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Capitolo 12 " Cuori spezzati e lacrime"

Ero sinceramente preoccupata per lui.
Eravamo a tavola e chiesi ai suoi fratelli se sapevano dove era.
" Sapete dov'è Klaus?"
" No" disse Rebekah. Sapevo che stava mentendo, lo scorgevo dalle sue iridi blu.
" Stai mentendo"
" Non ti arrabbiare"
" Dov'è?"
" È andato dai tuoi fratelli al Mystic Grill"
Mi alzai dal tavolo e uscii dalla casa.
Andai al Mystic Grill e vidi la scena che meno mi aspettavo di vedere.
Klaus POV
Arrivai al Mystic Grill dove i fratelli di Isabelle mi volevano incontrare.
Trovai una persona che non mi aspettavo di vedere.
C' era Caroline seduta al bancone del bar che mi guardava con aria sognante.
" Ti stavo aspettando"
" Dove sono i fratelli?"
" Arriveranno, ma ora tu devi stare qui con me"
Mi sedetti al bancone e lei iniziò a parlarmi, ma io non prestavo attenzione a ciò che diceva.
Aspettavo che i due vampiri entrassero da quella porta e mi venissero in contro, ma questo non succedeva.
Caroline mi si avvicinava in modo pericoloso e io puntualmente la respingevo. Ero fidanzato con Isabelle e la amavo.
" Non so se lo sai ma si da il caso che io sia fidanzato e follemente innamorato di un altra persona"
" Lo so, ma io sono meglio di lei e so che in fondo ti piaccio"
" Se lo pensi, ti sbagli di grosso"
Mi si avvicinò e premette le labbra contro le mie.
In quel momento vidi Isabelle avvicinarsi a noi.
" Isabelle non è come pensi"
" Invece lo è" disse Caroline.
" Stai zitta tu"
" OH A ME SEMBRA PROPRIO CHE IO SONO VENUTA A CERCARTI PERCHÉ ERO PREOCCUPATA PER LA TUA STUPIDA VITA ED TU ERI QUI CON LEI E LA HAI PURE BACIATA, NON OSO IMMAGINARE COSA CI AVRESTI FATTO SE NON FOSSI ARRIVATA, " IO TI AMO, IO TI AMO" TUTTE PAROLE BUTTATE ALL'ARIA, TUTTE BUGIE" VOGLIO UN RAPPORTO CHE SI BASI SULLA FIDUCIA E LA FEDELTÀ RECIPROCA" SE NON SEI FEDELE TU NON PUOI ASPETTARTI CHE LO SIA IO, IO CREDEVO CHE TU...CHE TU MI AMASSI, MA COME SEMPRE MI SONO SBAGLIATA, IO HO UN BRUTTO DIFETTO: MI FIDO SEMPRE DELLE PERSONE E PENSO CHE NON MI FERIRANNO MAI, MA PUNTUALMENTE FINISCO SEMPRE IN LACRIME, GRAZIE PER AVERMI FATTO FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI CHE NON AVEVO IL CORAGGIO DI APRIRE, I MIEI FRATELLI AVEVANO RAGIONE, TU MI HAI USATO FIN DALL'INIZIO PER OTTENERE I TUOI SCOPI, PER FARTI LIBERARE DALLA MALEDIZIONE DEL SOLE E DELLA LUNA.
TRA NOI E' FINITA, ADDIO NIKLAUS"
Lei uscì dal locale con gli occhi lucidi.
Sentii il mio cuore spezzarsi sentendo quelle parole e vedendola in quello stato.
L'avevo ferita, come faccio con tutti. Sono un mostro, forse è meglio se non stiamo più insieme, così non la potrò più ferire.
In quel momento non mi accorsi che delle lacrime mi stavano rigando il viso.
Avevo perso l'unica persona di cui mi importava veramente, l'unica persona che amavo più di qualsiasi altra cosa.
" Dai non piang-"
La interruppi subito.
" TU, E' SOLO COLPA TUA SE LA HO PERSA, NON PARLARMI MAI PIÙ E NON TI AVVICINARE PIÙ A ME, ALLA MIA FAMIGLIA E A LEI"
La soggiogai e uscii dal bar con il cuore spezzato.
Isabelle POV
Ero sconvolta. Ero distrutta.
Non ci sono parole per descrivere come mi sentivo.
Ero arrabbiata per il tradimento, ero frustrata perché non sapevo dove andare, ma soprattutto ero delusa, delusa, molto delusa.
Io ero sicura del suo amore, per lui ho rinunciato alla mia casa, ai miei fratelli, ai miei amici e guarda dove mi ha portato.
Tornai nella villa dei Mikealson con le lacrime che mi riempivano il viso e il mascara colato.
Andai nella mia stanza e feci le valigie.
I fratelli cercavano di parlarmi, di farmi ragionare, di farmi rimanere ma io non volevo parlare e non volevo sentire ragioni.
" Non voglio parlare, voglio solo andarmene, se sarò viva ci vedremo nel prossimo secolo, ciao"
Uscii dalla casa e andai all'aereoporto.
Non sarei rimasta a Mystic Falls, non ce l'avrei mai fatta.
Il solo pensiero di vederlo tutti i giorni, di vederlo con lei come una bellissima coppietta mi faceva venire la nausea.
Mi feci fare dalla dipendente un biglietto per il primo aereo in partenza per l'Italia.
Io amavo quel paese, le mie radici erano lì, infatti ho origini italiane.
Poi e' magnifico e ho visto solo una piccolissima parte del suo patrimonio culturale e artistico.
Salii sull'aereo e infilai le cuffiette.
Misi delle canzoni tristi e delle lacrime mi invasero il viso.
Non pensavo ad altro che a lui.
Dimenticarlo sarebbe stato difficile e inizialmente pensavo che sarebbe stato impossibile, ma c'è l'avrei fatta.
Non mi potevo far abbattere da quell'idiota di Klaus Mikealson.
L'unica cosa che me lo rendeva difficile era che lo amavo e tanto. Era dal 1864 che lo amavo e che, nonostante provassi ad odiarlo, il mio sentimento non svaniva, veniva solamente represso.
Ma io ci sarei riuscita, volente o nolente, lo avrei dimenticato, o, almeno, così credevo.
Spazio autrice
Dico solo che ho pianto scrivendolo...

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