||SasuSaku||
Come va la vita? Io mi sono appena accorta di dover visionare una trentina di video per il liceo e siamo ad agosto... in più mi sto ancora riprendendo da ''Le Sfide di Apollo 5''. Insomma meglio del solito.
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Sakura si svegliò a causa della luce che le arrivava in faccia, borbottò qualcosa fra sé e sé e si coprì con il lenzuolo in faccia visto che la luce che le arrivava le dava abbastanza fastidio.
Inspirò ancora con gli occhi chiusi e sentì un odore diverso rispetto a quello di ciliegia che di solito albergava nella sua camera.
Questo invece era un odore meno dolce, sapeva di fiori di arancio, gelsomino e vaniglia.
Quel profumo era molto sensuale, forse le ricordava uno stile dark a cui abbinare quel profumo.
Solo in quel momento Sakura aprì gli occhi capendo tutto, aveva ancora il lenzuolo nero in faccia ma sentiva il sole -anzi sentiva il caldo- arrivare sulla sua pelle.
Lei in camera sua non aveva una finestra di fronte al suo letto e quel profumo con lei non c'entrava niente.
Si alzò di scatto mettendosi a sedere sul letto con gli occhi sgranati, fece una cazzata visto che aveva il sole puntato contro, li richiuse velocemente mettendosi le mani in faccia e iniziò a stropicciarsi gli occhi.
Quando finalmente li riaprì si trovò in una camera non sua.
Le pareti erano bianche, non c'era neanche una macchia né un poster. I mobili che adornavano la parte sinistra erano nere, la ragazza si concentrò sulla parte sinistra, quella in cui era era seduta nel letto, visto che molto probabilmente sul lato destro era sicura di trovare il ragazzo con cui aveva passato la notte.
Un brivido le passò in corpo.
Solo ora aveva notato di essere nuda, ma non si scompose, c'era da aspettarselo.
Più che altro, sospirò.
Si era promessa di non andare più a letto con gli sconosciuti dopo che quella volta da sobria -e soprattutto da triste perché era appena stata mollata- era andata a letto con Rock Lee, solo dopo scoprì che avrebbero avuto dei corsi all'università insieme.
Ma quella è un'altra storia.
Si girò per capire il ragazzo con cui era andata a letto e... oh. Il lenzuolo copriva le gambe e la vita dell'uomo, lasciandogli la schiena nuda scoperta, la testa poggiata sul cuscino bianco di seta, un braccio era posizionato sotto di esso mentre l'altro sopra, accanto la sua faccia. Non lo sentiva fiatare, solo una leggera movenza sulle spalle, almeno era sicura fosse vivo.
Cercò di ricordarsi della sera e precedente e, oh sì se si ricordava.
Ora ricordava, forse era meglio se avesse bevuto di più invece di due stupidi drink e non avesse ricordato niente.
Sasuke.
Era quello il ragazzo al suo fianco ed era così che lui si era presentato alla ragazza.
Ora che lo guardava, si ricordava perché non era stata incerta ad andare a casa del moro.
Era quel Sasuke.
Ieri sera ancora riconosciuto anche se le ricordava qualcuno.
Anche se il moro si fosse presentato con un nome falso lei avrebbe comunque saputo.
Lui era stato il suo primo amore, andarono alle stesse medie ma in due classi diverse, e ora lei si trovava nel letto del ragazzo che le piaceva, nuda e pure soddisfatta.
Ok, forse l'ultima cosa non era un problema ma il discorso non cambia.
La prima cosa che fece era stato rivestirsi. I suoi panni erano ancora adagiati sul pavimento e sparsi per la camera.
Mentre si rivestiva pensò cosa fare.
Non era da lei fare la stronza e andarsene ma se fosse rimasta?
Aggrottò le sopracciglia, si stava facendo troppi problemi. Allungò la mano sul vestito scomposto che si trovava sulla sedia girevole e diede un'occhiata al letto dove si trovava Sasuke.
Lo trovò seduto sul letto con le mani appoggiate dietro di lui tra il suo cuscino come per sorreggersi in quella posizione, sulla sua faccia si faceva largo un sorrisetto sghembo, il lenzuolo lo copriva ancora fino sotto il suo ombelico per poi lasciarlo del tutto nudo.
Mi fissava e lei fece lo stesso.
"Buongiorno, eh." Borbottò la ragazza rimettendosi il vestito che teneva ancora in mano.
"Mh. Te ne stavi già andando lasciandomi solo?" Chiese fissando Sakura dal basso verso l'alto.
"Uhm non ancora, però stavo decidendo se farlo o se farti la colazione o se tirarti uno schiaffo perché non mi hai riconosciuto." Sospirò appoggiandosi sulla scrivania e incrociando le braccia.
"Cosa vuoi dire." Aggrottò la fronte.
"C'era da immaginarselo." Controbatté la rosa.
"Parla." Ordinò il moro.
"Scuola secondaria di primo grado Hashirama Senju, via Colle di Konoha, 23." Disse tutto d'un fiato.
Sasuke si accigliò.
"Quella era la scuola media dove andavo a scuola. Aspetta non dirmi che tu sei quella Sakura. Haruno Sakura, rappresentatrice di classe in terza media. Una delle medie più alte dell'istituto insieme alla mia. Il tuo migliore amico era Naruto Uzumaki-" Sasuke provò a continuare a parlare ma Sakura lo precedette mentre si rivestiva:
"In realtà Naruto è ancorai il mio migliore amico, e stiamo studiando per diventare medico legale."
Ovviamente la ragazza cercò di sviare il discorso incentrando l'argomento su Naruto.
Wow.
Non si aspettava che il moro si ricordasse tante cose, guardava tutti con sufficienza, bello -bello è riduttivo- e pure bravo.
"Aspetta quel perdente di un Uzumaki sta studiando medicina legale? " Il moro si sforzo invano di non ridere.
"Esatto e si sta impegnando molto." Ribatté Sakura scocciata.
"Certo che ora che ti vedo non sei cambiata per nulla." Disse Sasuke alzandosi e avvicinandosi.
"Ti ricordo che sei ancora nudo." Sospirò Sakura guardandolo negli occhi e sforzandosi di non abbassare lo sguardo.
"Lo so, e comunque vuoi davvero andartene a casa in questo modo?" Disse con nonchalance e puntandole il dito dal basso verso l'alto ripetutamente.
Sakura si iniziò a guardare e a cercar di capire cos'è che non andasse, ok, portava ancora il vestito rosso della sera precedente ma in qualche modo sarebbe potuta tornare a casa.
Sperando di non essere importunata.
"Allora Mr. Sasuke cosa consigli tu, invece?" Le chiese, intanto l'altro si stava vestendo, per fortuna.
"Non lo so, ti va di essere accompagnata da me?" Si stava mettendo un paio di jeans neri.
"Lo faresti veramente?" La rosa non si ricordava di quella parte gentile di Sasuke, forse all'epoca delle medie non aveva ancora una parte del genere.
"Certo, di solito non lo faccio ma se per questo sono poche le ragazze che sono state nel mio personale in tutta la vita, di solito 'dormo' da loro e me ne vado prima che si sveglino." Minò con le mani le virgolette nella parola dormo, per far capire che la parola avesse un altro significato, non che ci volesse un genio.
"Dovrei sentirmi privilegiata?" Si accigliò incrociando le braccia.
"No, ma un passaggio te lo voglio dare sinceramente." Sasuke le porse la mano, per farle scegliere se accettare o meno il passaggio.
"Solo perché non ho voglia di camminare con i tacchi." Borbottò afferrandogli la mano e distogliendo lo sguardo dal moro.
"Sisi, come ti pare." Sogghignò lui afferrando saldamente la sua mano.
Uscirono di camera e si avviarono verso la cucina, finché non videro:
"Naruto!" Esclamarono entrambi vedendo il biondo in cucina con una tazza di caffè enorme in mano.
"Buongiorno." Biascicò sbadigliando.
"E tu che ci fai qui?" Chiese Sakura lasciando la mano del moro.
"Potrei farti la stessa domanda." Sogghignò Naruto portando gli occhi alle mani che si erano appena distaccate.
"Rispondi e basta." Ordinò Sasuke.
"Uff... Itachi mi doveva un favore e sono venuto a reclamarlo, mi sta aiutando per l'esame imminente." Stava ancora sorseggiando il suo caffè quando Sasuke gli chiese:
"Hai scopato con mio fratello?"
A quel punto Naruto cercò di non sputacchiare invano.
"Cosa? No! Cioè sono bisessuale ma tuo fratello non mi interessa e siamo entrambi felicemente fidanzati con altre persone." Abbozzò un sorriso genuino.
"Mio fratello è fidanzato?" Sgranò gli occhi Sasuke.
"Si lo sono, e il favore che Naruto mi doveva era incentrato su questo." Itachi uscì allo scoperto dal corridoio in cui il moro e la rosa erano arrivati mano nella mano.
"Naruto ma dove hai incontrato il fratello di Sasuke." Chiese Sakura a bassa voce avvicinandosi al biondo.
"Mio padre e suo padre avevano una cena di lavoro e quando ho il suo cognome ho pensato subito al tuo amichetto. Comunque sia i nostri genitori hanno portato i loro figli maggiori, cioè me e Itachi, e abbiamo parlato delle solite cose, sai, scuola e università. E poi mi ha chiesto una cosa che non ti deve interessare."
Sakura annuì non facendo domande.
"Naruto quindi che vuoi fare? Rimani ancora per studiare o vai a casa?" Chiese Itachi.
"Grazie Itachi dell'offerta ma preferisco andare a casa." Poi si voltò a guardare Sakura e inarcò un sopracciglio.
"Immagino tu non abbia bisogno di uno strappo a casa, vero?"
Sakura fece per rispondere ma Sasuke rispose per lei.
"Vero, la accompagno io."
Naruto alzò le spalle e sospirò.
"Va bene babe ci vediamo lunedì, ma stai attenta e salutami Hinata." Diede alla ragazza un bacio sulla guancia e alla parola Hinata le fece un'occhiolino.
Dopo cinque minuti Naruto era già partito sfrecciando verso casa mentre Sakura e Sasuke erano appena entrati in macchina.
"Babe? Ma siamo seri? Ti chiama seriamente così?" Sbottò Sasuke accendendo la macchina.
"Esatto, è la persona più vicina ad un fratello che io abbia. Mi è stato vicino, così come Hinata, la sua ragazza." Aveva gli occhi puntati sulle proprie gambe snelle, scoperte dal vestito che portava.
"E lei non è gelosa? Insomma il vostro rapporto può essere frainteso." Sasuke aveva le mani ben salde sul volante, irritato.
"Nah, Hinata in generale non è una persona molto gelosa, poi perché dovrebbe? Non sono mai stata interessata a Naruto in quel senso. Naruto nemmeno, anche se alle medie ci ha provato, ma poi ha capito che quello che provava per me non era amore." Alzò le spalle in segno di menefreghismo.
"Capisco, siamo quasi arrivati." Disse Sasuke e Sakura annuì.
"Sasuke grazie di tutto." Si girò dal lato del guidatore per incontrare lo sguardo del moro che aveva già parcheggiato sotto casa dell'altra.
Anche il moro si girò e fece un cenno di sorriso.
"Non ringraziarmi." Le disse semplicemente, poi si sporse a baciarla, Sakura presa di sprovvista ricambiò senza pensarci.
Si staccarono solo quando ebbero l'impulso di respirare.
Sakura balbettò prima di riuscir a dire qualcosa di sensato.
"E questo perché?" Chiese corrugando la fronte.
"Perché non volevo mettere un punto, meglio le virgole."
Sakura sospirò.
"Penso di capire." Rispose.
"Allora ci vediamo?" Chiese il moro.
"Ci vediamo."
Gli lasciò un bacio sulla guancia prima di uscire dalla macchina.
Poi le arrivò un messaggio, mandato da un numero sconosciuto.
Il messaggio diceva:
'questo è il mio numero, scrivimi quando vuoi.'
Si girò e sorrise al moro che era ancora parcheggiato sul suo vialetto di casa.
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N.A. please leggete
Voglio solo dire che Sakura non era ubriaca, aveva bevuto letteralmente due drink, ma non è per questo che non si è ricordata di Sasuke la sera, quando lo ha incontrato. Ovviamente è passato tanto tempo e si sono letteralmente incontrati dopo glow up e crescite assurde ed è per questo che non lo ha riconosciuto - idem Sasuke-.
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