Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 6.

Giappone - 15/03/1945 9:55 p.m.

Levi's pov.

Avevamo appena finito il nostro abituale addestramento, i soldati tedeschi stavano iniziando mano a mano ad entrare nel vivo della nostra cultura e abitudini, mi fece piacere sapere di essere stato in grado di gestire due nazionalità completamente differenti, anche i ragazzi stavano iniziando a fare conoscenza fra loro e stavano cominciando a tollerarsi maggiormente, per quanto brutta la guerra potesse essere vedere cose come quelle mi rallegrava.

Uscii dalle docce intento a raggiungere la mia cabina, avevo ancora i capelli bagnati con solo i pantaloni militari addosso e scarpe ai piedi, quando un soldato tedesco mi fermò.

"Jeager...?"
Dissi non troppo sorpreso.

"Caporale volevo ringraziarla come si deve per ciò che è successo qualche giorno fa, non ho più avuto modo di incontrarla e..-"
Era terribilmente in imbarazzo e il suo sguardo non incrociò nemmeno per sbaglio il mio.

Mi guardai attorno, i cadetti erano tutti intenti ad andare a cenare.

"Soldato, non vai a mangiare con i tuoi compagni?"
Chiesi.
Ciò che successe giorni prima non aveva più importanza, vidi morire tanti di quegli uomini davanti agli occhi, che un attacco di panico non mi diceva assolutamente nulla.

Il ragazzo di rimando alzò lo sguardo confuso.
"S-sì... pensavo di andarci più tardi, ora la mensa è davvero piena"
Accennò una risata imbarazzata intento ad intrecciare le mani in modo nervoso, sembrò volesse riferirmi qualcosa.

Non so per quale ragione, ma quel ragazzo mi entrò subito in simpatia, non ne capii il motivo, insomma, era solo un soldato.

"La confusione non ti piace?"
Chiesi incrociando le braccia al petto nudo, rigato dalle gocce scese disordinatamente dai miei capelli.

"In realtà mi è indifferente signore, solo che ultimamente cerco di evitare troppa calca."
Ammise grattandosi la nuca.

"Allora puoi venire a farmi compagnia più tardi."
Gli proposi mentre stavo già riniziando a camminare verso la mia cabina.

Gli si illuminarono gli occhi.
"Sarebbe un onore Caporale"
Disse prontamente.

Annuii.
"Sì lo immagino"
Me ne andai definitivamente, dovevo rivestirmi e asciugare i capelli prima di andare a cenare.

Una volta in camera mi sedetti sul letto, le braccia appoggiate alle gambe e la mia testa rivolta verso il basso.
Cosa mi sta succedendo?
Pensai.

Perché cazzo ho invitato a mangiare insieme a me quel ragazzo?
Continuavo a ripetermi.

Non riuscii a capire cosa mi colpì del tedesco, forse gli occhi di quell'insolito verde, o il sorriso, una botta di vita in quel mortorio.
Feci due grandi respiri per poi iniziare a prepararmi.

Eren's pov.

Raggiunsi la mia camerata stendendomi nel mio letto, le braccia sotto la nuca, giusto il tempo per riprendermi.
Cosa ne stavo facendo della missione?
Stavo perdendo la testa per un uomo nemico, nonchè Caporale.

La mia mente iniziò a spaziare...
Il fisico che aveva sarebbe stato invidiabile da qualsiasi palestrato americano, addominali e pettorali scolpiti nel marmo, per non parlare del viso, duro e professionale, la voce roca e profonda...

Puntai uno sguardo ai pantaloni, una protuberanza si fece spazio all'interno.
"Porca troia"
Mi scappò l'esclamazione in americano, fortunatamente nessuno mi sentii, mi alzai di scatto cercando di scacciare via qualsiasi tipo di pensiero perverso.

Raggiunsi in un secondo momento la mensa ormai vuota se non per un paio di soldati seduti infondo, erano giapponesi e non mi calcolarono di striscio.

A disagio mi guardai intorno, il Caporale non c'era, mi sentii tremendamente stupido. Per non sembrare un palo, decisi comunque di afferrare un vassoio.

"Iniziavi senza di me?"
Sentii una voce alle mie spalle, mi voltai di scatto sorridendo.

"Mai mi sarei permesso signore"
Risposi, fui sinceramente felice di vederlo senza capirne nemmeno il motivo.

