La mattina stemmo nella mia camera e parlammo un pò.
Pranzammo e poi tornammo al piano di sopra. Stemmo tutto il pomeriggio a dipingere insieme e poi cenammo. A un certo punto mi prese per mano e mi disse:
" Io adesso ti porto in un posto ma devi chiudere gli occhi"
" Fai il misterioso Occhi verdi"
" Tu non ti preoccupare"
Chiusi gli occhi e mi feci trasportare da lui seguendo la sua mano.
Dopo un po' stavamo ancora camminando.
" Dove stiamo andando in Italia?"
" No, siamo quasi arrivati"
Dopo poco mi sussuro' all'orecchio:
" Puoi aprire gli occhi"
Mi trovai davanti uno spettacolo meraviglioso.
Eravamo su una collina molto alta.
Eravamo in un prato colmo di fiori di diversi colori che però venivano celati dall'oscurità della notte. Ci sedemmo nel prato e guardammo le stelle. Da lì c'era una vista spettacolare degli astri e della luna. La luce lunare illuminava lo spiazzo di terreno dove eravamo. Lui mi abbracciò e io ricambiai l' abbraccio.
" Ti amo" sussurai io al suo orecchio.
" Ti amo anche io" mi disse lui poi mi baciò.
Restammo lì per un po' e io feci anche delle foto tra cui una in cui eravamo mano nella mano. Io le pubblicai e subito Damon mi rispose sotto:
Ah, quindi state insieme, poi non venire da me quando ti mollerà.
E io gli risposi:
Primo: non mi mollerà. Secondo: non verrei da te neanche se tu fossi l'ultima persona sulla Terra.
Tornammo a casa e andammo nella mia stanza.
" Non ho ancora capito perché tu stai sempre nella mia stanza ma io non posso entrare nella tua"
" Va bene vieni"
Mi prese per mano e mi portò nella sua stanza.
Era una camera enorme con un letto a baldacchino ricoperto dalle lenzuola color indaco. Ai lati vi erano due comodini d'ebano che era lo stesso materiale di cui era fatto il letto.
" Perché mi hai posto questa domanda?"
" Perché pensavo che il grande Klaus Mikealson avesse un letto d'oro con le pietre preziose incastonate e perché mi invadi sempre la stanza"
" È più bella la tua stanza che la mia e poi ho la certezza che tu sei lì"
Lo baciai.
Tornammo nella mia stanza e ci addormentammo abbracciati.
La mattina dopo mi svegliai presto.
Mi girai e lo vidi dormire come un angioletto. Era così carino, non volevo svegliarlo. Così scesi e decisi di preparare la colazione.
Preparai la tavola e chiamai tutti.
L'unico che non si svegliò fu Nik.
" Vado io a svegliarlo"dissi io.
Andai nella mia stanza e lo trovai come lo avevo lasciato qualche ora prima.
" Occhi verdi svegliati"
Silenzio.
" Oi svegliati"
Lo vidi aprire i suoi occhi verdi smeraldo e accennai un sorriso.
" Buongiorno fiorellino"
" Buongiorno" disse lui con la voce impastata dal sonno.
Scendemmo al piano di sotto e facemmo colazione.
Dopodiché presi il mio album con i fogli da disegno e uscii fuori nell'ampio giardino della villa.
Andai nel parte retrostante e mi sedetti al tavolo di legno che vi era.
Decisi di disegnare un paesaggio. Iniziai a tracciare delle leggere linee con la matita e inventai.
Poi dipinsi cioè che avevo abbozzato.
Feci linee decise che donarono colore al disegno.
Finii il disegno e ne feci un altro.
Rientrai di sopra e lessi un libro.
Finii di leggerlo e poi lo riposi nella mia ampia libreria bianca posta affianco all'ampio armadio d' ebano.
Klaus era uscito qualche ora fa e non era ancora tornato.
Dopo qualche ora cenammo e lui non era tornato.
Mi insospettì ma non avrei mai pensato che dopo quel giorno la nostra felicità sarebbe stata distrutta.