❱ 𝗖𝗛. 𝗩, 𝗔𝗖𝗧 𝗩: 𝖣𝖮𝖮𝖬𝖤𝖣 𝖡𝖫𝖮𝖲𝖲𝖮𝖬 𝖡𝖫𝖮𝖮𝖬𝖲 ❰
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" VOGLIO VIVERE! "
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" giuro che se scopro questo è solo uno dei vostri stupidi giochetti- vi farò pentire di essere nati- "
Quelle parole, assieme alla situazione assurda, addirittura più assurda di dover prender parte al killing game - per quanto brutto da dire, si erano abituati a quell'orribile e continua ansia prodotta da questo - risuonavano non solo nelle loro menti, i loro cuori, i loro polmoni, il loro sistema...
Ma anche nella loro anima.
Prendevano questa come un foglio di carta, stroppiciato dalle esperienze spaventose vissute, lo appallottolavano, prendevano a calci, sporcavano di fango, lacrime, sudore e sangue, e infine riaprivano per scriverci sopra come se fosse nuovo di zecca.
Solo lettere trasandate, indelebili, erano visibili a causa di quelle condizioni pietose.
Solo sussuri, lamenti, erano udibili dalle loro anime.
Anime trasandate, sporche.
Anime pietose, insalvabili.
Haruki era solo l'ennesimo calciatore di quelle anime.
Haruki era solo l'ennesimo menefreghista delle condizioni dei poveri sopravvissuti.
Haruki non era mai stato meglio di Hana, in fondo.
Se fosse stato il caso, perché avrebbe fatto parte di questa tortura?
Se fosse stato il caso, perché l'avrebbe portata avanti nonostante la morte della persona a lui più cara ma più detestata dal resto?
Solo perché non lo mostrava sempre.
Solo perché non urlava sempre.
Solo perché non insultava sempre.
Non significava che non lo volesse, così come far di peggio.
Insomma, cosa vi aspettavate da un bambino nato per sbaglio?
Cosa vi aspettavate da un essere ignorato dai suoi stessi genitori?
Un padre assente fisicamente, chiuso in camera con una collega di lavoro?
Ed una madre assente mentalmente, guardava la tv oppure la finestra, tranne che il bimbo in lacrime affamato?
Cosa vi aspettavate da un fuggito di casa e mai più tornato, non perché quell'ambiente fosse pericoloso, ma perché nessuno era venuto a cercarlo?
Niente.
Nulla.
Zero.
Aspettative non dovevano esistere a prescindere, perché tanto non le avrebbe mai e poi mai soddisfatte.
Ohoh, ma la storia della sua tragedia mica finisce qui!
No, no.
Quello era solo l'inizio.
Il prologo.
La vera tragedia iniziò da quel dannatto orfanotrofio, dove incontrò il suo male peggiore: Hana. Un male inusuale, confortante, finché realizzò non fosse altro che la sua paura di avvicinarsi alla gente a descriverla così negativamente.
Hana era la sua salvezza, la sua unica certezza.
Quando Haruki pensava di essere solo, abbandonato, poteva contare sull'atteggiamento buffo atteggiamento arrogantello di sua sorella.
Quando Hana era ferita, massacrata, poteva contare sulle cure e preoccupazione di suo fratello.
Perché Hana voleva bene ad Haruki.
Ed Haruki voleva bene ad Hana.
Il loro affetto era un concetto indescrivibile a parole, superando tutti i limiti astratti.
Non era il caso per quelli concreti.
Potevano esprimere quell'affetto quanto volessero, abbracciarsi, darsi baci sulla guancia, coccolarsi nelle giornate più glaciali pur di scaldarsi con una misera coperta, tenersi per mano, ma quei documenti al resto del mondo contavano più dei stupidi sentimenti di bimbi non voluti.
L'adozione, strano a dirsi, fu un colpo basso persino per lui. I primi giorni furono i più fatali, lasciato da solo con un uomo ed una donna sconosciuti, quali doveva chiamare "papà" e "mamma". Avevan detto avesse pure una sorella, ma non la vide se non la settimana dopo. Il suo nome era 'Sumire'. Aveva il suo stesso sangue.
Non geneticamente, ma di tipologia.
Dopo anni capì che quella similarità fu l'unico motivo per cui venne strappato via. Eppure non si era mai arrabbiato con Sumire. Perché dovrebbe? Era una ragazzina rinchiusa in un ospedale prima del suo arrivo. E dopo? La migliore sorella maggiore che potesse chiedere.
Non che Hana non fosse la sua preferita. Lo era. Davvero.
Ma come ogni essere umano, detiene i suoi difetti.
Quei difetti, Sumire, grazie alla sua empatia, riusciva a colmarli, facendo provare un nuovo conforto.
Il conforto di essere coccolato ed al sicuro, lontano da ogni pericolo.
Poteva volerle tutto il bene del mondo.
Poteva tenerla stretto a sé nelle notti piene di incubi.
Eppure nel concreto le sue emozioni non valevano niente.
Il giorno cui quello sconosciuto entrò in casa e cercò di attaccarlo, la madre si mise in mezzo. La madre di Sumire.
No, anzi, la madre di Haruki.
E... E forse l'aveva uccisa lui?
Non se lo ricorda, cazzo.
Perché? Non poteva capirlo.
Secondo uno psicologo affidato al carcere minorile cui fu messo successivamente, era un metodo di difesa. Cancellare quel momento. Cancellare il ricordo di averla pugnalata quando voleva difenderla.
Era vero? Era falso? Quello solo Yasu lo poteva sapere.
Nemmeno Haruki, il suddetto colpevole, non fu in grado di risolvere questo macello. Quindi si arrese ed accettò la realtà dei fatti: è stato lui ad aver attentato alla sua vita.
Era un mostro, il peggiore, per aver cercato di uccidere l'unica madre che l'avesse mai voluto, nonostante gli insulti del padre su come non servisse più alla famiglia.
Era un mostro, il peggiore, per aver strappato a sua sorella la sua famiglia adorata.
Era un mostro, il peggiore, per averle fatto assistere a quella orribile scena, mostrando i suoi veri colori.
Era un mostro, il peggiore, per aver abbandonato Hana e comunque combinato casini dopo il sacrificio.
Haruki non era in grado di far parte di questo mondo. Come il resto dell'orfanotrofio. Come Hana.
Ma sapete cosa lo rendeva ancora più viscido?
Non aver fatto niente per aiutare nessuna delle due, anzi, ha peggiorato solo la situazione.
Hana stava male, questo killing game le stava dando alla testa, portandola alla pazzia più estrema. Eppure rimase fermo a guardare.
Sumire è morta, questo killing game le aveva strappato la vita nel modo più crudele possibile. Eppure non fece niente per impedirlo.
Hana è morta, questo killing game era riuscito a distruggerla senza il suo lieto fine. Eppure Haruki non sarebbe mai riuscito a riportarla indietro.
Doveva provarci.
Doveva portarle giustizia.
Ecco perché prese quella pistola.
Ecco perché li riunì qui, sapendo che fra di loro un colpevole esistesse.
Se i ruoli fossero inversi, lei avrebbe fatto lo stesso. Haruki non poteva essere da meno. Haruki ne aveva abbastanza di starsene in parte.
Lentamente, senza mai dare le spalle agli altri, si alzò sul trono della regina, di Persefone, rendendolo al suo tocco il trono del re, di Ade.
Come un crudele dittatore.
Come un nobile dell'assolutismo.
Sedeva imponente e giudicante della plebe ai suoi piedi.
Insetti inutili, quale avevano osato porsi contro una forza superiore.
Una forza astratta che finalmente si scaturisce sulle cose concrete.
Finalmente, la rabbia di Haruki si scaturì su questo mondo fisico.
Se egli fosse un imperatore, un dio, allora Hyosuke non era altro che un misero seguace perso nella sua strada, sulla strada dell'ateismo.
Voleva credere in lui, ma di delusioni ne ebbe troppe.
Voleva credere in lui, poiché avesse cercato di aiutarlo, ma altrettante azioni crudeli marcavano la sua persona.
Hyosuke era stanco di credere in una certezza fasulla ed una lama a doppio taglio.
Hyosuke era stanco di ferirsi nel processo.
In questi ultimi giorni Hyosuke comprese cosa significasse dipendere solo da se stessi. Una strada buia e crudele, sì, ma era certo dei suoi dintorni.
Niente più menzogne amorevoli, niente più amore bugiardo. Non si sarebbe inginocchiato davanti al controllo di un individuo insicuro.
Hyosuke aveva smesso di credere.
Hyosuke non voleva più essere il cagnolino seguace cui tutti si approfittavano.
E lo avrebbe dimostrato ad Haruki.
Non era tuttavia un completo idiota.
Non voleva ferire sé o altri nel processo.
Quindi cedergli una falsa speranza.
Così si comportavano i più scaltri dei detective. Cedevano per ricevere. Un piccolo sacrificio per una grande ricompensa.
Avrebbe scovato il colpevole ed il mistero dietro questo omicidio, però di rifiutava di lasciare questo morisse.
Non importa chi sia.
Koharu.
Axel.
Asahi.
Akihisa.
Shiori.
Lui stesso.
Come Hercule Poirot sull'Orient Express, avrebbe cercato di dedurre gli indizi.
Come Charlie Chan, avrebbe mantenuto sangue freddo.
Come Sherlock Holmes, avrebbe risolto questo caso.
Che il processo di classe abbia inizio.
Per quanto determinato fosse, per quanto quel monologo interno risultasse il più motivato di tutti, l'aria attorno a sé era più morta di una necromassa parassitale, quale invade le querce più vecchie ed imponenti, li strappa della linfa vitale, lasciando dietro una corteccia bagnata e scura.
Senza vita.
Dopo tanti anni, sforzi, sacrifici, serviti ad un bel niente.
Tutti quanti credevano ormai di aver perso le speranze.
Difendersi, insultarsi, supportarsi... Li avrebbe riportati dritto dritto in quella stanza.
Non volevano star lì.
Non c'era sensazione peggiore di quell'aria polverosa e soffocante nei polmoni.
Non c'era realizzazione peggiore che tale sporcizia sarebbe stata l'ultima cosa a poter respirare per qualcuno di loro.
La pressione schiacciava la schiena, curvava all'interno, mentre stomaco e cuore si stringevano e gambe cedevano.
Hyosuke, nonostante le sue buone intenzioni, aveva paura. Paura di perdere la sua vita. Non solo fisicamente ma anche emozionalmente, dovendo assistere all'ennesima morte di qualcuno.
D'istinto guardò le nuove immagini situate attorno a sé.
Si ricordò una scena su un documentario riguardante Nelson Mandela e la sua biografia: "il coraggio non è l'assenza di paura, ma il trionfo su di essa".
Era normale sentirsi così.
Aveva vissuto nella paura per la maggior parte della sua vita.
Ora era tempo di cambiare.
Ora era tempo di diventare coraggiosi.
" non abbiamo il death file a disposizione, quindi direi di iniziare a discutere su quello "
Il tono di voce sicuro, confidente, riportava alla memoria di tutti i primi giorni di conoscenza: un ragazzo abbastanza testardo dal dover dire per forza la sua, senza il panico di esser giudicato.
Non ricevette alcuna risposta, sorbendosi gli sguardi perplessi del resto per quelle che sembrarono ore.
" forza, che aspettate? Idee? "
Li incoraggiò senza pudore.
Il cartomante non poté contenere un piccolo sorriso - o forse ghigno? - a quella vista inusuale del regista.
Nella sua mente, quel biondino non era affatto il tipo da prendere la situazione in mano.
Nella sua mente, quel biondino era un piagnucolone, dipendente da chiunque.
Nella sua mente, quel biondino non era lo stesso di fronte a sé.
