John's POV
Io e Freddie ci dirigiamo nella mia stanza, ma quando apro la porta, troviamo Roger sul mio letto, steso con un ragazzo dai capelli ricci e bruni steso su di lui.
"Roger!?"
"John"
"Brian!?"
"Freddie!?"
"Che cazzo succede?" Chiedo io. "Chi è lui?"
"Che ci fai tu qui?" Si chiedono Freddie e il ragazzo che si chiama Brian.
"Lui è il mio ragazzo" Freddie mi indica.
"E noi cercavamo di divertirci un po'" Risponde Roger, guardandomi.
"Se pretendi che esca di qui, scordatelo"
"Siamo arrivati prima!"
Sbuffo.
"Sai, la camera è anche la sua" Dice Freddie.
"Zitto, paki!" Gli dice Roger, infastidito.
"Io sono indiano parsi"
"Con quei denti, sinceramente, sono sorpreso che tu piaccia a qualcuno"
"Chiedilo a Brian se piaccio a qualcuno" Dice.
Poi mi prende, mi bacia con foga e mi butta sul letto di Roger.
"Non è un po' strano farlo con loro qui?"
"Nah. Se ne andranno prima" Sorride maliziosamente e mi bacia.
A un certo punto, siamo entrambi solo in boxer, ma i ragazzi sono entrambi senza maglia e decisi a ignorarci come stiamo facendo noi.

Roger's POV
Mentre Brian continua a baciarmi, io continuo a guardare John, con la coda dell'occhio.
"Hey, ma ci sei?" Mi mormora Brian, in modo che gli altri non possano sentirci.
Sospiro.
"Si. Si, vai pure avanti"
"Sembri distratto. Non che non ti conosca, ma non sembri il tipo da non curarsi del proprio partner durante il…"
Lo bacio, per zittirlo.
"O vai avanti, o vai via"
"Non mi sembri interessato. Mi sa che tu voglia che vada via" Dice e si alza. Lo seguo e lo accompagno alla porta.
Vado in cucina e prendo un bicchiere, lo riempio fino all'orlo di vodka e lo bevo in pochi sorsi. Poi vado in bagno, prendo il mio caro paio di forbicine per le unghie, chiudo la porta a chiave e come tante altre volte, faccio un respiro profondo e incido un taglio come gli altri sul mio avambraccio.
Non sono intenzionato a fermare il flusso di sangue caldo e scuro che mi scende lungo il braccio. Non lo faró.
Qualcuno cerca di aprire la porta.
"Chi è?" Chiedo, cercando di non far sentire il mio dolore nella voce, ma invano, purtroppo.
"Roger!?" Dice la voce di mio padre.
"Roger, che succede?" Si preoccupa l'altro papà.
"Joe, calmati" Mio padre, Joe, si preoccupa sempre per niente.
"St-sto be-bene"
-Non si puó morire in pace!?-
"Roger, tremi"
Ho freddo, effettivamente.
"Roger, devo sfondare la porta?" Chiede mio padre, Ben.
"St-sto…" Mi sento debole.
La chiave cade e la porta si apre. - Accidenti!-
"Roger!" Papà Joe mi si precipita accanto e prende un asciugamano e me lo preme sulle ferite dei miei polsi, bloccando il sangue. Papà Ben mi accarezza i capelli, biondi come suoi.
"Roger, che cavolo stavi facendo?"
Non ho la forza di liberarmi dall'abbraccio di papà.
"Lasciatemi!" Dico, debole come non mai.
"Roger!"
"Rog, che succede? Perché lo facevi?"
"Papà, Lasciatemi stare" Riesco a liberarmi, ma non a stare all'impiedi e papà Ben mi salva da una caduta.
"Dov'è John?"
"In camera. Col suo… Ragazzo"
"Hai bisogno di stenderti. Vieni. Ti porto sul divano"
"Lasciatemi morire in pace"
"Roger!" Mi supplicano.
Papà Ben riesce con facilità a sollevarmi, quindi mi posa sul divano.
"Roger!?" Sento la voce di John. "Che è successo?" Corre fino al divano. Con lui c'è ovviamente il suo cavolo di Freddie.
"Vattene. Con te non ci parlo"
Mi fissa confuso.