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Prima puntata del serale finita con un mix di emozioni: felicità per aver cantato e aver portato il punto alla mia squadra; rabbia per non essere stata al 100% me stessa su quel palco avendo l'ansia che mi stava divorando; tristezza per l'uscita di Kumo con cui avevo stretto un buon legame.

«Che puntata» sospira Mida, sedendosi al mio fianco sulla panchina in giardino.

Sono le due del mattino e nessuno in casetta ha intenzione di dormire. Domani saremo sicuramente stanchissimi ma l'adrenalima che abbiamo nel corpo sicuramente non diminuirà a breve.

«Pazzesco Chri, pazzesco» aspiro il vapore dalla sigaretta elettronica «È stato incredibile, tu sei stato incredibile, tutti loro lo sono stati» aggiungo euforica, riferendomi ai ragazzi in casetta.

Mida annuisce, poi si fa più vicino a me.

Restiamo in silenzio per qualche minuti mentre io percepisco che voglia dirmi qualcosa ma aspetta che io gli dia il via libera.
Per questo motivo lo guardo, non capendo come mai abbia annullato le distanze tra i nostri corpi in maniera sospetta e sia poi rimasto zitto, il che per lui è strano.

«Vuoi saperlo un gossip?» domanda infatti a bassa voce «Io non dovrei saperlo, ma Gaia non è brava a tenere i segreti e tu sei la mia migliore amica quindi è come non dirlo a nessuno» sussurra.

Christian è diventato un fratello per me qui dentro. Ma non per modo di dire, penso davvero che lui sia stato mandato nella mia vita per non farmi sentire più sola.
Dal primo giorno si è creato un rapporto unico, ci siamo capiti dal primo momento e siamo riusciti a comunicare da subito come se ci conoscessimo da sempre.
È il mio fratellone.

«Questo gossip creerà problemi?» chiedo, giusto per tutelarmi. Dato che con Mida non si sa mai.

«Dipende da te» si stringe nelle spalle. Io allora mi volto verso di lui, incuriosita. Lo sa che se mi imbocca un pettegolezzo in questo modo, non riesco a fare finta di niente.

«Beh...Sarah ha detto a Gaia che si è presa una cotta mostruosa per Holden» ride e a me va di traverso il fumo che stavo aspirando.

Questo non è gossip.
Questa è dinamite.

«Chri, Sarah era minorenne fino ad un mese fa che cazzo dici» scuoto la testa, incredula e nello stesso tempo...preoccupata.

«E cosa vuol dire? Non può perdere la testa per uno più grande?» ribatte immediatamente, tirandomi una gomitata giocosa. «Mica devi essere gelosa, Holden neanche fuori ci farebbe qualcosa, troppo piccola» scherza ed io gli faccio segno di abbassare la voce.

Non solo perché non è il caso che questo gossip faccia il giro della casetta, ma anche perché non vorrei mai che qualcuno associasse davvero l'aggettivo gelosa a me mentre parliamo di Holden.
Soprattutto perché Mida non sa nulla di quello che significa Joseph per me.

«Gin avanti, non puoi mentire a me. Lo so che te lo scoperesti subito!» ride di gusto, mentre gli tiro la seconda gomitata nel giro di 5 minuti giusto per ricordargli che siamo pur sempre in un programma televisivo e che lui è proprio un grandissimo deficiente.
Lui scherza, ma non sa che nelle sue parole c'è un fondo di verità.

Io a quel punto mi alzo dalla panchina «Il serale ti fa male Christian» sospiro, rientrando in casetta infreddolita.

Mi fermo però di colpo quando noto che Holden è fin troppo vicino alla vetrata, di conseguenza mi sale il dubbio che abbia sentito quella conversazione stupida ed infantile tra me e Mida.

Lui ovviamente non proferisce parola mentre io in questo momento non mi sento di iniziare una conversazione.

Sarah è una mia cara amica e l'idea che possa essersi presa una cotta proprio per Holden mi fa sentire a disagio.

Per questo motivo ripenso alle parole di Christian mentre riempio una tazza d'acqua per poi metterla a scaldare nel microonde.
Il rumore dell'elettrodomestico taglia sottile quel silenzio che si è creato in cucina, fino a quando il cantante decide di non spezzarlo.

«Sei stata brava» inizia Holden, appoggiandosi al bancone della cucina.

Io gli sorrido ringraziandolo velocemente , cercando di concentrarmi sulla scelta del gusto della tisana e non su di lui.

«Come mai così silenziosa?» chiede, quasi in imbarazzo nel pormi quella semplice domanda.

Io lo osservo, notando che si sia avvicinato a me. «Sono un po' stanca, tutto qua» mi limito a rispondere, afferrando la tazza dal microonde e dirigendomi verso la mia camera. Lui però mi segue, il che mi stupisce. Solitamente è uno a cui non piace invadere gli spazi altrui, dunque non capisco perché lo stia facendo proprio oggi alle due e mezza del mattino.

«Ricordi cosa mi hai detto la settimana scorsa?» chiede, sedendosi sul letto di Lucia, muovendo poi le gambe avanti ed indietro come un bambino. «Ora che siamo in squadra insieme sei obbligata a parlarmi anche quando vorresti fare l'asociale» continua, ripetendo ogni mia singola parola.

Io accenno un sorriso, sdraiandomi sul mio letto e facendo attenzione a non versarmi addosso il contenuto bollente della tazza.

«Non ho cantato come avrei voluto in puntata e Christian mi ha raccontato una cosa che avrei preferito non sapere» parlo velocemente, rilasciando un sospiro profondo.

«Deve averti detto una cosa terribile, hai una faccia sconvolta» mi fa notare.

E quelle parole rimbombano nella mia testa.

Ci sono davvero rimasta così male nel sapere che Sarah potrebbe provare un interesse per Holden?

«No è che non me l'aspettavo, tutto qua» mi stringo nelle spalle, bevendo un sorso della mia tisana.

Joseph rimane in silenzio quasi come se avesse finito le frasi da pronunciare.
Io lo osservo con la coda dell'occhio e non posso fare a meno di ammettere a me stessa che così imbarazzato sia decisamente troppo carino.

A me sono sempre piaciuti gli stronzi, quelli che una volta che hai smesso di frequentarli ti chiedi come tu abbia fatto a reggerci una conversazione. E poi, ogni volta, ti rendi conto che quello che ti attraeva di loro era esclusivamente il lato fisico, nient'altro.

Holden invece esteticamente mi piace, ma è l'intesa mentale che mi manda completamente fuori di testa. Resterei ad ascoltarlo per ore, la sua voce mi rilassa e poi, ogni cosa che dice non è mai fuori luogo.

«Anche io ho scoperto una cosa, ma se te la dicessi probabilmente non ci crederesti. Non ci credo neanche io» ridacchia.

Io mi metto più comoda nel letto, facendogli segno di continuare a parlare perché ha la mia totale attenzione.
Holden si espone poco e quando lo fa, bisogna dargli spazio.

«Ho sentito Gaia parlare con Sarah ieri sera» inizia. Oh no. «Incredibile ma la nostra Saretta a quanto pare mi viene dietro» sussurra, facendo attenzione a non farsi sentire dagli altri. E lui sembra anche lievemente compiaciuto.

La mia faccia in questo momento è un mix di espressioni. Dovrei fingermi sorpresa?

«Lo sapevi già?» mi precede Holden, prima ancora che io possa capire come reagire.

«No no» rispondo immediatamente «Beh, è una situazione delicata. Sarah è piccolina, no? » cerco di indagare e Joseph immediatamente sorride.

«Se ti stai chiedendo se è il mio tipo, la risposta è no» chiarisce, in tono divertito.

«Io non mi sto chiedendo proprio niente Jo» ribatto all'istante, mettendomi sulla difensiva. Holden cambia espressione, diventando più serio.

«No no certo, era per dire» si schiarisce la voce, imbarazzato.

Forse ho avuto una reazione esagerata.
Eppure l'idea che lui pensasse che io potessi essere interessata a sapere se Sarah potrebbe piacergli, mi ha fatta andare nel panico.

E come sempre, nella stanza cala il silenzio.

«È tardi, forse è meglio andare a dormire» provo a dire, leggermente a disagio.

È la prima volta che Holden mi confida qualcosa ed io lo sto letteralmente cacciando dalla stanza.

«Si hai ragione, domani poi abbiamo lezione» si schiarisce la voce lui, alzandosi dal letto di Lucia. Eppure non esce dalla stanza, rimane immobile, in piedi davanti a me, con le mani nelle tasche dei pantaloni dondolandosi sui talloni.

«Non ti ricordi più dov'è la tua camera?» lo provoco, mettendomi sotto coperta.

Lui accenna un sorriso. Poi torna serio. «Sto per farti una richiesta assurda Gin»

Io a quel punto lo osservo incuriosita, da quando lo conosco non ha mai parlato così tanto. «Voglio bene a Sarah ma non voglio che si illuda o si faccia strane idee» va avanti ed io non capisco davvero dove voglia arrivare. «Ho bisogno che in casetta giri la voce che mi piace un'altra persona» sussurra, piegando le ginocchia ed abbassandosi all'altezza del materasso.

Lo guardo un po' incredula e nello stesso tempo confusa. Eppure sono troppo stanca per ribattere. «Okay, dimmi chi vuoi e lo dico a Giovanni, tempo domani pomeriggio e lo sanno anche in altre regioni» scherzo.

Holden però non risponde alla mia richiesta. Si limita a guardarmi.

Ed in quegli occhi, percepisco quello che vorrebbe dirmi ma non trova il coraggio. «No Joseph sei pazzo? Non se ne parla proprio» scuoto la testa.

Ho un rapporto troppo stretto con Sarah e non le farei mai una cosa del genere, lo sa anche lui.

«Ginevra ti prego, lo sanno tutti che qui dentro sei l'unica che potrebbe piacermi!» esclama con convinzione.

Poi probabilmente si rende conto di quello che ha detto e si blocca.

«No cioè...non intendevo-» gesticola «Si insomma, volevo dire solo che sei l'unica con cui ho un rapporto diverso»

Io però continuo ad osservarlo.

Sono l'unica che potrebbe piacergli.

Eppure, mi convinco ad allontanare quell'idea dalla testa. C'è Sarah di mezzo.

«No Joseph, no. Ed ora per favore, vai a dormire» affermo severamente e questa volta lui non se lo fa ripetere ed esce dalla mia camera mentre a me rimane una strana sensazione al petto.

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Ecco a voi il secondo capitolo, giusto per iniziare ad impostare un po' questa storiella!

Non so bene cosa ne verrà fuori ma ci tengo a ringraziare chi le sta già dando fiducia ❤️

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