra me e Ciro.
Persino Mancini mi guarda incuriosito.
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Poche ore dopo, dopo altri allenamenti e una veloce merenda, non ho più incrociato Ciro in giro, ma adesso siamo di nuovo sul pullman diretti allo stadio per la partita.
I ragazzi sono sempre più agitati, ma scaricano tutti cantando per tutto il viaggio come dei pazzi. Io ovviamente accanto ai due pazzi mi lascio trascinare a cantare l'inno nazionale con loro.
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Mancano solo 10 minuti alla partita, entrambe le squadre sono messe in fila in attesa di essere chiamati, da lontano non avevo visto la chioma bionda di Ciro e mi sono preoccupata.
<< T/n hai visto Ciro ? >>
Vengo fermata dal loro capitano Chiellini.
<< No infatti lo stavo cercando >> gli dico.
Adesso sono ancora più preoccupata, rassicuro il capitano dicendogli che lo cerco io e corro negli spogliatoi, non saprei dove altro cercarlo se non qui.
Vengo subito colpita dall'insopportabile odore di sudore che contraddistingue ogni spogliatoio maschile, ma non ci faccio molto caso quando infondo alla stanza vedo Ciro seduto sulla panca pensieroso.
<< Ma che ti salta in mente Immobile? La partita sta per cominciare >> dico urlando e andavo verso di lui a passo svelto.
Lui non mi risponde, però mi guarda e vedo il suo sguardo spento, mi inginocchio davanti a lui prendendogli il viso tra le mani.
<< Che succede? Stai male ? >> domando preoccupata.
<< No no sto bene, e solo che sono tremendamente agitato, la scorsa partita è andata di merda e non so... >>
Lo guardo scioccata, non posso credere che un giocatore così bravo improvvisamente possa aver perso tutta la grinta e la fiducia che aveva in precedenza.
<< Ma che dici Ciro. Sei o non se il giocatore migliore che la nazionale abbia mai avuto ? Non lasciarti abbattere ti sei allenato tanto per questa partita >> cerco di convincerlo.
Mi guarda fisso negli occhi ma poi abbassa il viso annuendo.
<< Ti ringrazio >> dice per poi abbracciarmi.
Lo stringo un po tra le mie braccia accarezzandogli la base del collo per farlo tranquillizzare un po, ma poi mi alzo di scatto e lo tiro su per le braccia.
<< Ti stanno aspettando tutti di la, vai o farai tardi >> dico.
Lui sorride, ho ancora le mani sulle sue braccia e lui ne approfitta per tirarmi a se e baciarmi, sorrido sulle sue labbra ricambiando subito il bacio.
<< Andrà bene >> dico per l'ultima volta guardandolo fisso negli occhi.
<< Se ci sarai tu sicuramente >> risponde sorridendo.
Lo prendo per mano e lo conduco fuori, dove il resto della squadra compreso Mancini erano agitati, mi ringraziano per aver recuperato Ciro e assieme a Benedetta e alle ragazze saliamo sugli spalti ai nostri posti.
La partita dopo solo due minuti, quindi appena in tempo, finalmente comincia. Nei primi 20 minuti non succede nulla ma improvvisamente il tizio che fa la telecronaca alza il tono di voce facendomi prendere un colpo, sento nominare il cognome di Ciro e mi alzo in piedi prendendo tra la mia la mano di Benedetta stringendola, fisso il campo vedendo finalmente figura di Ciro farsi sempre più veloce verso la porta avversaria finché non calcia il pallone che finisce dritto in rete. Il pubblico esplode in un boato assurdo e io e le ragazze urliamo come matte e felici, Ciro si abbraccia brevemente con i ragazzi, e appena si stacca dall'abbraccio con Lorenzo lo vedo correre verso il nostro lato degli spalti.
Mi blocco improvvisamente e sento il cuore uscire dal petto vendendo Ciro a pochi metri da me, rallenta la sua corsa e mi manda un bacio con entrambe le mani facendomi sciogliere il cuore.
<< Sbaglio ho mi ha appena dedicato il goal ? >> esclamo emozionata verso Benedetta.
<< Credo proprio di sì mia cara, ahh sapevo che era pazzo di te >> risponde lei ridendo.
Mando anche io un bacio volante al ragazzo che era ancora rimasto lì impalato a guardarmi, nel frattempo stavano mandando in onda il replay dell'incredibile Goal di Ciro.
Buonasera, ieri improvvisamente è arrivata l'ispezione e non mi sono più fermata a scrivere, più di 2700 parole per un capitolo di cui sono pienamente soddisfatta.
Spero possa piacervi 😝❤
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