𝐢𝐢. 𝐫𝐨𝐥𝐞 :: 𝗖𝗮𝗽𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 2
Mentre gli scontri che vedevano impegnati gli studenti in nuove sfide andavano avanti, poco distante dal porto era attraccata una nave ben diversa da quelle che avevano traghettato i ragazzi poco prima. Portava la sigla del Comitato Eroico sul fianco. A prua era possibile scorgere un uomo in completo con espressione alquanto raggiante stampata sul viso; i capelli rossi e la benda, ricordo delle battaglie passate, lo rendevano piuttosto riconoscibile. Chiunque su quell'isola — o in Europa — sapeva come fosse fatto il presidente del comitato e gli uomini che camminavano dietro di lui.
Avevano impiegato una manciata di minuti per completare le procedure e sbarcare.
« Ancora stanno combattendo? » chiese, posando lo sguardo sull'orologio che aveva al polso. Aveva tirato di poco la manica della giacca, prima di rimetterla al proprio posto.
« Naturale, il corpo docenti non ci sta andando piano come avete richiesto » disse Grafik, seduto ad un tavolo all'esterno di un piccolo bar che aveva ospitato il resto del corpo docenti.
Vicino a lui erano seduti due bambini, entrambi con il telefono in mano, concentrati sul loro gioco. Era una delle ultime novità della casa produttrice dell’eroe numero uno ucraino.
« Papà ha perso tutti i suoi hp in modo ridicolo » sbuffò uno dei due.
« Infatti, i suoi studenti si saranno sicuramente accorti della messinscena » disse l'altro, « se non sono discutibili come lui » aggiunse poi in un sussurro, prima di concludere l'ardua partita che stava affrontando.
Grafik li guardò perplesso e non solo perché a lui non era stato offerto nessun gioco per ammazzare il tempo, ma soprattutto per la considerazione che i suoi figli avevano di lui.
« Smettetela di imitare vostra madre, gne gne » disse in risposta. Adesso ad essere perplesso era Benedict: l’eroe numero uno in Europa, per quanto potesse essere forte, aveva ancora l’animo di un bambino, ma non aveva accolto con piacere l’idea di una prova che vedeva i suoi studenti coinvolti contro il corpo docenti, sotto l’aiuto dell’azione del quirk di Enok.
« Se solo non avessi questi marmocchi » sospirò il presidente di fronte a quel teatrino, anche non molto piacevole. « Ma ti accetto comunque, con tutti i tuoi difetti » aggiunse.
L’eroe russo rabbrividì per un istante, mostrando un’espressione che non tradiva la congruità dei propri pensieri.
« Comunque, Grafik, sapete perfettamente cosa accadrà se i vostri pulcini non producono i risultati sperati » affermò il presidente, in risposta all'eroe russo che si limitò ad alzare gli occhi al cielo, facendo un semplice gesto della mano come a rassicurare che se la sarebbero cavata contro veri criminali.
Quel teatrino che avevano messo in piedi doveva avere uno scopo: non potevano permettersi di sprecare risorse, se non per il futuro dell'Europa contro il rinato Vox Populi. Inoltre, dal suo punto di vista, non aveva senso perdere tempo nella formazione di individui che non sarebbero stati in grado di proteggere l’Europa dalla ventata di criminalità che sarebbe giunta dopo la scenica apertura di danze da parte di quella organizzazione criminale.
« Perché non mi accompagnate? » accennò un sorriso di fronte a un tono che suonava più come un ordine che una richiesta.
« Tutti sono pregati di riunirsi nei pressi del porto » fu la voce che sentirono a ripetizione tutti i presenti sull'isola. Era inconfondibile: la voce dell'eroe numero uno in classifica.
Dalla torre radio alla piazza nella cittadina, chiunque aveva sentito la comunicazione. Alcuni studenti si guardarono confusi, almeno finché non udirono il resto della comunicazione.
« L'esercitazione è conclusa. È arrivato il Comitato Eroico a rovinar– inaugurare l'anno nuovo » continuò l'eroe, ripetendo la prima frase un paio di volte così da assicurarsi che tutti l'avessero sentito. In fondo poco importava che l’avessero fatto o meno, dato che il corpo docenti impegnato in quella falsa si sarebbe limitato a raggiungere il posto, trascinandosi dietro gli studenti rimasti.
Lo scenario dal gruppo A al gruppo E era abbastanza variegato.
Il primo scontro non si era proprio concluso: la voce di Grafik era giunta loro nell'esatto momento in cui uno dei golem di Gwaine stava attaccando la torre, bloccandosi sul colpo e sciogliendosi in un ammasso di sabbia che diede conferma agli studenti del fatto che fosse semplicemente un'esercitazione.
Nessuno aveva subito danni ad eccezione di qualche puntura di quelle api, che si erano trasformate in farfalle, guarite direttamente da Charles.
Lo scontro avrebbe potuto proseguire, ma dato il tempo, i villains si erano tolti le maschere rivelando le loro identità, sotto lo sguardo irritato o scioccato dei presenti. Allo stesso tempo Astrid era riuscita ad accendere la radio, dunque, se avessero avuto più tempo, forse se la sarebbero cavata.
« Melodia? » fu la prima cosa che chiese Tiago.
« Il quirk di un docente della sezione B » rispose semplicemente Sandman, togliendosi quella ridicola mantella prima di sistemarsi la cravatta.
« Ci dispiace » invece intervenne Monarca, prima di aggiungere un semplice « Seguiteci, che andiamo a recuperare anche gli altri. »
Il secondo scontro, invece, aveva visto vincitori gli studenti: Chloé era riuscita a bloccare Merlin, ma la cosa che aveva facilitato la situazione fu il colpo diretto a Percival che la immobilizzò almeno per il tempo necessario a rendere reale il piano che avevano abbozzato: Rezart rese elastiche le macerie, così che Mio scattasse a recuperare la bambina bloccata. Impiegò poco prima di raggiungerla. Era illesa, tranne un po' di tosse e il viso sporco di cenere.
Enea, intanto, era riuscito a ricostruire i tubi spegnendo finalmente l'incendio. Dunque, benché Sir Percival si fosse liberato dalla ragnatela, i ragazzi si erano mossi per uscire dalla piazza, verso il porto, come da procedura.
Tuttavia, prima di poterlo fare, sentirono la voce di Grafik agli altoparlanti.
« Hanno messo in pericolo la vita di una bambina per questa sceneggiata? » ad Enea venne naturale chiedersi.
« È impossibile, sarebbe troppo poco eroico... Ci dev'essere qualcosa dietro » intervenne Rezart, prima che tutti puntassero lo sguardo sulla bambina che adesso Enea teneva in braccio.
« non preoccupatevi, K-00456 è solo un androide » ridacchiò lei, prima di staccarsi una mano metallica e mostrarla al gruppo.
« Potevano prevederlo » aggiunse Kalevi.
« Non è comunque molto corretto » lo interruppe però Mio.
La professoressa Hercules li guardò un po' perplessa, ma non aggiunse niente.
« Seguite Sandman e Monarca » si limitò a dire Merlin, intento a rimettersi in piedi, supportato dall'altra insegnante.
Il terzo scontro finì pure positivamente: con qualche sforzo, considerando la coordinazione, i ragazzi erano riusciti a mettere in salvo parte dei civili, portandosi a casa una mezza vittoria.
Maeyla era riuscita a distrarre Sir Maleagant, il cui controllo di quello che sembrava il corpo dell'eroe fu parzialmente compromesso, permettendo a Skadi di affondare la propria lama sulla sua carne: il colpo fu tanto forte che del sangue schizzò fuori dalla ferita inferta, insieme a del pulviscolo nero e denso che si riversò sulla lama della ragazza. Il corpo cadde all'indietro dopo aver compiuto qualche passo.
Sir Maleagant sospirò davanti a quello scenario: avevano rotto quel fantoccio che si era fatto prestare. Subito dopo dovette vedersela con Minerva, cosa che non gli diede il tempo di agire per evitare che gli altri raggiungessero i civili.
La Regina, invece, era stata catapultata via ma si era rimessa in piedi facilmente, facendo leva contro la prima superficie utile che aveva trovato. Impugnando la propria arma, aveva inferto una ferita al braccio destro di Marco ed alla spalla sinistra di Imogen, entrambe che iniziavano a sanguinare.
Gli altri studenti erano dunque riusciti nel loro obiettivo, e il loro nuovo scopo diventava fuggire da quel posto senza perdersi nessuno dietro. Un nuovo attacco da parte della Regina arrivò nel momento in cui Grafik dichiarò la conclusione delle danze.
« Dai non siete malaccio » commentò Sir Maleagant, prima di togliersi la maschera dal viso. « Ci vediamo dopo ragazzi… Ah, Enok e gli altri stanno benissimo » aggiunse, mentre la donna li scortava all’esterno.
Il quarto sconto era quello che aveva lasciato più danni e sicuramente ferito i coinvolti, soprattutto nello spirito.
La ferita di Hernan gli aveva impedito la piena mobilità del braccio sinistro e, benché il suo attacco fosse rivolto a Mordred, questo divenne un tutt’uno con il pavimento sottostante, sciogliendo la propria forma solida, dopo aver spinto via Demyan con un calcio.
Demyan, invece, nel vano tentativo di toccare Mordred con la mano in cui si era tagliato, si ustionò le dita; il suo quirk sembrò non aver effetto sull’uomo, a suo dispiacere, purché fosse meravigliato della malleabilità dell’unicità dell’altro.
Il nuovo attacco di Mordred vide come protagonista Helena, che riuscì in parte a scampare, schivando il colpo, pur ustionandosi una caviglia nel tentativo; Nenad si trovava a terra, insieme alla propria copia, che si era rimessa prontamente in piedi per reagire e andare incontro alla creatura stessa.
Dall’altro lato Morgan era ancora impegnato con Ilya, mentre il membro della CEE si era rimesso in piedi grazie all’intervento degli studenti che gli avevano fornito supporto e i primi aiuti.
I civili si trovavano ancora dentro, e appena sentita la voce di Grafik dagli altoparlanti il loro primo pensiero fu lo stesso: avevano perso e probabilmente i civili non avrebbero fatto una bella fine, se fosse stato uno scontro vero.
« Congiungetevi con Monarca e Sandman, siete stati un dolore per gli occhi » si limitò a dire la massa di metallo fuso, non appena l’effetto del quirk di Enok su di lui non ebbe più effetto. Gli studenti non dissero niente al professore, Lyutskan, che adesso li guardava giudicanti, per poi rivolgersi a Morgan, alias Freya.
« Come sei severo, in fondo lì dentro ci sono solo androidi » scrollò le spalle la donna, prima di togliersi quella roba così poco estetica di dosso.
I ragazzi poi si mossero in direzione del luogo indicato dagli insegnanti, con l’indicazione che questi avrebbero fornito le prime informazioni utili.
Passando al quinto scontro, invece, era andata piuttosto bene. Insomma, dopo il primo impatto con il corpo martoriato dell’hacker dell’istituto, erano riusciti a trattenerli a parlare fino alla scadenza del termine.
Non era proprio una vittoria, ma nemmeno una sconfitta, che però forse era ancora peggio. Sarebbero stati in grado di resistere ad eventuali veri criminali introdottosi nell’istituto? Rimaneva un quesito a cui solo il tempo sarebbe stato in grado di rispondere.
« M–mi dispiace davvero tantissimo, ragazzi... » fu la voce spezzata e dispiaciuta di Bedivere, professore di anatomia nella sezione Alpha, a farli tornare alla realtà. Si erano persi nei propri pensieri, cercando di comprendere cosa fosse successo e cosa fosse reale o meno.
« Andate da Sandman e Monarca » disse semplicemente l’altro uomo che si era rivelato lo stesso Enok in quel fantastico e favoloso spettacolo dal vivo.
