Capitolo 8" Strano che non hai ancora fatto conquiste"
Cenammo e poi andai di sopra.
Pensai a quel siamo solo migliori amici.
Non potevo andare avanti così allora decisi di dichiararmi.
Lo cercai per tutta la casa ma non lo trovai.
Avevo un disperato bisogno di parlare con qualcuno.
Allora decisi di andare a trovare l'unica persona che pensavo mi ascoltasse veramente.
Andai al cimitero a trovare mia madre.
Mi misi davanti alla sua tomba e quando vidi la sua lapide una lacrima mi rigo' il viso.
" Qui giace Lily Salvatore moglie e madre di tre figli"
Mi sedetti sul terreno e le parlai.
Andavo lì quando mi sentivo sola e non avevo nessuno con cui parlare, quando ero arrabbiata, triste, frustrata.
Sfogarmi con lei mi aiutava molto.
Tornai a casa dopo qualche ora e andai nella mia stanza per leggere.
Klaus POV
Per metà giornata non vidi Isabelle e già ne sentivo la mancanza.
Ero innamorata di lei dal primo momento in cui l'ho visto nel 1864 con il suo bellissimo vestito di fine pizzo lavorato scendere dalle scale dell'antica villa dei Salvatore. Ricordo quel giorno alla perfezione. Fu la prima volta in cui mi innamorai per davvero. Non ho mai smesso di amarla, ho solo represso i miei sentimenti per paura di non essere ricambiato.
Ma quel giorno ero deciso. Mi sarei dichiarato senza paura.
Andai nella sua camera ma non c'era.
Scesi al piano di sotto.
" Sapete dov'è Isabelle?"
" È uscita prima non so dove sia"
" Grazie"
La aspettai per qualche ora finché non la vidi entrare dalla porta.
Era semplicemente stupenda. Lei è sempre stupenda. Entro' e mi squadro con lo sguardo.
" Perché mi stai fissando?" chiese lei.
" Sei bellissima"
" Da quando fai complimenti Occhi verdi?"
" Non si può fare a meno di farli a una bellissima ragazza come te"
" Oggi sei in vena di complimenti"
" Più o meno"
" Volevo parlarti"
" A dire la verità anche io"
" Ottimo, vieni andiamo nella mia stanza"
Salimmo al piano di sopra ed entrammo nella sua stanza.
Appena entrai non potei fare a meno di vedere il quadro che le avevo regalato quando eravamo a Chicago.
" Ti piace proprio tanto quel quadro vedo"
" È meraviglioso"
" Allora di cosa volevi parlarmi" le chiesi io sedendomi sul suo letto.
" Beh-"
Non fece in tempo a finire la frase che entrò Rebekah allarmata dalla porta.
" Elena vuole andarsene, non possiamo lasciarla andare, altrimenti non potrai più creare i tuoi ibridi"
" Ok, dove si trova?"
" È nel liceo di Mystic Falls, ad una festa"
Andammo lì e trovammo tutti riuniti nella palestra intenti a realizzare i preparativi per quella che loro chiamavano " notte degli scherzi".
Entrammo nella palestra e Isabelle chiuse la porta con un incantesimo.
Loro ci guardarono meravigliati e proprio in quel momento morsi Tyler.
Aspettammo finché lui non si svegliò, poi gli detti il sangue di Elena e Tyler divenne a tutti gli effetti un ibrido.
" Come hai fatto a capire che gli serviva il sangue di Elena e che non dovevi ucciderla?" Mi chiese lei.
" Sapevo che mia madre mi voleva mettere i bastoni tra le ruote ma non ero certo che funzionasse".
Tornammo a casa e io andai nella sua stanza.
" Dove eravamo rimasti?" Chiesi io.
Non feci in tempo a finire la frase che lei mi abbracciò.
La strinsi forte verso di me e misi la testa nell'incavo del suo collo.
Da lì sentivo il suo profumo di rose e tulipani che era molto delicato e fresco.
Stare con lei mi faceva sentire bene, mi faceva sentire me stesso. Con lei ero ciò che ero veramente e non fingevo.
Stemmo così per un po' e desideravo che quel momento non finisse mai.
" Sei andata a trovare tua madre vero?"
Lei annuì.
" La prossima volta che vuoi andarci dimmelo che ti accompagno io, va bene?"
Lei fece cenno di sì con la testa.
Rimanemmo abbracciati per ancora qualche minuto.
" Puoi dormire con me?"
" Certo"
Ci sdraiammo nel suo letto e lei appoggiò la testa sul mio petto.
Isabelle POV
Mi addormentai con la testa sul suo petto e dormii sonni tranquilli.
Lui mi faceva sentire bene, sempre. Dopo le sue parole capii quanto fosse premuroso nei miei confronti.
La mattina dopo mi svegliai ancora tra le sue braccia e mi accorsi che si era addormentato anche lui.
Decisi di approfittarne e di rimanere in quella posizione facendo finta di dormire e dopo un po' mi riaddormentai veramente.
Mi svegliai e incrociai subito i suoi occhi verdi. Durante quell'eye contact mi sentivo svenire.
" Buongiorno Occhi verdi"
" Buongiorno Aisy"
Era passato un altro giorno e non mi ero ancora dichiarata.
Dovevo farlo al più presto.
Mi alzai dal letto e gli dissi:
" Strano che non hai ancora fatto conquiste, di solito dovunque vai qualunque donna cade ai tuoi piedi, qui non è ancora successo"
" Il mio cuore è già impegnato"
In quel momento il mio cuore si spezzò. Io ero innamorata di lui e lui aveva il cuore impegnato.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro