Austin Butler
La musica e la lettura sono due delle mie più grandi passioni e quando vedo in giro un negozio di CD o una biblioteca non posso non fiondarmici dentro e passare lì delle ore infinite, immerse nel profumo dei libri e nel buon umore che ti può trasmettere una buona canzone.
Stamattina avevo deciso di andare a casa di mia nonna ma avevo anche voglia di fare una passeggiata all'aria aperta perciò ho deciso di allungare la strada e prendere una via più lunga, nel farlo ho letteralmente visto il paradiso.
Un delizioso nogozio dell'usato colmo di roba vecchia e vissuta e soprattutto colmo di dischi e libri di tutti i tipi, ovviamente non ho potuto resistere e ho chiamato mia nonna dicendole che avrei ritardato un po. Appena varcata la soglia del negozietto saluto il gentile signore dietro al bancone e corro subito nel reparto CD alla ricerca di un vinile del mio cantante preferito, alla fine ne trovo ben due perciò li metto uno nella mano destra e uno sinistra e li fisso indecisa su quale comprare.
<< Io ti consiglio questo >> esclama una voce alle mie spalle.
Quando mi volto verso di essa vedo un ragazzo molto alto rispetto a me con indosso una semplice maglietta nera con sopra una giacchetta blu scuro, tiene le mani nelle tasche della giacca che gli conferisce un'aspetto più misterioso ed elegante, i suoi capelli sono corti ma con un ciuffo castano con tanti riflessi biondi, ma la cosa che mi colpisce di più sono due occhi azzurri come il mare e magnetici che mi fissano curiosi, i lineamenti del suo viso sono delicati e questo leggero sorriso che fa mi ricordano quasi un bambino furbo, credo di non aver mai visto un ragazzo più bello di lui.
Mi risveglio subito dai miei pensieri quando si fa sempre più vicino a me sovrastandomi con la sua altezza.
<< Questo è il mio preferito >> continua prendendomi il vinile tra le mani a cui aveva accennato.
<< Grazie del consiglio >> rispondo imbarazzata dalla situazione posando l'altro CD al suo posto nello scaffale.
<< Quindi ti piace Elvis >> constata guardandomi.
<< Si, mio padre mi ha trasmesso l'amore per la musica - racconto portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio sotto al suo attento sguardo penetrante - Michael Jackson e Elvis Presley sono i miei preferiti in assoluto >> concludo il mio racconto, solitamente sono una ragazza molto timida con gli estranei ma quando parlo delle cose che mi piacciono parlerei anche con un sasso, ma il suo sguardo mi infonde molta sicurezza.
Il ragazzo di cui ancora non so il nome mi ascolta il silenzio rigirandosi il CD tra le mani facendomi deglutire pesantemente.
<< Hai ottimi gusti complimenti, anche a me piace molto Elvis >> esclama.
<< Grazie, beh io dovrei andare mia nonna mi sta aspettando è molto tardi >> comincio cominciando improvvisamente a balbettare indicando l'uscita del negozio.
Non attendo sua risposta e dopo averlo salutato con un cenno della mano mi rendo conto che forse sono stata un po maleducata ad andarmene via così ma ormai è troppo tardi. Solo che all'improvviso sento che mi richiama prima che io possa muovere un passo in più.
<< Aspetta dimentichi questo, non lo vuoi compare ? >> mi domanda indicando il CD ancora tra le sue mani.
<< Giusto che sbadata, grazie ancora >> esclamo ancora più imbarazzata di prima tornando verso di lui.
Prendo il vinile dalla sua mano sfiorando leggermente le sue dita facendomi venire una scarica di brividi lungo lo schiena, non so cosa mi stia succedendo oggi ma questo ragazzo mi sta facendo impazzire e questo suo sguardo serio ma allo stesso tempo sexy e questo suo modo di fare così pacato e gentile non rendono certo facile l'impresa, ah ho bisogno di prendere aria immediatamente.
<< Comunque non ci siamo presentati, io sono Austin >> esclama porgendomi la mano galantemente decidono di interrompere la mia imminente fuga.
<< Io sono T/n >> rispondo stringendo la sua mano grande calda rispetto alla mia, in tutto ciò non ha mai smesso di guardarmi fisso negli occhi, come se non volesse perdersi nessun dettaglio il suo sguardo vaga sul mio.
<< Comunque grazie ancora del consiglio ora devo proprio andare >> rispondo per poi fare di nuovo lo stesso cenno, ricevo risposta con un suo cenno del capo e me ne vado via.
Sfreccio via per gli scaffali del negozietto e vado verso il bancone con le guance ancora fiamme per tutto ciò che è accaduto in pochi minuti, il signore dietro al bancone mi sorride e poi batte il vinile alla cassa facendomi pagare, mi augura una buona giornata e io ricambiando il saluto con la busta in mano esco dal negozio mettendomi sul marciapiede per qualche secondo.
<< Se ti dicessi che mi hanno ingaggiato per recitare il ruolo di Elvis in un film su di lui mi crederesti ? >> mi domanda una voce dietro di me, ancora quella voce.
E quando mi giro sulla soglia del negozio vedo lo stesso ragazzo di prima anche lui con un sacchetto in mano.
Lo guardo meglio cercando di immaginarlo nei suoi panni.
<< Beh ci somigli un po ora che ci penso >> esclamo guardando i suoi lineamenti perfetti.
Sorride furbamente raggiungendomi sul marciapiede mettendosi vicino a me.
<< È stato un piacere conoscerti >> esclama facendomi l'occhiolino per poi porgermi la busta che aveva in mano.
Rimango stranita dal suo comportamento e quando lo richiamo più volte per chiedere spiegazioni lui non si gira, anzi come se lo stessero inseguendo si guarda attorno e attraversa la strada scomparendo in un'altro vicolo, apro leggermente la busta e rimango scioccata quando vedo l'altro CD di Elvis su cui ero indecisa. Lo estraggo dalla busta scioccata e noto che cade un fogliettino bianco con delle scritte. Lo raccolgo da terra e involontariamente sorrido.
<< Ci vediamo al cinema il 22 Giugno >> dice il foglietto scritto con inchiostro blu e una calligrafia perfetta, in basso c'è una sequenza di numeri, e in poco tempo capisco che si tratta del suo numero di telefono.
***********
Quel giorno ero molto indecisa se seguire o no il consiglio di quel ragazzo incontrato al negozio, non sapevo nemmeno cosa farmene con quel numero dato che era un perfetto sconosciuto ma dopo settimane a pensare e pensare ho deciso di scrivergli. Attraverso lo schermo abbiamo legato molto in poco tempo scoprendo che è davvero una persona simpatica e dolce. E ho scoperto che come lavoro fa l'attore e che il 22 giugno sarebbe uscito un film su Elvis Presley dove c'era lui nei suoi panni. Casualmente non avevo nulla da fare il 22 giugno e sono andata al cinema, l'ho trovato bellissimo come lo ricordavo e con indosso un dei jeans nero e una maglietta bianca a maniche corte, aveva in mano delle bellissime rose rosse con tanto di brillantini e dopo averlo ringrazio e preso i biglietti siamo ci siamo seduti godendoci insieme il film dal primo minuto fino all'ultimo, quella sera ho potuto ammirare Austin e la sua l'incredibile recitazione che mi ha lasciata davvero senza parole, ha pienamente interpretato il personaggio in tutte le sue sfaccettature rendendogli omaggio. Da quel giorno ci siamo incontrati sempre più spesso finché non abbiamo cominciato una vera e propria relazione.
<< Ehy a che pensi? >>
Ero in seduta per terra ai piedi del letto e stavo piegando i teli per il mare quando sento i passi e la voce di Austin, il problema e che le sto piegando da circa 10 minuti e questo perché mi sono imbambolata a fissare il muro pensando al nostro primo incontro. Ho addirittura appeso al muro il disco del vinile che quel giorno mi ha regalato.
<< Pensavo al nostro primo incontro >> rispondo posando la tovaglia ben piegata,che avevo ancora in mano, dentro la borsa da mare. Mentre lancio uno sguardo al muro col vinile appeso.
Austin rimane sullo stipite della porta con le braccia incrociate osservandomi con un sorriso divertito, e dal suo sguardo posso ben capire a cosa sta pensando in questo momento perché mi rinfaccia sempre questa cosa quando esce l'argomento del nostro primo incontro.
<< Non guardarmi così so a cosa stai pensando >> lo minaccio lanciandogli un tubetto di crema solare, ormai finito che dovevo buttare, addosso ma che non lo prende di striscione e questo lo fa ridere ancora di più.
<< Che mira >> mi prende in giro sciogliendo le braccia al petto per venire verso di me.
Si abbassa alla mia altezza con le gambe piegate e mi prende il viso tra le mani per lasciarmi un tenero bacio sulla fronte.
<< Non dimenticherò mai quel momento, eri così i così imbarazzata balbettavi nervosamente e ti stavi pure scordando il vinile >> comincia strizzandomi le guance facendo una vocina strana, tipo quelle che fai ai bambini o ai cani.
<< Ma smettila dai >> ribatto ridendo per poi poggiare le mie mani sulle sue spalle per poi buttanrlo per terra facendolo cadere a gambe all'aria e facendolo ridere.
Scoppio a ridere sonoramente mentre lui si lascia cadere sul pavimento con le mani sulla pancia per prendere fiato.
<< Comunque apparte gli scherzi che prima impressione hai avuto su di me ? >> mi domanda dopo essersi rimesso seduto a gambe incrociate.
Nel mentre io continuo a sistemare la borsa al sentire la sua domanda la prima cosa che mi è venuta in mente è era il suo sorriso.
<< Beh all'inizio ero tipo : ma che vuole questo? Solo che poi ti sei rivelato dolce e simpatico però le cose che mi hanno lasciata senza fiato sono stati i tuoi occhi così magnetici e il tuo sorriso >> gli racconto fissandolo con occhi sognanti guardando ogni sua possibile reazione.
Austin mi guarda anche lui fisso negli occhi non distogliendo mai lo sguardo e con un leggero sorriso sghembo si morde il labbro inferiore facendomi impazzire, ma rimane in silenzio e io nel frattempo distologo lo sguardo chiudendo la borsa che è ormai pronta, la metto di lato accanto a me e questo permette a Austin di farsi più vicino.
<< Sei magnifica >> mi dice per poi mettermi la mano sul fianco e buttarsi su di me a peso morto facendoci cadere sul tappeto con lui addosso.
Scoppio ancora una volta a ridere e mentre lui si sistema meglio per non schiacciarmi del tutto io lo abbraccio mettendo le mani dietro al suo collo, gli sposto un ciuffo di capelli biondo dal viso e gli accarezzo la guancia priva di barba.
<< Tu lo sei >> rispondo sorridendo per poi unire le nostre labbra.
Poco dopo a mare
Dopo l'inconveniente sul tappeto della nostra stanza siamo riusciti a sistemarci e arrivare in tempo a mare prima di rischiare di essere bloccati nel traffico, appena arrivati ci siamo subito disfati dei vestiti rimanendo un costume, prima che Austin potesse compiere un'altro passo verso il mare riesco bloccarlo per il braccio facendolo girare verso di me.
<< Ci hai provato >> gli dico guardandolo male indicando la crema che ho in mano.
<< Si ci ho provato >> ripete le mie parole alzando le mani in aria per poi girarsi di schiena.
Apro il tubetto di crema e ne spalmo un po sulla sua schiena massaggiandogli le spalle e soffermandomi sul collo che so che gli piace molto, poi lo faccio girare e faccio la stessa cosa sul suo petto mentre lui mi fissa con un sorriso furbo, lo guardo sorridendo e prendo un'altro po di crema per mettergliela sul viso prima che possa bruciarsi anche lì.
<< Cosi non ti bruci come l'anno scorso >> ribatto quando ho finito per poi col dito spalmargli un po di crema sul naso per dispetto facendolo ridere.
<< Ora la metti anche a me e possiamo andare >> dico passandogli il tubetto e girandimi di schiena guardando il mare.
Austin sorride e comincia a passarmi la crema su tutta la schiena.
*************
<< Avrei tanto voluto vederti nelle prove, ti immagino esaurire per provare i passi. Non è mica facile imitare Elvis. Ma tu sei stato meraviglioso >> esclamo dopo aver sentito un aneddoto di Austin sulle prove di ballo del film.
