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*20 mesi dopo*

Zayn's pov

"SEI IL MIO INFERNO!" Inferno, Inferno, Inferno...

Mi svegliai di scatto, mettendomi poi a sedere su quel letto vuoto, troppo grande per una sola persona.

"Ancora lo stesso incubo" bisbigliai tirandomi indietro con forza i capelli.

M'alzai dal letto, andando in bagno per fare una doccia. Sotto il getto dell'acqua continuarono  a tornarmi alla mente le scene di quel maledettissimo giorno. Appoggiai le mani sulle piastrelle del bagno, sbattendo poi un pugno.
Erano passati ormai 20 mesi, e ancora non mi perdonavo il modo in cui l'avevo ferita, anche se... L'avevo fatto solo per proteggerla.

M'avvolsi attorno ai fianchi un asciugamano, tornando in camera. Guardai la mia figura riflessa nello specchio: i capelli mori erano lunghi... Troppo lunghi. Avevo persino perso un po' di peso. M'asciugai e poi mi vestii. Dopo aver indossato il giubbotto uscii di casa. Quella casa che mi ricordava lei in ogni piccolo oggetto.
Destinazione? La stessa degli ultimi 20 mesi.

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Anne's pov

Dopo aver chiuso la chiamata con Harry, mi diressi in cucina per far colazione. Buttai lo sguardo fuori dalla finestra, notando la sua figura dall'altra parte della strada. Era stretto nel suo giubbotto, le mani in tasca, il viso coperto in parte dalla sciarpa.

"Certo che è de coccio il ragazzo!" esclamai appoggiando la tazza sul lavandino.

Erano 20 mesi che ogni santo giorno, fregandosene del sole cocente, della pioggia e della neve, si piazzava davanti a casa mia, sperando che lo ascoltassi, sperando che lo lasciassi entrare in casa. Andai alla porta, aprendola.

"Sono mesi che ti presenti ogni giorno davanti a casa mia, entra su" annunciai invitandolo ad entrare.

Zayn attraversò velocemente la strada, entrando in casa.

"Accomodati"

Il moro si levò la sciarpa ed il giubbotto, appendendoli nell'appendi abiti. Mi seguì in cucina, sedendosi sulla sedia.

"Cosa vuoi, Zayn?" gli chiesi porgendogli una tazza di caffè.

"Sa-sapere come sta D-Darcy" farfugliò abbassando lo sguardo, stringendo fra le mani la tazza.

"Sta bene" risposi sorseggiando il caffè. "Altro?"

"Vorrei dirle il motivo per cui mi sono comportato da bastardo egoista"

"Ti ascolto"

Zayn's pov

"... È per questo che ho agito così. Non era mia intenzione ferirla, ma se Darcy avesse saputo tutto non m'avrebbe lasciato agire, capisce?" Anne annuì. "Io volevo solo proteggerla" sussurrai abbassando nuovamente lo sguardo.

"La ami, vero?" domandò appoggiando la mano sopra la mia.

Mi morsi con forza il labbro inferiore, annuendo. Come potevo non amarla? Lei è la parte migliore di me stesso, il limpido specchio dei miei occhi, il profondo del cuore, l'oggetto di ogni mia speranza, il solo cielo della mia terra, il paradiso cui aspiro.

"Non ce la faccio senza di lei... Lei è il mio tutto. Ha detto che sta bene. Ovvio che sta bene, non ha più l'inferno nella sua vita. Vorrei chiederle di dirmi dov'è, voglio saperlo davvero, per correre da lei ma come posso chiederlo? Come oso chiedere dov'è, per far cosa? Ritornare nella sua vita? Sono egoista, vero?" Mi sfogai affondando il viso nella mani.

"Ti piace l'Italia, Zayn?"

Italia? Cosa diamine centra? Io le parlo di quello che provo, di come sto di merda senza Darcy ed Anne mi parla dell'Italia?

"Italia?" domandai guardandola perplesso.

"Si Zayn, Italia. Più precisamente Torino" rispose guardandomi con lo sguardo <Hai capito quello che ti ho detto, vero?> Corrugai la fronte, guardandola ancora più perplesso.

"Cristo santo, Zayn! Italia= Torino= Darcy"

Mi ci volle un attimo prima che il cervello recepisse l'informazione. Ecco perché non l'avevo trovata da nessuna parte qua a Londra! Era... Era in Italia!

Sentii gli occhi cominciare ad inumidirsi. Portai le mani sulla bocca, alzandomi dalla sedia. Anne fece lo stesso.

"Grazie, grazie, grazie" dissi euforico mentre l'abbracciavo.

"Sai Zayn, in questi mesi ti ho odiato moltissimo, ma ora che so com'è andata, capisco perché hai agito in quel modo. Vai da lei, raccontale tutto. Dovete tornare assieme" disse guardandomi negli occhi. Annuii e corsi fuori di casa.

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Appena ero arrivato a casa avevo preparato in fretta e furia le valigie, mettendoci dentro le cose essenziali. Mi ero collegato col PC per prenotare un biglietto aereo, col primo volo per Torino. Arrivai a Torino che era ormai notte. L'aeroporto era semi deserto.

<Che ti aspettavi? Sono le due di notte> annunciò la mia vocina interiore.

<In effetti...> risposi.

Recuperai le mie valigie, dirigendomi poi verso l'uscita. Chiamai un taxi, e diedi al tassista l'indirizzo della mia destinazione.

Pagai il tassista e poi, con le valigie in mano, andai davanti alla casa dell'unica persona, oltre alla mia piccola, che conoscevo a Torino. Iniziai a suonare senza sosta il campanello.

"Avanti, svegliati"

Non ottenendo alcuna risposta, cominciai a battere con forza la mano sulla porta, continuando sempre a suonare il campanello.

"Cazzo sto morendo di freddo!"

La porta s'aprì di colpo. In men che non si dica, il mio povero naso entrò in contatto con una mazza da baseball. Indiettreggiai, imprecando per il dolore, tenendomi il naso. Mi guardai le dita, fortuna che non avevo perso sangue.

"Dio, che male! Ma sei impazzita?" le chiesi.

"Zayn? Sei tu?"

"Chi pensavi che fosse, sorellina?"

Giulia lanciò a terra la mazza da baseball, che finì dove? Sul mio piede. Saltellai tenendomi il piede.

"Mi vuoi forse morto?" Non appena glielo chiesi, Giulia mi saltò al collo, entrando in modalità Koala. Barcollai un attimo, poi la strinsi a me.

"Che ci fai qui? Cos'hai combinato stavolta?"

"Mi devi aiutare, sorellina"

Anne ha fatto la spia. Darcy è in Italia. Chissà cosa succederà. Secondo voi? Bello Zayn nella foto dei multimedia vero? Sarà coi capelli lunghi per molto nella FF

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