Onestamente parlando? Non gli dispiaceva affatto questo cambiamento.
Voleva solo mettere una cosa in chiaro prima di andare avanti.
" sappi solo che lo sto facendo per loro, non te, non l'altra "
Colpirono le sue iridi verde acqua quelle ambrate del rimanente sorvegliante. La fronte di questo si corruggò, stringendo la pistola in mano. Hisa tornò a guardare il resto del gruppo.
" se ci pensiamo bene, nel file vengono aggiunte le seguenti informazioni: nome della vittima, causa della morte, stimato orario della morte e luogo del ritrovamento "
" direi di magari seguire questo schema come inizio. Se c'è qualcosa che non ci convince, rimarremo su questo nella speranza di trovare una risposta attraverso le nostre osservazioni e discussioni "
Propose Hyosuke guardando gli altri quattro.
Tutti guardarono altrove, ancora insicuri.
" su, Shiori, non fare la bella statuina "
La medium sbatté le palpebre un paio di volte, come se fosse stata svegliata da un profondo processo di pensiero.
" huh? No, ovvio che no! Per chi mi prendi? "
Sbottò successivamente, quasi offesa di esser ritenuta una fifona.
" vorrei ricordarvi che questo sarà difficile poiché è già capitato che il luogo del ritrovamento non combaciasse con quello della morte "
Aggiunse poi, portando una ciocca dietro la testa.
" Koharu, Axel, ci siete? "
I due chiamati guardarono verso il regista.
" se avete da dire qualcosa - dico qualsiasi - fatelo. Non tenete dubbi dentro. Ci servite per scoprire la verità "
Tutti erano parti indispensabili, chiave per il successo. Lavoro di squadra sarebbe stata la loro carta vincente.
" Asahi, vale anche per te "
Il giocatore di scacchi fu quello meno smosso dalle parole.
" mettiamo via i conflitti, tutti, per quanto orribili siano, e cerchiamo di uscirne da qui il prima possibile. In questa sala diventiamo una cosa unica "
Avrebbe voluto tanto tanto aggiungere 'vi prometto che nessuno morirà', eppure quei filmati ti insegnavano una sola cosa: mai gufarla. Hyosuke non aveva intenzione di rovinare quel piccolo baglio di luce per qualche frase.
Nonostante lo sguardo vuoto, le pupille azzurre dell'altrx si mossero, avendo la sua attenzione - per quanta ancora la mente ormai andata potesse detenere.
Non rispose altrimenti.
A Hyosuke basta questo per far capire di aver finalmente svegliato tutti.
Ora poteva iniziare a discutere come si deve.
" ripeto quello già detto: ci serve sapere nome della vittima, causa della morte, orario e luogo del ritrovamento "
Mise in chiaro Akihisa.
" abbiamo già risolto una di queste quattro cose: la vittima è Venom- no, Hana. La vittima è Hana, la sorvegliante di questo istituto "
Commentò Shiori, sentendo già un piccolo peso sulla spalle togliersi dall'aver almeno tolto un quarto del lavoro generale. Per quanto stupido, in passato era capitato non sapere chi la vittima fosse. Guarda caso una delle possibilità stava vicino a lei, in quella stessa stanza, con una cicatrice ma vivx e vegetx.
" direi di passare alla causa della morte "
Aggiunse successivamente, non volendo cantar vittoria troppo presto.
" in che condizioni erano il corpo? "
Timida ed insicura, la voce di Koharu cercò di dire la sua.
" avevo analizzato questo con Shiori, se non sbaglio "
Informò Hyo e la corvina prese subito parola.
" partiamo dal fatto che fosse ricoperta dalla testa ai piedi da massi, ceduti sia dal soffitto che il muro più vicino. Li ho spostati per constatare se vi fossero altri indizi. Prima di tutto era a pancia in giù, presa in pieno dietro la nuca e una ferita alla fronte. Dopo, aveva perso molto sangue non solo dalla testa, ma anche le braccia non erano mica meglio. Infine sotto le unghie vi era sangue a sua volta "
Immaginarsi la scena metteva uno di quei massi in ognuno dei loro stomachi, soprattutto a chi ne fosse più sensibile. Per quanto Hana non fosse stata la migliore delle persone, rimaneva una di queste. Una fine così non se la meritava nessuno.
" conclusioni su cosa potesse aver causato la sua morte? "
" che ne dite di perdita di sangue? Insomma, ne ha perso tanto... "
Borbottò la castana, guardandosi le mani.
" avrei detto la stessa cosa "
Si grattò la nuca il cartomante.
" no, aspettate, forse è troppo tirata questa ipotesi "
Teorizzò il regista.
" cioè, sì, ha senso, ma dovremmo allora analizzare nel dettaglio il tempo della morte e quello del ritrovamento per capire se sia veramente stata la perdita "
" spiega meglio "
Consigliò Shiori incuriosita.
" allora, come la vedo io, ci sono due possibili scenario "
Alzò la mano e poi l'indice per indicare il primo fra questi.
" numero uno: le ferite di Hana non erano tanto gravi quanto il colpevole pensasse. La lascia sotto le macerie e sanguina a morte. Problema? Hana potrebbe uscire e cercarlo, cosa che non tutti, credo, non vogliamo a che fare"
Alzò successivamente anche il medio.
" numero due: la ferita in testa fu mortale, assicurandosi di non essere seguito dopo l'incontro, e il resto di quelle ferite hanno un'origine diversa "
Hisa elevò il mento leggermente verso l'alto, capendo perfettamente il ragionamento dietro.
" quindi secondo te è stata la ferita sulla testa il colpo di grazia? "
" e come l'ha causata? "
Si grattò la fronte, trovando in quella domanda un modo per ragionarci su.
" quali possibili armi c'erano nel luogo? "
Koharu prese il turno.
" un taglierino, tanto vetro e- e i massi... Huh "
Realizzò a sua volta la possibile causa.
" esatto, saranno stati i massi ad averla colpita! "
Hanno trovato una nuova pista: la causa dell'omicidio fu la botta in testa dovuta dai massi.
" fermi, fermi, fermi tutti "
Hisa mise le mani davanti a sé e scosse la testa più e più volte.
" se davvero questo è il caso, come diamine son caduti quei cosi su di sé? Come è riuscito a farglielo cadere addosso? Perchè? Da dove- "
" una cosa alla volta Hisa, abbiamo tempo "
Lo fermò la medium prima di mandare in confusione l'intero tavolo.
Lui si ricompose e, dopo essersi schiarito la voce, fece una singola domanda.
" da dove sono sbucati quei massi? "
" dal soffitto e muro, no? "
Ribadì la castana.
" sì, quello l'ho capito, ma come son caduti? "
Non molto convintx all'ipotesi all'improvviso.
" suppongo si siano staccati...? "
Era un'incertezza quella di Hyo adesso.
Diamine, non poteva incepparsi subito!
Che razza di detective era?! Neanche l'oscar di consolazione gli avrebbe regalato!
" beh, Hisa, hai visto come si sta riducendo la Hope's Peak Academy in questi giorni, no? "
Shiori prese la parola, attirando l'attenzione di tutti - Hyo compreso, nonostante il suo viaggio di insulti mentale.
" insomma, già partiamo dal presupposto che questa struttura non è finita. Aggiungici la bomba esplosa qualche giorno fa. Aggiungici che tutto è crollato non una ma due volte. Ecco... Non sono così sorpresa che sia accaduto una terza volta "
Si grattò dietro l'orecchio.
" avrai pure ragione su quello, ma lascia che ti porga l'altra mia domanda: come ha fatto il colpevole ad azzeccare il momento perfetto per mettere Hana sotto quel punto ed ucciderla? "
...
Huh.
Effettivamente era troppo una casualità che un piano.
Oppure era un piano veramente, solo che dietro si nascondeva qualcosa?
Eh...
Eh.
Eeeeeh...
Nuovamente un muro enorme si parò davanti ad egli. Per quanto detestasse non aver ragione, Akihisa faceva bene a portare all'attenzione questi problemi.
Senza, sarebbero giunti subito ad una risposta affrettata ma soprattutto sbagliata. Non potevano permettersi questo neanche fra cent'anni.
" o è stata una coincidenza o qualcuno ha pianificato "
Cercò di esprimersi.
" ... oppure non è quella la causa della morte "
Aggiunse dopo un paio di secondi di silenzio.
" non è possibile, abbiamo constatato che quelle ferite non erano mortali "
Ribatté il biondo.
" non significa che non ci siano altre opzioni. Tipo, aveva dei segni sul collo? "
Scosse la testa.
" segni di disidratazione? "
Ed ancora.
" allora sarà stato del veleno "
Scrollò le spalle fin troppo tranquillx.
" veleno..? "
Axel mormorò finalmente qualcosa, perplessx.
" insomma, c'è un intero laboratorio lì dentro che breaking bad spostati proprio, diamine! Mi fa strano non abbiamo trovato cristalli o polveri magiche! "
Alzò il volume della voce
" e poi, scusate, lei è la creatrice dell'amenoseo, no? Non è così difficile entrare lì ed usare la sua stessa medicina contro "
Anche quell'opzione non era male.
In fondo sulla scena del crimine vi erano provette e vetro minuscolo frantumato in cenere. Se fossero i contenitori di amenoseo?
" mi sembra troppo surreale al momento credere sia stata una coincidenza. È fin troppo perfetta come situazione per essere pura casualità "
Ribatté subito il cartomante incrociando le braccia al petto.
" quindi? Altre idee oltre alla mia? "
Cercò di fargli tirare fuori qualcos'altro.
Pianificato o casualità.
Con o senza scopo.
Oppure è stato il veleno?
Quale delle tre era la risposta?
Hyosuke prese un respiro profondo ed un po' di tempo per riflettere.
Aveva senso la casualità poiché la probabilità qualcosa cadesse era estrema.
Ma, come Hisa ha detto, era fin troppo bella per essere vera.
Ma pianificato? Come dovevi pianificare un omicidio azzeccando il tempismo della caduta totalmente fuori dal tuo controllo? È impossibile!
Aspetta... Era davvero una questione di tempismo?
Oppure... Oppure era una questione di se il colpevole potesse scaturire da solo una catastrofe del genere?
"Il colpevole era in grado di causare quella caduta". Questa era la sua nuova ipotesi.
" in tal caso... "
Borbottò sottovoce.
" chi ha il potere di combinare tal cosa? "
Tutti lo guardarono perplessi, non seguendo appieno il suo ragionamento.
A Hyo non importava, era vicino alla risposta, poteva sentirlo.
C'era solo una persona... Una singola persona in grado di avere un così grande controllo su questa struttura. L'aveva avuto sin dal primo giorno.
Così come quella stessa persona era l'unica ad avere accesso diretto all'amenoseo.
Il colpevole di quelle macerie, il colpevole di quel possibile avvelenamento... Entrambe le vie portavano ad una meta.
Non poteva altro essere che...
Alzò il dito verso il sospettato.
Quel trono imponente su cui Haruki sedeva.
Ma non era Haruki a chi mirava.
Oh no.
Era Hana.
Hana era l'unica persona che potesse causare un tale evento senza troppi problemi.
Era Hana, la vittima, ad avere il potere del colpevole.
Ironico, non credete?
" l'unica che avrebbe potuto pianificare questo è Hana, nessun altro "
Silenzio calò in sala.
Riassunto del loro ragionamento fino ad adesso?
Una possibile causa della morte furono i massi caduti dal soffitto e muro della sala sorveglianti, caduti dopo l'ennesimo crollo. Non poteva essere una casualità, bensì qualcosa di pianificato. Oppure il colpevole l'aveva avvelenata.
L'unica che poteva pianificare tale cosa è Hana stessa.
Hana era sospettata di essere la colpevole del suo stesso omicidio.
" non significa che... "
Kotaro strinse le braccia attorno al suo tenero corpicino.
Brutti ricordi tornarono in mente, adornati da fili d'oro e lisci.
Fronte, sopracciglia alzate.
Bocca leggermente spalancata.
" ... si sia suicidata? "
Odiava Hana.
Tutti la odiava lì dentro.
Ed ugualmente quella realizzazione ebbe impatto sulle loro visioni.
Hana? Si era ammazzata?
Un brivido scese per la schiena di Hyosuke.
Hana, l'ennesima persona che aveva conosciuto da vicino, e strettamente in quei mesi d'inferno, proprio come Airi ebbe cercato di fare, si era...
No...
Nonononono-
Non adesso Hyosuke, calmati.
Non pensarci.
Non pensare a tutte quelle morti.
Soprattutto a quella di Tai.
Soprattutto a quella di Akihito.
Soprattutto a quella di Naomi.
Sopprimele per ora.
Non farti prendere dal panico.
Si mise le mani alle orecchie senza notarlo, chiuse gli occhi, concentrandosi sul suo respiro ormai bloccato.
Svuota la mente.
Svuotala.
Come diamine si faceva?!
Pensa al bianco!
Ad un bel bianco!
Senza niente!
Senza nessuno!
Prese un paio di respiri col cuore non più volente di scappare.
Pensala in modo razionale...
Se fosse un suicidio allora...
Nessuno qui aveva colpe! Non dirette, almeno, ecco.
Quindi caso chiuso e potevano tornar su a cercare una via di fuga!
Questa volta era sicuro che ci sarebbe riusciti se-
SBAM!
Un tonfo fece eco per tutta la stanza, paralizzando i ragazzi in cerchio.
Haruki, seppur rimasto seduto, era riuscito a mettere così tanta forza in quel calcio sul pavimento col lo stivale da spegnere quelle piccole gioie nella sua testa. E non aveva un aspetto compiaciuto a questa risposta.
" ... mi prendete per il culo? Non vi entra in testa che son in grado di uccidervi uno dopo l'altro? "
Puntò la pistola contro loro.
" oppure vi devo dare un'altra prova? Non vi è già bastata la prima? "
Koharu si accovacciò coprendo la testa con le mani come scudo. Iniziò presto a tremare. Fortunatamente Shiori scese dalla sua postazione per darle una mano confortante dietro la schiena, surrurandole che ce l'avrebbe fatta.
" vi sbagliate, Hana non si è- non osate pensarlo neanche per un istante! "
Addentò la pistola più stretto.
" non lo farebbe mai! "
Il tono privo di empatia, pieno di cinismo e monotonia, misero in chiaro i suoi pensieri.
Ma Haruki credeva veramente questo oppure negava la realtà dei fatti?
Hyo sapeva fin troppo bene quanto quei due fossero legati.
Hyo sapeva come si sentiva ad avere la morte di una persona cara sulla coscienza.
Hyo sapeva che Haruki si comportava come lui ai tempi.
Non è che Haruki non credeva, era che non voleva credere alla morte di sua sorella.
E poi, un suicidio? State dicendo che non sia stato un buon fratello?
Che avesse fallito nel suo unico obiettivo di vita?
Che questa era colpa sua?!
No, cazzo, non lo era!
Haruki conosceva Hana fin troppo bene! Non l'avrebbe mai fatto!
Perché Hana era la più forte dei due mentalmente, basta solo vedere cosa abbia passato!
Il suo dolore non era niente a confronto!
E ci era comunque rimasta su questa terra! A dimostrare il suo valore!
Quindi, per che cazzo, fra tutti i momenti, proprio adesso doveva togliersi la vita, quando aveva finalmente qualcosa sotto controllo?
" haruki- "
" cambiate discorso. adesso. "
Il regista mandò giù la saliva.
" vuoi o non vuoi scoprire il colpevole? "
" dicendo che sia stata lei ?! "
" rimane comunque un'ipotesi! Non è detta sia per forza la realtà! "
" non prendermi in giro adesso, e cosa avreste intenzione di fare?! "
" discuterne, ovvio! "
Si portò una mano nella chioma castana, irritato sempre di più dalle parole. Il biondo cercò di approfittarne.
" ascoltami: parlarne non significa che crediamo veramente sia così. Se davvero non ci credi, lascia discutere e provare motivi per cui non può essere! Non ti farebbe piacere avere questa piccola sicurezza? "
La sicurezza che, in fondo, non poteva fare molto per fermare tutto questo.
Una sicurezza contorta che portava ugualmente sconforto all'interno di sé.
Ma ugualmente una sicurezza.
Haruki lo fissò per i primi secondi senza fiatare.
Dopodiché abbassò la pistola, guardando altrove e borbottando qualcosa di incomprensibile.
Fu il via per Hyosuke sul discutere dell'argomento come si deve.
" quindi, riassumiamo: la nostra supposizione è che Hana si sia uccisa da sola in tutti i possibili scenario, perché aveva accesso a tutte le possibili armi "
Prese l'incarico di finalmente reindirizzare la discussione.
" la domanda è come sia riuscita a farlo e finire in quelle condizioni "
Una nuova discussione si aprì.
" non l'abbiamo già constatato? "
Domandò confusa Koharu.
" la causa della morte è la stessa detta in precedenza! "
" ne siamo sicuri? "
Shiori si mise in mezzo.
" che intendi? "
" che il processo dietro è diverso da come ce lo stiamo immaginando oppure... "
Fece una piccola pausa, portando una mano sull'orecchio.
" ... magari entrambi i metodi son stati messi in atto? "
" concordo su questo! "
L'aria di tensione si frantumò attorno a sé. Hyosuke trovò finalmente la risposta.
" ma certo! Dev'essere andata così! Hana ha assunto dell'amenoseo - prova sono quei contenitori - e dopo, durante un periodo dall'ultima volta che è stata avvistata ed il ritrovamento, ha deciso di far scattare un'altra delle bombe - prova sono quei massi "
Prese un respiro prima di continuare.
" in sostanza, possiamo dire che la sua morte è stata... "
" accidentale? "
Axel concluse per lui.
Annuì.
Haruki sbattè il pugno sul trono.
" non dovevate provare il contrario, eh?! "
" avevamo detto avremmo rivelato la verità, non giustificare le tue delusioni "
Akihisa incrociò le mani al petto e schioccò la lingua sul palato.
" possiamo terminarla qui? È palese adesso "
" no, non possiamo "
La medium era pensieriosa.
" per quanto vorrei darci un taglio, ho imparato una cosa in tutti questi processi: la risposta più affrettata è sempre quella sbagliata. Magari è più probabile sia successo ciò, però non abbiamo ancora rivelato ogni mistero qui! "
Spiegò, facendo riflettere tutti i presenti in quella stanza assieme ad ella.
Hyosuke corruggò la fronte.
" ci sono fin troppi indizi che portano a questo "
" ed altrettanti vanno discussi "
" ... Mh "
" non ne sei convinto? Oppure vuoi solo uscire da qui? Dov'è finito quel barlume di speranza che avevi fino a qualche minuto fa? "
Hyo strinse le braccia intorno a sé.
" beh, se vuoi discuterne, non sono mica contro. Fatti sotto. Come amici, ovvio "
" ... Non è proprio una discussione la mia e... So che forse non è modo portarlo all'attenzione "
Portò un'occhiata veloce verso Haruki stringendo i denti.
Aveva paura di ferirlo? Davvero? ADESSO?
" dillo e basta. Ogni cosa è importante qui dentro "
Gli offrì un accenno di sorriso, una cosa che Shiori non aveva mai fatto davanti a tante persone, tantomeno così facilmente.
" ... Insomma, ho conosciuto Hana e... Non è proprio una persona... 'Normale'... "
Provava il corpo bruciare dall'occhiataccia di Haruki.
" e nemmeno qui si è dimostrata molto... Uhm... "
'Sana di mente', 'stabile', 'non fuori di zucca'?
Sì.
Era difficile dirlo perché l'altro aveva puntato quel ferro contro di lui?
Anche.
" no, hai ragione. Per quanto non sia umano dirlo. Hana non era fra le più stabili qui "
Meno male che Hisa capì e parlò per egli.
Rispetto ad Hyo, non era affatto intimorito da quella pistola. Forse perché era il più lontano e difficile da raggiungere, forse perché credeva ancora il castano fosse tutto fumo e niente arrosto.
" mettici addirittura l'amenoseo in mezzo. Guardate come hanno ridotto Hyo ed Axel... "
Si tenne il gomito del braccio opposto.
" non si sarà sentita affatto bene, rinchiusa lì avrà fatto dio sa solo cosa, si sarà procurata tutte quelle ferite e dopo aver attivato l'ennesima bomba l'avrà presa in pieno. Se l'abbia fatto sbadatamente o con l'intento di finirla... Beh, non credo sia molto rilevante dato il risultato ottenuto "
Tirò un sospiro per rilasciare la pressione crescente a quelle parole, a quella realizzazione.
Assumere la sua stessa droga, cosciente dei suoi effetti... Era una cosa da Hana? Quell'odio verso i suoi stessi confronti era davvero così profondo?
Hisa si ricordò dell'ultima volta che la vide ravvicinata.
"Il destino è ciò a cui credo" le aveva detto. Una vita quale poteva decidere come viverla. Una vita libera. Hana... Hana ebbe una vita libera come la sua?
Quello sguardo malinconico, quei occhi lucidi ad essere stata ferita non solo fisicamente, ma anche emozionalmente... Hisa aveva toccato un tasto troppo dolente quella volta.
Se fosse stata una delle cause per questo? Uno dei motivi per cui l'ebbe fatto? No, Hisa, era autodifesa. O vivevi o morivi. E non potevi morire! Tuo padre ti aspettava ancora a casa preoccupato! Nulla al mondo gli avrebbe strappato xlx sux adoratx figlix!
Ed Haruki in tutto questo cosa pensava?
... Che forse non avevano tutti i torti.
Insomma, lui più di tutti ebbe visto come aveva vissuto all'orfanotrofio. Una misera ragazzina torturata per dio sa solo perché.
Una misera ragazzina confinata ad una prigionia eterna, nonostante si fosse sbarazzata di quel malessere.
Haruki sapeva Hana non fosse libera dalla gabbia.
Haruki vedeva come Hana si comportava con tutti.
Haruki non voleva accettare non fosse normale. Così accettò questa stranezza come normalità.
Ma in fondo l'aveva sempre saputo.
Saputo che Hana aveva bisogno d'aiuto.
E lui non glielo ha mai offerto.
" ragazzi, ripeto, non è finita qui "
La voce di Shiori svegliò sia lui, sia che Hyosuke da quello stato di trance.
" abbiamo ancora altro a cui discutere e, per quanto brutta questa ipotesi sia, dobbiamo andare avanti e non abbatterci "
Si doveva supportare in questi momenti, ricordare di dover mantenere testa alta e niente pentimenti nel passato.
" ... perché c'è qualcosa che mi fa pensare non si sia veramente ammazzata "
L'atmosfera si fece d'un tratto più cupa e buia.
" amenoseo o meno. No- anzi- secondo me l'amenoseo non ha niente a che fare qui "
" perché? "
Chiese il creatore di effetti speciali.
" perché c'era una piccola pozzanghera sotto quei vetri frantumati, ossia che le provette eran piene "
Tutti spalancarono gli occhi.
" in più, sono stata l'unica ad aver ispezionato il suo corpo e posso dire una cosa con certezza: aveva sangue sotto le unghie ma di per sé non aveva ferite e tagli che una mano potesse provocare. Questo significa che... "
Che il caso fosse ancora aperto.
Che non erano ancora arrivati alla soluzione.
Che...
" che questo suicidio è un omicidio. E qualcuno fra noi l'ha commesso "
Nessuno fiatò per i primi secondi.
Doveva sentirsi... Bene? Male?
Bene perché non hanno provocato quell'evento con le loro parole? Male perché qualcuno fra loro l'aveva combinata grossa?
Hyosuke mandò giù la saliva rumorosamente.
C'eran ancora mille cose da scoprire.
Non poteva mollare adesso.
" quindi, riassumiamo cosa abbiamo scoperto. La vittima è stata attaccata e spinta verso il cumulo di macerie ed è finita in uno scontro con questa. Ergo, questo rimane ancora un omicidio "
Tutti fin qui erano d'accordo.
Koharu alzò la mano.
" forse... Dovremmo discutere di come è andata? O- no, aspetta, siamo sicuri sia quello il luogo dell'omicidio? "
" che intendi dire? "
Interroggò Shiori.
" come in altri casi, il luogo del ritrovamento non coincide sempre con quello dove è avvenuto l'omicidio. Magari... È successo altrove? "
" non c'erano tracce di sangue "
" le avrà pulite! "
" con cosa? "
" straccio ed acqua? "
" dove stavano? "
" non- eh... non li abbiamo trovati? "
Rimase in silenzio a riflettere.
" p-però non significa non sia una possibilità! "
" non significa nemmeno lo sia. Koharu, ricorda, dobbiamo concentrarci su indizi fisici e non supposizioni tirate all'aria "
La castana strinse i pugni.
" non è giusto! Non ci è stato dato modo di investigare tutto! Come possiamo scovare una risposta?! "
Aveva ragione e tutti lo sapevano.
Diamine, pure Haruki lo sapeva.
Ma ora il danno è stato fatto.
Non potevano uscire da lì finché non si sarà risolto il caso!
Lui non glielo avrebbe permesso fino a quando avrà trovato il mascalzone.
Insomma, tutti si erano sparati alle ginocchia investigando un solo luogo.
" ancora, non smetterò mai di ripeterlo, non dobbiamo abbatterci così. Dobbiamo trovare una soluzione. Perché sicuramente una esiste ed è... "
Shiori si morse la lingua a quella realizzazione.
Non aveva alcuna idea nemmeno lei...
Merda, merda, merda.
Dai, non adesso.
Era riuscita a trovare un po' di speranza.
Non poteva durare così poco!
" shiori ha ragione, c'è sempre una soluzione "
Alzò lo sguardo verso la famigliare chioma albina.
" infatti, anche qui possiamo scovare se tutto è accaduto in uno o più luoghi "
Continuò incrociando le braccia al petto.
" basta analizzare il casino trovato lì dentro. Ricordate no? Se c'è uno scontro, basta rintracciare i passi dalla fine all'inizio. Se c'è qualcosa che manca, significherà che questa stanza non è l'unica importante. Concordate tutti, no? "
" ... sì, grazie hisa "
" non c'è di che "
Si lasciò scappare un piccolo sorriso prima di portare le mani dietro la nuca.
" iniziamo dal corpo: ha del sangue sotto le dita, no? Abbiamo tracce da qualche parte? "
Ci rifletterono su.
" la camera era sottosopra a prescindere, non saprei quali sono i casini dell'omicidio e quali no... "
Ammise a testa bassa la badante di panda.
" c'è qualcosa che non mi convince "
Hyo borbottò ripensando ad uno degli indizi ritrovati. Sempre se considerabile un indizio.
" la scrivania l'avete vista, no? Era strana "
" strana come? "
" cioè, provo a spiegarmi come posso ma non sono sicuro di rendere l'idea "
Prese un respiro profondo.
" se ci fate caso, lo spazio libero lasciato è come se fosse un triangolo...? E- e c'erano dei segni profondi nel legno. Magari una parte dello scontro ha avuto luogo qui? "
" siamo sicuri? "
Axel mandò giù la saliva in gola.
" sì, per forza dev'essere. Magari uno dei due è caduto lì e l'altro ha cercato di finirlo? Ma ha fallito e poi Hana si diresse verso l'altra parte della stanza? "
" certo, ha senso. Ma chi è stato a fare cosa? "
" Hana è stata di sicuro a lanciare il colpo "
Hisa si intromise nel battibecco.
" abbiamo ritrovato il taglierino sulla scena del crimine. Il SUO taglierino. Per forza l'ha usato lei "
Spiegò breve ma coincisx.
" e quei segni erano del taglierino. Probabilmente il colpevole stava cercando di salvarsi la pelle, cadde sul tavolo, schiva due colpi, le rigira il torto e boom, morta "
Sembrò cruenta come descrizione da dare, ma non aveva parole migliori.
" quindi secondo te è andata così: il colpevole stava fuggendo dopo essersi intrufolato nella sala, durante uno scontro con Hana, scivola sul tavolo, schiva i colpi in qualche modo, spinge via Hana e la uccide "
Riassunse Shiori per rendere il punto chiaro e tondo, ricevendo un annuire da parte del più bassx.
" domanda : come, quando e da dove è entrato? "
Aggiunse poi la corvina.
" dalla porta d'ingresso, no? Non c'è altro modo... "
" no, esiste "
Per la prima volta Koharu ebbe una piccola illuminazione, il tono della voce più deciso dopo tanto tempo.
" uhm- cioè, nel senso- "
Tornò insicura.
" dicci, su "
La incoraggiò il biondo con un cenno di testa, forse capendo dove volesse andare a parare.
" la maniglia della sala registrazioni era... Rotta, quando siamo entrati "
Si fece coraggio guardando il gruppo negli occhi.
" non credo ci sia un modo per entrare da lì come i passaggi segreti però... Dire che fosse appena entrato è sbagliato... "
Perché dovrebbe essere sbagliato?
Cosa avrebbe portato menzionare quella maniglia rotta?
Hyo si grattò il mento più e più volte alla ricerca di un modo per connettere i puntini.
" dici che si sarà... Nascosto? "
Tutti rimasero con il fiato sospeso.
Nascosto? Il colpevole entrò in quella stanza per nascondersi? Da chi? Hana? Stava venendo seguito? No, in quel caso non sarebbe corso lì fra tutti i luoghi.
" perché..? "
Pure gli altri rimasero perplessi.
Un pensiero nuovo lo gelò sul posto.
La realizzazione che questo gruppo, forse, non era così unito quanto sperasse.
Il cuore batté all'impazzata, fronte e sopracciglia si alzarono dallo shock di quel motivo.
C'era solo un motivo per cui si sarebbe nascosto lì dentro.
" ... voleva uccidere Hana "
Da un punto di vista neutrale questa sembrava poco meno di scovare l'acqua calda. Insomma, era ovvio fosse quello il suo intento sin dall'inizio. Ma il fatto che avesse una prova indiscutibile? Rendeva tutto ancora peggio. Il fatto che qualcuno fra loro si fosse messo lì, apposta, quanto meno nessuno se l'aspettava, con questo cruento obbiettivo. Ancora, non importava se la vittima fosse Hana, poteva essere chiunque a questo mondo! Il processo di pensiero dietro pietrificava l'anima di tutti quanti i presenti.
" come si è rotta però? Se l'avesse vista, significava che sarebbe venuto allo scoperto ed uccisa quando meno se lo aspettava "
Fece notare il cartomante, cercando di risvegliare Hyo da quello stato.
" ci sarà un motivo per cui sono finiti a combattere in primo luogo, no? "
Il tono di Shiori sembrò quasi ovvio.
" è stato beccato, c'è stato uno scontro ad aprire e chiudere la maniglia, rompendola, si combattono, viene spinta via e... "
Muore.
Davvero questo accadde?
Hana era morta per questa misera ragione?
Ripetiamo da capo cosa abbiamo capito:
Il colpevole entrò nell'aula sorveglianti con l'intenzione di uccidere Hana, si nasconde nella sala registrazioni, aspettando ella ritorni, si fa scoprire e finiscono in uno scontro. Prima la porta venne praticamente abusata, risultando nella maniglia danneggiata e non funzionante, dopo, una volta uscito da lì, il colpevole cerca di scappare realizzando il fallimento, cade sul tavolo, Hana lo attacca, schiva, controattacca e lei muore.
" come ha controattaccato? "
Domandò d'un tratto.
" insomma, se ci pensate, in qualche modo si sarà pur liberato dalle sue grinfie... Come? Ha usato il suo stesso taglierino contro di lei? "
" ah! tanti applausi a lui in quel caso, non siamo nettamente forti per levare un oggetto del genere dalle sue mani "
Hisa incrociò le braccia al petto con fare infastidito.
" separare Hana da quel coso è impossibile, fidatevi, c'ho già provato "
Non importava se quella stessa frase potesse risultare sospetta in qualsiasi maniera, doveva mettere le cose in chiaro.
Ed in parte aveva ragione, nessuno qui aveva abbastanza forza fisica da riuscire a contrastare una bestia come lei, figuriamoci disarmarla!
C'era di più. Se non fosse riuscito a liberarsi a mano nude allora...
" provate a pensarla palese: forse ha preso un oggetto della scrivania e glielo ha lanciato contro per ferirla "
La badante strinse i palmi delle mani assieme.
" ... Ha senso in realtà. Aveva una ferita in fronte dopottutto "
La medium annuì, concordando con l'ipotesi della fanciulla.
" okay, ma cosa ha lanciato? Non può aver preso dei pezzi di carta e amen, no? "
Usò un tono ovvio Hisa.
" vi ricordate le provette di prima? Saranno cadute dalla rastrelliera per provette usata per colpirla con forza, stordendola "
Hyo vedeva come i pezzi del puzzle confusionario stavano man mando ritrovando un senso finalmente. Un quesito mancava adesso:
" cosa succede dopo? "
" dopo? "
Silenzio calò in sala.
" dopo... Dopo questo? Dopo la caduta? "
" la caduta delle macerie. Qualcosa sarà successo, no? Avrà cercato di nascondere qualcosa, no? "
Nascondere pur di celare la sua identità corrotta. Avrà avuto modo di fare qualcosa quando tutti meno s e lo aspettavano? Insomma, non avevano ancora trovato un sospettato!
" siamo sicuri servirebbe fare qualcosa 'dopo'? "
Shiori chiuse gli occhi pensosa.
" insomma, non è che si sia proprio sporcato una volta la fortuna sembrò baciarlo. Pulire sangue in mezzo alle macerie è strano- anzi "
Fortuna.
Si, quella era tutta fortuna.
Il caso volle che quelle macerie siano cadute mentre tentava di ucciderla. Non il colpevole. Perché non poteva avere potere su questa cosa.
Hyo strinse i pugni, dovendo arrendersi a quell'affermazione poiché non avesse altro indizi. Prese un respiro.
Il discorso della 18enne non finì lì.
" anzi, anzi, anzi "
E sputa il rospo!
" come avrebbe dovuto sbarazzarsi di qualsiasi indizio, se dopo crollate le macerie non si sarebbe visto nulla? Insomma, da quanta polvere vi fosse, non è impossibile che una nube gigante si alzò, forzandolo a scappare via dalla scena. E ritornare? Troppo rischioso per chiunque qui, darebbe solo poiché sospetti senza fine "
Dovette prendere un respiro e lasciare spazio agli altri di realizzare cosa stesse venendo detto.
" ... Quindi, Koharu, questo risponde al tuo dubbio iniziale? Pensi ancora che tutto quanto non si sia svolto in questa unica stanza? "
La castana scosse la testa, ora convinta di essersi sbagliata dall'inizio.
" quindi, si aggiunge alla ricostruzione come avesse usato una rastrelliera per stordirla e la sua incapacità di pulire tutto dopo il crollo per via della polvere? "
Hyosuke annuì.
Ed è qui che si concludeva la sezione del luogo.
Avevano questo, la causa della morte ed infine il nome della vittima.
Mancava solo un punto sul death file: il tempo.
Una domanda posta dai presenti sin da quando son arrivati qua dentro: quando avvenne tutto questo macello?
Una sensazione familiarmente spaventosa strinse il collo alla realizzazione di dover, ancora una volta, infastidire il leone affamato seduto sul trono regale.
" haruki "
Non era ironico come passava il tempo a cambiare modi?
All'inizio era determinato, deciso.
Durante il processo sentiva di star rammolendo.
Dopo, grazie al gruppo, tornava confidente.
Ed ora era tornato al punto di partenza da quanto flebile chiamò il suo nome.
Se fosse dispiaciuto, impaurito, tutto e niente allo stesso tempo non ne era certo.
Sapeva solo che questo roller coaster di emozioni piano piano avrebbe avuto un impatto meno positivo sul suo corpo, come quello di qualche giorno fa.
" quando l'hai trovata? "
Concluse cercando di instaurare un contatto visivo di qualche tipo.
Il castano strinse i pugni, volgendo lo sguardo altrove.
" ... stamattina "
Il biondo annuì, comprensivo, per poi ritornare al suo gruppo.
" quando è stata l'ultima volta che l'avete vista? "
Nessuno fiatò.
La tensione si alzò al millisecondo, tanto che Hisa dovette schiarirsi la gola innervosito.
" sul serio? Non posso essere stato l'ultimo a parlarle! Saranno passati alcuni giorni d'allora! "
Il panico si scatenò principalmente per una ragione: il raggio di tempo ora stabilito, ossia di almeno 3 giorni, era troppo grande per riuscire a stabilire il tempo adatto, perché, insomma, ne è passato. Nessuno si ricorda i punti precisi.
" e giuro di non averla ammazzata! Mi ha letteralmente attaccato e sono corso via verso di voi! "
Un pizzico di quel panico intorno a sé andò a infettare l'albinx, ora realizzando di essere fra i sospettati.
" e non possiamo contare tutti gli alibi di questi giorni perché a, non ce li ricordiamo, b, sono troppi "
Elencò successivamente prima di mettersi le mani nei capelli.
" cazzo! "
Esclamò alla fine, realizzando di essere nella merda.
" ... no, non per forza siamo finiti in un vicolo cieco "
Quante volte si saranno supportati in questo processo? Più di tutte quelle precedenti negli altri messo assieme di sicuro. Era una cosa, l'unica, positiva in questo processo. Se non fosse per il contesto dietro, alcuni di loro avrebbero festeggiato questa cosa mentalmente. Ma no, ovviamente nulla poteva andare bene per loro. Torniamo al sodo, Shiori ha nuovamente qualcosa da dirci, giusto?
" ascoltate un po', non sarò un'esperta come Izumi, però ugualmente mi occupo del tema della morte "
Prese un respiro profondo.
" hai ripreso i poteri?! "
Koharu esclamò quasi entusiasta.
Ma allo scuotere della testa dell'altra un broncio apparì.
" non è quello, ma più una cosa... scientifica, sì "
" vai avanti "
La mosse xlx cartomante.
" so che è passato tanto tempo dall'ultima volta che avete sentito quindi cercherò di rispiegarlo. Durante il primo omicidio, Izumi aveva analizzato il corpo ed usato il termine 'rigor mortis'. Suona una campanellina? "
A Koharu sì, scavando nei meandri dei ricordi questo apparentemente insignificante tratto.
" è quando un corpo, dopo la morte, si irrigidisce per ore. Se non sbaglio si può estendere fino ai 48 prima di decomporsi "
" 48? Rimane comunque troppo tempo! "
Fece notare Hisa.
" lo so, lo so, non è finito qui infatti "
Alzò le sopracciglia curiosx.
" dovete sapere che vi sono diversi processi fisiologici della decomposizione. Rigor mortis, livor mortis e algor mortis. Con rigor, si intende la rigidità del corpo, con livor, il cambiamento della colorazione della pelle e con algor, la temperatura del corpo "
D'un tratto Hyosuke si sentì sparato in un film giallo in tutto e per tutto. Shiori non era altro che la protagonista, una detective scaltra, quale sembrava aver risolto il mistero e dovesse mettere parole complicate spiegate nelle battute pur di far capire qualcosa al pubblico, ora su di spine, pronti a scoprire il colpo di genio.
" il rigor mortis parte dalle 2 ore circa e dura fino alle 48 ore, come detto prima. Il livor mortis, però, inizia solo dopo 20-30 minuti dalla morte e diventa si stabilisce entro le 12 ore; per finire l'algor mortis dipende un sacco dalla temperatura circostanze "
" mi spaventa chiedere perché tu sappia tutto questo "
Borbottò il biondo.
" pure a me "
Commentò sarcastica.
" vedete, il corpo di Hana era rigido in primis "
Si grattò un occhio.
" ma 48 ore di tempo non riusciremo mai a ricordarci ogni singolo particolare "
Arriva al punto Shiori, per favore.
" però, per quanto riguarda il livor mortis, la colorazione della pelle è ancora abbastanza... 'Viva'. Si nota lo sbiancamento del sangue e punti viola, ma non abbastanza da stabilirsi definitivamente come tale. Ergo, questo ci dice che nelle precedenti 12 ore è successo l'omicidio "
12 ore!
Da 72 a 48 a 12!
Diamine Shiori sei un mito!
12 ore era decisamente un lungo periodo, ma comunque più corto del resto!
Potevano ancora farcela.
" quindi, cosa è successo in queste dodici ore? "
Porse la domanda.
Hyo ci rifletté su.
" ho ritrovato Koharu addormentata in infermieria. Allora era l'unica assente del nostro gruppo... "
" possiamo non parlarne? "
La nominata guardò verso le sue mani ferite. Doveva spiegarle. Adesso era obbligata a farlo.
" ho... avuto uno scatto di rabbia e... non ero in me. Non so cosa mi ha spinto, però ho preso dei sonniferi perché non avevo chiuso occhio quella notte "
Tirò un sospiro amaro, incosciamente portando lo sguardo verso un certo giocatore di scacchi, quale a sua volta aveva incrociato lo sguardo. Anzi, fatemi riformulare, guardava quelle garze un po' trasandate, prese con quanta cura la sua mano potesse avere al tempo di averla ritrovata in quello stato pietoso. Sì, fu Asahi a medicarla. E sì, Koharu lo sapeva. Questo tuttavia non l'avrebbe perdonato. Supponeva avesse un alibi. Tornò a guardare gli altri.
" hyosuke mi ha svegliato verso pomeriggio, poco prima di unirmi a voi. E... Asahi ha un alibi per quel tempo "
Fu strano pronunciare il suo nome, tanto quanto ascoltarlo, persino per il proprietario. Perché Koharu non lo chiamava più con gioia ed energia, piuttosto rammarico e stanchezza.
però doveva farlo.
" e noi eravamo assieme tutto il tempo. Quindi fino alle 3-3:30 non poteva essere successo "
Shiori mise in chiaro, riprendendo la discussione in mano.
" tutti eravamo andati ad esplorare le macerie e dopo siamo filati a dormire "
Guardò il corvino dalla ciocca blu, sapendo bene non facesse parte di questo 'tutti'.
" non ci siamo mai lasciati d'occhio se non durante la notte. Ma in tal caso non abbiamo alcun alibi e... Sinceramente non ho sentito nessuno alzarsi. Voi? "
Il resto del gruppo fece di no con la testa.
Questo significava solo una cosa.
Anzi, aveva ancor di più senso ora che Hyo ci pensasse meglio!
Ovviamente l'omicidio è accaduto durante la loro esplorazione del ormai andato dormitorio.
Ovviamente è accaduto quando le macerie sono crollate! Spiegherebbe un effetto a catena!
E, essendo che tutti i presenti tranne uno fossero raggruppati a quell'ora, non significava altro che...
Lo sapeva.
Tutti lo sapevano.
Era così, ma così ovvio da far piangere quasi.
Asahi stessx, con sguardo arreso, sapeva di esser stato circondato.
Insomma, non aveva detto niente tutto questo tempo!
Siamo sorpresi? Non credo proprio.
Nessuno lo è.
Perché è Asahi.
Perché è Asahi la causa di tutto quanto.
Perché è Asahi quello in mezzo ai guai.
Perché è Asahi che non sa stare con culo apposto.
Perché è Asahi il bambino viziato.
Perché è Asahi colpevole di ogni evento spiacevole.
" Asahi... "
Ripeto: è così estraneo sentire chiamare il suo nome, come se non appartenesse ad egli. Era una parte di sé, dimenticata, repulsa, ma conosciuta a tutti i presenti tranne lxi.
L'unica parte che avesse veramente dimostrato. Ed ora? Ora nessuno l'avrebbe cancellata dalle loro memorie.
Osservarono i movimenti dell'esperto di scacchi.
Dalle braccia molle, ai muscoli rigidi.
Dalle mani libere, a dei pugni.
Le alzò verso l'altezza del petto.
Lo sguardo fissato su queste.
Le chiuse e le riaprì, tornando in possesso del proprio corpo.
Alzò la testa di scatto, avendo un'illuminazione.
Nessuno osava spiccare parola.
Tutti aspettavano la sua risposta.
Anche se, sinceramente, potevano immaginarsi dove tutto stava per parare.
"Non è vero", "non potrei mai", "siete dei coglioni" e frasi di questa tipologia.
Tutto nel disperaro tentativo di-
" sì, sono stato io "
Un tonfo cadde nei loro stomachi.
" ho ucciso io, Venom "
Il tono quasi monotono, robotico addirittura, portò in brivido giù la schiena di Koharu.
L'aria gelida rese i polmoni fermi.
Asahi ha...
Ha appena ammesso la sua sconfitta?
Così? Senza nemmeno combattere?
Cos'era? Aveva appena capito l'inutilità dei suoi sforzi? Aveva appena accettato le conseguenze delle proprie azioni?
No, non poteva essere... C'era molto di più celato dietro questo ragazzo.
Eppure il sorriso, quel dannato sorriso...
Aveva visto questo dipinto sul volto prima d'ora. La prima volta era un sorriso educato. La prossima uno forzato. L'altra uno rammaricato. L'altra ancora uno genuino.
Ma questo... Questo sorriso... Non era niente di quel mondo.
Anche se fosse solo un accenno, anche se a malapena mostrava i denti dietro le labbra secche, scaturiva in lei un qualcosa di molto più drastico. Misere parole, pensieri, non potevano anche solo immaginare la voragine che trasmetteva.
" mi sono nascosto, con l'intenzione di ucciderla. L'ho combattuta. E l'ho ammazzata. Con le mie stesse mani "
Girò i palmi verso l'esterno, come se volesse rivelare a tutti il sangue invisibile che lo macchiasse.
" proprio con queste, ahah "
Una risata così flebile, così leggera. La stessa reazione avuta ad una barzelletta a malapena divertente.
Questo non era solo pazzo, era andato fuori di senno per poi perderlo del tutto.
" ... sparami "
Il sorriso sparì.
Si girò verso Haruki, occhi azzurri puntati su ogni suo movimento.
" ... eh? "
" volevi uccidere il colpevole, no? "
Fece cadere le braccia sui lati.
" sparami "
Ripeté secco.
Persino il castano rimase senza parole, immobile, da quanto surreale la situazione fosse.
" cosa aspetti? "
Stava scherzando?
" dai, avanti, fallo "
Perché si avvicinava a lui senza paura?
" lo vuoi, più di tutti, lo so "
Perché aumentava il passo fino al trono?
" porre una fine a tutto, ora hai la possibilità "
Perché cazzo non smetteva di muoversi?
" forza, fallo "
Perché alzava il volume?
" fallo cazzo! "
Perché Haruki aveva paura d'un tratto?
" FALLO! PER UNA VOLTA NELLA TUA VITA FAI QUALCOSA! UCCIDIMI! SMETTILA DI GUARDARMI CON TANTA PENA E COMPI LA TUA FOTTUTA VENDETTA! "
Allarmato, si alzò in piedi.
Allarmato, strinse la pistola.
Allarmato, il dito premeva il grilletto sempre più al bang.
" ASAHI- "
BAM!
Lo mancò.
Hyosuke ebbe realizzato in tempo la situazione e si gettò sul corvino, buttando entrambi per terra.
Asahi tentò di scalciare e tirare pugni pur di lasciarsi andare. Hyosuke tentò di tenerlo fermo afferando i polsi.
" lasciami- "
" sei scemo?! "
" lasciami- lasciami- lasciami- "
Teneva gli occhi chiusi, come se non volesse vedere il disappunto di tutti quanti.
" lasciami- morire- "
" ma ti senti quando parli?! "
Hyosuke era esterefatto da quelle parole, movimenti, tutto quanto! Non riusciva a credere che dopo tante morti assistite, qualcuno voleva far la loro stessa fine qui!
Nessuno dei due notò i passi del sorvegliante finché lo stivale nero comparve nel loro campo visivo. Alzarono poco sopra gli occhi ed il grilletto puntava verso la fronte candida del fanciullo messo sotto.
" ultime parole? "
" ... fallo e basta "
" smettetela! Non abbiamo ancora risolto niente! "
Cercò di far ragionare i due, parandosi in mezzo alla traiettoria.
" a me sembra tutto chiaro, cristallino addirittura "
Mise il dito sul grilletto.
" fallo "
" BASTA ASAHI, COSA PENSI DI OTTENERE COSÌ?! "
Una voce, una fragile ma alta, assordante, si mise in mezzo.
I tre volse il loro sguardo verso il malfattore.
Axel.
" SOLO- SMETTILA! SMETTILA PERCHÉ NON STAI AIUTANDO NESSUNO! "
Aveva stretto le mani al petto, torturando il pezzo di stoffa che impediva il contatto diretto. La testa chinata pur di non assistere a quella scenata messa in atto da ben tre idioti.
" NON HO BISOGNO TU FACCIA LA FIGURA DELL'EROE PER ME, PERCHÉ NON CAMBIERÀ NIENTE. MORTO O NO, NIENTE RIPORTERÀ HANA IN VITA! "
Perché gridava così tanto?
Perché all'improvviso ci teneva più di ogni altra cosa?
Cosa era successo in Axel, che tutti quanti lasciava perplessi?
Akihisa sbatté le palpebre.
" Axel, non dirmi che- "
La stanza cadde nuovamente in silenzio alla seconda scoperta scioccante della giornata.
" no, dev'essere Asahi- tu... Tu hai un alibi, ricordi? "
" non ce l'ho "
" ma si invece! Ti abbiamo letteralmente visto! "
" chi? "
" come 'chi'?! Io? Hyo? Shiori e Koharu?! "
" INFATTI. L'HO FATTO IO- "
Asahi cercò di intromettersi.
" TACI TE! "
" QUELLO CHE DEVE STAR ZITTO SEI TE, IDIOTA! "
" PERCHÉ DOVREI QUANDO STAI MENTENDO A TUTTI?! "
" IO? MENTIRE? SONO PIÙ ONESTO CHE MAI QUANDO DICO DI SPARARMI! "
" SPARARTI PER NIENTE! PERCHÉ NON SEI TE IL COLPEVOLE! QUINDI SMETTILA CON QUESTO TEATRINO UNA VOLTA PER TUTTE! NON TI SOPPORTO QUANDO FAI IL TESTARDO! IL MONDO NON GIRA ATTORNO A TE! "
Entrambe le loro corde vocali chiedevano pietà, così come le orecchie di tutti.
Axel prese alcuni respiri profondi pur di riprendere fiato.
I polmoni bruciavano, la gola faceva male, la testa girava.
...
...
Improvvisamente realizzò la situazione in cui si fosse cacciato.
Improvvisamente si riprese da quell'impulsività.
Improvvisamente si sentiva messo all'angolo.
Avrebbe dovuto... Avrebbe dovuto dirlo? Era ancora in tempo per tirarsi indietro? Perché questo blocco? In fondo, come Asahi, anche lxi voleva... Farla finita.
Perché una parte di sé ancora non lo accettava?
Quei occhi lucidi, quelle lacrime sugli angoli pronte a scendere.
Ormai era troppo tardi.
Ormai doveva accettare il destino.
... No?
" lasciate- lasciate stare tutto quanto... Torniamo alla discussione... Vi prego... "
Haruki gli rise in faccia.
Anche lui, come tutti, era esausto m
" AH! Ora vuoi cambiare? Ora vuoi ignorare tutto quanto? Per favore, caro mio specialista di effetti, illuminaci sul perché non dovrei sparare a questo stronzo, perché dovrei lasciarvi investigare ancora quando abbiamo raggiunto la fine? "
Perché...?
C'erano tanti motivi in realtà.
Il primo? Sarebbe stata una morte ingiusta, uno spargimento di sangue senza senso.
Il secondo? Non avrebbe lasciato Asahi prendesse il colpo, per poi entrare nella sua testa per il resto della sua misera ed insulsa vita. Non gli avrebbe concesso questa... Vittoria.
Il terzo? Non era Asahi l'assassino. Non era Asahi colui che posto una fine ad Hana.
No... Quella persona era...
" c'è solo un modo per scoprirlo "
Shiori si intromise finalmente.
Scese dal palco e, veloce quanto una gazzella, anzi, un leone cui avesse appena trovato la sua cena, corse verso xlx fanciullx dagli occhi eterocromatici.
" Shiori-! "
Afferrò il suo polso e tirò su la manica sinistra della felpa, rivelando la pelle appena abbronzata, con alcune chiazze scure e piccoli cicatrici di anni ed anni fa, poco importanti al contesto attuale. Non ammise sconfitta, eppure, come prese l'altro polso per fare la stessa cosa, Axel oppose resistenza.
" smettila! Non c'è niente! "
Perché si rifiutava?
Perché non voleva?
Cercò di allontanarsi, inutilmente.
" no, no, no- "
Cercò di scacciarla, inutilmente.
" basta, ti prego, allontanati! "
Cercò di forzare la manica giù, inutilmente.
" lascia stare, Shiori, per favore! "
Ed ecco lì, sotto la lana, una ferita ancora aperta, alla quale si era formata un leggero strato di crosta pur di guarirsi in solitudine, ignaro a tutti. Era verticalmente imposta all'interno, poco sotto, il polso e continuava fino a qualche centimetro dal gomito. Un taglio tanto netto quanto cruento e profondo. Un taglio rosso sangue, la cosa che più odiasse.
" scusa Axel "
Era ben cosciente di essere crudele nell'atto, ma era necessario per scoprire la verità.
Alzò il polso, dimostrando a tutti quanti quella nauseabonda ferita.
Axel smise di combattere, guardando in basso rosso in faccia dall'imbarazzo, dalla pena.
" shiori, perché?! "
Fu naturale sbottare per Hisa, correndo verso l'amicx poiché incredulo della scena davanti ai suoi occhi.
" non dovresti! Non- non è normale! "
Fu lui a prendere il polso del corvino, abbassandolo. Non vi fu un momento quale lasciato lo sguardo da quell'orribile scena.
" cosa... cosa mi significa? "
La medium strinse i pugni fino a sbiancare le nocche.
" ti ricordi del taglierino? Quello di Hana che tanto dicevi non potessimo rubarle? Era rosso. Sporco di sangue. E, come abbiamo detto, l'aveva usato per attaccare "
" e allora?! "
" Hisa, non lo vedi?! Questa ferita è fresca e non può averla provocata una semplice caduta! O un incidente! O qualsiasi altra scusa il cervello cerchi di rifilarti! "
Oh.
" Axel? "
Quindi... Quando le macerie caddero...
" state bene, vero?! Niente di rotto?! "
E lo ritrovarono...
" ahi- "
Quel lamento del dolore non era per un semplice muscolo...
" muscolo? "
" credo- "
" mettici del ghiaccio dopo, intesi? "
Ma questo...
...
Non poteva accettarlo!
Non dopo Dae-jung e Sumire!
Non persino Axel!
" Axel- dille qualcosa! "
Lo prese per le spalle e lo scosse violentemente, nonostante ciò non aveva coraggio di ribattere.
" avevi detto- avevi detto di esser arrivato dalle macerie! "
Se lo ricorda! Ricorda bene la conversazione! Ricorda bene di come Axel, in qualche modo, era dall'altra parte del dormitorio rispetto a dove l'hanno visto andare. Ma- ma era una coincidenza!
" ha ragione "
Disse sottovoce.
ERA UNO SBAGLIO!
Hisa era sicuro di esser sbiancato in volto.
" NON TI CREDO! NON È RISOLTA LA STORIA DELL'ALIBI! "
" devo raccontarti tutto da capo? "
" no! Cioè, sì! No, no e ancora no! Non sei te, punto! "
" Hisa... Lascialo parlare "
Tanto quanto Akihisa, anche a Shiori ogni parola - detta oppure ascoltata non importava - nuoceva. Anche se, in fondo, aveva sospettato di quell'apparizione strana sin dall'inizio, si rifiutava di credere Axel fosse capace di qualcosa del genere.
Non volle ascoltare quelle parole. Axel sapeva essere molto meglio di un ficcanaso, pronto ad origliare ogni singola informazione nonostante non dovesse interessargli.
Eppure, quella conversazione fra Koharu e Shiori
quando andarono ad esplorare le macerie, fu più forte di lxi.
" dovremmo andare lì dopo? "
" perché? "
" ... Scherzavo, fa niente "
Perché Koharu avrebbe dovuto lasciar stare la faccenda? E se avessero scovato una via d'uscita? Cosa la bloccava?
" dai, dimmelo "
" pensavo a- insomma- uscira- ma- uhm- dubito perché- uhm- sarebbe funzionato prima? "
... Per Airi, ecco perché.
Non fu sua intenzione definirsi come essere superiore, ma credde di essere l'unico a capirla per quella perdita perché... L'ebbe provata sulla propria pelle settimane fa, con la morte di Mitsuki. Perdi la voglia, la volontà, la speranza. Ti credi inutile perché fosti inutile allora. Vuoi solo soffocare nelle tue menzogne, scortando cosa significasse l'aria pulita.
" secondo te in aula sorveglianti ci sono indizi? "
Huh?
" forse? Ma ci sono Hana e Haruki tutto il tempo- "
" Haruki si è isolato. Lo vedo spesso in giro a non fare niente "
" e Hana? "
" lo starà cercando, credo. Non so cosa sia successo fra loro ma dovremmo cercare di avvantaggiarsi della situazione, non trovi? Magari troveremo un modo di chiamare qualcuno o più informazioni sulla situazione "
" hai ragione su quello... "
Avvantaggiarsi della situazione?
Cercare di uscire fuori?
Shiori in pratica stava dicendo "è ora o mai più" nel suo cervello. Come un invito. Come se volesse che fosse LUI a fare ciò.
... Oppure si sbagliò?
Se veramente fosse questa la loro unica chance.
Se veramente fosse questa la loro salvezza.
Se, Axel Bonnet, finalmente riuscisse ad essere utile al gruppo, al posto di piangersi addosso come ebbe fatto per settimane e settimane?
Era ora o mai più.
Ora o mai più.
Ora.
O.
Mai.
Più.
Le gambe si mossero da sole.
Si ricordò della presenza del passaggio segreto, in fondo a quel precedente corridoio. Lo stesso usato da Shiori per scappare dall grinfie di Subaru secoli fa. Si diresse lì senza pensar due volte. Anzi, nemmeno una. Il cervello gridava di andare lì, in fretta, senza che nessuno lo notasse e fermasse. Perché non vi fu altro tempo da perdere.
Attraversò quei corridoi stretti, soffocanti, stringendo le spalle.
Attraversò le mura crepate, pronte a crollare da un momento all'altro.
Attraversò con a carico tutte le sue paure, timori e pentimenti.
Ma di questa cosa non si sarebbe dovuto pentire.
Perché era ora o mai più.
L'aula sorveglianti fu aperta e vuota.
Shiori aveva ragione! Ragione!
Né Hana né Haruki erano presenti lì!
Poteva esplorare liberamente!
Avrebbe trovato... Non lo so, un telefono! Un computer! Della connessione! Una chiave! Un'uscita!
Si affrettò, tempo scorse più veloce che mai.
Altri cassetti, armadietti, alzò tappeti, spazzatura, spostò sedie e mobili.
L'unica cosa interessante fu un'altra porta.
Deglutì.
L'aprì.
Dentro era tutto buio.
Buio, tranne per delle luci provenienti da mille e più schermi. Delle... Registrazioni? Vedeva tutti loro e diverse inquadrature di stanze cui almeno una volta furono stati. Hana... Così lo controllava?
Quella fu la stanza.
La stanza dove ritrovò Asahi.
Riconobbe infatti delle ormai secche chiazze di sangue ed un secchio pieno d'acqua putrida con tanto di straccio buttato.
Brutti ricordi tornarono in mente.
Entrambe le mani schiaffeggiarono le guance.
Doveva riprendersi.
Non aveva tempo.
Era ora o mai più.
Click.
Non ebbe tempo di girarsi ed uscire che sentì una porta aprirsi. Ed una voce famigliare, l'unica quale non volle sentire, parlare.
" non li sopporto, non li sopporto, non li sopporto più! "
Qualcosa cadde.
Realizzò allora di essere nella merda.
Entratx come un idiota nella tana del leone.
Mise entrambi le mani davanti alla bocca pur di evitare qualsiasi rumore uscisse dalla sua stupida fogna. Il resto del corpo? Immobile.
" li odio, li odio. Chi cazzo si credono di essere! Chi stracazzo si credono di essere?! Sono io quella che comanda! IO! DETTO IO LE REGOLE QUI! DECIDO IO COSA FARNE DI TUTTI LORO! "
Cosa dovette fare? Non ebbe modo di chiedere aiuto, tantomeno di uscire da lì senza farsi notare. Manco per sogno si sarebbe fatto acciuffare, potendo solo immaginare la fine che avrebbe potuto fare.
" li ammazzo! Li ammazzo! Tutti dal primo all'ultimo! "
Una risata isterica le sfuggì.
" dove stanno le bombe?! Dove cazzo stanno le bombe?! Dove le ha nascoste il coglione?! Giuro che se lo prendo- "
Intendeva... Non aveva idea di dove fossero? Haruki, non Hana, le aveva riposte? Dove? Per tutta la scuola? Significa... Sarebbero potuti esplodere da un momento all'altro?!
Dalla paura fece qualche passo indietro.
Tiratelo fuori da lì, vi prego.
Shiori, Akihisa, Koharu, Hyosuke... persino Asahi andava bene in quel momento.
Non voleva morire.
Non adesso, quando doveva aiutare tutti!
Quando sarebbe dovuto correr fuori a cercare quelle bombe e gettarle!
Lo doveva fare per tutti! Perché se no sarebbe rimasto inutile! Un leader senza spina dorsale! Un errore! Un sacco da box rotto!
Click.
La seconda porta si aprì, facendo luce all'intruso.
Hana non rispose i primi secondi, fissandolo sorpresa.
L'impulsivitá parlò per Axel, buttandosi sulla porta e chiudendola con tutta la sua forza, tenendo su la maniglia.
" AXEL! "
Hana batté le mani sulla superficie.
Axel mise tutto il peso dall'altra parte.
" APRI ADESSO CAZZO! "
Fu un brutto momento per i ricordi del suo passato colpirlo?
Fu lo stesso tono, la stessa rabbia con cui suo padre si rivolse quando cercò di scappare dalle conseguenze delle sue azioni. Si chiudeva nella vaga speranza che l'avrebbe lasciato in pace.
Sapete come andava a finire ogni singola occasione?
La porta si è sempre aperta.
La maniglia, con cui tanto teneva serrata la porta, si ruppe ed una forza disumana lo scaraventò verso gli schermi.
Dopodiché una mano andò sui suoi capelli, scaraventandolo fuori, verso la scrivania piena di oggetti, quali furono scacciati via sotto il suo peso, assieme a quello di Hana.
Cercò di alzarsi, senza risultati, da quell'orribile posizione scomoda. A pancia in su, solo metà del busto in su poggiava lì, mentre le gambe non riuscivano a rimanere in equilibrio, creando una mezza luna dolorosa. Hana l'aveva bloccato lì non solo con il peso, ma anche la stretta delle cosce attorno al busto inferiore ed una mano sulla spalla. Cosa faceva l'altra? Teneva in mano un taglierino.
Cercò di puntare alla testa, mancando non una ma due volte e lasciando dei segni sulla scrivania in legno, per quanto Axel riuscì a muoversi. Già straziata, afferrò il polso e lo spinse verso il tavolo prima di abbassare appena la manica e, ignorando le sue preghiere, ficcare la lama nel braccio.
E tirare.
E tirare.
E tirare.
Tirare nella pelle fino ad aprirlo in due.
Axel cacciò le peggiori urla della sua vita, sia dal dolore, che dal rosso che colava senza pudore. Non importava quanto cercasse di dimenarsi.
A mani nude, era una perdita dalla partenza.
Prenderla a pugni con la mano libera era inutile.
Cercare di morderla era inutile. Hana non aspettava altro di vederlx in quelle condizioni, per rovinarlo sempre di più. Lentamente. Dolorosamente. Sadicamente.
La presa cambiò ed afferrò qualcosa ancora rimasto sul tavolo. Lo prese e glielo diede in testa una, due, tre volte, fino ad aprire una voragine nella fronte. Hana indietreggiò, mentre Axel cadde a terra.
Rialzati, rialzati, rialzati!
Riprenditi, riprenditi, riprenditi!
Fallo per loro, loro, loro!
Ancora titubante, cercò di ignorare il braccio andato. Con quello sano le puntó addosso il porta-provette. Neanche un istante lo sguardo si distolse.
Hana si gettó in avanti, traballando a causa della ferita.
Era ora o mai più.
Axel le tirò nuovamente in fronte quell'oggetto infernale.
La spinse, spinse via verso l'altra parte della stanza, fino a sbatterla contro il muro.
E.
Un terremoto scosse l'intera stanza.
Macerie le caddero addosso.
Una grande nuvola di polvere lo acceccò e soffocò. Cercò di orientarsi verso la porta d'uscita tossendo. Appena la ritrovò, uscì e sbatté tutto alle sue spalle, correndo verso le macerie dei dormitori.
Doveva controllare i suoi amici stessero bene.
Era tutto più chiaro.
Era tutto risolto.
" l'assassino di Hana... Sono io... Non è forse vero? "
Axel Bonnet, il super cretore di effetti speciali liceale.
La stretta alle spalle di Akihisa si fece più forte, affondando le unghie.
" ma- eri con noi- non hai- avuto tempo- "
" Hisa... "
Shiori porse la mano sulle sue, invitandolo a cercare la presa, notando lo sguardo del più alto affranto.
" scusatemi... "
" se fosse veramente arrivato dall'interno del dormitorio, io e Koharu l'avremmo visto "
Le mani di Hisa tremarono, capendo la realtà.
" per cosa ti scusi?! Se veramente fossi stato te- allora perché- perché Asahi- "
Xlx ragazzx guardò Haruki.
" non servono votazioni, sono stato io "
"Ho ammazzato io tua sorella".
Da fratello maggiore, quelle parole facevano ancora più male.
Da fratello maggiore, poteva solo immaginare la disperazione che Haruki provava.
Da fratello maggiore, non lo incolpa neanche tanto.
Da fratello maggiore, sapeva di esser capace di fare tutto ciò accecato dalla rabbia e lutto.
L'espressione vuota di Haruki diceva abbastanza.
" possiamo concludere qui il processo "
Non fu un sorpresa l'atmosfera comparabile ad un filo teso, pronto a rompersi ad ogni momento. Davvero, penserete che dopo quattro processi nulla poterebbe più sorprendervi.
Eppure questo quinto fu l'ennesima dimostrazione della vera natura delle persone. Qui, la vera natura di Axel.
Nessuno osò anche solo fiatare per i primi secondi. Dalla sorpresa. Dallo stupore. Proprio perché fu Axel il colpevole. Davvero un ragazzo come lui poteva esserne capace?
Axel, a sua volta, era esterrefatto dalle sue gesta. Non solo l'omicidio in sé, ma anche il comportamento avuto sino ad ora. Aveva fatto perdere tempo a tutti quando la risposta era ovvia. Perché mantenere il segreto, dico bene? Era l'assassino. Lo sporco, lurido, ripugnante assassino.
Cosa ci si poteva aspettare dal figlio di un mostro dopotutto?
Fissava le proprie mani come se fossero di appartenenza estranea. I suoi occhi, uno blu e l'altro giallo, ripetevano quella scena mille e più volte.
L'aveva uccisa.
L'aveva uccisa.
L'aveva uccisa.
" non- non volevo... "
Era un mostro.
Era un mostro.
Era un mostro.
" davvero... io- "
Che lo volesse o meno, l'aveva fatto.
Hana sarà pur stata la peggiore delle persone, na
Cosa ci si aspettava dal figlio di un mostro?
" perché...? "
Koharu mormorò, avendo una mano davanti alla bocca.
Axel strinse le braccia attorno a sé.
" non- non pensavo- sarebbe crollato... "
Morse il labbro inferiore, trattenendo le lacrime.
" volevo essere utile... e salvarci... "
Era tutto il punto della sua fuga: aiutare.
L'aveva fatto perché voleva aiutare.
Perché si era stancato di essere il poppante, sempre a piangere sul perché tutte le cose cattive accadessero solo a lui.
Perché si era stancato di farsi supportare senza mai ricambiare.
Perché si era stancato di limitare la sua libertà solo perché gli fosse stato fatto un torto.
Perché voleva ritornare ad avere controllo sulla sua vita, per una volta.
Ah... Ahah... Si erano sentiti tutti così?
Subaru? Izumi? Valeria? Naomi?
Ognuno di loro ha... Provato questa sensazione ultraterrestre? Disperata? Diamine... Era orribile...
" non... non ci riesco... "
Incurvò il busto in avanti, creando una gobba.
" a... vivere "
Voleva eliminarsi.
Voleva distruggersi.
Era così, ma così viscido, che il sol pensiero di possedere questo corpo xlx causava una nausea da far svenire.
Axel, in questo momento, voleva morire.
Scuse inutili.
Giustifichi inutili.
Ciò che è fatto, è fatto.
" non- non capisco- allora perché Asahi- "
La castana commentò, volgendo lo sguardo sull'interessato.
Asahi non rispose, ormai arreso alla forza del regista.
" perché volevi prenderti la colpa e- "
E sacrificarti?
Molto semplice Koharu: magari te, Hyosuke, Akihisa, siete cresciuti nella vostra voglia di vivere, di sperare.
Ma siete anche gli unici ad aver appreso tale cosa.
Anche Asahi voleva morire.
E, come per il resto, anche Asahi non voleva vedere Axel morire dopo tutto quello che passato. Soprattutto per causa sua.
