Capitolo 31" Perdite"
Klaus POV
Vedevo la sofferenza nei suoi occhi.
" È solo che mi manca mia madre" disse lei mentre altre lacrime le rigavano il viso.
" Lei questo lo sa, sa quanto le vuoi bene"
Dissi io stringendola verso di me.
Le sue lacrime ricadevano sulla mia maglia, ma non ci feci molto caso.
Le accarezzai i capelli e lei un po' si calmò.
" Mi dispiace" disse lei tutto d'un tratto.
" Per cosa?"
" Per questa situazione"
" Tu avevi una madre che ti voleva bene ed è logico che ti manchi, con me non devi nasconderti, non devi mettere la maschera che porti tutti i giorni, quella maschera di finta felicità che nasconde la tristezza del tuo animo"
" Non ho altra scelta, non posso piangere sempre o stare male sempre, altrimenti anche gli altri staranno male"
" Dovresti pensare un po' meno agli altri, al loro pensiero o al loro stato d'animo, io sarò anche egoista, ma tu sei troppo altruista, fai di tutto per gli latri e non ricevi niente in cambio. Inizia a pensare a te stessa e non alle altre persone"
" Sono stanca" disse lei.
" Vieni" dissi io.
Lei si sdraiò affianco a me e mi abbracciò.
" Ti amo"
" Ti amo anche io"
I suoi grandi occhi marroni mi fissavano e mi mettevano quasi in soggezione.
Dopo qualche minuto si addormentò.
Ero stanco di vederla triste. Aiutava tutti anche a costo di morire e alla fine ci soffriva sempre. Io ammetto che sono egoista, però lei si presta sempre per gli altri e loro non le danno nulla in cambio.
Dormiva beata, le palpebre chiuse e rilassate, i capelli erano scompigliati e alcune ciocche spettinate le ricadevano sul viso. Con lei provavo delle emozioni che non avevo mai provato prima. Mi stregava con i suoi grandi occhi marroni, le sue iridi erano delle calamite e mi attraevano a incrociarle. Aveva il potere di farmi provare ciò e ne diventavo dipendente. Era come una droga, ogni giorno il bisogno si faceva più insistente, però non era nociva. Non era una relazione che mi provocava dolore, anzi.
Non sapevo cosa fare in quel momento e mi limitai a guardarla. Era semplicemente perfetta.
Dopo qualche ora si svegliò e le dissi che era giunto il momento di spezzare la maledizione che incombeva su Freya.
Isabelle POV
Presi alcuni grimori dove vi erano gli incantesimi che dovevo fare per rompere il vincolo tra Dahlia e Freya.
Andammo nel luogo prestabilito e iniziai a preparare ciò che mi serviva.
Iniziai a svolgere l'incantesimo e tutto procedeva normalmente.
A un certo punto iniziai a sentire un blocco.
Una forza che mi impediva di continuare l'incantesimo.
Qualcuno stava cercando di fare in modo che la maledizione non venisse spezzata. Era molto potente. Era sicuramente Dahlia.
Prosegui l'incantesimo nonostante tutto.
La forza che si opponeva diventava sempre più forte.
Continuai con tutte le mie forze. Avevo quasi finito, non avrei mollato proprio in quel momento.
Andai avanti e sentii che del sangue iniziava a scendere dal mio naso. Non me ne curai e proseguii. Il liquido scorreva lentamente sul mio viso e giunse al mio mento. Non persi la concentrazione e continuai.
Le gocce di sangue iniziarono a uscire dai miei occhi come fossero lacrime.
Provavo molto dolore in quel momento, ma continuai.
Ogni minuto che passava faceva diventare il dolore sempre più forte.
Iniziai a sentire delle fitte allo stomaco che si propagarono nel resto del corpo.
Era come se mi venissero inflitti dei pugnali all'interno ed essi squarciavano le mie viscere.
Tutto il mio corpo era colmo di dolore.
Loro si accorsero dello stato in cui ero.
" Fermati" disse Elijiah.
" Fermati o morirai" disse Rebekah.
" Fermati immediatamente" disse Kol.
" SMETTILA, FERMATI" disse lui.
Sentii la sua voce irarsi.
" Ti prego smetti" disse sempre lui, mentre la rabbia lasciava spazio allo sconforto.
Finii l'incantesimo e poi... buio.
Klaus POV
Proprio nel momento in cui l'incantesimo fu spezzato lei si accasciò a terra.
Corsi verso di lei. Freya si alzò dal pavimento su cui era sdraiata e iniziò a fare un incantesimo.
" È riuscita a spezzare la maledizione però ha usato tutte le sue forze"
" E ora?" Chiesi io mentre i miei occhi si colmavano di lacrime.
" Non sento più i suoi segni vitali... è morta"
" Non e' possibile" dissi io mentre le lacrime iniziavano a scendermi sul viso.
" NON E' POSSIBILE" dissi io con più enfasi.
" Trova un modo per curarla"
" Non e' possibile, non posso farlo" disse la strega mentre le lacrime scendevano dai suoi occhi.
" Non posso lasciarla morire, non lei..."
" Mi dispiace Niklaus" disse mio fratello Elijiah mettendo una mano sulla spalla.
" Non può essere morta" dissi io abbracciandolo.
Non ci potevo credere.
Mi staccai da mio fratello Elijiah e mi avvicinai al suo corpo inerte.
La presi in braccio e la riportai a casa.
La stesi sul tavolo del mio studio ed entrò Freya.
Iniziò a fare una serie di incantesimi per cercare di fare qualcosa, ma nulla.
Il suo corpo rimaneva immobile.
" Ci deve pur essere un modo..."
" Mi dispiace fratello..."
Uscii dalla stanza.
Non riuscivo a vederla in quello stato.
Era tutta colpa mia. Per aiutare mia sorella era morta.
Per accontentare me era morta. Era tutta colpa mia.
Non potevo sopportare il peso di questo.
Non potevo vivere senza di lei, sapendo che per colpa mia era morta.
Forse era meglio che non ci rimettevamo insieme. Forse era meglio se non ci fossimo mai conosciuti. A quest'ora sarebbe viva.
Tornai nella stanza ed era lì, nella stessa posizione in cui era poco prima.
Mi sedetti accanto a lei e le presi la mano. Freya uscì dalla stanza e rimanemmo soli io e lei.
La sua mano era gelida.
" So che molto probabilmente in questo momento sei morta e che non mi sentirai e che non sentirai ciò che ti dirò, ma mi aiuta darti un addio.
Purtroppo la nostra fiaba non è andata a buon fine, ma penso che nessuno dei due pensava che avremmo avuto un lieto fine, o, almeno, io non lo pensavo.
Voglio solamente dirti che io ti amo, sei l'unica persona nella mia vita che io abbia veramente amato.
Sei sempre stata l'unica che vedeva una luce in me, immersa in un mare di oscurità. Con te non ho mai finto, con te potevo essere me stesso.
Ti avrei portato all'altare, avrei voluto dei figli nostri, anche se non era possibile, avrei voluto avere una lunga vita con te e volevo che stessimo insieme per sempre, ma purtroppo non è andata così.
Mi dispiace solo che tu sia morta per colpa mia e mi dispiace che tu sia morta. Spero solo che un giorno potremo incontrarci di nuovo, in un lungo in cui potremmo avere una vita insieme. Addio"
Proprio in quel momento accadde ciò che non mi sarei mai aspettato.
Lei trasalì e apri gli occhi.
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