Bogdan Dakić
Nome
Bogdan
Classico nome Serbo, significa "inviato da Dio".
Per i suoi genitori, lui era un dono del cielo.
Il padre aveva avuto una malattia che se non trattata sarebbe potuta diventare terminale e se curata avrebbe potuto renderlo sterile e né lui né la madre pensavano che avrebbero potuto avrelo. Per una qualche strana congiunzione planetaria, però, lui riuscì a nascere.
Cognome
Dakić
Non ha nessun significato particolare.
I suoi genitori erano di una famiglia della bassa borghesia serba, non particolarmente ricchi ma neanche particolarmente poveri.
Età
23 anni (11 Dicembre)
Ha appena vent'anni e si sente già vecchio e stanco come un veterano, con tutti i problemi che ha addosso (povero angelo)
Aspetto fisico
Alto 1,93 m, castano scuro, occhi azzurri. Non va in palestra ma, con tutte le fughe e le mezze performance di parkour che fa scappando dalla polizia che cerca di braccarlo, non è messo particolarmente male.
Quando "va a lavorare" mette gli occhiali da vista (sia per senso pratico sia per depistaggio: è miope e non ci vede particolarmente bene, però di solito usa le lenti), che però hanno una lente crepata, per ciò tutti credono che abbia una cicatrice sull'occhio, a causa dei vari giochi di luce. Nonostante tutto quello che dicano in giro, le dita della mano ce le ha tutte: il vecchio trucco delle dita piegate nei guanti funziona sempre.
Prestavolto: '80s Matthew Modine (l'uomo, il mito, la leggenda.)
(NDA: per aiutare l'autore della role per cui l'oc è designato, metterò qui di seguito alcune foto del prestavolto in modo che, se non trova gif alcuna, possa comunque trovarsi a culo parato :))
(AIUTO MI SENTO MALE È COSÌ AJSKENSKSHIS)
Carattere
Mettiamo in chiaro una cosa: il Bogdan al lavoro e il Bogdan nella vita sono due persone completamente diverse.
Nella vita, lui è un tipo pacifico: simpatico, divertente, gentile, di bella presenza e a tratti pure sensibile, come il classico ragazzo della porta accanto, se avete presente lo stereotipo. Diventa rosso con niente, anche solo con un complimento. È anche molto altruista: aiuta sempre la vicina di casa a portare le borse della spesa quando ha bisogno e suo figlio a fare i compiti. Forse è un po' silenzioso e chiuso in se stesso, ma non sente mai il bisogno di dover parlare per forza. Questo è quello che lui è davvero. Però, poiché non gli piace mischiare lavoro e vita pubblica, quando lavora lui è tutt'altra persona: freddo, calcolatore, vendicativo e molto, molto rancoroso. Lui è forse l'unico spacciatore al mondo che non lavora per la mafia o per società criminali in generale, lui lavora in proprio. Quando si tratta di controllare i suoi traffici diventa un computer che cammina. E non solo li controlla, ma li sa difendere. Da solo è un lavoro sporco e duro, ma la paga è buona. E lui ne ha bisogno.
Storia
Il piccolo Bogdan nacque a Belgrado durante la tarda mattinata dell'11 Dicembre. Una mattinata piovosa, scura e fredda d'inverno, ma una mattinata che i suoi genitori non speravano neanche più arrivasse.
Lui crebbe felice e spensierato come tutti i bambini meriterebbero: aveva una casa, una famiglia accogliente, degli amici con cui giocare, una scuola...non gli mancava nulla.
Finché, una settimana dopo il suo quindicesimo compleanno, mentre era a scuola, la preside lo convocò in ufficio.
Appena entrò, vide una signora che diceva di lavorare per conto dei servizi sociali e un tipo un divisa della polizia.
I suoi genitori avevano avuto un violento incidente in macchina, dove un neopatentato gli aveva per sbaglio tagiato la strada mentre loro stavano andando a velocità particolarmente elevata.
Non ce l'avevano fatta.
Fu costretto ad abbandonare tutto e tutti e a trasferirsi da alcuni parenti che vivecano nella periferia malfamata di Olvara. Lui non sapeva neanche dell'esistenza di questi suoi parenti, e per una ragione tanto ovvia quanto amara: questi parenti erano quasi tutti pregiudicati, quasi tutti erano stati in prigione almeno due volte, e non ne erano certamente usciti "puniti, pentiti e redenti".
A poco a poco, si abituò al modo di vivere di questo branco di sciamalnati che era questa parte dimenticata del suo albero genealogico ed entrò a far parte del mondo criminale di Olvara in qualità di clandestino come unico mezzo che aveva per sopravvivere nella sua stessa casa. All'inizio non faceva gran che: spingeva il fumo negli angoli bui e faceva da fattorino per piccoli traffici intercittadini.
A 19 anni si mise in proprio, riuscendo, dopo lunghi anni di ricerche e trattative, ad entrare in affari con un ex contrabbandiere che aveva lavorato per il colombiano cartello di Medellin, poi per quello di Cali, dopo che quello di Medellin era caduto, infine per quello messicano di El Chapo. Da allora lavora da solo ed è riuscito a comprarsi una casa da solo. Alcuni lo chiamerebbero "branco di lupi con un lupo solo", per citare un vecchio film.
Altri lo chiamerebbero un fuori di testa.
Lui si fa chiamare "Tajno", che in serbo vuol dire "clandestino".
Il suo rapporto con Marika
Allora, partiamo col dire che lei per lui è una cliente. Cioè, è un'amica, non sta dicendo il contrario, ma è anche e soprattutto parte della sua affezionata clientela. È arrivato perfino ad invitarla a casa, privilegio che riservava a pochissimi eletti. Con lei, lui poteva essere soltanto Bogdan. Senza nessun sentimento particolare, ma semplicemente sentiva che lei avrebbe tenuto nascosta questa sua doppia faccia.
Curiosità
Sa cucinare molto bene ed è appassionato soprattutto di pasticceria e dolci ("Appena otterrò la cittadinanza aprirò un negozio di torte e dolci e vivrò di quello, invece che fare questo...lavoro.").
Ama leggere, soprattutto i romanzi distopici (il suo preferito è Farenheit 451).
È un grande appassionato di enigmistica.
Playlist
Love Will Tear Us Apart Again - Joy Division
Smalltown Boy - Bronsky Beat
This Charming Man - The Smiths
Let's Go To Bed - The Cure
HAUT LES COEURS - Fauve
Strappati Lungo I Bordi - Giancane
Can't Find My Way Home - Blind Faith
Goodbye Yellow Brick Road - Elton John
Heroes - Peter Gabriel
Wallflower - Peter Gabriel
Per la storia di -nvbjvagw
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