" l'ho visto correre via dall'aula... "
Borbottò verso il nulla, anche lxi ricordandosi la scena mille e più volte.
Il sangue, la ferita, il panico... Al tempo non apprese il perché. Come un fantasma, rimase in disparte a guardare senza mai agire.
Finché il ritrovamento non accadde.
Fu lì che connesse i puntini.
Sin dall'ora Asahi sapeva dei peccati di Axel e comunque ha cercato di nasconderli, facendo scena muta.
Perché? Perché dopo tutto quello che gli ha fatto all'improvviso decise di cambiare approccio?
Semplice.
Perché non voleva Axel morisse per le conseguenze delle sue azioni.
Perché quella morte, era colpa sua e del suo egoismo.
Axel, era vittima del suo egoismo.
La sua intera vita era vittima del suo egoismo.
Asahi era un egoista e per una volta voleva rinfacciare al mondo di essere in grado di pensare agli altri.
Se questo prezzo in cambio fosse la sua morte, ben avvenga.
Non che qualcuno si sarebbe preoccupato più per lui che per Axel.
Perché Axel era una brava persona.
Nonostante tutto il dolore, voleva fare del bene.
Nonostante tutto l'odio, cercava di amare.
Nonostante l'egoismo, doveva essere altruista.
Asahi odiava ed amava Axel per ciò.
E, seppur cosciente di non restaurare più la relazione, ebbe tentato per se stesso.
Si poteva considerare questo altruismo anche egoismo allora? Che gran paradosso.
" non volevo il tuo aiuto "
" non mi importa "
" non dovevi "
" l'ho fatto lo stesso "
" perché?! "
" perché... "
Un sentimento più profondo.
L'immagine di due bambini felici al loro club di teatro e cinema preferito.
Una realtà dolce, candida ed innocente.
Non aveva senso cambiare il futuro per il passato.
Ma Asahi voleva tentare l'impossibile, ormai avendo toccato il fondo fin troppe volte.
" perché mi devi trattare così?! Perché devi farmi pentire di ogni sentimento negativo che provo per te?! "
Le lacrime agli occhi non aspettavano altro che uscire.
" perché non ci riesco?! Perché?! "
Perché non riesco ad odiarti, Asahi?
Semplice.
Perché in fondo ancora credevi nella sua bontà, convinto abbia imparato una lezione. Ma, o Axel, tu invece non impari proprio dai tuoi errori in amore, huh?
Dai sempre la colpa a te quando il mondo va male. Se piove, c'è nebbia o basse temperature. Se un compagno prende un brutto voto, un'altra si lascia con la sua fiamma o si fa male inciampando. Se muore qualcuno o sopravvive in coma.
Pensi che la Terra giri attorno a te, non come un dio. Ma come una sfiga.
Perché sei troppo buonx per questo mondo.
" non te lo meriti "
Mormorò il giocatore di scacchi.
" non ti meriti... niente di quello che ti ho fatto, che ti è successo... né degno... né stronzo per... meritarti tutto... "
Entrambi i capi erano rivolti altrove, troppo spaventati di guardarsi negli occhi ed accettare cosa l'altro dicesse.
" molto commovente, davvero "
Il sorvegliante si intromise, mettendosi davanti ad Axel, con una pistola pronta a sparare.
" ma noi due abbiamo un conto in sospeso "
Ogni organo nel suo sistema si paralizzò. Era debole davanti a quell'arma, così quanto fosse debole ai tempi contro Hana.
E, la cosa peggiore di tutte, è che Axel credeva di meritarselo. Perché voleva farla finita ora, senza nuotare in questo mare di rimorsi.
Gli occhi lucidi, sia di lxi che del sorvegliante, si guardono.
Due fratelli, uno senza la propria sorella.
" come hai- hai osato! "
Non lo sapeva, Haruki.
" come ti sei permesso?! "
Non lo sapeva, Haruki.
" sei un mostro! "
Era vero, Haruki.
Qualche tratto da suo padre l'avrà pur preso, no?
" non hai niente da dire?! "
Il dito andò nuovamente suo grilletto.
Axel non si mosse.
Axel voleva morire.
Axel era pronto a morire.
Morire, morire, morire.
" NO! "
Per la seconda volta il gruppo fu preso alla sprovvista da Hyosuke, ora si è buttato su Haruki e spingendolo di lato.
Sopra il suo corpo, combatté i suoi sforzi cercando di disarmarlo. Il grilletto puntava di lato. Haruki tentò di portare la canna verso il biondo. Hyosuke tentò di gettarla via.
" HYO! "
Hisa si mise fra i due, aiutando l'amico.
" LEVATEVI CAZZO! VI AMMAZZO A TUTTI, DAL PRIMO ALL'ULTIMO! "
Shiori si unì.
" VI ODIO, VI ODIO, VI ODIO! "
Koharu si unì.
" COME OSATE, SONO IO QUELLO CHE COMANDA! "
Asahi si unì.
" VI AMMAZZO, VI AMMAZZO, VI AMMAZZO! "
Suonavano famigliari quelle parole e quel tono misantropico. Una certa sorvegliante avrebbe fatto un discorso del genere a sua volta.
Axel non capì.
Perché tutti si stavano sacrificando per lxi?
" AXEL "
La voce di Hyosuke lo richiamò prima ancora che potesse muoversi.
" AXEL COSA VUOI VERAMENTE?! "
Cosa voleva, cosa voleva, cosa voleva...
" PERCHÉ HAI COMBATTUTO FINO AD ADESSO, SE VOLEVI MORIRE?! "
Perché, perché, perché.
" PERCHÉ C'È QUALCUNO CHE TI ASPETTA, NON È VERO?! "
Qualcuno, qualcuno qualcuno.
" QUINDI DIMMI: COSA VUOI PER LORO?! "
Chi era quel qualcuno?
Chi era quella persona che amava così tanto da non volersi ammazzare pur di non vederla triste?
... Axelle.
La sua amata sorellina.
Cosa voleva per lei?
Vivere felice, per sempre felici e contenti.
Voleva vederla crescere, andare avanti a scuola ed avere successo.
Voleva tenerla fra le sue braccia, chiamandola ancora stupidi nomignoli pur di irrittarla giocosamente.
Voleva dimostrare il suo affetto, il suo supporto, perché se ci fosse una persona a questo mondo come fan, quello era proprio il suo fratellone.
Axel non voleva lasciare Axelle.
Axel non voleva veder triste la sua sorellina.
Se Axel morisse, non avrebbe più potuto fare tutte quelle cose nostalgiche, non avrebbe più potuto vederla, non sarebbe stato lì ad asciugare le sue lacrime, abbracciarla mentre lei lo insultava per averla fatta preoccupare.
Per Axelle, Axel era disposto a vivere in questo schifo di mondo. Perché era la sua sorellina.
" voglio... "
E nessuno avrebbe osato strappargliela via.
Lacrime scesero giù le sue guance.
Lacrime non di tristezza, tanto meno di rabbia e frustrazione.
Lacrime di speranza.
" VOGLIO VIVERE! "
Più di chiunque altro voleva vivere.
Più di chiunque altro voleva sperare.
Ecco perché i suoi amici si buttarono per lui. Perché vogliono vederti a testa alta. Non importa le conseguenze.
" ALLORA SCAPPA, NASCONDITI! QUI CI PENSIAMO NOI! "
Fece un passo indietro.
Si susseguì un secondo ed un terzo, controllando che Haruki non potesse alzarsi da un momento all'altro.
E corse.
Verso l'ascensore.
Una voce nella sua testa ripeteva una singola cosa:
Fallo per Axelle.
Si asciugò le lacrime.
Axelle, tuo fratello ha smesso di piangere.
Axelle, sei fiera del tuo fratellone?
Axelle, tuo fratello non aspetta altro che abbracciarti e volerti bene.
Premette il tasto dell'ascensore fino a romperlo.
Il cuore batteva all'impazzata.
Non osava sbattere le palpebre un solo secondo.
Le porte si aprirono ed Axel mise pie-
BAM!
Un colpo di pistola lo prese sulla fronte.
Axel cadde all'indietro, sbattendo la testa violentemente.
Sangue pian piano formò un oceano sotto di lxi.
Un'ultima lacrima scese.
Per l'ultima volta.
...
...
...
Cosa è appena successo?
La perplessità di Hyosuke fece pendere la sua bocca in giù. Il resto del gruppo, Haruki compreso, mollò la presa per capirci meglio.
Quello... Fu un colpo di pistola...
Ma... Haruki non aveva sparato...
Allora... Chi è stato a...?
Il timore, l'ansia nel capire non fossero da soli in quella struttura.
Perché ora? Perché adesso?
Cos'è che aveva ucciso Axel davanti ai loro occhi, senza scrupoli?
" ah, alla fine devo fare sempre tutto io "
La familiarità di quella voce gelò il sangue.
Perché era lei, la speranza degli shini Goro.
Perché era lei, la portatrice delle bombe.
Perché era lei, la più scaltra delle persone di questo secolo.
Hyosuke si girò, molto ma molto lentamente.
Il corpo di Axel giaceva per terra, immobile, in quella pozza dalle speranze spente per sempre.
Dietro a questo, una donna di qualche anno più grande di loro.
La riconobbe come si fossero visti ieri.
Capelli biondi, ricci, raccolti in una coda, adornati di un cappello pomposo con una visiera; occhi dello stesso colore ma di tonalità più scura, con degli occhiali per correggere la sua sbadata miopia.
Lei teneva in mano una pistola dalla canna fumante.
Lei, fra tutte le persone, era l'ultima che si aspettava di vedere.
" Hyo, Shiori, Haruki, da quanto tempo! Perdonate l'attesa! "
La super speranza liceale, Erika Uchimura.
_____________________________
Buonasera a tutti quanti i lettori!
Come state? Vi state godendo queste vacanze estive? Vorrei scusare la mia assenza mensile di giugno ma ero davvero impegnata con la scuola fra verifiche e gite. Ma eccoci qua ‼️‼️
Come al solito chiedo scusa per errori grammaticali e di comprensione.
E chiedo scusa perché seppur ho amato scrivere l'inizio e la fine di questo atto, il mezzo non è la migliore delle mie performance. Facciamo finta non sia io ma un'entità astratta.
Per il resto, sorpresina‼️
Questo in realtà non è il quinto ed ultimo capitolo di Obsession, così come questo atto non è il penultimo. Vi ho preso in giro giusto per mettervi in ansia. Ma no, Obsession andrà ancora avanti per altri (possibilmente) due capitolo (uno extra e molto molto corto, mentre l'altro procederà con il mandare avanti la storia).
Quindi dont worry, la vostra rompiscatole preferita non se n'è ancora andata.
Cosa ne avete pensato di questo capitolo? Vi piace la nuova entry? Ve l'aspettavate questa ragazza ci fosse dietro a mille cose? Ditemi pure tutto ciò che volete.
Ed essendo questo la fine del capitolo 5, ecco a voi il sondaggino ‼️
1. Qual è il vostro personaggio preferito del quinto capitolo?
2. Qual è il vostro personaggio femminile preferito del quinto capitolo ?
3. Qual è il vostro personaggio maschile preferito del quinto capitolo?
4. Qual'è il vostro personaggio enby preferito del quinto capitolo?
5. La scoperta di Erika vi ha stupito?
6. Cosa ne pensate di...
- Hyosuke?
- Hana?
- Axel?
(- altri personaggi del cast, se volete parlare di loro?)
7. Quale è il vostro capitolo preferito fra quelli pubblicati?
8. Avete altri commenti aggiuntivi da fare? <3
Detto questo, ci vediamo il prossimo mese!
- 𝕰𝖑𝖎𝖟𝖆
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