Capitolo 29 "Sei perfetta così"
" Mi dispiace" disse lui secco.
" Non devi dispiacerti, e' colpa mia"
" No, non è colpa tu, la tua unica colpa e' quella di essere innamorato di mio fratello, ma questa non è una colpa, ne tantomeno una giustificazione per come ti ho trattato prima, se tu sei innamorata di mio fratello e non lo vuoi tradire non è una cosa brutto, anzi è lodevole.
Sono io che, nonostante tutte le volte che tu mi abbia detto e tutte le volte che mi hai dimostrato che eri innamorata di mio fratello, io mi sono arrabbiato perché non ti piaccio, per questo ti chiedo scusa"
Si avvicinò a me e mi abbracciò.
Lo strinsi forte verso di me.
Elijiah non era uno che abbraccia spesso, ricordavo che l'ultima volta in cui mi aveva abbracciato era stato negli anni venti.
Però era sempre bello quando ti abbracciava di sua spontanea volontà, senza doverlo costringere.
" Accetti le mie scuse?" Chiese lui facendomi sentire il suo fiato sull'incavo del mio collo.
"Si" dissi io stringendolo più forte.
In quel momento mi accorsi che sulla porta c'erano due figure.
Quella di Rebekah e la sua.
Focalizzai lo sguardo su di lui e quando incrociai i suoi occhi verdi mi sorrise.
" Non te ne vai vero?" Chiesi io.
" No, non vado da nessuna parte" disse lui sorridendo.
Dopodiché uscì.
" Vi lascio soli" disse Rebekah scendendo le scale.
Lui entrò nella stanza e si sedette accanto a me.
" Senti...io..." Non feci in tempo a finire la frase che lui mi strinse in un abbraccio.
" Non serve che mi dai alcuna spiegazione. Mi ha già raccontato tutto Rebekah e ho sentito la conversazione con Elijiah"
" Tutta?"
" Ogni singola parola"
" Non sei arrabbiato con me, vero?"
" No, anzi, questa è stata un'occasione per capire che sei fedele"
" Tu lo sei?"
" Assolutamente si"
" Non sei arrabbiato con tuo fratello?"
" No, al cuore non si comanda, non si sceglie chi amare, quindi non gli faccio una colpa di essere innamorato di te, anzi, lo capisco, chi non si innamorerebbe di te, sei perfetta"
" Molte persone"
" Non devi farti nessuna colpa e nessuna paranoia, te lo dice uno paranoico di natura, sei perfetta così"
A quelle parole mi addolcii. Nessuno mi aveva mai detto nulla del genere.
" Sai che nessuno prima di ora non me lo aveva mai detto?"
" Perché nessuno evidentemente aveva capito quanto fossi speciale"
" Sai che tutti questi complimenti potresti farli a una ragazza molto più bella di me"
" Tu sei bellissima, e , in ogni caso io voglio solo te, non mi interessa di nessun'altra ragazza"
" Grazie"
" E di cosa?"
" Per tutto ciò che hai fatto per me in questi secoli"
" Non devi ringraziarmi"
"Sai che la frase " al cuore non si comanda" l'ha usata Elijiah prima,si vede che siete fratelli"
" Questa è una mia citazione, devo parlargli e dirgli che non si rubano le mie citazioni"
" Sei proprio un bambino lo sai"
" Si, lo so"
" Ma hai mille anni, non dovresti comportarti in modo così infantile"
" So anche questo, ma io sono speciale"
" Su questo non c'è dubbio" dissi io posando le mie labbra sulle sue.
Accesi il telefono per vedere che ore fossero e vidi un messaggio di Damon che mi chiedeva se potevo andare da lui per aiutarlo a dire a Stefan che aveva baciato Elena. Gli risposi di si e lo comunicai a Klaus.
" Devi proprio andare?"
" Si, non voglio che Stefan e Damon litighino per causa di Elena perché staranno male tutti e tre"
" Va bene, vai"
" Ciao, ti amo"
" Ti amo anche io, ciao"
Uscii dalla stanza e scesi frettolosamente le scale.
Uscii dalla casa e andai alla pensione dei Salvatore.
Suonai il campanello e mi aprirono i miei fratelli.
" Ciao, comunque non ho ancora capito cosa dovete dirmi di così importante"
Ci spostiamo nel salotto.
" È meglio se ti siedi"
" Ok"
Si sedette sul divano e ci guardò impaziente.
" Ok,vado al punto...ho baciato Elena" disse Damon non distogliendo lo sguardo dall'altro fratello.
All'inizio la faccia di Stefan era enigmatica. Non si capiva se fosse arrabbiato, deluso, triste...
" Sono felicissimo per te, finalmente hai capito che ti piace" disse Stefan rompendo il silenzio che si era creato.
" Non sei arrabbiato?"
" No, sono felicissimo per te" disse Stefan alzandosi e abbracciando suo fratello.
Restai in piedi a guardarli e poi loro si avvicinarono a me e mi abbracciarono.
" È così bello che siamo tutti riuniti,che possiamo contare l'uno sull'altro" disse Damon.
" È questo che nostra madre vorrebbe per noi, lo ha sempre detto che visto che siamo in tre sperava che andassimo d'accordo, non come succedeva nella sua famiglia" dissi io.
Passai tutto il pomeriggio con i miei fratelli e poi tornai a casa.
Entrai nella mia camera e trovai un biglietto sulla mia scrivania.
Era di Klaus.
" Ho avuto un affare da sbrigare urgentemente, torno presto, non ti preoccupare e non venire a cercarti.
E ricordati che ti amo
Klaus"
Mi raccolsi i capelli, mi sdraiai sul letto e lessi una parte del mio libro.
Stava andando tutto bene, per una volta, ma purtroppo tutto non dura in eterno.
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