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2.

La squadra di Serpeverde aveva appena finito di allenarsi, in quanto erano in prossimità di una partita contro Tassorosso post-vacanze natalizie.
Edward Nott, uno dei cacciatori della squadra, essendo gonfiato a dismisura dal suo ego era rimasto negli spogliatoi una mezz'ora buona più del dovuto.

Mentre attraversava il Parco per rientrare al Castello, intravide una piccola figura nera seduta ai piedi di un albero.

- Piccola Black! Ma che piacere vederti! Passate belle vacanze? - chiese ammiccando.

La ragazza alzò lo sguardo dalla rivista e rispose: - Ah, Edward Nott! Si, niente male, grazie. Spero che tu sia schiattato mangiando troppo torrone. - era facile cogliere l'ironia nella sua voce.

- Mhhh, in realtà no, sono felice di deluderti in questo.

La mora scosse la testa ridacchiando e riposò gli occhi sulla rivista che stava leggendo.

Edward sorrise a sua volta e si incamminò verso la Scuola.

Beatrice Black era tutto un mistero per lui: da quando era arrivata ad Hogwarts non avevano fatto altro che lanciarsi battutine taglienti. Era bella come poche, con i suoi capelli nerissimi e gli occhi ambrati, zigomi alti e pieni e labbra carnose, un viso angelico che faceva a pugni con il suo carattere forte e a tratti scontroso. Il fisico tonico aveva attirato non poche attenzioni nella scuola, ma lei faceva finta di non accorgersene giocando a fare la preziosa.
Edward la trovava decisamente attraente, ma non lo avrebbe mai ammesso a voce alta, eppure non era questo ciò che lo attraeva: erano poche le ragazze che potevamo vantarsi di non essere cadute ai suoi piedi. Sebbene ci avesse provato più volte ad uscire con lei, aveva fallito miseramente. Era forte, decisa e impossibile, motivo per cui il ragazzo si era intestardito a volerla conquistare, facendola diventare una sfida, anche se per lui stava diventando qualcosa di più, ma non voleva ammetterlo: Edward Nott era Edward Nott, non poteva avere una relazione più lunga di una sola notte.
Eppure Beatrice non solo non era attratta da lui, ma ne sembrava quasi disgustata. Al Nott ciò irritava parecchio, quella ragazza aveva fin troppo potere su di lui, non stavano neanche insieme, forse non erano neanche amici. 

Lei però sapeva com'era fatto Edward, in fondo tutti lo sapevano: il tipico sciupafemmine. Tutto quello che voleva era solo divertiresti con la prima che capitava, nient'altro. Non voleva saperne di relazioni serie, non voleva scoprire l'amore. Era uno spirito libero, senza impegni; la sua superficialità prevaleva su tutto, persino sui suoi sentimenti, sempre se era capace di provarne. Non era mai andato dietro ad una persona che non fosse se stesso, più ci sei in confidenza più inizia a far finta di fregarsene di te... insomma, non era esattamente il tipico caso di ragazzo ideale, dal punto di vista caratteriale. Esteticamente era alto, molto alto, "Un lampione" come definiva i  ragazzi così alti Martina, moro occhi verdi, fisico da giocatore di Quidditch. Insomma era una contraddizione: così perfetto esteticamente e così difficile caratterialmente. Ricordava molto Beatrice, anche lei con un carattere impossibile.

Beatrice si alzò sospirando e rientrò nel Castello con la sciarpa di Grifondoro che le copriva il viso fino al naso e la rivista di moda che stava leggendo in mano.
Superato il ritratto della Signora Grassa venne quasi travolta dalla sua amica.

Agnese.

- Oh, alleluia! È un'ora che ti sto aspettando, devo parlarti urgentemente. Siediti qua, il nostro dormitorio è stato preso d'assalto dalle galline e non ho voglia di entrare in un pollaio- Non diedi a Beatrice neanche il tempo di rispondere che la trascinai su uno dei divanetti di velluto che si trovavano davanti al camino.

- Agnese, innanzitutto respira. Poi, di grazia, vorresti dirmi il motivo di tutto questo fomento?

-Noperchepoijamesmihainvitataahogsmeadeehounpopaurapechemisentusatacometuttelealtreperononsospiegarmilefarfallenellostomacoquandolovedo- dissi tutto d'un fiato.

- Ti risponderei se avessi capito una sola parola di quello che hai detto tesoro- mi rispose la mora che si stava guardando le unghie.

- Che palle che sei.- sbuffai sonoramente.

Beatrice era il tipo di persona che va presa con le pinze, era sempre mezza isterica, non a caso va d'accordo con Scorpius. E vi giuro, che a parte Martina, le persone che riuscivano a capire mio fratello si contano su una mano.

Probabilmente quei due si capivano perché sono entrambi mezzi scemi, vanitosi, glaciali, bipolari ed estremamente altezzosi.

La Black era il mio più grande problema, dopo quello squilibrato di James Potter.

In poche parole?

Regina altezzosa che riesce a piegare chiunque al suo cospetto.

No, non sto scherzando.

Era finita in Grifondoro per un pelo. Rappresentava la nostra Casa alla perfezione: orgoglio, audacia quasi sfrontata e lealtà. Più che una coraggiosa combattente, la vedo come un'amante della paura e dell'adrenalina che provoca. Già me la vedo sul campo di battaglia mentre sparge sangue camminando a suo agio su un tacco quindici firmato Chanel.

- Ti stavo dicendo, James mi ha invitato per l'ennesima volta a Hogsmeade e ho pensato di accettare.

Vidi la mia amica sbarrare gli occhi: - James? Oh Godric, da quando è James e non Potter? E, di grazia, da quando accetti i suoi inviti ad Hogsmeade?!

- Be', da adesso. Usciamo sabato, contemporaneamente a voi. E sì, tu ci andrai, così potrai spiarmi e se mi stupra difendermi. Tutto chiaro?

- Cristallino- rispose ghignando. - Basta che mi spieghi questo improvviso cambiamento di opinione su James.

- Ha detto che se avessi accettato di uscire con lui non mi avrebbe più rotto le scatole, tanto valeva provare, no?

Io ero fatta così, cambiavo idea facilmente. Ero tremendamente orgogliosa, vendicativa e pigra, molto pigra. Rappresentavo il tipo di persona che dormirebbe venti ore al giorno e mangerebbe qualsiasi cosa. A tratti ero stronza, anche perché stando con esemplari di persone come Beatrice e Martina non ci si poteva aspettare di uscire come uno zuccherino.

Io e Beatrice passammo il resto della giornata a poltrire, senza neanche scendere a cena per pigrizia e mangiando biscotti in camera.

Che belle le serate così.

meeee
ehilà gente, spero di non essere odiata da voi per non aver aggiornato ma stranamente non ho sbatti di fare un cazzo lol

ditemi che ne pensate, bacionessss

beaaa 💅🏻💅🏻

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