Bucky Barnes
L'ultimo turno di lavoro è sempre il peggiore, dopo un'intera giornata a vagare per il locare, servire gente a destra e a sinistra, sopportare tutto quel rumore la testa mi esplode letteralmente e non vedo l'ora di tornare a casa.
Poi il sorriso torna ad impossessarsi del mio viso quando dalla porta principale vedo entrare Yori Nakajima con il suo amico di cui da poco ne ho scoperto l'identità, era da un paio di sere che venica accompagnato da questo misterioso ragazzo con i guanti e due occhi celesti in cui ogni volta mi ci perdevo, e presa dalla curiosità sono riuscita a scoprire che lui è il famoso soldato D'inverno di cui tutti parlavano. Non abbiamo mai parlato, la nostra conversazione più lunga è stata quando era indeciso cosa ordinare e il gli ho consigliato il miglior piatto che abbiamo, sempre in compagnia di Yori.
<< Buonasera T/n >> esclama l'anziano uomo rivolgendomi un dolce sorriso.
Si siedono al bancone proprio davanti e a me, e inevitabilmente il mio sguardo si incrocia con quello del ragazzo, sguardo che viene ricambiato ma per fortuna a riportarmi alla realtà e Yori che mi chiede se posso portargli il solito.
<< Certo arrivo subito >> rispondo dopo essermi ripresa.
Stare nella stessa stanza con quel ragazzo mi mette parecchio in soggezione, non lo conosco a fondo, di lui so solo le storie che girano, storie terribili, ma vederlo qui davanti a me con quel sorriso dolce che rivolge a Yori, quella voce calda e bassa molto rassicurante avvolte dubito di quello che raccontano, ma nonostante tutto ciò mi fa rabbrividire il modo in cui porta la bottiglia alle labbra e mi guarda.
Preparo in fretta la piccola prelibatezza per Yori e poi dal frigo prendo una birra, dato che so che il ragazzo che a proposito si chiama James la chiede sempre.
Porgo tutto ai due uomini con un gran sorriso.
<< Ti ringrazio >> risponde quando le nostre dita si sono sfiorate per prendere la birra.
Poteva benissimo aspettare che la posassi nel bancone, ma ha sfiorato le mie dita prendendola dalle mie mani, distolgo subito lo sguardo dal suo e vengo richiamata in fondo alla sala da un uomo che chiede bruscamente di portargli una birra.
<< Donna muoviti e portami una birra invece di flirtare >> esclama l'uomo in questione.
Sbuffo pesantemente e prendo questa benedetta birra andando verso quell'idiota.
<< Potresti essere più gentile, non c'è bisogno di rivolgerle la parola in questo modo >> sento dire da un'altra voce.
Volto lo sguardo verso il proprietario di quella voce, e rimango un po interdetta quando vedo che le parole appena pronunciate sono da James, lo fisso senza dire nulla con la birra ancora in mano. L'uomo infondo alla sala si alza minaccioso andando verso il ragazzo, mi metto in mezzo a loro perché non vorrei mai che scoppiasse una lite tra i due, anche perché ad occhio e croce l'omone maleducato è molto più alto.
<< Levati di mezzo devo insegnare a questo ragazzino le buone maniere >> esclama l'uomo alzando una mano verso di me.
Non ho nemmeno il tempo di capire cosa stia succedendo o cosa stia per fare l'uomo, vedo James che mi si para davanti con un braccio, con l'altro braccio libero afferra la mano dell'uomo e la contorce al contrario facendo urlare l'uomo dal dolore. Spalanco gli occhi scioccata e mi affretto a prendere per il braccio il ragazzo, sotto il mio tocco si irrigidisce e posso sentire qualcosa di non umano sotto le mie dita.
James lascia la mano dell'uomo, e quello se ne va via spaventato, fisso il ragazzo davanti a me, lui ritira il braccio grattandosi la testa.
<< Ti ringrazio >> mi sento di dire una volta che il mio battito cardiaco si è regolato.
<< Di nulla >> risponde semplicemente accennando un sorriso per poi sedersi di nuovo.
Il locale nel frattempo a ripreso la sua normale andatura, tutti sono tornati a farsi gli affari propri, il ragazzo si siede di nuovo al bancone mentre io riprendo il mio posto dietro.
<< Ragazzi io vi devo abbandonare, ho molto da dare, tu resta pure se vuoi >> Yori si alza dalla sua sedia e James non ha il tempo di ribattere che già è uscito dal locale.
E così io e lui siamo rimasti da soli.
Cerco di fare finta di nulla, continuo a servire come se nulla fosse, poi quando è arrivato il momento di chiudere già molta gente se n'è sta andando, lui rimane seduto, giocando con la bottiglia della birra ormai vuota.
<< Deve essere difficile lavorare qui in mezzo a tutti questi ubriaconi maleducati >> lo sento dire.
<< Bhe si, ma capita davvero poche volte, non ci faccio nemmeno caso ormai >> rispondo mentre asciugo una tazzina.
Lui scuote la testa in disaccordo, e io smetto di fare quello che stavo facendo quando lo vedo poggiare entrambe i gomiti sul bancone.
<< Invece dovrebbe, non si dovrebbe mai trattare così una donna, specialmente da un uomo del genere, si deve portare sempre rispetto alle donne. >> esclama serio.
Lo guardo ancora più scioccata di prima, ritrovandomi poi a sorridere per le sue parole.
<< Hai ragione >> rispondo non sapendo che altro dire.
<< Bene, è ora per me di andare, è stato un piacere chiacchiere con te >> esclama alzandosi.
Annuisco, osservandolo prende la sua giacca e indossarla.
<< Anche per me James >> rispondo prima che lui possa fare un solo passo nella porta.
Lui si gira regalandomi un meraviglioso sorriso.
<< Puoi chiamarmi Bucky >>
Ed è lì, in quel preciso istante, che ho capito che quel ragazzo che mi aveva difesa e quel sorriso raggiante mi avrebbero migliorato la vita.
**************
2 mesi dopo.
La vita avvolte ci riserva molte sorprese, avvolte brutte avvolte belle, ma la mia è decisamente una bella sorpresa. A distanza di due mesi io Bucky abbiamo capito che non potevamo stare l'uno senza l'altra, da quel giorno non ho mai smesso di vedere Bucky, ogni mattina o avvolte anche la sera tardi veniva al bar e parlavamo per ore e ore, mi ha parlato del suo passato delle sue paure delle sue insicurezze, e in quel giorno ho stretto la sua mano in vibranio per tutto il tempo, cercando di trattenere le lacrime per tutto quello che ha passato. si è fidato ciecamente di me e io di lui.
La luce fioca della stanza mi permette di vedere il suo braccio in vibranio avvolto sul mio fianco, ne accarezzo piano il dorso rabbrividendo per il contatto freddo, ma è una cosa che mi è sempre piaciuta. Molte volte cercava di limitare il contatto col suo braccio robotico, ma gli ho fatto capire molte volte che per me non è un fastidio.
<< Posso sentire le tue rotelle girare >> sussurro voltando il viso verso di lui.
Stasera sono minuti interi che proviamo a dormire, di solito non riusciamo a non smettere di parlare, di notte parliamo per ore finché non ci stanchiamo. Ma stasera non sembrava in vena di parlare, perciò mi sono coricata al suo fianco e ho aspettato che lui si mettesse dietro di me abbracciandomi.
<< Lo so scusami, ho la testa altrove stasera >> risponde.
Mi giro tra le sue braccia per guardarlo meglio, lo guardo negli occhi e accarezzo la sua spalla in vibranio per poi accarezzargli la guancia coperta da un filo di barba, bacio le sue labbra per rassicurarlo, e lui rafforza la presa su di me cercando più contatto.
<< Tranquillo, ti va di parlarmene ? >> gli domando piano quando mi sono allontanata dalle sue labbra.
<< Bucky >> esclamo attirando di nuovo la sua attenzione.
Lui ridacchia e riapre gli occhi.
<< Non è colpa mia se mi distrai >> si giustifica.
Io alzo gli occhi al cielo facendolo di nuovo ridere, poi ritorna serio.
<< Comunque non voglio mentirti, non sto bene, ma devo andareda Yori >> esclama alzandosi e lasciando la presa su di me.
Mi alzo anche io confusa, mettendomi seduta, mentre lo osservo infilarsi una felpa e poi mettersi il giubbotto, indossa poi i guanti neri e viene verso di me raggiungemdomi e sedendosi sul letto, si avvicina al mio viso e me lo prende con entrambe le mani.
<< Che devi fare da Yori a quest'ora? >> domando confusa.
<< Torno presto, e ti racconterò tutto >> dice semplicemente.
Annuisco in risposta muovendo la testa, mi fido di lui. Lui sorride e mi bacia delicatamente sulle labbra, il contatto dura pochi secondi, poi sento il vuoto impossessarsi di me quando si allontana. Mi corico nel letto tirando le coperte fin sopra la testa, persa nei miei pensieri.
Non so quanto tempo sia passato, guardando il mio cellulare credo di aver dormito si e no almeno un'ora, ma mi sono svegliata di nuovo, accendo la piccola bajeout accanto al letto e dall'altra parte Bucky ancora non c'è, ormai sono le 3 passate, mi chiedo cosa stia facendo in questo momento.
Le mie domande vengono subito soddisfatte, sussulto leggermente quando la serratura della porta scatta, mi metto seduta a gambe incrociate e finalmente ad entrare dalla stanza e Bucky.
<< Mi hai aspettato sveglia ? >> domanda preoccupato.
<< Ho dormito sono un'ora scarsa, sai che non riesco a dormire senza di te >> esclamo.
Lui risponde con un " lo so " si cambia velocemente disfandosi della felpa e dei guanti, e finalmente viene verso di me.
Lo precedo alzandomi dal letto per buttarmi subito tra le sue braccia che aveva spalancato per accogliermi, si ok è passata solo un'ora ma già mi è mancato, specialmente che so che qualcosa lo tormenta.
Gli accarezzo la schiena facendogli capire che per lui ci sono.
<< Se non vuoi parlarne lo capisco >> dico guardandolo.
<< No, te ne voglio parlare invece >> risponde.
Annuisco di nuovo e ci posiziamo sotto le coperte l'uno davanti all'altra, e mentre accarezzavo il suo viso per tutta la notte non abbiamo smesso di parlare.
Buonasera 🖤 ecco un nuovo capitolo. Perdonate gli eventuali errori la sono appena le 2 e 43 e non sto capendo più nulla hahah.
Spero vi possa piacere, a me non convince così tanto, ma sicuramente ne farò altri sul mio amato Bucky 😍🥺
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