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Rientro in casetta prendendo un respiro profondo, mentre le gambe ancora tremano leggermente a causa delle tre ore passate in sala prove in compagnia della Celentano.

Appena metto un piede in giardino, noto immediatamente Alessandro seduto sulla panchina intento a guardare un punto indefinito del giardino, con le cuffie nelle orecchie.

So perfettamente perché sta così: ieri ci hanno comunicato le squadre del serale e lui si è ritrovato leggermente in difficoltà, confessandomi che è convinto che la sua sia quella più debole e che ha già paura di uscire.

«Ohi Ale...» lo saluto, appoggiando lo zaino per terra mentre mi vado a sedere al suo fianco.

Lui si sporge in avanti per darmi un bacio sulla guancia, poi si toglie gli auricolari e si appoggia allo schienale.

«Com'è andata la lezione?» domanda, ma sento dalla sua voce che non sta bene e so che ha bisogno di parlare.

«Faticosa» ridacchia, avvicinandomi ancora a lui. «Tu come stai?» chiedo guardando il suo meraviglioso profilo. Sembra quasi scolpito.

Lui si stringe nelle spalle. «Non lo so, non bene» ammette con la voce leggermente tremolante.

Deglutisco a vuoto, sentendo un nodo in gola nel vederlo così triste. Lui solitamente è quello che aiuta gli altri e so che si è messo qui fuori da solo proprio per questo, perché non vuole farsi aiutare.

Ad un certo punto si volta nella mia direzione e mi guarda. «Lorella crede in me Bea» sussurra.

Gli sorrido debolmente e porto delicatamente una mano tra i suoi capelli, non sapendo bene dove io abbia trovato il coraggio per compiere questo gesto improvviso che però non sembra turbarlo, anzi, si lascia accarezzare.

«Non voglio e non posso deluderla» aggiunge, mentre il suo volto si fa sempre più vicino al mio. Il respiro si fa sempre più corto ed io cerco in tutti i modi di focalizzarmi solamente sui suoi occhi e non sulle sue labbra.

«Non la deluderai Ale, te lo assicuro» dico sicura «Non hai la minima idea di quante persone oltre Lorella credano in te. Ed io sono tra quelle. Tu hai un talento eccezionale, tu trasmetti emozioni, tu arrivi dritto al cuore» vado avanti, toccando il suo petto con la mia mano libera. «E non ti permetto neanche per un secondo di pensare che tu non valga abbastanza per affrontare il serale a testa alta. Intesi?» chiedo accennando un sorriso.

Lui si inumidisce le labbra e per un secondo il suo sguardo cade sulle mie.

«Sei sempre così carina con me» sorride poi, accarezzandomi una guancia.

Io rimango lì per qualche secondo, rilassandomi sotto il suo tocco così delicato ma poi mi rendo conto che non posso farmi questo, non mi lo merito.

Mi schiarisco la voce e, con tutta la forza di volontà presente nel mio corpo, mi allontano da lui.

«Servono a questo gli amici, no?» chiedo, sistemandomi la maglietta in maniera impacciata.

Lui rimane in silenzio, tornando a fissare un punto. «Si, gli amici...» marca bene sulla parola, quasi con fastidio.

A questo punto dovrei alzarmi ed entrare in casetta facendo finta di niente come sempre ma questa volta qualcosa scatta in me.
Sarà la stanchezza dopo lezione che non mi farà ragionare lucidamente ma non riesco a starmene zitta.

«Perché questo tono?» domando e mi rendo conto di averlo detto con troppa aggressività e me ne rendo conto da come Alessandro si gira di scatto nella mia direzione.

Vorrei scusarmi, dirgli che mi dispiace e che non volevo essere irruente, ma capisco che ormai il danno è fatto.

«Che tono avrei usato scusa?» ribatte, non risparmiandosi neanche lui una veemenza mai usata nei miei confronti.
Al che, il mio fastidio inizia ad aumentare.

«Si, gli amici» scimmiotto la sua voce, riuscendo ad imitarlo alla perfezione.

«Perché che cazzo siamo?» sbotta «Non siamo amici?» continua guardandomi.

«Certo che siamo amici! Ma almeno non dirlo come se ci fosse qualcosa che non ti va bene» esclamo, alzandomi dalla panchina per entrare in casetta.

Lui mi guarda, quasi incredulo e per quanto mi riguarda questa inutile discussione può finire anche qui. Io ed Alessandro abbiamo litigato varie volte in questi mesi, a volte anche pesantemente ma abbiamo sempre risolto tutto. Siamo stati messi a confronto tante volte e spesso, l'esasperazione dovuta alle aspettative alte nei nostri confronti ha prevalso sul nostro buon senso.

«Secondo me è a te che non va bene, non a me» borbotta, mentre la mia mano si blocca sulla maniglia della porta.

«Cosa vorresti dire?» chiedo, girandomi verso di lui ma naturalmente Alessandro non mi sta guardando.

«Niente, lascia perdere» sbuffa ed a quel punto io entro in casetta, chiudendo la porta alle mie spalle in maniera poco delicata.

Immediatamente Leonardo, Luca e Tommaso si voltano nella mia direzione, sorpresi da questa improvvisa violenza.

«Tutto ok tesoro?» si preoccupa il ballerino amorevolmente. Io annuisco.

«C'era Ale fuori vero?» continua poi Luca ed io lo fulmino con lo sguardo.

«Palese, hanno discusso» gli dà man forte Leonardo, ricevendo l'approvazione degli altri due.

«Ma un paio di cazzi vostri voi mai eh?» replico, riferendomi soprattutto ai due cantanti che ogni volta devono dare le loro sentenze.

«L'amore non è bello se non è litigarello» scherza poi Luca, facendo ridere sia Tommaso che Leonardo. Gli lancio una seconda occhiataccia per poi dirigermi verso camera mia, dove trovo Giulia sdraiata sul letto insieme a Sangio. Si stanno coccolando e l'ultima cosa che vorrei in questo momento è rovinare il loro momento con il mio pessimo umore.

«Ohi Bea, che faccia che hai» ridacchia Sangio, ricevendo un piccolo schiaffetto sulla spalla da parte di Giulia, la quale mi guarda preoccupata.

«È tutto okay, sono solo stanca» mento, sedendomi sul mio letto mentre la mia amica intuisce immediatamente che ci sia dell'altro.
Sospiro volendomi solamente riposare ma le mie intenzioni vengono interrotte da una busta rossa posata sul mio cuscino.
Guardo Giulia ma lei si stringe nelle spalle, ignara come me.

Afferro la busta e con qualche difficoltà riesco ad aprila, tirando fuori un foglio.
Inizio a leggera nella mia testa, dopodiché spalanco gli occhi incredula.

«Che dice?» chiede Sangio.

«Lorella Cuccarini ha proposto una sfida per la prima puntata del serale» dico «Tra me ed Alessandro» preciso, il che mi demoralizza ancora di più. Speravo davvero che quella strana competizione che avevano creato tra me e lui fosse finita, ed invece no. «Dovremo provare la coreografia insieme in sala» sbuffo, buttandomi a peso morto sul letto.

«Dai, vai a dirglielo! Oggi sembrava distrutto, gli farà bene sapere che dovrà in un certo senso prepararsi con te» propone Sangio ed io vorrei davvero dirgli che non è il caso, ma rimango in silenzio.

«È successo di nuovo?» domando Giulia, notando la mia non-risposta. Io mi limito ad annuire. «E tu sai perché succede?» continua.

Decido di non aprire bocca e mi limito a fissare il soffitto. «Perché vi piacete ma siete tutti e due delle teste dure per capirlo» mi rimprovera.

«Wait» Sangio scatta immediatamente in piedi «Ti piace Ale?» esclama, quasi incredulo.

«No» ribatto immediatamente.

«Uhhh e invece si» mi prende in giro «Cazzo che bella coppia che sareste» fantastica, appoggiandosi alla spalla della sua Lola.

Sto per alzarmi e colpirlo violentemente ma come se fosse un segno del destino, il ballerino di cui stavamo parlando fa il suo ingresso nella nostra camera.

«Lorella ha dato a te e Bea una coreografia da provare insieme» dice immediatamente Sangio, senza neanche dare il tempo ad Alessandro di capire quello che sta succedendo.

«E quando pensavi di dirmelo?» sbotta il ballerino guardandomi.

So che Giulia vorrebbe intervenire per smorzare questa tensione ma la mia risposta la precede.

«L'ho letto ora» sbuffo alzandomi dal letto «Fino a provare contraria non ho il potere del teletrasporto» aggiungo acida, sbattendogli la lettera contro il petto per poi sorpassarlo.

«Bea io-»sento dire da lui alle mie spalle ma non lo ascolto, uscendo nuovamente dalla casetta dopo aver sentito Giulia fermare Alessandro che sicuramente voleva seguirmi.

E ha fatto bene, perché non avevo nessuna voglia di parlargli.

____

Allora, secondo voi a cos'è dovuto questo comportamento di Alessandro?

Chi sono i vostri preferiti ad Amici?

Uno dei miei era Leo ed ancora non mi capacito di come possa essere uscito...
Lui ed Aka non meritavano assolutamente di andare al ballottaggio nella seconda puntata

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