L’ultimo sconto non era partito con il piede giusto, anzi non era proprio andata alla grande in generale, ma gli studenti avrebbero avuto modo di riflettere sulle proprie performance, non appena gli insegnanti della sezione B li avrebbero condotti di fronte a Monarca e Sandman senza aggiungere nient’altro.
Monarca e Sandman avevano fatto strada ai ragazzi, raccogliendo quelli che avevano trovato sul proprio cammino fino al luogo di incontro; gli altri professori, invece, avrebbero svolto le ultime pratiche e si sarebbero occupati di definire il necessario affinché i giovani potessero davvero tornare sull'isola.
I due eroi avevano deciso di fornire le informazioni base, utili affinché il discorso del Grande Capo — così era stato definito scherzosamente da Monarca — si fosse rivelato scorrevole.
« Era tutta un'esercitazione? ».
Monarca si limitò a fare una posa teatrale prima di prendere il volo, pur mantenendosi a qualche metro da terra, dando le spalle alla strada che stavano percorrendo, così da guardare i suoi piccoli pulcini. « Esatto, mi dispiace… Le sezioni B e Beta si sono già impegnate abbastanza ieri ed oggi era il vostro turno » chiarì l’insegnante, volendo instillare in loro un po’ il dubbio in merito all’andamento delle sezioni rivali.
« E i danni all’isola? » chiese Chloè.
« Mentre voi eravate in vacanza, quest’estate il personale ha lavorato al fine di costruire una copia identica dell’isola. Ovviamente con le opportune modifiche e costi ridotti, gentilmente finanziati dal Comitato » fu l'immediata risposta di Sandman.
Per quanto non apprezzasse particolarmente alcuni soggetti al suo interno, anche l’insegnante di diritto ed economia doveva riconoscere l’impegno, la dedizione e, soprattutto, i soldi che il Comitato stanziava per allevare una nuova generazione di eroi che potesse superare la precedente.
In ogni caso, qualsiasi cosa e persona fosse stata impiegata aveva avuto uno scopo. « Lo stesso vale per le persone che avete incontrato sul vostro cammino! Sono tutti androidi… impossibili distinguerli dagli esseri umani, vero? » aggiunse Monarca scherzosamente.
Gli insegnanti erano ben consci che nessuno di loro si sarebbe sottratto all’azione e avrebbe agito al fine di proteggere i più deboli ed eliminare i criminali. Protezione e vittoria erano i principi su cui verteva il sistema scolastico: dedicare anima e corpo alla difesa di chi non può farlo, vincere contro i criminali che vogliono annientare la pace e ferire il prossimo, perché, indipendentemente dalla ragione, un’azione criminale rimane tale.
« Sarà oggetto di valutazione, per cui aspettatevi altri test come questo da ora in poi. Non permetteremo a nessuno studente che non sappia fare il proprio lavoro di diplomarsi » parole fredde, ma giuste, considerando come tra i docenti non ci fosse alcuno con il cuore di mandare a combattere dei ragazzini che non ritenevano all’altezza.
« Se avete bisogno di parlare con qualcuno, soprattutto per l’aspetto più cruento dell’esercitazione, noi ci siamo sempre e lo stesso vale per Hans e Rosana » concluse Monarca, sottolineando la presenza degli psicologi dell’istituto che avrebbero potuto fornire supporto a chi l'avrebbe richiesto.
Sandman si fermò di fronte ad un palco che era stato allestito dopo distante dal porto: i detriti erano stati spostati per sgombrare la strada; le sezioni B e Beta stavano aspettando l’arrivo degli altri studenti, disposti in ordine. Tuttavia nessuno si voltò sentendoli arrivare, piuttosto concentrati a guardare l’uomo che di fronte a loro li osservava. Non avevano fallito, almeno non tutti, ma l’aria era parecchio pesante in quel momento e anche loro potevano comprenderlo.
Sandman li lasciò, seguito a ruota da Monarca, mentre i ragazzi si misero in fila per ascoltare le parole del presidente del comitato.
« Futuri protettori della nostra pace », l'uomo iniziò il discorso, rivolgendo il proprio sguardo ai ragazzi che attentamente lo stavano ascoltando, « Voi siete la speranza per i vostri concittadini, per le istituzioni e per noi. Il ritorno del Vox Populi, come ben sapete, ha segnato l'inizio di una nuova era che vedrà voi come protagonisti appena lascerete il nido che l'Accademia ha creato ».
Il ritorno inaspettato del gruppo criminale, benché con nuovi volti e idee, aveva messo in allarme le maggiori agenzie di eroi in tutta Europa, pronti a collaborare per neutralizzare il nemico.
Ufficialmente gli obiettivi del Vox Populi restavano gli stessi o, almeno, così avevano dichiarato pubblicamente e in diretta di fronte a milioni di persone. Tuttavia l'attenzione del Comitato non era rivolta a quegli ideali che, otto anni addietro, avevano già soppresso con la forza, annientati insieme ai membri di maggiore spicco. Inutili, a detta dell'uomo che aveva assunto il comando del comitato dopo quella guerra, nella loro rigogliosa società.
« Dovete adoperarvi per dare il meglio di voi, ma non solo là fuori, anche qui ed ora. » la voce dell'uomo, per quanto l'espressione rivolta agli aspiranti eroi fosse calda, suonava come spazientita.
Lo scenario peggiore che tutti gli eroi professionisti lì dentro potevano immaginare era l'annientamento del futuro, della difesa e sicurezza delle loro amatissime terre.
« Ora andate e dimostrate di essere il futuro di cui abbiamo bisogno » parole che potevano assumere duplice significato alle orecchie dei più esperti.
Il Comitato, l'Europa, la popolazione, non avevano bisogno di persone che non fossero in grado di proteggere e annientare i loro nemici. Il testimone, ben presto, sarebbe passato nelle loro mani e non potevano permettersi di fallire, indipendentemente dal campo di specializzazione scelto.
Benedict Hughes poteva fornire solo pareri o considerazioni, perché una valutazione critica spettava unicamente ai docenti che li avevano esaminati.
Il discorso si concluse così, non lasciando spazio di interventi da parte dei ragazzi, che si limitarono a incamminarsi verso le imbarcazioni che li avrebbero portati nella propria isola.
L'arrivo non fu tanto piacevole, piuttosto amaro, soprattutto perché i ragazzi avevano avuto tempo di valutare le proprie prestazioni durante gli scontri.
Presto sarebbe arrivata una valutazione da parte dei professori, almeno alcuni supponevano così, dalle parole di Sandman. Tuttavia, adesso, non potevano essere sicuri dei provvedimenti che il corpo docenti avrebbe preso.
E tre settimane trascorsero velocemente tra i programmi di allenamento e via dicendo, pur lasciando il tempo ai ragazzi di riposarsi.
Buon salve pasticcini! Il secondo capitolo è molto molto free, anche per compensare il primo e il prossimo. Potete ruolare liberamente da dopo tre settimane gli sconti, perciò per i vostri personaggi sono passate tre settimane ecc ecc.
Potete chiedere di ruolare anche con gli npc che si trovano attualmente sull’isola, ergo i professori e via dicendo.
In particolare i professori del secondo giochino, almeno i due che sono stati votati di più, vi daranno delle info aggiuntive sul Vox Populi, ma potete tranquillamente scavare anche con gli altri e i membri della CEE sull’isola attualmente.
Di fatto sicuramente c’è Fefe, poi c’è Maxance (il bby) a fargli compagnia!
Per il resto niente da aggiungere, se i vostri personaggi vogliono parlare con Rosana o Hans (gli psicologi della scuola) loro sono sempre disponibili per una chiacchierata.
Sappiamo che è stato un po’ sbaam, anche per le morti non morti, ma sì, è un po’ quello che succederà se il Vox Populi arriva e loro si fanno trovare impreparati. Almeno per la CEE.
tag per non dimenticare <33
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