Capitolo 32 " Litigi"
Isabelle POV
Mi svegliai e trovai il viso di Niklaus davanti al mio.
" Sei viva" disse lui abbracciandomi.
Lo strinsi forte. Lui mi baciò.
" Non hai idea di quanto mi sia preoccupato"
" Lo so, però dovevo"
" No, non dovevi"
" Si invece, dovevo salvare tua sorella"
Vidi il resto della famiglia Mikealson entrare dalla porta.
Rebekah si avvicinò a me e mi abbracciò.
" Sei una pazza"
" Lo so"
Poi vennero Kol e Elijiah.
Scesi dalla scrivania dove ero seduta, anche se non sapevo perché mi trovassi lì.
Ero stanca e mi sentivo terribilmente debole.
Scesi e rischiai di cadere. Mi sollevò Klaus.
Entrò Freya proprio in quel momento.
" Sei ancora debole, sento che il tuo potere è diminuito, però tornerà, ora devi solo riposare"
Andai verso la mia stanza e lui mi seguì.
" Non sono una bambina di 5 anni, non ho bisogno della guardia del corpo"
" Ti ricordo che sei quasi morta e che prima stavi cadendo"
Entrai nella stanza e mi sdraiai sul letto.
Ovviamente lui mi seguì e si sdraiò affianco a me.
" Sai...quando Freya mi ha detto che eri una morta una parte di me è morta con te"
" Ed è proprio questo che non voglio, so che se mai morirò..."
" Tu non morirai mai..."
" Ma se succedesse...non voglio che tu ti disperi per me...dovrai andare avanti, me lo prometti?"
" Ma io..."
" Promettimelo"
" Te lo prometto"
" Non e' cattiveria... è perché se avrai secoli davanti non voglio che tu faccia atti estremi..."
" Sei un po' strana..."
" Sono solamente stanca, non fare caso alla mia espressione o ad altro, sono solamente debole"
" Vieni" disse lui avvicinandomi a sé.
Appoggiai la testa sul suo petto e chiusi gli occhi.
Mi addormentai subito. Mi sentivo cullata dalle sue braccia che mi avvolgevano.
Klaus POV
Si addormentò immediatamente tra le mie braccia. Fu in quel momento che capii che non potevo vivere sapendo che lei rischiava di morire ogni giorno e che non fosse ancora del tutto mia.
Dovevo sapere che almeno una parte della vita che immaginavo per noi due si era realizzata.
Poco dopo mi arrivò un messaggio di Damon che mi chiedeva dove fosse Isabelle e per quale motivo non rispondeva ai messaggi.
Gli raccontai tutto. Non potevo tenerlo all'oscuro dell'accaduto. Sua sorella era quasi morta.
Mi chiese di incontrarla subito. Io gli risposi che era molto debole e che stava riposando.
Lui mi impose di portarla li appena si fosse svegliata.
Lei aprì lentamente le palpebre e mi fissò negli occhi.
" Come ti senti?" Chiesi io.
" Meglio" rispose lei con la voce ancora impastata dal sonno.
" I tuoi fratelli ti vogliono vedere" dissi io.
" Non gli avrai mica detto cosa è successo, vero?" Mi chiese lei visibilmente preoccupata.
Non risposi.
" Vero?" Mi chiese lei con più enfasi.
" Vedo che ti sei ripresa"
" Vero?"
" Non potevo non dirglielo, mi hanno scritto chiedendomi dov'eri e ho dovuto dirgli tutto"
" Va bene, andiamo"
" Sei sicura di farcela?"
" Sinceramente, non lo so"
Lei si alzò e camminò normalmente.
" Sicura di stare bene?"
" Si, non ti preoccupare"
Isabelle POV
Andammo al piano di sotto e uscimmo dalla casa.
La prima parte del tragitto fu silenzioso.
Poi un anello mi si sfilò dalla mano. Mi chinai a raccoglierlo e sentii la sua calda voce rivolgersi a me.
" Mi chiedo ancora per quale motivo porti tutti questi gioielli"
Raccolsi l'anello e lo infilai al dito.
" Ognuno di questi gioielli mi è stato regalato da una persona cara e li indosso così ogni volta che ne guardo uno penso alla persona che me lo ha regalato"
Focalizzai lo sguardo sul braccialetto regalatomi da lui al mio ultimo compleanno.
" Tipo questi mi fa pensare a te"
" È una cosa molto profonda"
Arrivammo alla pensione dei Salvatore e suonai il campanello.
Mi aprirono la porta i miei fratelli con un espressione che era un mix di preoccupazione e paura.
"Tu non puoi stare qualche giorno lontana dal pericolo, vero?" Mi chiese Stefan abbracciandomi.
"La prossima volta che osi mettere la tua vita a rischio ti incanteno nei sotterranei e ti lascio lì per secoli"
" Mi aspettavo almeno un" oh, sorellina, sei viva, non metterti mai più in pericolo" oppure un "che bello che sei viva" dissi io in tono sarcastico
" Che bello che sei viva" disse lui recitando le stesse parole che avevo pronunciato poco tempo prima.
Mi abbracciò, stringendomi tra le sue braccia.
Poi sciolse l'abbraccio e si rivolse a Niklaus.
" Vedi di fare in modo che non sia ancora in pericolo, altrimenti metto te nei sotterranei"
" D'accordo"
Mi chiesero dell'accaduto e io gli raccontai ciò che era successo.
" Abbiamo la certezza che eri tu: la tua caparbietà e' un difetto che ti contraddistingue" disse mio Stefan.
" Chissà da chi ho preso questo difetto" dissi io rivolgendomi indirettamente a Damon.
" Parli di me, sorellina?"
" Si"
Parlammo per un po' e poi tornammo a casa.
Entrai nella mia camera e venni seguita da lui.
" Per quale motivo sei così fredda nei miei confronti?" Mi chiese lui.
" Non sono fredda nei tuoi confronti"
" Si che lo sei"
" Pensala come vuoi"
" Mi vuoi spiegare cosa c'è che non va, da quando ti sei risvegliata sei strana"
" Oh, scusa se sono quasi morta"
" Nessuno ti ha detto che ti devi scusare, ti sto solo chiesto una spiegazione per il tuo comportamento, mi sembra una domanda più che lecita, visto che ho quasi rischiato di perderti, e credevo che tu fossi morta, la persona più importante della mia vita e mi sentivo in colpa per questo, quando ti sei svegliata, ero felicissimo, ho fatto di tutto per farti stare bene, e mentre io cerco di avvicinarmi tu mi respingi e diventi sempre più fredda e distaccata"
Mi dispiace farlo stare male.
" È solo che...non voglio che se mai succedesse tu stia male"
" Ed è per questo che mi ignori?"
Annuii.
" Così mi fai stare peggio, perché da morta so che non posso stare con te, ma se mi respingi mentre ci sei vuol dire che posso stare con te ma che tu non mi vuoi stare vicino, è così?"
Mi fiondai tra le sue braccia. Non sapevo il motivo preciso per cui lo avevo fatto, mi era venuto spontaneo.
" Non e' minimamente così"
Le sue braccia mi avvolgevano e mi stringevano.
Mi sentivo bene lì e non volevo che lui si sentisse ingnorato o escluso. Volevo fargli del bene e così gli ho solamente fatto del male.
" Mi dispiace, pensavo di fare in modo che tu non soffrissi"
" Non e' importante, basta che mi prometti che non farai più una cosa del genere, mai
"Te lo prometto"
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro