Senza Fuga 『Primo Oc』
@TheQueenOfRainbow guarda come arrivo all'ultimo sis
Nome: Mattia.
Nome corto, rapido e facile da ricordare. Esso significa: "Dono di Dio", altrimenti l'altro significato che lo accompagna è: "Uomo di Dio". Così chierico e speranzoso, no? Peccato che, ovviamente, nessuno sappia veramente il significato. Non importava infondo. Serviva semplicemente un nome, quindi perché no? Semplice e rapido. Quando la famiglia seppe che sarebbe nato un maschietto, partirono tutte le possibili proposte, e fu una scelta collettiva.
Cognome: Della Morte.
Ed eccoci qui a rovinare l'atmosfera della famigliola felice. Anche se non credo di aver mai affermato che essa lo fosse. Decisamente, il primo a sentire un cognome del genere direbbe: "Ma che sfiga", e come dargli torto. Partiamo dalle origini, si pensi sia la traduzione di un nome apotropaico, ovvero che allontani il malocchio, tentativo fallito oserei dire. Un'altra ipotesi del suo significato è l'antitesi della prima. A chiunque sia abbandonato a se stesso, al nulla, così, quindi sì. Porta sfiga, e sembra essere questo il caso di Mattia. Quando nacque gli fu negato il permesso di usare il cognome del padre, e quindi passare a quello della madre? Per la situazione dei suoi genitori, esso era comunque troppo pericoloso, così gli venne dato quest'altro. Volevano sì, allontanare il male da lui, far in modo che i loro errori non ricadessero su di lui, ma così facendo, lo lasciarono in balia di sé. Lui, agli occhi dei genitori, agli occhi dei contatti di quest'ultimi, è il figlio di nessuno.
Età: 18 anni.
In piena estate, 18 luglio, sotto il segno del Cancro. Adorabile, tenere alla propria famiglia è incredibilmente dolce, non trovate? Si dice essere un segno anche emotivo, tanto che sembra d'obbligo essere irascibile. Ma infondo tratti del genere non dovrebbero influenzare il carattere, una cosa però è sicura. Mostra la maturità adatta alla sua età, forse è anche troppa, non ci si possa aspettare un comportamento poco responsabile. Mattia è quel tipo di adolescente a cui non sai che età dargli, essendo un uomo ovviamente lo sviluppo e l'aspetto sicuramente non lo fanno sembrare più piccolo, eppure qualcuno punterebbe sempre a dargli più anni del previsto.
Aspetto: Come già anticipato, dai capelli corvini, con dei riflessi bluastri, residuo delle tinte fatte in passato, Mattia sfoggia anche degli occhi blu elettrico, intensi e pieni di vita si potrebbe dire. Dal volto allungato ed il mento ben pronunciato, i suoi lineamenti sono abbastanza rigidi per quel che riguarda la mandibola e spigolosi sulle sue orecchie, ma le linee vanno ad arrotondarsi sulla fronte, creando una curva comune e intonata, nonostante il contrasto. Infatti, lui ci tiene molto a tenere i capelli corti, rasati ai lati e sul retri della testa, sfoggiando improvvisamente un folto ciuffo a circa tre dita sopra le orecchie. Esso non ha una vera e propria forma, avendo i capelli mossi sta a Mattia decidere come portarli, delle volte li alza, mostrando la sua fronte centralmente e portando i ciuffi più corti sulle tempie, altre volte, diciamo la maggior parte, li spettina, lasciandoci ciuffi liberi di andare dive vogliono, tenendo una semplice piega sopra uno dei suoi occhi, per non avere entrambi infastiditi dai suoi capelli. Ci sono anche situazioni in cui li tira all'indietro. La carnagione del ragazzo è solitamente chiara, ma è anche vero che si abbronza davvero facilmente, quindi è solito vederlo scuretto, basta anche un giorno d'inverno sotto al sole per fargli cambiare tonalità. Altri punti che avvantaggiano il suo volto sono le sopracciglia, nere e sottili, esse formano una linea solitamente, linea che, sul suo sopracciglio sinistro viene interrotta, da un taglio fatto per pura estetica. Il secondo punto non sono altro che i suoi orecchini, proveniente da Roma sud, ovviamente almeno di aspetto tende ad apparire come il comune boro, cerchi d'oro su entrambi i lobi, cosa chiedere di più?
Mattia sfoggia anche un'altezza di circa un metro ed ottantasei centimetri, accompagnato da un fisico a clessidra, come quello dei nuotatori, spalle larghine, busto lungo, fianchi stretti ed infine le gambe slanciate. Però non è slanciato e smilzo, acquista larghezza grazie ad i suoi muscoli ben definiti soprattutto nella parte del torace. Pettorali, bicipiti ed avambracci ben definiti, ovviamente anche i suoi addominali non scherzano, ma cosa dire? Bello alla vista. Come sua madre, di Mattia si può arrivare a criticare tutto ma non il suo aspetto, essendo bello, un tipo di bellezza unica e quasi semplice.
Carattere: Sarcastico, è un ragazzo incredibilmente sarcastico. Il suo sarcasmo e senso dell'uomorismo, che comprende black humor ed una velata ironia. Superate le sue battute, spesso usate per attaccare bottone, oppure rompere il ghiaccio ad una nuova conoscenza se non per intromettersi in un discorso, può risultare un po' scettico e scontroso. Alle prime armi è davvero riflessivo, forse anche troppo, tanto che a volte si perde nella sua mente. In tale eventualità basta soltanto riportarlo alla realtà. Una volta superati i primi incontri e quindi il suo lato sarcastico e leggermente aggressivo, si può vedere una persona del tutto diversa. È dolce, probabilmente anche troppo, lui pensa alla sua disponibilità e generosità come delle debolezze, di conseguenza non permette a nessuno di ferirlo in quei punti custodendoli con tutto se stesso. È rispettabile ed anche ammirevole, con una tenacia incredibile. Per la sua giovane età, la sua maturità, come già accennato, è davvero molta. Si è trovato a dover crescere in fretta, diventando così un adulto prima ancora di chiunque, e non ha ancora finito di crescere. Ha la testa ben sulle spalle, pur facendo le classiche "cazzate" adolescenziali, se ne assume conseguenze e tutto. Distingue ovviamente, i momenti seri da altri, avendo vissuto parecchie esperienze, conoscendo molte persone con le loro storie, Mattia riesce a guadagnarsi la fiducia, l'attenzione, se non proprio l'adorazione di molte persone, soprattutto dei più giovani di lui. Non spara perle di saggezza, semplicemente conforta e consiglia piccoli atteggiamenti se non prepara una strategia per far star meglio quella persona. Perché dovrebbe farlo? Per la buona reputazione. <<Ho un patto col diavolo da saldare, se mi trovasse prima mi servirebbero persone a proteggermi>>. È una semplice metafora, quella che lui userebbe per rispondere alla domanda posta prima. Questo non vuol dire che non si affeziona, anzi, lo fa eccome, semplicemente non perde di vista il suo obbiettivo o qualunque possibile svolta nella sua attuale vita. Ha i tratti ideali di un leader, l'amico del popolo, Mattia è quel tipo di persona che una volta conosciuta non la dimentichi mai, ed odiarlo è quasi impossibile da quanto possa risultare di buon cuore. Nemico o meno, è pronto a tendere la mano a chiunque purché la sua ragione di vita non venga offuscata o totalmente distrutta. Non conosce davvero un limite ad una qualunque cosa.
Curiosità:
– Quando viveva alla fattoria era chiamato "Bloody Boy" siccome al primo taglietto o pugno in un punto più delicato, cominciava a perdere sangue su sangue. Questa peculiarità gli rimane tutt'ora.
– È convinto di portare sfortuna, attira ogni tipo di guaio, da una serie di gatti in un vicolo ad un pazzo armato di pistola. Senza considerare che delle volte le persone con le quali interagisce finiscono per essere coinvolte in qualche imprevisto.
– Ha ancora la pistola che il "Signor Bruno", come lo chiama lui, gli ha dato.
– Non usa quasi mai il suo cellulare e dentro ci sono salvati solo due numeri, quello di Bruno e quello del suo informatore di fiducia che gli procura anche i proiettili.
– Sa andare sullo skateboard, è il suo mezzo di trasporto attuale non riuscendo ad impossessarsi di una macchina.
– Si porta dietro una maschera giapponese, l'ha trovata abbandonata in un vicolo e ci si è subito affezionato.
Da quanto vive nel hotel: È arrivato al hotel da circa un paio di settimane. Sta cercando di informarsi sul trasporto di droga, circolano voci che lì vicino avvengano scambi illegali riconducibili agli Spada, la famiglia di mafiosi che regna su Roma, in cui Mattia sta provando ad infiltrarsi.
Perché è scappato di casa: La motivazione è ancora più contorta e complessa. Non avrebbe mai voluto scappare, tanto meno sarebbe mai voluto arrivare a trovarsi in questa situazione. Tutto iniziò con i genitori, Valerio Leone e Noemi Gallo, si conobbero presso uno scambio di illegale di droga. Quello era il primo lavoro di Valerio, appena entrato nel giro mafioso, sotto la famiglia degli Spada, così come la sua futura moglie. Gli Spada, però, cominciarono ad avere concorrenza, come il clan dei Fasciani riprese a farsi sentire. Qui cominciarono i primi problemi per la coppia sposata, quando decisero di rubare al clan Spada diverse quantità di erba ed alcolici vari, pronti a rivenderli per i loro comodi. E in un incidente d'auto, i due sparirono dalla circolazione completamente. La famiglia mafiosa non doveva preoccuparsi di sistemare i due, avendoci già pensato il caso, ma dopo diversi anni la minaccia del clan Fasciani continuava a farsi sempre più forte. La coppia infatti, oltre a vendere quelle quantità per i loro comodi decisero di venderla ad un alto prezzo all'altra famiglia. L'avidità gli spigeva a volersi arricchire sempre di più, e spensierati si stavano costruendo la loro fortuna, come aspettavano un bambino. Fu la mafia stessa a bussare alle loro porte, avvertiti in tempo da un vecchio conoscente di Noemi, Bruno, che li invitò ad una fuga dandogli anche un piano d'azione per proteggere il bambino. Mattia quindi ricevette il suo cognome, aveva tre anni quando venne lasciato alla fattoria indicata da Bruno. Una donna lì cresceva dei bambini abbandonati, mandandoli dritti a lavorare per la loro famiglia appena avevano imparato a sparare. Mattia creebbe tra loro, nascosto e sotto gli occhi di tutti, mentre i genitori scappavano dallo stesso clan nel quale si incontrarono. Rispettato ed ammirato dai bambini più piccoli, loro figlio era totalmente ignaro del fardello che si stessero portando i genitori. Aveva quattordici anni quando scese le scale, arrivò dritto nel salone, insieme ad uno dei suoi amici più cari. Intenti ad uscire si ritrovarono davanti la donna, con semore più capelli bianchi, e quell'uomo che disse di chiamarsi Bruno. <<Devi andartene da qui>>. Gli dissero fermamente, come il corvini sussultò sconvolto. Ed i suoi occhi azzurri vagavano dall'uomo alla donna, per poi fissare il suo amico, che come lui indossava lo stesso sguardo. <<Mi mancherai! Ma diventerai fortissimo tra gli Spada, ricordati di fare il culo a quelli stronzi dei Fasciani!>>. Rispose il suo amico prima di correre fuori dalla casa, dagli altri ragazzi e bambini. Era l'opzione più logica, ed invece venne strattonato nei loro alloggi, gli riepirono una borsa di vestiti, buttandoci dentro dentro dei soldi. <<Non abbiamo tempo da perdere Mattia>>. Disse Bruno come gli posò la borsa su una spalla, gli spinse in petto una pistola per poi aggiungere: <<Ricordi il nome di tuoi padre?>>. Il giovane lo guardò confuso, non riusciva a collegare i pezzi. <<Leone, Valerio Leone. Ma io sono Mattia Della Morte, non lo conosco>>. Rispose, come una cantilena, infilata nel suo cervello pur di non farlo beccare. Bruno cominciò a camminare di nuovo giù per le scale, più una corsa, era agitato da prima e lui non riusciva a comprendere. <<Bruno! Che cosa significa? Perché tutto così in fretta?>> Domandò Mattia, seguendolo rapidamente, spaesato e perso negli occhi scuri dell'uomo. <<Hanno ucciso tua madre, stanno cercando te, verranno qui a momenti. Noi non ci siamo mai visti o parlati>>. Spiegò in fretta come uscì e fece entrare il giovane in una macchina. Lo sguardo del corvino era basso, sudava, non riusciva a piangere ma si sentiva stranito. Non era triste, forse solamente scioccato, non comprendeva. La macchina partì allontanandosi lentamente, per quella stradina di campagna. Non sapeva cosa pensare, non essendo stato con i genitori a lungo, non comprendeva come doveva sentirsi. I suoi pensieri però vennero interrotti da un rimbombo di un esplosione, e come si voltò vide la casa della fattoria bruciare, mentre il rumore di spari rieccheggiava nelle sue orecchie. Sempre più ovattato, man mano che si allontavano. Lì delle lacrime solcarono il suo volto come volle urlare, ma Bruno gli coprì la bocca poco prima che riuscisse a farlo. Quel viaggio fu orribile per Mattia, arrivarono davanti all'imponente Colosseo, quando Bruno fermò la macchina oer far scendere il giovane. Lasciandogli nelle tasche un euro e cinquanta per il biglietto della metro, Mattia gli chiese: <<Chi è venuto alla fattoria?>>. L'uomo lo guardò confuso, chiuse gli occhi sospirando. <<Roberto Spada, è sempre lui che ha ucciso tua madre>>. L'adolescente annuì, comorendendo le sue parole. <<Ma mio padre è ancora vivo. Gliela farò pagare, Roberto Spada>>. Disse, chiudendo lo sportello della macchina, il sole stava tramontando e le sfumature arancioni invadevano il cielo, come Mattia si promise che avrebbe vendicato quei bambini che con lui alloggiavano. Così cominciò a viaggiare per Roma e dintorni, indagando su come rietrare nella famiglia dopo il furto dei genitori.
Orientamento sessuale: Bisessuale, probabilmente come è solito dire di chi si indentifica in questo orientamento, che si è soltanto "confusi". Probabilmente è così, ha cominciato a valutare l'ipotesi di non essere eterosessuale da appena un anno, nonostante non sia totalmente convinto della categoria in cui si mostra, Mattia è soddisfatto così. Non gli interessa veramente un'etichetta del genere.
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