Prese un vassoio anche lui ed optammo per del pollo e purè, o per lo meno, quello che ne rimaneva, per poi sederci ad un tavolo, uno di fronte all'altro.

"Come mai lei viene a mangiare così tardi?"
Chiesi ormai in modo amichevole e quasi a mio agio.

Aveva i gomiti appoggiati al tavolo.
"Non sopporto stare allo stesso tavolo dell'Ammiraglio e il vostro Generale."
Ammise senza tanti giri di parole.

"C-come?"
Chiesi in un attimo di panico.

"Non mi convince quell'uomo Jeager, è tutto fin troppo strano"
Mi disse con estrema tranquillità guardandomi con un sopracciglio leggermente alzato.

Deglutii a fatica.
"P-perché mai dovrebbe essere strano?"
Avrei voluto lanciarmi una manata in faccia, non ero bravo a nascondere nulla.

Mi scrutò con più attenzione, lo sguardo si fece sospettoso.
Io impallidii iniziando a tossire.

"Forse è meglio che vada.. non mi va proprio giù il cibo oggi"
Dissi fingendo una risata che di risata aveva ben poco, mi alzai dal tavolo il più velocemente possibile facendo cadere le posate.

"O-oh... non volevo..."
Mi abbassai per raccoglierle ma urtai il tavolo provocando un enorme frastuono.

Volevo sotterrarmi.
"Jeager..-"
Iniziò lui.

"N-no, non si preoccupi, scusi se l'ho disturbata, vado in camerata..."
Dissi il più sbrigativo possibile, da pallido diventai completamente paonazzo, raggiunsi a passo svelto la porta uscendo il più veloce possibile.

Mi sentii afferrare il polso con grande decisione, venni trascinato dietro la mensa completamente deserta.

Non feci in tempo a dire nulla che mi sbattè al muro con estrema velocità.
"Mi vuoi dire che ti prende Jeager?"
Mi chiese ad un palmo dal viso.

Sgranai gli occhi imbarazzato ed agitato.
"D-di cosa parla esattamente?"
Chiesi in modo stupidamente ingenuo.

Lo vidi iniziare a perdere la pazienza, nonostante fosse più basso di me riuscì a tenermi fermo benissimo.

"Sai di cosa sto parlando, non mi prendere per il culo soldato."
Continuò.

Mi tenne fermo per il colletto attaccato al muro della mensa, mostrando delle braccia cosparse di vene e dannatamente muscolose.

"Jeager..-"
Iniziò dopo pochi secondi.

"È che signore, mi ha messo in difficoltà, insomma, sedere allo stesso tavolo del Caporale non è da tutti i giorni e pensavo d'aver fatto una gran figura di merda."
Dissi tutto d'un fiato chiudendo prontamente gli occhi.

"Senti Jeager, posso farti una domanda?"
Mi chiese poi, allentando di poco la presa.

"Certo"
Risposi titubante.

"Ti piacciono gli uomini?"
Chiese con poca grazia e tatto. Mi sentii svenire.

"Cosa... p-perché mi chiede questo?!"
Domandai a mia volta, completamente colto alla sprovvista.

"Perchè ti si è alzato soldato"
Rispose con un'espressione sarcastica addosso, non sembrava scandalizzato, e la cosa mi stranì parecchio.

Continuava a fissarmi negli occhi con un sopracciglio leggermente alzato.
"I-io.. no, voglio dire, non..-"

"Vai a dormire Jeager"
Mi ammonì lui staccandosi da me, mi lanciò un occhiolino fugace senza malizia, come per rassicurarmi che il mio segreto sarebbe stato al sicuro con lui.

"N-non è come sembra signo-"
Tentai di discolparmi.

"Non dirò nulla, non preoccuparti."
Mi rassicurò facendo qualche passo indietro permettendomi così di andarmene, aveva le braccia incrociate e uno sguardo divertito addosso.

Io invece diventai completamente rosso in volto, abbassai lo sguardo e me ne andai senza dire altro.

Spazio autrice -
Buongiorno ragazzii, come state?

Volevo scusarmi se con questa storia gli aggiornamenti sono messi un po' a casaccio ma in questo periodo ho un po' tutti gli orari sballati, spero comunque possiate apprezzarla e buona giornata :)))
-Sofia♡

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro