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If we run, we run together

When you are young,
they assume you know nothin'

𝗦𝗰𝗿𝗲𝗮𝗺𝗶𝗻𝗴, 𝘄𝗵𝗼 𝗰𝗼𝘂𝗹𝗱 𝗲𝘃𝗲𝗿 𝗹𝗲𝗮𝘃𝗲 𝗺𝗲, 𝗱𝗮𝗿𝗹𝗶𝗻𝗴?
𝗕𝘂𝘁 𝘄𝗵𝗼 𝗰𝗼𝘂𝗹𝗱 𝘀𝘁𝗮𝘆?

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💉- 𝘕 𝘢 𝘮 𝘦
Cleo, si tratta di una variante del nome Clio, musa della poesia epica e della storia. Significa "colei che proclama", da kleiein, kleo che significano "dare risonanza, celebrità", "rendere famoso".
Il nome che che la C. A. T. T. I. V. O. le ha dato,oltre che a fare riferimento alla musa, è principalmente ispirato a Cleopatra, ultima sovrana dell'Egitto prima che questo diventasse una provincia della Repubblica romana.

"Se si presenterà l'occasione,
saprai guidare i tuoi amici
proprio come ha fatto la donna
da cui prendi il nome"

💉- 𝘙 𝘦 𝘢 𝘭 𝘕 𝘢 𝘮 𝘦
Grace Lewis, variante inglese dell'italiano Grazia, nome che deriva dal latino Gratia e significa appunto "grazia", "bellezza" e "leggiadria". Mentre il nome "Grazia" si diffuse nel Medioevo in riferimento alla grazia divina, "Grace" fu creato dai Puritani nel 1600, insieme a diversi altri nomi richiamanti virtù.
Il nome venne scelto dalla madre per il suo significato prima che la bambina venisse consegnata all'associazione
C. A. T. T. I. V. O.

"Ricorda tesoro,
tu sarai per sempre la mia
piccola Grace"

💉- 𝘈 𝘨 𝘦
16 anni compiuti il 15 Agosto, perciò appartiene al segno zodiacale del Leone.
Simboleggiato dall'elemento del Fuoco e governato dal Sole, il Leone è un segno dalle grandi ambizioni che brucia solo quando riesce a porsi e a raggiungere obiettivi sempre più elevati. Fiero, vanitoso e molto esigente, ama i ruoli da protagonista ed essere circondato da ammiratori. È estremamente generoso con le persone che si dimostrano leali, ma terribilmente aggressivo con chi gli volta le spalle. Ha un animo da guerriero e finche' non riesce ad ottenere ciò che desidera non desiste.

💉- 𝘍 𝘢 𝘤 𝘦 𝘤 𝘭 𝘢 𝘪 𝘮
Hailee Steinfeld.

È alta circa 1.65 cm mentre la sua corporatura è abbastanza magra, niente di troppo ma niente di troppo poco.
Quando era ancora una bambina, i suoi capelli erano lunghi e lisci, il colore era castano chiaro anche se, quando si trovava sotto il sole, tendevano a sembrare biondi. Al giorno d'oggi i suoi capelli sono diventati molto più mossi e scuri infatti, molte volte, vengono definiti neri nonostante siano castano scuro.
Le sue iridi sono di un verde molto chiaro, a tal punto che se visti da lontano, possono sembrare azzurri. Ha la pelle quasi color latte ed è macchiata da delle leggere lentiggini sul naso e sulle guance.

💉- 𝘙 𝘦 𝘭 𝘢 𝘵 𝘪 𝘰 𝘯 𝘴 𝘩 𝘪 𝘱 𝘴
𝐆𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐀
Cleo tende a non fidarsi facilmente, perciò le persone con cui ha legato nel nuovo labirinto sono veramente pochissime.
In generale crede che persone come Frypan, Alby, Chuck e Minho siano apposto, specialmente quest'ultimo dato che le ricorda molto Leo, il piccolo sole del Gruppo C. Newt è uno dei pochi con cui ha avuto delle vere e proprie conversazioni che non riguardassero soltanto il Labirinto o il lavoro in generale, lo trova una persona piuttosto innocente perciò le risulta piuttosto difficile rimanere diffidente e sospettosa nei suoi confronti. Sin dal primo giorno le cose sono state piuttosto turbolente con Thomas, principalmente per il carattere molto simile che possiedono entrambi: impulsivi e testardi, insomma, è meglio evitare lasciarli da soli insieme dato che è molto probabile che solo uno riesca a sopravvivere visti i punti discordi tra i due. Gally è uno dei pochi di cui è sicura di potersi fidare nonostante non sia visto di buon occhio da molti nella Radura, cosa che trova del tutto infondata, soltanto perchè umo cerca di farsi valere deve essere giudicato come il cattivo della situazione?! Questa sicurezza che prova nei confronti del ragazzo è dovuta ai loro rapporti: i due condividono lo stesso sangue in quanto gemelli inseparabili fino a quando l'associazione non cancellò loro tutti i ricordi che possedevano. I due si fidano però uno dell'altra in modo quadi inconscio come se, nonostante la sua mente non riuscisse a ricordare, il loro cuore fosse in grado di farlo, anche se soltanto un po'.

𝐆𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐂
Dato che vive nel labirinto da ormai diversi anni, è riuscita a farsi un'idea ben precisa di ogni componente del gruppo e, nonostante non abbia un legame molto stretto con tutti loro, prova un profondo rispetto e affetto nei confronti di tutti.
Ritiene che Anna sia un capo straordinario anche se, quando inizia a dare ordini e parlare con quel tono severo, riesce a metterla in soggezione senza nessuno sforzo, lasciandola addirittura senza nessuna idea per ribattere, cosa molto rara per Cleo. Non ha una vera e propria opinione su Philip e Frida visto che parlano in poche occasioni e di solito si tratta soltando di cose riguardante il loro lavoro, ritiene semplicemente che siano delle persone apposto e rispettabili come tutti gli altri. In quanto Leo é consapevole che é uno dei pilastri del Prato dato che, senza i suoi scherzi e il suo sorriso, quel posto sarebbe decisamente un mortorio e, nonostante non abbia un grandissimo rapporto con lui vista principalmente la differenza d'età, cercherebbe di proteggere quell'animo innocente in qualsiasi modo. Bianca é diventata sin da subito la sua spalla destra principalmente perchè, essendo al tempo anche lei un corridore, le due ebbero la possibilità di passare moltissimo tempo insieme. Inoltre Bianca fu l'unica ad essere presente durante l'incidente di Cleo nel labirinto e fu proprio questo a rafforzare ulteriormente il loro rapporto. I rapporti tra le due sono piuttosto semplici vista la loro somiglianza: entrambe impulsive, testarde e piuttosto irascibili, se lasciate insieme a lungo sarebbero in grado di distruggere l'intero Prato senza nessun problema. Sono consapevoli che senz'altra si sentirebbero sole nel labirinto dato che ormai il loro è un legame quasi fraterno, rischierebbero la vita per salvarsi a vicenda senza pensarci troppo. I rapporti con Charles furono soggetto di diverse conversazioni per un lungo periodo che si protende fino ad oggi: quando Cleo si unì ai curatore, ha subito adocchiato Charlie come vittima dei suoi scherzi, consapevole del carattere serio del ragazzo. Inizialmente il povero malcapitato quasi non riusciva a sopportare i suoi modi di fare e principalmente la sua vivace parlantina ma, con il passare del tempo che non mancava mai visto che i due lavoravano sempre insieme, si venne a formare una chimica degna di nota tra i due: Charlie inizió a sopportare e ad apprezzare i modi di fare di Cleo e lei, di conseguenza, cominció ad essere piú interessata al suo modo di pensare e al suo piccolo mondo, per quanto pessimista lo trovasse. Furono quindi diverse le volte in cui i due si ritrovarono da soli semplicemente per parlare del più e del meno o confidarsi l'un l'altra e beh, furono anche diverse le volte in cui stava per succedere di piú di una semplice chiacchierata ma, puntualmente, venivano interrotti a pochi centimetri l'uno dall'altra da una Bianca stanca che cercava la sua amica. Tutti nel Prato si somo resi conto che c'é qualcosa nell'aria ma nessuno dei due é pronto ad ammetterlo, lui per timidezza e lei per testardaggine.

Altri oc
I suoi modi di fare l'hanno resa molto conosciuta nel Prato perciò, anche se qualcuno non le ha mai parlato, può tranquillamente conoscerla come "quella con l'arco". Alex è sempre stato una delle persone a cui teneva di più nel Prato: i due si conobbero quando il ragazzo si unì ai Corridori e iniziarono così a lavorare insieme, cosa che diede ad entrambi la possibilità di conoscersi meglio. Il loro rapporto era sempre stato al limite tra la fratellanza e qualcosa di più infatti, durante una delle fuocate, i due finirono con il scambiarsi qualche bacio, decidendo così di frequentarsi. Questa loro scelta fece però capire ad entrambi che non era fatti per stare insieme poichè la loro era semplicemente un'amicizia molto forte. Fu così che, dopo circa una settimana, misero una pietra sopra la loro frequentazione.
<<Non sei il mio tipo>>
<<Neanche tu>>
<<Amici come prima?>>
<<Si bro>>
Conversazione che per qualcuno potrebbe risultare imbarazzante ma che per i due era stato come un punto e virgola nella storia del loro rapporto. Cleo sa che per proteggere Alex farebbe qualsiasi cosa, lo considera circa il suo amore platonico: l'uno il prolungamento dell'altra, in grado di capirsi anche solo con un semplice sguardo ed è consapevole che entrambi morirebbero per l'altro. L'amicizia con Nico è stata il frutto della curiosità di Cleo dato che, dopo averlo visto più volte suonare il suo contrabasso durante le fuocate, non è riuscita a resistere all'impulso di avvicinarsi e riempirlo di domande riguardo il suo strumento musicale. La conversazione di quella sera bastò a Cleo per cominciare a considerare il ragazzo un suo amico e, nonostante sia convinta che inizialmente Nico le parlasse soltanto per non risultare scortese, al giorno d'oggi è consapevole che la consideri un'amica. Flor non sa bene se considerarla una vera e propria amica o soltanto una conoscente/collega di lavoro. Le due si conobbero quando Cleo si unì ai curatori e Flor tentò di insegnarle come distinguere le varie erbe - curative e velenose - ma, dopo neanche una settimana, entrambe persero le speranze dato che Cleo non riusciva a concentrarsi sulle lezioni della ragazza. Crede sia una persona apposto anche se non sopporta il fatto che, nonostante si conoscano da molto ormai, lei continui a parlare con quel tono di voce talmente basso da risultare difficile da sentire. Con Ikeda ha un rapporto di amore e odio - il secondo è nettamente superiore al primo - perchè è consapevole che il ragazzo sia una persona in grado di leggere attraverso i muri che lei aveva eretto di fronte a sé e questa sua capacità non le ha mai fatto un gran piacere. Nonostante ciò, è consapevole che non sarebbe mai in grado di lasciarlo indietro in una situazione di pericolo avendo come sua unica giustificazione questo rancore nei suoi confronti.

💉- 𝘚 𝘵 𝘳 𝘦 𝘯 𝘨 𝘵 𝘩 𝘴
É una ragazza dalle mille sorprese che riesce ad adattarsi facilmente.
La sua resistenza fisica e la sua memoria visiva le hanno permesso di essere un corridore eccellente per molto tempo, infatti sono proprio questi punti di forza principali di Cleo anche se, dopo aver abbandonato quel ruolo, non li mette in mostra molto spesso dato che non ne ha l'opportunità. Riesce a ragionare senza farsi influenzare dalla situazione in cui si trova anche se pericolosa per sé stessa o per gli altri, questo é decisamente uno dei motivi per cui ha deciso di diventare un curatore: ritiene che in questo lavoro bisogna essere in grado mantenere la concentrazione e non farsi prendere dal panico per nessun motivo. Cleo ha una mira strabiliante e durante il tempo libero, é riuscita a fabbricarsi un arco che é diventato il suo modo per marcare il territorio, insomma, dove si vede una freccia tutti sono consapevoli che lei sia passata di lì. Nonostante sia molto brava, utilizza questa sua abilità principalmente come passatempo anche se, se si dovesse mai presentare un'occasione dove sarebbe necessario un arciere, non ci penserebbe due volte a farsi avanti.

💉- 𝘞 𝘦 𝘢 𝘬 𝘯 𝘦 𝘴 𝘴 𝘦 𝘴
La sua debolezza piú grande é sicuramente la sua diffidenza nei confronti delle persone che non conosce e, questo suo comportamento, tende a spingere gli altri a giudicarla come una persona antipatica a prima vista.
Ha una paura tremenda degli Aracno nonostante sia stata un corridore per moltissimo tempo e, questa sua paura, si riflette anche nei ragni normali: quando li vede perde completamente la ragione, sarebbe in grado di distruggere una casa solo per poterne uccidere uno.
Un'altra cosa che la terrorizza è il buio, odia la sensazione di non sapere qualcosa e il buio riesce a farle provare questo senso d'ansia al cento per cento. Quando si trova in un posto buio, soprattutto se da sola, tende a farsi prendere dall'ansia e a reagire in modi esagerati a qualsiasi cosa.
Una sua debolezza fisica é invece la coscia sinistra, punto in cui é stata colpita da un Arcno che con un colpo secco, le mandó a quel paese il femore. Al giorno d'oggi la frattura è quasi completamente guarita ma è rimasta traumatizzata dall'accaduto, perciò è la sua mente a metterla a freno e non permetterle di sfruttare a pieno le proprie capacità.

💉- 𝘗 𝘦 𝘳 𝘴 𝘰 𝘯 𝘢 𝘭 𝘪 𝘵 𝘺
Cleo é un vero e proprio uragano, dove c'é lei non si ci annoia mai, ma queste parole vanno prese con le pinze questa dato che a volte la noia puó essere una cosa buona, soprattutto con soggetti come lei. É una ragazza sicura di sé a tal punto che molte volte ritiene che soltanto il suo pensiero sia corretto e che, quindi, non riesca mai a guardare una situazione da un altro punto di vista e accettare le critiche costruttive degli altri. Questo suo modo di fare, la porta ad essere molto testarda e irascibile, infatti farla innervosire è un giochetto da ragazzi a causa della sua poca pazienza, infatti tende a desiderare che tutto si realizzi con uno schiocco di dita. Quando le cose non vanno come lei si aspetta o qualcuno decide di insultare lei o si suoi amici, tende a perdere completamente il controllo delle sue parole e azioni, insomma, ha la sua esperienza nel prendere a pugninle persone. Il sarcasmo è il suo asso nella manica, lo utilizza quasi in modo automatico ed è come un sistema di difesa per lei oltre che in modo per scherzare, infatti, anche se cerca sempre di assumere una faccia da tosta, ha anche lei i suoi momenti no, periodi in cui preferisce isolarsi da tutto e tutti e rimanere da sola con i propri pensieri prima di tornare dagli altri con un sorriso, proprio come se non fosse successo nulla. È una ragazza a dir poco ansiosa che si preoccupa di ogni cosa, anche se cerca di non darlo mai a vedere ma, quando gli attacchi d'ansia sono forti a tal punto di provocarle quella sensazione di vuoto, tranquillizzarla risulta piuttosto difficile. Nonostante sia una persona estremamente leale, sono poche le persone per cui rischierebbe la vita, nella maggior parte dei casi non si volterebbe ad aiutare qualcuno se questo dovesse significare rischiare la propria vita anche se, in seguito, verrebbe tormentata da quei pendieri. Già, è un po' egoista, ma chi non lo è infondo? Cerca di mettere sempre sé stessa davanti tutto e tutti e cerca sempre di agire in modo indipendente, cercando quindi di risolvere qualsiasi problema tutta da sola pur di non chiedere aiuto agli altri, un comportamento che lei considera da deboli, ovvero la categoria di cui lei preferisce non far parte. Ama stare al comando ma odia le responsabilità che derivano da quella posizione, se si dovesse teovare in una situazione in cui sarebbe necessario avere un leader, non esiterebbe a farsi avanti ma se le facessero una semplice propista, forse non si proporrebbe così tranquillamente. Cerca sempre di far valere la propria opinione in qualsiasi situazione e quasi sempre pretende anche che essa sia accettata, insomma, cosa ci si può aspettare da una femminista che crede di avere sempre ragiona? Nel complesso è una ragazza dolce che cerca sempre di dimostrare affetto principalmente fisico nei confronti delle persone a cui vuole bene. Riesce a divertirsi con poco e risollevare il morare di lei e delle persone che la circondano grazie a qualche battutina, è coraggiosa anche se è più accurato definirla impulsiva e non di penserebbe due volte prima di mettersi in gioco.

💉- 𝘉 𝘢 𝘤 𝘬 𝘴 𝘵 𝘰 𝘳 𝘺

"Run, and when you
come back...burn
this place to the ground"

Cleo nacque insieme al suo gemello Gally il 15 Agosto, giornata che venne classificata alla fine dell'estate come una delle più calde. Al tempo, la sua famiglia viveva ancora in uno dei pochi villaggi che erabriuscito a sopravvivere agli effetti dell'Eruzione, anche se erano tutti ben consapevoli che questa loro fortuna non sarebbe durata a lungo. Nonostante la situazione, i genitori dei due gemelli cercano di far trascorrere loro un'infanzia normale, nei limiti del possibile, dando loro attenzioni e cercando di soddisfare la maggior parte delle loro richieste. Cleo e Gally, essendo gemelli, condividevano un legame molto forte che fu l'unica fonte di forza che spinse i genitori a non mollare qualsiasi cosa. Nonostante i due ragazzi fossero gemelli, Gally venne scambiato più volte come il fratello maggiore, principalmente a causa del suo aspetto molto più sviluppato rispetto a quello di Cleo. Quest'ultima vedeva suo fratello come la sua ancora di salvezza, è sempre stata convinta che senza di lui non ce l'avrebbe mai fatta a sopravvivere così a lungo e, di conseguenza, Gally sentiva il bisogno di proteggerla da qualsiasi cosa che potesse farle del male. La situazione divenne più complicata quando venne trovato il primo contaggiato nel loro villaggio e il povero malcapitato fu proprio il padre dei gemelli. Le guardie vennero a portarlo via non appena mostrò i primi sintomi e la mattina dopo non c'era più nessuna traccia di lui. Nessuno della famiglia prese bene il modo in cui le cose erano andate ma, Cleo in particolare, ci mise molto a superare l'avvenimento visto il rapporto stretto che aveva con il padre: lui non l'aveva mai considerata la sua principessina, ma la sua guerriera e questa visione dei fatti piaceva molto alla piccola.

Da quel momento tutto cambiò.
I contagiati continuarono ad aumentare e, nonostante loro sembrassero stare tutti bene, la mamma insistì nell'affidarli ad un posto che li avrebbe protetti a tutti i costi, cosa che lei non sarebbe più riuscita a fare.
<<Cosa vuol dire che tu non vieni?!>> chiese Cleo, il cui nome era ancora Grace, mentre osservava la madre correre in giro per la casa cercando di raccogliere tutti gli oggetti necessari. <<Io non posso venire tesoro, non me lo permetterebbero>> spiegò lei cercando di rimanere piuttosto vaga, cosa che non fece molto piacere ai due gemelli. <<Che diavolo vuol dire? Tu rimani quì in pericolo e noi andiamo con degli sconosciuti? Non ha senso!>> esclamò di rimando Gally che era rimasto seduto in silenzio accanto a Cleo per tutto il tempo.
<<Ascoltatemi>> iniziò la madre, fermandosi e avvicinandosi ai due bambini per poi accovacciarsi di fronte a loro <<Non vi affiderei mai a nessuno che potrebbe farvi del male, chiaro? Avete in mente altre idee sul come mantenervi al sicuro?>>.

Entrambi tacquero.

<<Siete forti, ve la caverete anche senza di me, ne sono sicura>> aggiunse abbozzando un sorriso mentre accarezzava ad entrambi i gemelli la guancia. <<Proteggi tua sorella e proteggi te stesso>> raccomandò a Gally che non perse tempo ad annuire, poi, prese il viso della bambina tra le mani <<e ricorda tesoro, tu sarai per sempre la mia piccola Grace>>.

L'ora successiva fu l'ultima che trascorsero nel loro villaggio e fu così che, all'età di 8 anni, i due gemelli vennero presi in custodia dall'associazione C. A. T. T. I. V. O.
I due non ebbero più notizie della madre ma presupposero che fosse perchè erano troppo lontani e lei non fosse in possesso di abbastanza soldi per spedire loro lettere o fare una telefonata. La triste e dura realtà era che, durante il loro addio, la madre era già stata contagiata e non ci mise molto a perdere completamente il senno dopo che i figli se ne furono andati.
Per ben 2 anni i gemelli ed altri bambini vennero sottoposti a diversi test che andavano da dei semplici esami del sangue a domande più strane, attraverso le quali sembrava che cercassero di capire il modo in cui ragionavano. Durante la loro permanenza, Gally e Cleo rimasero uniti, uno era la spalla dell'altra e non si sarebbero mai separati.
O meglio, questo è quello che credevano loro.

"But baby, I
don't wanna say
goodbye"

<<Mi manca la mamma>> borbottò la bambina seduta sul letto del fratello steso accanto a lei. <<Manca anche a me, ma siamo al sicuro qui>> rispose lui alzandosi così da poter stare seduto accanto a lei. <<Ci ha detto che era l'unica possibilità, ricordi?>>.
<<Si ma...secondo te sta bene?>> chiese Cleo con un leggero tremolio nella sua voce, cosa che Gally notò immediatamente. Sospirò e avvolse le braccia intorno la sorella, stringendola a sé. <<Spero di si>> rispose semplicemente mentre accarezzava i capelli di lei.
I due rimasero a lungo in silenzio prima che la piccola Cleo decidesse di prendere nuovamente la parola.
<<Tu non mi lascerai mai, vero?>> chiese aggrappandosi a suo fratello come se fosse una questione di vita o di morte.
<<Mai.>>

<<Hey, avete visto mio fratello?>> chiese Cleo avvicinandosi ad un gruppo di ragazzi riuniti a chiacchierare.
Erano passati circa 2 anni dal loro arrivo e avevano quasi iniziato ad abituarsi a quella loro routine, insomma, l'importante era rimanere vivi, no? <<Umh...no>> rispose uno dei ragazzo mentre alzava le spalle e, di conseguenza, tutti gli altri scossero la testa, mormorando delle risposte negative. "Starà facendo dei test" pensò Cleo mentre con un sorriso ringraziava comunque i ragazzi e raggiungeva le sue amiche, perchè si, nonostante la situazione fosse piuttosto tragica, era normale che si fosse fatta delle amiche. La paura di Cleo tornò la sera quando durante la cena non vide nessuna traccia di Gally. Lo stavano interrogando ancora? Impossibile, era troppo tardi. Gli avevano fatto del male? Ma la mamma aveva giurato che quel posto li avrebbe protetti, e lei si fidava della sua parola.
Ma Gally non tornò il giorno successivo.
Né quello dopo ancora.
E neanche la settimana successiva.
Cleo chiese a chiunque se fossero a conoscenza di qualsiasi informazione riguardo la sparizione del fratello ma, ovviamente, tutti i ragazzi ne erano all'oscuro mentre le guardie si limitavano a rimanere in silenzio. La bambina passò delle settimane di completo inferno, si sentiva come se le avessero portato via una parte di sé, una parte necessaria per la sua sopravvivenza.

Non passò molto tempo prima che arrivasse anche il suo turno.
Cleo venne portata nella solita stanza per i test ma, fingendo dei semplici esami del sangue, le cancellarono la memoria e in men che non si dica si ritrovò nel labirinto, convinta che il suo nome fosse Cleo e non ricordando nulla del proprio passato.
Cleo non ci mise molto ad ambientarsi e fare nuove amicizie, al tempo era solo una bambina confusa che ricordava soltanto il suo nome e, tutti i suoi compagni, furono estremamente gentile nei suoi confronti. Passò ben 3 anni a lavorare nel Prato come aiutante, dando quindi una mano a chiunque avesse bisogno d'aiuto e dando il benvenuto ai nuovi arrivati ma, una volta compiuti i 13 anni, le cose cambiarono. Era sempre stata affascinata da ciò che facevano i corridori, li reputava delle persone molto coraggiose a tal punto di rischiare la propria vita per tutti loro e, ad un certo momento della sua vita, si mise in testa che quello sarebbe stato il suo lavoro. Iniziò a svolgere diversi allenamenti per prepararsi e, una volta convinta Anna, cosa che non fu per niente facile, riuscì ad ottenere quel ruolo e fare finalmente ciò che aveva sempre voluto.

"We make a really
good team."

Furono proprio quelle le circostanze in cui Bianca divenne la sua migliore amica. Le due ragazze, essendo entrambe dei corridori nuovi, passarono moltissimo tempo insieme a lamentarsi di come i più grandi non si fidassero completamente di loro e, ovviamente, a prenderli in giro cercando di imitare le loro voci.
<<"Pensa a correre signorina!">> esclamò Bianca, imitando uno dei ragazzi. <<Esatto! Oppure "Tieni la bocca chiusa perchè stai sprecando soltanto fiato">> esclamò di rimando Cleo mentre entrambe scoppiavano in una risata fragorosa. Lei era la prima vera amica che si era fatta in quel posto ed era determinata a non perderla dato che la considerava quasi come una sorella. Le due percorsero insieme il labirinto per ben due lunghi anni dove pian piano, divennero due delle più brave, nessuno le sottovalutava più ed erano quindi riuscite nel loro obbiettivo.
<<Ti ricordi la prima volta che siamo entrate? Te la stavi facendo sotto>> la prese in giro Cleo, trattenendo appena una risata.
<<Scusa?! Eri tu quella che se la stava facendo sotto!>> ribattè Bianca, fingendosi profondamente offesa nonostante il sorriso divertito sul suo volto tradiva la sua recita.
<<Certo certo... tutto sommato fin'ora ce la siamo cavata bene però, no? Due delle migliori, hanno detto>> disse Cleo, lasciando trasparire la fierezza che provava attraverso il suo tono di voce.
<<Ne dubitavi? Lavoriamo alla perfezione>> rispose poi Bianca con modestia.

"Am I supposed to
be grateful to
have survived at this?"

Erano passati ben 2 anni da quando Cleo venne promossa come corridore ufficiale insieme alla sua migliore amica Bianca e, nonostante quest'ultima avesse rischiato di morire più volte, Cleo non aveva mai sperimentato questa esperienza, e a lei andava benissimo così.
Ma ovviamente la sfiga quel giorno era dalla sua parte.
Stava correndo tra i vari corridoi del labirinto cercando di sfuggire ad un Aracno che aveva deciso di farsi vivo in pieno giorno e divertirsi a terrorizzarla. Se quello era il suo obbiettivo, ci stava riuscendo perfettamente. Correva ormai da mezz'ora e non riuscendo in nessun modo a seminarlo, quando si nascondeva lui riusciva sempre a trovarla e stava iniziando a pensare che il suo destino fosse ormai segnato: non sarebbe tornata quella sera, ne era praticamente certa. Fu proprio mentre cominciava a cedere che l'enorme mostro le tirò un colpo dritto alla gamba, facendola urlare di dolore.
<<Cazzo!>> esclamò rotolando per terra mentre si teneva stretta la gamba, consapevole che da sola non sarebbe riusicta a fare neanche un altro passo. Girò la testa verso destra notando l'uscita in lontananza, era crollata proprio all'ultimo, una delle cose che odiava di più al mondo. Sentì i rumori che l'Aracno provocava sempre più vicini e non provò neanche a muoversi, sapeva che non ce l'avrebbe fatta. Ma, proprio quando si era ormai arresa, si sentì tirare su da un tocco che conosceva fin troppo bene. <<Che diamine stai facendo?! Moriremo tutte e due così!>> esclamò mentre guardava Bianca che l'aveva tirata in piedi e stava cercando di trascinarla verso l'uscita. <<Non moriremo, sforzati di correre e non parlare!>> gridò la ragazza di rimando mentre l'aiutava. Il suo tono era serio, lasciando chiaramente intendere che non avrebbe accettato nessun'altra obbiezione. Cleo strinse i denti e si sforzò di correre cercando di non pensare al dolore lancinante che sentiva alla gamba, probabilmente si era procurata una bella frattura al femore, se non di peggio. Le porte cominciarono a chiudersi in lontananza e le due ragazze accelerarono il passo, se fossero rimaste chiuse lì dentro sarebbe stata la fine e, in quel caso, neanche Bianca avrebbe potuto salvarle.
Per fortuna o per qualche aiuto divino, le due ragazze riuscirono ad attraversare le mura poco prima che esse si chiudessero, lasciando l'Aracno venire spiaccicato tra le pareti in movimento.
Cleo venne portata dai curatori che confermarono la sua teoria riguardo il femore fratturato e le annunciarono che non sarebbe potuta a tornare a corre per un po', cosa che però non parve turbare ragazza. Non riusciva a togliersi dalla mente l'immagine dell'Aracno che la inseguiva e quella sensazione che la rendeva consapevole di aver sfiorato la morte con la punta delle dita.
Non sarebbe più tornata nel labirinto, neanche dopo essere guarita.

"You fall in love with
the most unexpected
person at the most
unexpected time"

Non fu troppo difficile per lei trovare un nuovo lavoro nel Prato dato che la sua seconda opzione era sempre stata il curatore, principalmente per il fatto che riuscisse a mantenere la calma anche quando un paziente stava perdendo sangue da 5 ferite diverse. Ma ovviamente era pur sempre la stessa persona che si annoiava facilmente e che si divertiva a far innervosire gli altri, perciò la sua vittima preferita divenne proprio Charles. Non ricordava di aver parlato con lui prima di diventare anche lei un curatore e, sicuramente, non gli stava facendo una bella impressione infastidendolo durante tutta la giornata.
<<Attento!>> esclamò facendogli volare dalle mani le pinzette che teneva e guadagnandosi così un'occhiataccia.
<<Vuoi farmi sbagliare?!>> chiese infastidito il ragazzo mentre affarrava le pinzette e tornava nuovamente a lavoro.
<<Già, l'obbiettivo è proprio quello, sei molto perspicace Charlie>> rispose la mora ridacchiando mentre gli passava del cotone per dargli una mano.
<<Sei insopportabile, lavoravo meglio da solo...passami le bende>> borbottò il ragazzo, facendo si che il sorriso soddisfatto di Cleo si allargasse ulteriormente. <<Si signore, arrivano subito>> lo prese in giro passandogli le bende.

Con il passare delle settimane i due impararono a lavorare insieme con un meccanismo piuttosto divertente: Cleo aveva a disposizione soltanto 5 commenti sarcastici nei suoi confronti, che fidatevi, non erano molti, e di conseguenza Charles avrebbe potuto insultarla soltanto 5 volte.
Fu principalmente grazie a quella regola che le vere personalità dei ragazzi vennero a galla, non lo scudo di sarcasmo o gli insulti, semplicemente Cleo e Charles: due ragazzi che stavano affrontando quell'inferno insieme.

<<È tardi, andiamo>> annunciò Charles mettendo le ultime cose al proprio posto mentre Cleo lo guardava seduta su una sedia.
<<Ho esaurito i commenti, vero?>>
<<Si.>>
Rimasero entrambi in silenzio per qualche secondo prima che esso venisse interrotto dalla mora.
<<Ce ne andremo mai?>> chiese mentre il ragazzo si sedeva sulla sedia di fianco alla sua, cercando di rilassarsi un po'.
<<Non lo so, non credo sia fattibile in realtà>> rispose senza nascondere ciò che pensava realmente, in fondo non aveva nessun motivo per farlo.
<<Credi che rimarremo qui per sempre? Sul serio?>> chiese stupita Cleo.
Non aveva impiegato molto tempo a capire che Charles non fosse una delle persone più positive del Prato, ma quella era letteralmente l'unica convinzione che l'aiutava a non mollare. <<In fondo stiamo bene qui, anche se ci fosse un'uscita, perchè dovremmo andarcene?>> mormorò il ragazzo mentre si grattava la nuca, probabilmente in imbarazzo per star confessando i suoi pensieri. <<Stai bene qui a lavorare con me? Questo si che è strano>> commentò sarcasticamente la ragazza mentre Charles le rivolgeva un'occhiata divertita. <<Ti ricordo che hai esaurito i tuoi commenti.>>
<<Ops.>> rispose semplicemente mentre alzava le spalle e lo guardava con un sorriso sul volto. Aveva imparato ad apprezzare quel ragazzo e probabilmente lo stesso valeva per lui visto tutto il tempo che passavano insieme.
<<In fondo non sei male.>> disse Charles con un tono serio ma altrettanto onesto mentre la guardava dritta negli occhi.
<<Già, neanche tu>> rispose Cleo abbozzando un sorriso mentre sentiva il ragazzo poggiare la propria mano sulla sua.
Azione che bastò per farla diventare rossa come un pomodoro.
Aveva già avuto una conversazione con Bianca riguardo quell'argomento e Cleo aveva negato qualsiasi cosa l'amica stesse cercando di affermare ma, se reagiva in quel modo semplicemente perchè lui aveva poggiato la propria mano sulla sua, non era convinta neanche lei delle due stesse parole.
Proprio mentre Cleo fece per parlare, la porta si spalancò rivelando la figura di Bianca. <<Eccoti finalmente! Non ti trovavo da nessuna parte->> iniziò ma, notando la vicinanza dei due, alzò un sopracciglio <<interrompo qualcosa?>> chiese con un tono che lasciava implicare molto.
<<Cosa?! Assolutamente no>> rispose Cleo alzandosi immediatamente mentre si spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio <<anzi, stavo proprio venendo a cercarti, andiamo>> aggiunse mentre correva verso di lei e la spingeva oltre la porta.
<<A domani>> salutò Charles prima di uscire.
<<A domani>> rispose lui, accompagnando le sue parole con un cenno della testa.
<<Interrompevo qualcosa.>> confermò Bianca dopo un lungo silenzio che le due avevano trascorso a camminare una di fianco all'altra. <<Non parliamone.>> ribattè Cleo e, fortunatamente, l'amica decise di ascoltarla.

💉- 𝘚 𝘵 𝘢 𝘵 𝘶 𝘴
Immune all'Eruzione.
Proprio come suo fratello, è immune alla malattia che sta sterminando la popolazione nel resto del mondo ma, ovviamente, non è a conoscenza di questo suo enorme vantaggio.

💉- 𝘑 𝘰 𝘣
Cleo ha sperimentato ben tre dei lavori del Prato: per 3 anni ha lavorato come un aiutante essendo troppo piccola per fare qualsiasi altro lavoro, successivamente è stata promossa per diventare un corridore insieme alla sua migliore amica e questo rimase il suo lavoro per circa 2 anni, proprio fino all'incidente, in seguito a quest'ultimo, essendo obbligata a trovare un altro modo per dare una mano ai suoi compagni, decise di diventare un curatore, lavoro che oltretutto non le dispiaceva affatto.

💉- 𝘊 𝘶 𝘳 𝘪 𝘰 𝘴 𝘪 𝘵 𝘺
•Come tutti i pive, non appena arrivata ha dovuto provare tutti i lavori così da poter capire quale fosse quello giusto per lei. Quando ha provato quello del cuoco, ha bruciato 2/4 delle provviste mandate durante quella settimana.
•Come già detto in precedenza, è riuscita a fabbricarsi da sola un arco ma ovviamente, essendo materiali trovati in giro per il Prato, la corda le ha procurato diversi calli ed è per questo che ha sempre le dita bendate.
•Riuscirebbe tranquillamente a sopravvivere in pieno inverno con una semplice canotta e dei pantaloni e ciò la rende molto resistente al freddo. Non si può invece dire lo stesso del caldo, ne soffre moltissimo principalmente a causa della pressione bassa che è la sua compagna di vita.
•È quel tipo di persona che non rifiuterebbe mai il cibo e che alla domanda "Hai fame?" risponderebbe sempre con un si. Questo è proprio uno dei motivi per cui si è ritrovata, di tanto in tanto, a rubare delle piccole porzioni di cibo fuori dagli orari dei pasti.
•Nonostante viva in mezzo alla natura, è una ragazza piuttosto schizzinosa a cui fanno profondamente schifo la maggior parte degli insetti.
•L'ansia è il suo tallone d'Achille ma riesce a nascondere questa sua sensazione agli altri, nonostante ciò, essa si riflette in diverse sue abitudini, la più comune è quella di pizzicarsi le unghie delle dita.
•Ha paura del buio ma è qualcosa di cui soltanto poche persone sono a conoscenza. La fa sentire impotente non sapere cosa ci sia intorno a lei e, non potendolo vedere e quindi non sapendo come agire, si fa prendere dal panico.

💉- 𝘔 𝘦 𝘮 𝘰 𝘳 𝘪 𝘦 𝘴
Come per tutti i ragazzi presenti nel Prato, la sua memoria è andata cancellata ma ricorda diverse piccole cose senza un contesto preciso.
•Delle iridi verdi come le sue appartenenti a suo fratello ma, ovviamente, lei non è in grado di ricordare di chi siano.
•È in grado di canticchiare vagamente il ritornello di "there is a light that never goes out" dei the smits ma non capisce bene il perchè. La verità è che era una delle canzoni preferite di sua madre e, a forza di sentirgliela cantare, aveva inconsciamente imparato le parole.
•Il viso sfocato di una donna, sua madre, che le prende il suo tra le mani e le sussurra qualcosa. Non è mai riuscita a mettere a fuoco l'immagine o le parole ma il ricordo di quel tocco le trasmette una profonda sicurezza.
•Un pupazzetto a forma di volpe che lei chiamava "Signor Linus". Le era stato regalato dal padre dopo essere tornato dal mercato e, da quel momento, non se ne era più separata fino a quando fu portata all'associazione.
•La voce di un ragazzo, suo fratello, che le sussurra che non si sarebbero mai divisi e l'avrebbe protetta per sempre.

💉- 𝘗 𝘭 𝘢 𝘺 𝘭 𝘪 𝘴 𝘵

❝I've been the archer, I've been the prey❞

- 𝘁𝗵𝗲 𝗮𝗿𝗰𝗵𝗲𝗿

❝I believe we can write a story❞

- 𝗯𝗼𝗿𝗻 𝗳𝗼𝗿 𝘁𝗵𝗶𝘀

❝please don't ever become a stranger whose laugh I could recognize anywhere❞

- 𝗻𝗲𝘄 𝘆𝗲𝗮𝗿'𝘀 𝗱𝗮𝘆

❝acting on your best behaviour❞

- 𝗲𝘃𝗲𝗿𝘆𝗯𝗼𝗱𝘆 𝘄𝗮𝗻𝘁𝘀 𝘁𝗼
𝗿𝘂𝗹𝗲 𝘁𝗵𝗲 𝘄𝗼𝗿𝗹𝗱

❝wise men once said
"one bad seed kills the garden"❞

- 𝘁𝗵𝗲 𝗮𝗹𝗯𝗮𝘁𝗿𝗼𝘀𝘀

❝and what hurts the most is people can go, from people you know to people you don't❞

- 𝗽𝗲𝗼𝗽𝗹𝗲 𝘆𝗼𝘂 𝗸𝗻𝗼𝘄

❝It was a big-big world, but we thought we were bigger❞

- 𝟳 𝘆𝗲𝗮𝗿𝘀

❝birds of a feather, we should stick together❞

- 𝗯𝗶𝗿𝗱𝘀 𝗼𝗳 𝗮 𝗳𝗲𝗮𝘁𝗵𝗲𝗿

❝run boy run!
Break out from society❞

- 𝗿𝘂𝗻 𝗯𝗼𝘆 𝗿𝘂𝗻

❝we'll go down in history
Remember me for centuries❞

- 𝗰𝗲𝗻𝘁𝘂𝗿𝗶𝗲𝘀

❝baby, let the games begin❞

- ...𝗿𝗲𝗮𝗱𝘆 𝗳𝗼𝗿 𝗶𝘁?

❝my hand was the one you reached for, all throughout the great war❞

- 𝘁𝗵𝗲 𝗴𝗿𝗲𝗮𝘁 𝘄𝗮𝗿

❝when you are young, they assume you know nothing❞

- 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗴𝗮𝗻

❝I ask the traffic lights if it'll be all right, they say, "I don't know"❞

- 𝗱𝗲𝗮𝘁𝗵 𝗯𝘆 𝗮
𝘁𝗵𝗼𝘂𝘀𝗮𝗻𝗱 𝗰𝘂𝘁𝘀

@orsococacola ecco la scheda della mia bimba

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