Dopo esserci fatti un'altro bagno durato un bel po abbiamo mangiato dei veloci panini imbottiti e ora aspettando di poterci fare un'altro bagno siamo seduti al fresco sotto l'ombrellone, Austin è seduto dietro di me con le braccia che mi circondano i fianchi mentre io sono tra le sue gambe con la testa poggiata al suo petto e le mani sulle sue a fissare il mare davanti a me.
<< Forse dovrei avere qualche video nel PC, appena torniamo ti faccio vedere tutto >> mi dice ridacchiando.
Annuisco e mi volto col viso verso di lui spostando la testa sulla sua spalla e lo guardo mentre lui tiene gli occhi puntati sul mare, osservo il suo profilo perfetto con quei capelli scompigliati e le labbra rosee perfette e con le nocche della mano gli accarezzo la guancia facendolo chiudere gli occhi, sorrido alla sua reazione e gli bacio il collo scoperto. Lui si gira subito verso di me guardandomi sorridendo, mi sposta i capelli dal viso che per colpa del vento non fanno che finirmi sul viso e poi si abbassa su di me per baciarmi delicatamente come se da un momento all'altro potessi rompermi tra le sue mani, porto l'altra mano sul suo collo spingendolo di più a me per poi farla scorrere sui suoi capelli biondi sempre così morbidi.
<< Austin aspetta >> lo fermo e mi guarda confuso non capendo la mia reazione, con la coda dell'occhio ho notato dei movimenti lontano da noi e non posso non riconoscere gli inconfondibili scatti delle fotocamere dei paparazzi, mi alzo col busto rendendolo ancora più confuso.
<< Che succede ? >> domanda vedendomi scioccata.
Mi alzo dal suo corpo tenendomi a lui e mettendomi in ginocchio, gli dico solo di voltarsi.
<< Dio mio mi dispiace da morire >> esclama subito alzandosi quando nota i paparazzi.
<< Tranquillo Austin non è colpa tua, sapevamo sarebbe successo. >> rispondo alzandomi.
Continuano a restare in disparte ma alcuni di loro cercano di avvicinarsi perciò il più in fretta possibile posiamo tutte le nostre cose e ci incamminiamo verso l'auto che per fortuna non è molto distante, mano nella mano correndo sulla distesa di sabbia bollente, tra le risate e le urla dei paparazzi che cominciano a fare domande quando gli passiamo davanti riusciamo ad andare sulla strada, ci fermiamo sul marciapiede in attesa che le auto si fermino e quando la prima si ferma scappiamo subito dall'altra parte della strada dove abbiamo la macchina.
<< Oddio ho il fiatone >> esclamo ridendo poggiandomi all'auto mentre Austin sistema le borse e l'ombrellone nel cofano dell'auto.
<< Ho fatto >> esclama attirando la mia attenzione.
Per fortuna i paparazzi li abbiamo superati per ora perciò quando entriamo in auto prendiamo dei lunghi respiri di sollievo e poi scoppiamo a ridere per la situazione buffa che si è creata, mi immagino già le foto delle copertine delle riviste con noi che scappiamo via come matti.
<< Mi dispiace ancora amore, sono davvero una rottura >> dice guardandomi con sguardo triste con la testa poggiata al sedile.
<< Tranquillo non ti devi preoccupare. È stata comunque una bellissima giornata >> gli rispondo rassicurandolo.
Austin si sporge per baciarmi è stessa cosa faccio io poggiando la mano sulla sua guancia.
<< La prossima volta usiamo la nostra vasca, almeno li abbiamo più privacy e meno che non spuntino dalla finestra del bagno >> esclama allontanandosi leggermente dalle mie labbra facendomi scoppiare a ridere.
<< Ci sto, e magari chiudiamo bene le finestre >> gli rispondo continuando a baciarlo.
Buonaseraaaa, sempre io che finisco i capitoli a orari indecenti ma vabbe l'importante e finirli.
Scusate il ritardo nel pubblicare le richieste, e ne approfitto per dirvi che accetto SOLO richieste di personaggi o attori che conosco 🥺 scusatemi 😩
Spero che questo capitolo possa esservi piaciuto ❤
P.s è un figo hahahah
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro