𝟒/𝟔
«Tutti gli sbagli, dei miei vent'anni
Spero che tu poi possa perdonarli
Nessuno oltre te può rassicurarmi
Non ci immaginavo stare distanti
Ti ho perso- Ernia»
Non so bene quanto tempo sia passato da quando sono in questa stanza ma la tensione che c'è, potrebbe essere percepita anche a chilometri di distanza. Federico non ha aperto bocca da quando sono entrata e a stento mi ha guardata, quasi come se fossi una sconosciuta. Non ha voluto parlarmi attraverso un telefono e si è limitato a comprarmi un biglietto aereo per raggiungerlo in Inghilterra. Inizialmente volevo rifiutare, prendermi del tempo per pensare a quello che avrei dovuto dirgli ma poi ho seguito l'istinto e sono venuta qui.
È difficile questa situazione e speravo con tutta me stessa che avrei potuto evitarla per il resto della mia vita ma una parte di me sapeva anche che questo momento sarebbe arrivato dato che i segreti, proprio come le bugie, hanno le gambe corte.
E se è già tutto abbastanza complicato, lo sguardo di Federico non fa altro che peggiorare le cose. Conosco quegli occhi e so che è arrabbiato, deluso, ferito e la colpa è solo esclusivamente mia.
«Fede...» provo a parlare ma lui non muove un muscolo. Sospiro, non sapendo davvero che parole usare. «Mi dispiace tanto...» sussurro.
Lui finalmente mi guarda. «Per cosa? Per avermi mentito per tutti questi anni?» chiede sarcastico ed il suo tono di voce duro mi fa male, ma non potevo sicuramente aspettarmi che lui fosse felice per questa sua scoperta.
«Non ti ho mentito...» ribatto avvicinandomi a lui che è seduto sul divano. Ho semplicemente sempre preferito averlo solo come amico che non averlo affatto.
«Ci conosciamo dal primo giorno di vita e pensi che avermi nascosto per tutti questi anni di essere innamorata di me non sia mentirmi?» chiede ma non sembra aver voglia di farmi rispondere, infatti continua a parlare «Ti ho sempre raccontato tutto Emma, tutto» precisa, visibilmente nervoso.
Ho sempre fatto tutto per lui.
Ho sempre messo la sua felicità sopra la mia.
Non ho mai voluto ferirlo.
«Lo so, lo so» sussurro con la voce che trema leggermente e d'istinto mi abbasso alla sua altezza, appoggiando le mani sulle sue gambe. Lui osserva attentamente le mie dita sul tessuto del suo jeans ma non fa nulla per scostarsi da quel tocco. «So che ora mi odi e che forse ho rovinato tutto ma-»
«Emma io non ti odio» mi interrompe scuotendo la testa, mentre la sua espressione si addolcisce «Come faccio ad odiarti se sei una delle persone più importante della mia vita?» domanda, prendendo un respiro profondo.
Lo guardo e sento un nodo formarsi in gola, ma questa volta è per la gioia di sapere che nel suo cuore ci sono ancora e che una settimana in cui non ci siamo sentiti non è bastata a rimuovermi dai suoi affetti.
«Fede io ho solo avuto paura di perderti...tu ogni anno avevi una ragazza diversa ed io non potevo farmi avanti» confesso, mettendomi completamente a nudo davanti a lui «Se avessi saputo che a diciotto anni ti piacevo forse le cose sarebbero andate diversamente» aggiungo, facendogli intuire che forse ci siamo mentiti a vicenda. Io non ho colto i suoi segnali al tempo ma anche lui non si è impegnato per far si che io potessi anche solo ipotizzarlo,
«Si ma capisci che ora è tardi?» sussurra, mettendo entrambe le mani sul volto per poi rilasciare un sospiro frustrato. «Sono fidanzato Emma» asserisce, come se dovesse ricordarmelo ma so benissimo che è impegnato.
«Fede io non voglio mica intromettermi nel tuo rapporto con Benni» chiarisco «Sono anni che sto al mio posto ed ora voglio solo che tra di noi le cose non cambino» spiego e solo quando lui rialza lo sguardo, mi rendo conto che i nostri volti sono fin troppo vicini, di nuovo.
«Come puoi pensare che possa essere tutto come prima?» domanda e nella sua voce percepisco della tristezza mista a delusione.
«Fede...» lo richiamo «Qualunque cosa accada no?» ripeto la nostra frase, sorridendo debolmente ed in quel preciso istante noto che il suo sguardo cade sulle mie labbra, infatti ritorno immediatamente seria.
«Qualunque cosa ma non questa» risponde tornando a guardarmi negli occhi.
«Ma perché?!» esclamo ormai esasperata.
«Dio, non capisci proprio» sbotta alzandosi di scatto dal divano per poi sorpassarmi. Anche io mi rimetto in piedi, sperando che questa conversazione non degeneri in una discussione, non ne avrei le forze.
«Se non parli è ovvio che non capisco!» urlo, alterandomi a mia volta.
Lui sospira. «Il gol Emma» dice mentre io rimango in silenzio, non cogliendo il suo riferimento. «La dedica del gol contro l'Austria» aggiunge mentre io non smetto di guardarlo. Lui poi alza gli occhi al cielo, visibilmente irritato. Inizia a camminare avanti ed indietro per la camera, iniziando a farmi venire mal di testa. Sto per fermarlo ma nello stesso momento lui si volta a guardarmi. «La dedica di quel gol era per te» dice tutto d'un fiato, con gli occhi incatenati nei miei.
«C-cosa?» è l'unica cosa che riesco a pronunciare.
Federico fa un passo verso di me. «Benedetta ha pensato fosse per lei ed immagino che anche tu abbia pensato che mi riferissi a lei» afferma ed effettivamente io mi ritrovo ad annuire. «Il giorno del fidanzamento io avevo pensato che tra di noi ci fosse qualcosa di più, lo avevo intuito dal modo in cui mi guardavi e dal modo in cui mi stavi indirettamente supplicando di restare. Poi però quando dopo la partita hai ballato con Nicolò io ho pensato che invece fossi interessata a lui e mi sono autoconvinto che io e te saremmo rimasti solo buoni amici, per la seconda volta» spiega. Sto per rispondere ma lui continua a parlare. «Quindi ho preso una casa per me e Benni, dicendole che avrei voluto sposarla» sgancia la bomba ed io sento il respiro mancarmi «Ogni volta tu mi nominavi lei ed io pensavo che fossi davvero contenta di questa relazione» confessa.
Io d'altro canto, rimango senza parole. «Gliel'ho chiesto dopo la partita, prima della nostra videochiamata» mi informa mentre io fisso il pavimento. Vedo che fa un altro passo verso di me fino a quando la sua mano non sfiora la mia.
«Quindi mi stai dicendo che...» inizio
«Che provo anche io quello che provi tu» finisce la mia frase e finalmente trovo il coraggio di riguardarlo. «Da qualche anno»
Sorrido leggermente, notando però che la sua espressione rimane seria, mentre le sue dita giocano con le mie. «Ma non sempre l'amore basta Emma» aggiunge fissando le mie labbra. «Le ho chiesto di sposarmi , non posso ritirare tutto» mi ricorda, lasciando poi la mia mano per posare la sua sulla mia guancia.
Si avvicina ancora, mentre anche l'altra sua mano raggiunge il mio volto.
La sua fronte poi, si appoggia sulla mia ed io chiudo gli occhi per qualche secondo. «Mi dispiace tanto...» sussurra.
Poi le sue labbra, sfiorano le mie.
Il cuore batte velocemente non solo per il suo tocco sul mio volto ma anche per le bocche che si trovano a pochi millimetri di distanza. Per anni ho immaginato questo momento, le sensazioni che avrei provato e la bellezza di Federico così vicino al mio corpo.
Ma non in questo modo.
«Non baciarmi se sai che non porterà a nulla...» sussurro con seria difficoltà.
Immediatamente lui si ferma ma continuo a sentire il suo respiro confondersi con il mio.
«È quello che vuoi davvero?» domanda, mentre sono ancora stretta a lui.
«No» ammetto «Ma non ti bacerò per poi vederti sposare un'altra» confesso e finalmente, il mio corpo si libera di un peso.
Per la prima volta, ho pensato a me stessa. Dopo anni, ho detto qualcosa che proteggesse me stessa dallo stare male e che non preservasse Federico.
Lui però annuisce, comprensivo. «Lo capisco...» sussurra, allontanandosi lentamente da me ed io sento come se una parte del mio cuore si stesse distanziando insieme a lui.
Deglutisco a vuoto, notando che Federico ha gli occhi leggermente lucidi e di conseguenza intuisco che stia di merda esattamente come me.
Rimaniamo in silenzio per un pò e l'unico rumore che si sente in questa camera è quella dei nostri respiri, sincronizzati ma leggermente velocizzati.
«Quindi siamo amici?» mi chiede con la voce spezzata mentre mi porge una mano.
Non pensavo che avrebbe fatto così tanto male. Pensavo che vederlo con altre ragazze fosse la sofferenza massima ma la sensazione che sto provando ora mentre vedo entrambi ignorare i nostri sentimenti è di gran lunga la peggiore.
Ma siamo pur sempre Emma e Federico, dal 1997.
«Si, siamo amici» annuisco debolmente, stringendo la sua mano.
Questo semplice tocco però, mi fa capire tante cose.
Non riusciremo ad essere soltanto amici e non potremo mai essere qualcosa di più.
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Potrei dirvi che questo è l'ultimo capitolo...
....ma no, non lo è.
Sono sincera, non ho la minima idea di come andrà a finire questa storia ahah e non so se ci sarà ancora un solo capitolo o due.
Non sono mai stata così indecisa per un finale, vi giuro
Detto questo, cosa ne pensate di ciò che hanno detto Emma e Federico in questo capitolo? Da che parte state?
Secondo voi Emma ha fatto bene a non baciarlo?
Inoltre volevo davvero ringraziarvi per le visualizzazioni, i voti ed i commenti...siete tutti fantastici❤️
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